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eldavidinho94
16.11.2010, 21:53
Ragazzi, ho trovato l'indirizzo mail di STEFANO PALAZZI

per chi voglia inviare qualcosa, si accomodi pure

s.palazzi@figc.it

alessandro magno
16.11.2010, 22:30
ma sto merd. Certo che gli inviamo . Grande elda.
Postato via Mobile Device

eldavidinho94
18.11.2010, 17:10
Calciopoli, la conferma di Palazzi è a rischio

http://www.tuttosport.com/images/41/C_3_Media_1162541_immagine_l.jpg


Il processo di Napoli più rapido della giustizia sportiva. Per il ruolo di procuratore federale sono 3 candidati per il 2011. Premiopoli scatena l’ira di Lo Monaco: «Chiarezza in fretta o vado a denunciare altrove»


ROMA, 18 novembre - Partito con enorme vantaggio - visti i tempi solitamente celeri della giustizia sportiva di Calciopoli 2006 - il procuratore federale Stefano Palazzi, in scadenza di nomina a giugno 2011, rischia uno storico sorpasso: la giudice della IX sezione del tribunale penale di Napoli, Teresa Casoria, può arrivare a concludere la fase dibattimentale (il 14 dicembre) del processone penale a 24 imputati (50 avvocati, una decina di parti civili) prima che la Figc partori*sca una risposta all’esposto juventino sull’assegnazione dello scudetto del 2006 all’Inter e chiuda l’indagine sul*le 200 telefonate che da aprile costitui*scono - anche in Federcalcio - il corpo della cosiddetta Calciopoli 2. Roba da Guinness se si considera che le trascri*zioni sono quelle periziate dal tribuna*le di Napoli e coinvolgono pochi tesse*rati, volendoli ascoltare.

PREMIOPOLI - Ci si domanda perché si proceda così lentamente. Una spie*gazione può essere legata allo spino*sissimo caso di Premiopoli, denunciato su queste pagine da luglio: Palazzi, con mossa azzardata non spiegata e deci*samente irrituale, ha tolto tre settima*ne fa dalle mani dei due esperti 007 che indagavano, il caso delle possibili false o imprecise autocertificazioni avallate dall’Ufficio Lavoro della Figc, guidata dal collaboratore federale Pi*chi fino alle improvvise dimissioni del 14 agosto. In ballo rimborsi di centi*naia di migliaia di euro spillati ai club pro (il Catania chiede verità su 500 mi*la euro, il Chievo su circa 200 mila). Ora uno degli investigatori, Marco Mattioli, resta in attesa di comunica*zioni (anche lui) da Palazzi: è in servi*zio effettivo, conosce i meandri della vicenda ma non può agire per ora.

LO MONACO RINGHIA - Ieri lo sfogo di Pietro Lo Monaco, che coinvolge di*rettamente Abete: «C’è grande preoc*cupazione perché abbiamo visto strap*pare dalle mani dei due investigatori il caso in un silenzio imbarazzante, dopo il vostro articolo del 13 ottobre». L’am*ministratore delegato del Catania spiega di averne (con Campedelli del Chievo) parlato direttamente col nu*mero 1 della Figc: «Abete ci ha detto che ora l’indagine ce l’ha Palazzi, quin*di farà anche più in fretta chiarezza sulla vicenda e dirà. Questo meccani*smo scoperchiato me lo devono spiega*re bene: e se la chiarezza non arriva dalla federazione per una cosa che era tutta nelle mani di Amerigo Pichi, da anni, la cercheremo anche in altre se*di. Strane le dimissioni di Pichi ad ago*sto, no? L’ok ai pagamenti ci arrivava da via Allegri: a via Allegri chiederemo eventuali risarcimenti. Cinquecento*mila euro per una società piccola sono tanti soldi e la storia colpisce i club che fanno debuttare giocatori provenienti dai campionati minori come il Cata*nia. Palazzi vada avanti come ha chie*sto Abete, altrimenti andremo a chie*dere giustizia in altre sedi» . Occhio, però: tra breve scadono i termini per la proroga d’indagine.

PRIMARIE - Di certo la vicenda Pre*miopoli, il caso Milito-Motta, la lentez*za su Calciopoli 2 mettono a rischio la conferma di Palazzi. Se passerà la riforma dello Statuto (nuova divisione tra Procura e Ufficio Indagini) in Figc si fanno tre nomi: l’attuale viceprocu*ratore Giorgio Ricciardi, il numero 2 della procura della Cassazione (se va in pensione) Vittorio Martusciello o il ritorno di Italo Pappa, ora in Corte di giustizia.<cite class="txt_Author">

Alvaro Moretti</cite>

eldavidinho94
16.12.2010, 10:18
Scudetto di cartone, Premiopoli, affare Pandev… Quante risposte si attendono ancora da Palazzi!

