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Visualizza versione completa : Paolo Ziliani: un emerito cretino


Luca
17.01.2007, 21:30
"Cara Juve, nonostante Calciopoli non sei cambiata"

Dura critica del popolare giornalista di Mediaset pubblicata sul blog dello stesso Ziliani

Signore e signori, tenetevi forte! Oggi, 16 gennaio dell’anno di grazia 2007, la notizia da prima pagina, nel pianeta pallone, è che in casa-Juventus Calciopoli non è servita a niente, la condanna alla B men che meno, il rinnovamento nei quadri dirigenziali e tecnici zero virgola zero. Dopo aver assistito a Juventus-Cesena 2-1, la certezza è che la Juventus del Nuovo Corso è uguale alla Juventus del Vecchio Corso; arrogante e prepotente, isterica e impunita per diritto divino, per capirci, la stessa sbobba dei tempi di Moggi e Giraudo, Bettega e Capello, Cannavaro e Vieira. E la svolta tanto decantata, una leggenda metropolitana. Juventus-Cesena 2-1, arbitro Banti, match di recupero del campionato di serie B, è stata una partita da “Oggi le comiche�. E se per caso non l’avete vista, siete pregati di seguirci: le mirabolanti avventure di Indiana Jones, al confronto, sono roba da boy scout!

JONATHAN L’INCORREGGIBILE. ÃËâ€* la metÃÂÂ* del secondo tempo, la Juve vince 2-0, il clima è da calma piatta: vero e proprio tran tran. In difesa, però, ci sono Birindelli, Kovac, Zebina e Balzaretti, e all’improvviso – come un fungo velenoso – ecco spuntare il gol di Papa Waigo, del Cesena, che riapre la partita. Il 2-1 risveglia i fantasmi di Juventus-Arezzo (da 2-0 a 2-2) e risveglia, soprattutto, la follia di Zebina. Che di lì a poco, nella metÃÂÂ* campo del Cesena, subisce fallo da Mezavilla e da terra, sotto gli occhi di tutti, decide di scalciare l’avversario che due secondi dopo gli passa davanti. Tutto succede sotto gli occhi dell’arbitro Banti, che sembra non fare una piega: tant’è vero che il quarto uomo deve addirittura entrare in campo per suggerire all’arbitro che Zebina, insomma, andrebbe cacciato. Detto e fatto.

SANGUE AGLI OCCHI. Come in una specie di deja-vu, il cartellino rosso mostrato a Zebina scatena l’inferno in campo: esattamente come a Genova, quando Farina mostrò a Nedved il cartellino rosso per un’entrata spezza-caviglie su Bega. Allora, Pavel reagì rifilando un pestone all’arbitro e dando vita ad una sceneggiata napoletana (5 giornate di squalifica confermate in primo e secondo grado). Zebina in confronto si comporta invece da autentico signore; ed è vero, tiene il gioco fermo 2 minuti, ma si limita a dire al quarto uomo che non può, proprio lui, così distante, avere visto il suo scalciare. Del Piero, intanto, comincia a dare segni di nervosismo.

TUTTI GIU’ PER TERRA! In 10 contro 11, la Juve va in affanno. E succede che Alex Del Piero faccia una cosa che ogni calciatore, una volta nella vita, fa: cioè, simula, e cade in corsa senza essere toccato. Banti lo ammonisce, lui si rialza furente e va a cercare, chissÃÂÂ* perché, il quarto uomo: “Così non va bene! – gli dice – stavolta non sei andato dall’arbitro a dirgli che il fallo c’era!â€Â?. Imbarazzante. Il quarto uomo si sforza di non rispondere, Del Piero insiste. In campo l’atmosfera comincia a farsi irrespirabile, gli juventini sono isterici: l’impressione è che uno scempio arbitrale senza precedenti (tipo Iuliano-Ronaldo, arbitro Ceccarini, all’incontrario) si sia abbattuto su di loro, vittime innocenti. Invece, c’è stata solo la solita, stupida “zebinataâ€Â?.