Chissà se a Roma, nel crocicchio tra via Allegri (Figc) e via Po (sede della Procura Fe*derale, fortino di Palazzi), han*no letto bene le parole affilate di Andrea Agnelli rese nell’in*tervista apparsa su Tuttosport sabato scorso. Perché la misu*ra della pazienza bianconera riguardo alle risposte esau*rienti da fornire sul caso dell’e*sposto presentato dalla Juve ben 219 fa al Procuratore fede*rale, Stefano Palazzi, è decisa*mente colma. E non ha contri*buito l’arzigogolo proposto da Abete per cui i tempi federali non sono quelli bianconeri. Non è stato gradito, a Torino, nemmeno il conteggio dell’at*tesa di una risposta sullo scu*detto malamente assegnato al*l’Inter nel 2006, in base ad un teorema morale disconfermato dalle nuove intercettazioni emerse da aprile in poi a Napo*li. Nessun aggiornamento ad inizio ottobre quando sono sta*te disponibili le trascrizioni uf*ficiali, vista la rapidità con cui nel 2006 s’è proceduto ad affos*sare la Juve basandosi solo sul*le informative e le tesi accusa*torie dei pm. Unica consolazio*ne per chi – come ha detto Agnelli a Tuttosport – sta per «chiedere altre spiegazioni», il fatto che l’ufficio di Palazzi re*gala deferimenti postdatati a molti altri.

DEFERIMENTO CELLINO
Di ieri la noti*zia davvero scioccante che è stato deferito (giustamente a nostro avviso) il presidente Cellino che il 18 maggio («e senza aver smentito entro le 48 ore») aveva espresso giudi*zi lesivi del collega del Cesena, Campedelli («i giocatori non prendono soldi da dicembre – *disse – e lui sta alle Seychel*les»). Sette mesi per indagare su queste dichiarazioni?

AFFARE PANDEV
Non stupisca nean*che questo, visto che un giova*ne emergente sostituto procu*ratore romano ha nelle mani dalla fine di giugno scorso l’in*dagine completata sulle pre*sunte e denunciate (da Lotito) trattative anticipate tra Inter e Pandev: vi sono evidenze in*teressanti, pare, su spostamen*ti da e per la Macedonia, qual*che contraddizione. La questio*ne è finita poi al Collegio arbi*trale con la risoluzione del con*tratto del macedone, passato a zero euro da Mourinhoa gen*naio grazie alle vessazioni pa*tite a Formello. Ma l’indagine è andata avanti e Lotito attende di sapere da sei mesi che ne sarà di quella spinosa vicenda. Si metta in fila, il consigliere federale (se torna in cf) Lotito. Anche perché di matriale scot*tante per le mani di Palazzi ne passa un bel po’, ma qualcuso di ignifugo riesce a far maneg*giare con tanta cautela patate così bollenti: l’esempio del defe*rimento a scoppio ritardato e tenuto segreto fino alla pubbli*cazione di Tuttosport sull’affai*re Milito-Motta è esemplifica*tivo. Sempre alla tarda prima*vera del 2010 risalgono inte*ressanti indagini su scommes*se e calciatori che coinvolgono trasversalmente le diverse se*rie professionistiche. Attendia*mo: qui c’è la magistratura pe*nale di mezzo.

eldavidinho94
16.12.2010, 10:19
Incredibile ma vero: Palazzi sta per convocare Moratti

A “soli” sei mesi dall’esposto della Juventus, finalmente sembra si stia muovendo qualcosa in Figc, e come riporta l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport‘, Stefano Palazzi è pronto a convocare Massimo Moratti e altri dirigenti nerazzurri. L’incontro non sarebbe stato ancora messo a calendario ma è verosimile pensare avvenga nelle prossime settimane. Palazzi, come spesso è avvenuto fin qui, non ha fretta anche perché non vuole “dare un segnale di ‘accanimento’” nei confronti “di società protagoniste nelle intercettazioni ‘scoperte’ dalla difesa di Moggi e degli altri imputati“. Un buona notizia, che però nasconde il solito doppiopesismo: ora non si vuole dare un segnale di ‘accanimento’ nei confronti dei nerazzurri, accanimento che ci fu, feroce, e senza alcuna remora o timore nei confronti dei colori bianconeri in quei tristi 20 giorni del 2006.

gabriele
16.12.2010, 10:32
Incredibile ma vero: Palazzi sta per convocare Moratti

A “soli” sei mesi dall’esposto della Juventus, finalmente sembra si stia muovendo qualcosa in Figc, e come riporta l’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport‘, Stefano Palazzi è pronto a convocare Massimo Moratti e altri dirigenti nerazzurri. L’incontro non sarebbe stato ancora messo a calendario ma è verosimile pensare avvenga nelle prossime settimane. Palazzi, come spesso è avvenuto fin qui, non ha fretta anche perché non vuole “dare un segnale di ‘accanimento’” nei confronti “di società protagoniste nelle intercettazioni ‘scoperte’ dalla difesa di Moggi e degli altri imputati“. Un buona notizia, che però nasconde il solito doppiopesismo: ora non si vuole dare un segnale di ‘accanimento’ nei confronti dei nerazzurri, accanimento che ci fu, feroce, e senza alcuna remora o timore nei confronti dei colori bianconeri in quei tristi 20 giorni del 2006.

al massimo prenderanno un caffè insieme :incazzato:

eldavidinho94
16.12.2010, 17:53
L'ASS. GIULEMANIDALLAJUVE QUERELA PALAZZI!

L'associazione GiulemanidallaJuve querela il procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi. Lo annuncia attraverso un comunicato lo stesso sodalizio, che annovera tra le sue fila migliaia di tifosi e piccoli azionisti della Juventus.
"L’Associazione Giùlemanidallajuve ha depositato in data odierna esposto querela presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma - si legge nella nota -. L’Associazione si è costituita come vero e proprio osservatorio sull’esercizio della Giustizia Sportiva, rilevando sovente un inspiegabile doppiopesismo. All’uopo, fin dal 2006, sono state indirizzate varie istanze e diffide al fine di sollecitare le attività della Procura Federale guidata dal Dott. Palazzi, senza tuttavia ottenere alcun riscontro.
In qualità di soggetti facenti parte di un ente pubblico (FIGC), il Dott. Palazzi e gli Organi preposti dalla F.I.G.C. alla giustizia sportiva debbono improntare la loro azione a principi di parità di trattamento e di imparzialità ex artt. 1 e segg. della L n. 241 del 1990 e quindi valutare eventuali illeciti sportivi anche nei confronti di altre squadre e procedere alla relative indagini del caso, se non si vuole incorrere nella ipotesi di violazione degli art. 323 e 328 c.p..
L’odierno esposto, con cui si intende determinare gli eventuali reati posti in essere dal Dott. Palazzi nell’esercizio delle sue funzioni, è solo il primo di una lunga serie. Non v’è dubbio che debbano essere valutate, sia sotto il profilo penale che civile, le posizioni di altre figure istituzionali della FIGC".

alessandro magno
16.12.2010, 21:29
e han fatto bene

eldavidinho94
17.12.2010, 12:58
Calciopoli, Palazzi convoca Bergamo che annuncia: “Farò tutti i nomi”. Si riapre il processo sportivo?