MUORE IL REGOLAMENTO. Il Cesena spinge alla ricerca del pareggio, la Juve si difende, ringhia e protesta. Marchisio, a metÃÂÂ* campo, commette un fallo da rosso (entrata voluta, in ritardo, sul piede d’appoggio di un avversario): Banti lo ammonisce. Si riprende e c’è una palla che spiove nell’area juventina: il giovane De Ceglie, appena entrato al posto di Kovac (infortunio numero 18 del campionato juventino!), contrasta Papa Waigo ma va completamente nel pallone stoppando letteralmente la palla col braccio. Come si diceva una volta: rigore grande come una casa. Ma in campo il clima è da Far West e lo sceriffo (Banti) e i suoi vice (Rosi e Carretta) hanno perso tutto il loro coraggio: il gioco prosegue.

MEGLIO DI DE SANTIS. Ma il bello, come si dice in questi casi, deve ancora venire. E arriva puntuale nel primo dei 3 minuti di recupero, quando succede questo: c’è un pallone alto che spiove nell’area della Juventus e si vede Mirante (il portiere che sostituisce Buffon) lanciarsi dai pali. Un giocatore del Cesena, il n. 14 Mezavilla, ha le spalle alla porta e sta aspettando che il pallone arrivi sulla sua testa quando da dietro viene travolto da Mirante che tenta una goffa presa: Mezavilla cade e cade anche il pallone dalle mani di Mirante. Pellè, che è a un passo, si avventa sulla palla, si avvita e in mezza rovesciata realizza il gol del 2-2 tra la disperazione dei difensori juventini. I giocatori del Cesena esultano, ma la gioia dura poco: l’arbitro Banti arriva infatti di gran carriera e annulla il gol spiegando (come De Santis in Juve-Parma 1-0, gol di Cannavaro del Parma annullato per inesistente fallo di confusione) che lui ha visto bene, anzi benissimo, il fallo di un giocatore del Cesena sul portiere. Sbalordimento generale. Partono i replay e la sola cosa che si vede è Mirante che travolge, letteralmente, Mezavilla – che nemmeno lo vede - sbagliando completamente tempi e modi dell’intervento (invece di respingere di pugno, e allontanare la palla, tenta la presa, che non gli riesce). Incredibile ma vero, mentre tutto questo accade si nota Deschamps che trova il modo di mostrarsi inviperito (lo si vede entrare in campo furente come a dire: “Ma come, adesso anche i falli sul portiere, ci fanno?�) e quando l’arbitro fischia la fine è ancora lì, in primo piano, intento a protestare col quarto uomo che per 20 minuti è stato insolentito, senza tregua, e senza che nessuno dicesse niente a Del Piero, dal capitano della Juve.

FRITTATA RIVOLTATA. Juventus-Cesena è finita 2-1, la squadra romagnola ha subito torti che definire colossali è dire poco, ma se qualcuno accendesse la tivù in questo momento penserebbe che la Juventus è stata seviziata. Del Piero s’imbuca nel sottopassaggio nero come la pece, Deschamps non la smette di esigere spiegazioni, i giocatori della vecchia guardia (Birindelli in testa) sono fuori di sé e ululano e imprecano all’indirizzo di arbitro, guardalinee, quarto uomo e del mondo cinico e baro.

MORALE DELLA FAVOLA. La partita Juventus-Cesena, l’avrete capito, è stata un insulto al calcio. Ma la cosa peggiore è stato il comportamento della Juventus, e in particolare di Del Piero, il capitano, e di Deschamps, l’allenatore: un insulto all’educazione e alla decenza, oltre che all’intelligenza. Dispiace dirlo: sono passati 9 mesi, dall’esplosione di Calciopoli, ma alla Juventus degli intoccabili il tempo è trascorso invano. ÃËâ€* ufficiale: la Nuova Era juventina era una bufala.

amorejuve
17.01.2007, 23:11
Comunista, ipocrita e pervertito.

questo è il testo della mia risposta:

Caro signor Ziliani,
ma perchè non si occupa del caso Inter?

Sta emergendo il caso di una iscrizione
al campionato 2004-05 fasulla, per un bilancio falsato.

esistono prove di ragazzinI delle primavere scambiati
tra Inter e Milan.

le dico subito che sarÃÂÂ* tutto in prescrizione.

Ma sono onesti per lei?