Le parole di Andrea Agnelli hanno funzionato da corroborante. Calciopoli 2 entra nel vivo: ad inizio della prossima settimana Palazzi ( sul quale la fiducia di Abete è ai minimi storici) interrogherà Paolo Bergamo, che pur non essendo più tesserato ha accettato l’invito. La lettura delle trascrizioni depositate 80 giorni fa delle telefonate scoperte dalla difesa di Moggi e che riguardano contatti con designatori e dirigenti federali è stata ultimata, si passa all’ascolto (dopo gli audio) anche dei protagonisti ancora disponibili. E Paolo Bergamo nella vicenda aggiornata ai clamorosi sviluppi presi dal processo di Napoli da aprile ha un ruolo fondamentale. A Tuttosport aveva rivelato quanto emergeva anche dal verbale di interrogatorio (inascoltato, glissato) dell’Ufficio Indagini quando parlava chiaramente facendo nomi e cognomi (“Facchetti, Meani, Capello e anche ( l’attuale coordinatore delle Giovanili Figc, ndr) Arrigo Sacchi” . Lo contattavano per discutere di designazioni, sapere di guardalinee o gestione arbitrale, persino progetti sulla gestione della Can e reclutamento. “Io parlavo con tutti e con molti c’erano gli inviti conviviali, dovevo farlo per evitare di far trovare il clima peggiore ai miei arbitri. Non era vietato. Cose che spiegherò a Palazzi quando volesse chiamarmi: hanno sanzionato la Juve nel 2006, ma con Moggi facevo quello che facevo con altri. Altro che esclusiva”.
Ebbene ci siamo: le telefonate con Facchetti, ma anche quelle con Moratti e tanti altri. E proprio il presidente dell’Inter sarà un altro di quelli messi ( tra la prossima e la settimana che precede Capodanno) in agenda. Ma ci sono anche Campedelli, Cellino, Pradè, Governato (e più in là anche ex dirigenti di Parma, Bologna, Lecce). L’indirizzo che vuole seguire il procuratore federale, però, ascoltando tra pochi giorni Bergamo non potrà limitarsi al venir meno dei requisiti “ morali” imprescivibili che condussero Guido Rossi all’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter: i requisiti per la revoca sono nei fatti, se era “reato sportivo” per Moggi chiamare per giocare alle griglie che si deve fare con le telefonate di Facchetti? Se parlavano tutti, viene meno l’esclusività a danno di altri del canale telefonico Bergamo-Moggi, uno dei capisaldi di Calciopoli Uno. “Processo ridicolo” (http://juvemania.it/andrea-agnelli-calciopoli-qualcosa-di-veramente-ridicolo/) , lo definisce Agnelli ora. Beh, oggi certo di fronte a quanto sta emergendo a Napoli e al netto delle sim ( che nel 2006 non erano parte del processo) non può un uomo di legge come Palazzi evitare di pensare all’ipotesi di revisione del processo su molti dei capi d’imputazione. Di certo, poi, l’apertura dello scomodo armadio di Calciopoli Due non potrà fermarsi alle 187 telefonate trascritte da aprile a ottobre, ce ne sono altre 300 che il 25 gennaio saranno disponibili. E lì troviamo le chiamate “sfuggite” davvero interessanti del presidente Abete, di Galliani, di uomini in attività nell’Aia come Copelli ( che rapportone e che telefonatone con Meani), Rosetti, Brighi. E ci sono anche le delicatissime telefonate in cui Facchetti parla del «4- 4- 4» e quelle in cui Bertini si lamenta per le pressioni ricevute in Cagliari- Inter. Tutto prescritto, si dirà: anche se si allarga il fronte di chi dice che chi non ha rivelato telefonate innocenti su griglie e richieste di designazioni o spostamenti di gare di campionato abbia reiterato la violazione del dovere di lealtà, cioè dell’Articolo 1, per tutti i giorni trascorsi. A partire dall’Inter che s’è incamerata lo scudetto 2006 tacendo delle proprie telefonate. Piaccia o non piaccia, i nodi vengono al pettine. E non solo sullo scudetto 2006.


(Di Alvaro Moretti per ‘Tuttosport’)

eldavidinho94
21.12.2010, 13:14
Bergamo: "Il processo del 2006 fu una farsa"


Intercettato dai cronisti all'entrata degli uffici della procura federale della Figc, Paolo Bergamo, l'allora designatore degli arbitri, prima dell'incontro con il procuratore Palazzi, tuttora in corso, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Il processo di Calciopoli del 2006 non è stato lacunoso, è stato una farsa. Ribadirò - afferma Bergamo - che parlavo con tutti perché la Federcalcio ci aveva detto di tenere contatti con tutti e noi lo facevamo con il massimo della disponibilità ".
"Sono qui spinto dallo spirito di collaborazione - ha quindi aggiunto Bergamo, accompagnato dall'avvocato Silvia Morescanti - per fare luce vera su quanto è successo. La revoca dello scudetto all'Inter? Non mi interessa". Con il suo interrogatorio si apre ufficialmente presso la Procura della Figc la sfilata di testimoni per l'appendice di Calciopoli, messa in moto dalle nuove intercettazioni portate alla ribalta dalla difesa di Luciano Moggi al processo penale in corso presso il Tribunale di Napoli.


12:35 - Paolo Bergamo è entrato da circa un'ora in Figc e sta parlando con Palazzi.

Calciopoli, Bergamo 5 ore da Palazzi: l'Inter telefonava

http://www.tuttosport.com/images/13/C_3_Media_1186313_immagine_l.jpg


L'ex designatore arbitrale: «Il processo del 2006 non è stato lacunoso, è stato una farsa. O si considerano tutti colpevoli o tutti innocenti. Non c'è stato nessun illecito»

ROMA, 21 dicembre - Se serve un tormentone musicale a fare da sigla allo sto*rico momento dell’ingresso - stamane - di Paolo Berga*mo negli uffici della Procura federale per un riascolto sul*le sue telefonate di Calciopoli, andate sul banale e sceglie*te il miglior Pappalardo Adriano, quello di «Ricomincia*mo ì». Perché l’audizione di oggi, che dà il via al giro speria*mo vorticoso (ma ci crediamo poco) di interpreti del calcio 2004-2005, è una ripartenza, magari non da zero ma da 170 mila quante sono le telefonate dell’indagine, di cui almeno l’80 per cento trascurate, malinterpretate, lasciate in naf*talina. Ed è la conferma - ce la dà finalmente Palazzi - che il processo del 2006, nel quale lui interpretava il ruolo di Ac*cusatore - e le sue conseguenze, a partire dallo scudetto as*segnato all’Inter con precipitazione e soddisfazione dalla Figc di Guido Rossi, sono stati parziali: la visione di fram*menti (grandi, magari) di uno specchio rotto. Nel 2006 non era tutto sbagliato, ma era sbagliato pensa*re che fosse tutto: oggi riparte l’indagine, nove mesi dopo che tutto il mondo ha saputo che nei verbali di Procura c’e*ra solo tutto quanto ruotava attorno a Moggi, con la fru*strante sensazione che sia tardi. Per immaginare un pro*cesso sportivo uguale pertutti, che non ci sarà più. Con pe*ne diverse per tutti o spiegazioni meno frettolose: perché reato sportivo era allora parlare o sobillare gli arbitri. Ma allora abbiamo dato tutti per scontato che chi indagava avesse esplorato tutto: verificato se le ammonizioni erano preventive (e non lo erano); se i sorteggi erano truccati (e nessuno al processo, giurando di dire la verità, l’ha mini*mamente confermato); se Paparesta era davvero chiuso nello spogliatoio, visto che lui non lo conferma. Togli qua e togli là, l’illecito pare molto meno strutturato, la combric*cola molto meno romana e torinese, Calciopoli 2006 un processo monco.

ARRIVA BERGAMO - Paolo Bergamo è entrato da circa un'ora e mezza in Figc e sta parlando con Palazzi. «Il processo di Calciopoli del 2006 non è stato lacunoso, è stato una farsa». È durissimo il commento di Paolo Bergamo sul procedimento sportivo che quattro anni fa squassò il mondo del calcio italiano. L'allora designatore degli arbitri, entrando alle 11 negli uffici della procura federale della Figc, dove è in corso l'audizione davanti al procuratore Stefano Palazzi, ha spiegato di essere pronto a ripetere quanto già detto in passato: «Ribadirò che parlavo con tutti (club e dirigenti di Serie A, ndr) perchè la Federcalcio ci aveva detto di tenere contatti con tutti e noi lo facevamo con il massimo della disponibilità». «Sono qui spinto dallo spirito di collaborazione - ha quindi aggiunto Bergamo, accompagnato dall'avvocato Silvia Morescanti - per fare luce vera su quanto è successo. La revoca dello scudetto all'Inter? Non mi interessa».

TUTTO SULL'INTER - Dopo cinque ore finisce il colloquio tra Bergamo e Palazzi. L'ex designatore arbitrale si è dilungato sulle telefonate con l'Inter, ribadendo: «Io queste cose già le avevo dette nel 2006». Risposta: «Non avevamo le telefonate». Bergamo non entra nel particolare delle telefonate per rispetto del processo di Napoli. «Sono a disposizione della Federazione, ho chiarito che qui o si considerano tutti colpevoli o tutti innocenti. Non c'è stato nessun illecito, no esiste una telefonata dove io davo istruzioni all'arbitro per favorire una squadra. Parlavo con tutte le squadre. La Federazione ci diceva che era giusto fare così e io sono d'accordo». La prossima settimana, in attesa dell'audizione di Moratti che potrebbe svolgersi a Milano, ha dato la sua disponibilità anche l'altro ex designatore Pairetto, le cui nuove telefonate però sono in via di trascrizione al tribunale di Napoli.