L'ha letto che quest'anno l'Inter aveva, ed ha, un passivo
di 120 milioni di euro?

Con questo passivo non poteva iscriversi al campionato
2006-2007.

ma si è scritta perchè la legge consente un'alchimia finanziaria,
questa: l'Inter ha creato una societa e gli ha venduto il marchio
per 80 milioni, per cui ha potuto dichiarare la sola differenza di 40 milioni.

Tale dichiarazione è stata accettata dall'allora commissario
straordinario della FGIC, Dott. Guido Rossi.

Ah, ex consigliere del CdA dell'Inter.

E' tutto legale, ma per lei sono onesti?

MI RISPONDA BOY SCOUT, SI GUARDA ALLO SPECCHIO
LEI IL MATTINO??????!!!!!!!!!!!!!!

gabriele
18.01.2007, 09:09
Ho provato a rispondergli civilmente sul suo blog ma non mi hanno pubblicato, questo è il giornalismo italiano " SERVO DEI SERVI DEI SERVI " :evil:

amorejuve
18.01.2007, 09:42
E' un servo, puoi scommetterci che non accetterÃÂÂ* mai il dialogo.

Mette questa pagina per attirare i servi come lui.

Alla fine la gente dovrÃÂÂ* capire dove sta la veritÃÂÂ*,
si nascondono dietro ideali di giustizia per fare i loro sporchi
interessi.

Dominare la massa questo è quello che vogliono,
mentre la massa crede di essere liberata da costoro.

Poveri ingenui, non vi ha insegnato nulla Calciopoli?

bdc
18.01.2007, 09:48
La partita con il Cesena è parte del progetto della nuova serie A.

La Juve verrÃÂÂ* portata in serie A per salvare i bilanci disastrosi delle altre squadre (Inter in testa) e dovrÃÂÂ* fare la parte della squadra ladra che ruba le partite (così l'Inter farÃÂÂ* la parte della squadra onesta).

Siccome la nostra dirigenza non dice proprio nulla il piano di Moratti funzionerÃÂÂ* benissimo.

Loro vinceranno ruberando (come hanno sempre fatto, mi riferisco al rubare) e saranno visti come onesti e noi perderemo passando per ladri.

Grazie Cobolli!

dariop
18.01.2007, 13:30
Originally posted by Lucaotto®
"Cara Juve, nonostante Calciopoli non sei cambiata"

Dura critica del popolare giornalista di Mediaset pubblicata sul blog dello stesso Ziliani

Signore e signori, tenetevi forte! Oggi, 16 gennaio dell’anno di grazia 2007, la notizia da prima pagina, nel pianeta pallone, è che in casa-Juventus Calciopoli non è servita a niente, la condanna alla B men che meno, il rinnovamento nei quadri dirigenziali e tecnici zero virgola zero. Dopo aver assistito a Juventus-Cesena 2-1, la certezza è che la Juventus del Nuovo Corso è uguale alla Juventus del Vecchio Corso; arrogante e prepotente, isterica e impunita per diritto divino, per capirci, la stessa sbobba dei tempi di Moggi e Giraudo, Bettega e Capello, Cannavaro e Vieira. E la svolta tanto decantata, una leggenda metropolitana. Juventus-Cesena 2-1, arbitro Banti, match di recupero del campionato di serie B, è stata una partita da “Oggi le comiche�. E se per caso non l’avete vista, siete pregati di seguirci: le mirabolanti avventure di Indiana Jones, al confronto, sono roba da boy scout!

JONATHAN L’INCORREGGIBILE. ÃËâ€* la metÃÂÂ* del secondo tempo, la Juve vince 2-0, il clima è da calma piatta: vero e proprio tran tran. In difesa, però, ci sono Birindelli, Kovac, Zebina e Balzaretti, e all’improvviso – come un fungo velenoso – ecco spuntare il gol di Papa Waigo, del Cesena, che riapre la partita. Il 2-1 risveglia i fantasmi di Juventus-Arezzo (da 2-0 a 2-2) e risveglia, soprattutto, la follia di Zebina. Che di lì a poco, nella metÃÂÂ* campo del Cesena, subisce fallo da Mezavilla e da terra, sotto gli occhi di tutti, decide di scalciare l’avversario che due secondi dopo gli passa davanti. Tutto succede sotto gli occhi dell’arbitro Banti, che sembra non fare una piega: tant’è vero che il quarto uomo deve addirittura entrare in campo per suggerire all’arbitro che Zebina, insomma, andrebbe cacciato. Detto e fatto.

SANGUE AGLI OCCHI. Come in una specie di deja-vu, il cartellino rosso mostrato a Zebina scatena l’inferno in campo: esattamente come a Genova, quando Farina mostrò a Nedved il cartellino rosso per un’entrata spezza-caviglie su Bega. Allora, Pavel reagì rifilando un pestone all’arbitro e dando vita ad una sceneggiata napoletana (5 giornate di squalifica confermate in primo e secondo grado). Zebina in confronto si comporta invece da autentico signore; ed è vero, tiene il gioco fermo 2 minuti, ma si limita a dire al quarto uomo che non può, proprio lui, così distante, avere visto il suo scalciare. Del Piero, intanto, comincia a dare segni di nervosismo.

TUTTI GIU’ PER TERRA! In 10 contro 11, la Juve va in affanno. E succede che Alex Del Piero faccia una cosa che ogni calciatore, una volta nella vita, fa: cioè, simula, e cade in corsa senza essere toccato. Banti lo ammonisce, lui si rialza furente e va a cercare, chissÃÂÂ* perché, il quarto uomo: “Così non va bene! – gli dice – stavolta non sei andato dall’arbitro a dirgli che il fallo c’era!â€Â?. Imbarazzante. Il quarto uomo si sforza di non rispondere, Del Piero insiste. In campo l’atmosfera comincia a farsi irrespirabile, gli juventini sono isterici: l’impressione è che uno scempio arbitrale senza precedenti (tipo Iuliano-Ronaldo, arbitro Ceccarini, all’incontrario) si sia abbattuto su di loro, vittime innocenti. Invece, c’è stata solo la solita, stupida “zebinataâ€Â?.

MUORE IL REGOLAMENTO. Il Cesena spinge alla ricerca del pareggio, la Juve si difende, ringhia e protesta. Marchisio, a metÃÂÂ* campo, commette un fallo da rosso (entrata voluta, in ritardo, sul piede d’appoggio di un avversario): Banti lo ammonisce. Si riprende e c’è una palla che spiove nell’area juventina: il giovane De Ceglie, appena entrato al posto di Kovac (infortunio numero 18 del campionato juventino!), contrasta Papa Waigo ma va completamente nel pallone stoppando letteralmente la palla col braccio. Come si diceva una volta: rigore grande come una casa. Ma in campo il clima è da Far West e lo sceriffo (Banti) e i suoi vice (Rosi e Carretta) hanno perso tutto il loro coraggio: il gioco prosegue.

MEGLIO DI DE SANTIS. Ma il bello, come si dice in questi casi, deve ancora venire. E arriva puntuale nel primo dei 3 minuti di recupero, quando succede questo: c’è un pallone alto che spiove nell’area della Juventus e si vede Mirante (il portiere che sostituisce Buffon) lanciarsi dai pali. Un giocatore del Cesena, il n. 14 Mezavilla, ha le spalle alla porta e sta aspettando che il pallone arrivi sulla sua testa quando da dietro viene travolto da Mirante che tenta una goffa presa: Mezavilla cade e cade anche il pallone dalle mani di Mirante. Pellè, che è a un passo, si avventa sulla palla, si avvita e in mezza rovesciata realizza il gol del 2-2 tra la disperazione dei difensori juventini. I giocatori del Cesena esultano, ma la gioia dura poco: l’arbitro Banti arriva infatti di gran carriera e annulla il gol spiegando (come De Santis in Juve-Parma 1-0, gol di Cannavaro del Parma annullato per inesistente fallo di confusione) che lui ha visto bene, anzi benissimo, il fallo di un giocatore del Cesena sul portiere. Sbalordimento generale. Partono i replay e la sola cosa che si vede è Mirante che travolge, letteralmente, Mezavilla – che nemmeno lo vede - sbagliando completamente tempi e modi dell’intervento (invece di respingere di pugno, e allontanare la palla, tenta la presa, che non gli riesce). Incredibile ma vero, mentre tutto questo accade si nota Deschamps che trova il modo di mostrarsi inviperito (lo si vede entrare in campo furente come a dire: “Ma come, adesso anche i falli sul portiere, ci fanno?�) e quando l’arbitro fischia la fine è ancora lì, in primo piano, intento a protestare col quarto uomo che per 20 minuti è stato insolentito, senza tregua, e senza che nessuno dicesse niente a Del Piero, dal capitano della Juve.

FRITTATA RIVOLTATA. Juventus-Cesena è finita 2-1, la squadra romagnola ha subito torti che definire colossali è dire poco, ma se qualcuno accendesse la tivù in questo momento penserebbe che la Juventus è stata seviziata. Del Piero s’imbuca nel sottopassaggio nero come la pece, Deschamps non la smette di esigere spiegazioni, i giocatori della vecchia guardia (Birindelli in testa) sono fuori di sé e ululano e imprecano all’indirizzo di arbitro, guardalinee, quarto uomo e del mondo cinico e baro.

MORALE DELLA FAVOLA. La partita Juventus-Cesena, l’avrete capito, è stata un insulto al calcio. Ma la cosa peggiore è stato il comportamento della Juventus, e in particolare di Del Piero, il capitano, e di Deschamps, l’allenatore: un insulto all’educazione e alla decenza, oltre che all’intelligenza. Dispiace dirlo: sono passati 9 mesi, dall’esplosione di Calciopoli, ma alla Juventus degli intoccabili il tempo è trascorso invano. ÃËâ€* ufficiale: la Nuova Era juventina era una bufala.


:evil: :red: UN SOLO COMMENTO: SIGNOR ZILIANI, LEI E' UN PERFETTO IDIOTA!!, ED IL...PEGGIO E' CHE LA SUA IDIOZIA E' TALMENTE...GRANDE CHE LEI ANCORA NON SE NE E'...NEMMENO RESA CONTO!!!: /laugh.gif :eek:

leonkkit
18.01.2007, 14:48
Fratelli troppi complimenti a questo giornalista........si potrebbe montare la testa.

E guardate che testa ha......


http://www.mentelocale.it/img_contenuti/redazione.cinema/medie/scemomedia.JPG

maurizio
01.11.2010, 17:06
Ju29ro - Basta, Ziliani!
01.11.2010 16:46 di Redazione TuttoJuve (http://www.tuttojuve.com/?action=contatti&idutente=3&id=33047) articolo letto 1675 volte
Fonte: di Paolo Sartori per Ju29ro.com
<TABLE align=center><TBODY><TR><TD align=middle>http://www0.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/5d09f7e406b0f5feb414f4ccf140b69d-88668-1288627131.jpeg</TD></TR><CAPTION style="TEXT-ALIGN: left" class=small align=bottom>© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
</CAPTION></TABLE>
Ma quanto è simpatico Ziliani?
Che da anni ci fa sfondare dal ridere con le sue pagelle e le sue sentenze che rivestono la disinformazione di sarcasmo. Dal 2006 ha consumato la tastiera del portatile sui tasti J/U/ V/ E/ N/ T/ U/ S e non riesce a fermarsi. Confrontare il numero di articoli contro la Juventus sul suo blog per chi volesse toccare con mano. Sarà mica il caso di creare un gruppo di aiuto?
“Ciao, sono Paolo ed ho un problema, celo l’arroganza e l’esasperazione dietro la burla ma in realtà sono ossessionato dalla Juve”.
Personalmente ero fermo al verdetto che aveva dedicato a Moggi nel mese di aprile, quando lo aveva accusato di commettere vilipendio di cadavere attraverso la rivelazione delle telefonate di Facchetti. Ultima perla di un filotto che dal 2006 aveva fatto sbellicare dal ridere tutta Italia.
Alcuni esempi?
L’Inter meritava lo scudetto 2006 (poi ha cambiato idea, lo meritava il Chievo), i titoli dal '94 al '98 andavano revocati per doping (tutti assolti (http://www.tuttojuve.com/archivi/dossier/doping.html), e non prescritti come qualcuno vorrebbe far credere), la GEA era la madre di tutti gli illeciti (e, infatti, tutti assolti dall’associazione per delinquere), Juventus vergogna d’Italia (e come dargli torto visto che mancavano le vergogne degli altri, che erano "irrilevanti"), gli scudetti della Juventus sono 22 e non 29. Non c’è neanche tanto bisogno di sconfessare tutte queste cose perché Ziliani è anche sfortunato. C’è sempre un tribunale serio disposto a dargli torto, e presto ce ne saranno almeno un paio in più.

Era prevedibile, dunque che dopo l’assemblea dei soci avrebbe lanciato l’immediato anatema. Ero già in trincea, con l’elmetto in testa ad attendere il commento alle parole di Andrea Agnelli (hallelujah) sulla Juve che potrebbe chiedere indietro gli scudetti nel caso in cui l’operato dei dirigenti fosse riconosciuto come pulito, in quel di Napoli, e puntualmente ecco l’ennesimo capolavoro di capolavoro di offese personali spacciate per ironia (http://www.paoloziliani.it/news.asp?id=633).

Andrea Agnelli non deve stare tanto simpatico a Ziliani, perché, ma sono sicuro che quel genio della satira di Paolo voleva solo scherzare, nel suo articolo lo paragona, testualmente, a uno che volesse difendere gente condannata con sentenza definitiva per truffa.
"Un po' come se Stefano Tanzi, oggi, se ne uscisse a dire che la sua famiglia è pronta a chiedere la restituzione dei soldi dati in risarcimento ai poveri truffati detentori dei bond-Parmalat e aggiungesse che personalmente nutre grande stima nei confronti del padre Callisto, che alcuni dicono aver ridotto sul lastrico migliaia di famiglie, ma che invece è pronto a dimostrare la sua innocenza".
Eh, già! un esempio proprio calzante, come se io paragonassi Ziliani a un comico, solo perché è un burlone e ci allieta sempre con le sue arguzie tra il serio e il faceto (ma quanto simpatico è Ziliani?)… dove vogliamo andare a parare?

Se Andrea Agnelli troverà sette minuti di tempo per leggere questo articolo, troverà interessante anche questa frase da parte del simpaticissimo Ziliani. Io, in un momento di lucidità, mentre mi asciugavo le lacrime dagli occhi dopo gustose risate, ho letto questa ricostruzione, che riesce mirabilmente a diffamare e offendere la famiglia del nostro presidente e nello stesso tempo 14 milioni di tifosi.
"Quando papà Umberto portò Moggi alla Juventus, sedici anni fa, e l'Avvocato (il fratello Gianni) commentò dicendo che si trattava di 'un male necessario', tutto era molto chiaro: in quella lettera d'assunzione e in quella spiegazione c'era il Manifesto della filosofia juventina. E cioè vincere il più possibile, a qualunque costo e con qualsiasi mezzo. E se per farlo si fosse reso necessario creare un Rotary del pallone – o una bocciofila, fate voi – con designatori, dirigenti arbitrali, dirigenti federali, arbitri e giornalisti, tanto meglio".

Ziliani, che come dimostra il suo approccio tipico viene da Marte, deve essere andato a trovare i parenti negli ultimi sei mesi, altrimenti non si capisce come faccia a non sapere (qualcosa sarà sfuggito anche a lui?) che alla bocciofila c’erano, tra i vari dirigenti, anche quelli interisti, vivi o morti che siano. Uscite come queste non meritano neanche lunghe analisi, basta aver compreso il personaggio e la sua filosofia, perciò lo ripaghiamo con una bella pagella.
Ziliani: voto 3, di stima.
Sarà che alla bocciofila ci giocavano tutti , sarà che al processo sulla madre di tutti gli illeciti sono stati assolti tutti dall’associazione a delinquere, sarà che non ha ancora deciso se lo scudetto 2006 all’Inter è meritato o iniquo, ma pare un po’ confuso tra condanne, processi in corso, supposizioni personali e fatti. Ossessionato.

alessandro magno
01.11.2010, 21:16
ma questo e' la macchietta di se stesso ormai non lo caga piu nessuno come zeman.
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