gabriele
21.12.2010, 17:33
Alleluja Palazzi si è svegliato, portategli tanto caffè altrimenti si riaddormenta

eldavidinho94
22.12.2010, 14:07
Ragazzi, ho trovato l'indirizzo mail di STEFANO PALAZZI

per chi voglia inviare qualcosa, si accomodi pure

s.palazzi@figc.it

e questi sono quelli della figc

figc.indagini@figc.it
figc.procura@figc.it

eldavidinho94
25.12.2010, 11:24
De Santis: «Palazzi, ho tanto da raccontarti»

http://www.tuttosport.com/images/67/C_3_Media_1162467_immagine_l.jpg


L'ex arbitro: «Zeman mi assolse, ma non fu ascoltato»


TORINO, 24 dicembre - Massimo De Santis, ora che è partita Calciopoli 2, che cosa risponderebbe a Palazzi se volesse riascol*tarla? «Non avrei problemi a parlar*gli, purché non si tratti della stessa presa in giro di quattro anni e mezzo fa. Allora gli in*terrogatori furono una sempli*ce perdita di tempo perché non ci fu la volontà di indagare...».

Lei è stato squalificato per 4 anni per illecito sportivo in seguito a quel Lecce-Parma finito 3-3 in quanto, ha so*stenuto l’accusa, favorì la Fiorentina.
«Sì, perché uscì fuori un’inter*cettazione prima della gara con Bergamo e dopo la partita con Mazzini. Però, stranamen*te, non emersero le altre telefo*nate».

Quali?
«Con Bergamo dopo la gara, con Collina e Rosetti. Mazzini fu il terzo, in ordine di tempo, che chiamai. E a tutti ho sem*pre ripetuto la stessa cosa, che nella ripresa le due squadre smisero di giocare e io mi misi da parte, ma le mie parole ven*nero strumentalizzate. E non si cercò mai la verità, nono*stante le dichiarazioni di Ze*man».

Che cosa disse l’allora tec*nico del Lecce?
«In un’interrogatorio del 12 lu*glio 2006, davanti a Borrelli, Piccolomini e De Feo, i quali ovviamente non chiedono nul*la sull’arbitraggio, il tecnico sottolinea di avere un ricordo nitido di quella partita, di esse*re rimasto colpito non tanto dalla mia direzione quanto dai suoi uomini che, a un certo punto, rinunciano a giocare. Un atteggiamento che lo fa ar*rabbiare parecchio, anche se si dà una spiegazione. Citando il verbale, dice: “L’impressione è che questa direttiva arrivasse dalla mia società, da dirigenti seduti vicino alla panchina...”. In seguito a queste parole chie*do che la mia posizione venga stralciata e che siano fatte ul*teriori indagini su quella par*tita. Sono però rimasto inascol*tato».

Come conseguenza lei per*se il Mondiale perché inda*gato.
«E’ stato il danno maggiore perché poteva essere il punto più alto della mia carriera, in*vece mi venne revocato l’accre*dito».

Palazzi sta indirizzando l’indagine sull’Inter: lei ha delle intercettazioni con Facchetti.
«Sì, dissi che mi telefonava e venni querelato da suo figlio, però al processo di Napoli, gra*zie al lavoro di Penta e di tut*ta la difesa di Moggi, sono ve*nute alla luce quelle telefona*te. Sottolineo che sono stato l’u*nico arbitro a essere intercet*tato, per più sul cellulare che usavo per lavoro per un breve periodo mentre sull’altro, quel*lo con cui parlavo con gli ami*ci, per un tempo più lungo. Se avessero fatto l’opposto ci sa*rebbero state ben più telefona*te perché io tutte le settimane parlavo almeno tre-quattro volte con Bergamo e Pairetto. Del resto, erano i designatori».

eldavidinho94
28.12.2010, 12:48
Oggi sentito Pairetto

Magari riceveranno un panettone gli uomini di Palazzi che oggi si recheranno a casa di Pierluigi Pairetto per ascoltare l'ex designatore all'interno delle indagini denominate Calciopoli 2. Dopo Bergamo, quindi è il turno dell'altro capo dei fischietti italiani dell stagione 2004-2005: si parlerà delle 13 telefonate intercorse in quella stagione tra Pairetto e Facchetti. In una di queste si parla di griglie arbitrali: intercettazioni di cui si era parlato abbondantemente qualche mesa fa. Così come il suo ex collega, anche Pairetto nel 2006 dichiarò a più riprese di essere stato contattato non solo da Luciano Moggi, ma le sue affermazioni non vennero prese in considerazione così come tutte quelle altre verità che stanno ora riaffiorando dal buio in cui si trovavano.

gabriele
28.12.2010, 16:54
<TABLE border=0 cellSpacing=0 cellPadding=0 width=570><TBODY><TR><TD class=style15 height=100 vAlign=center align=middle>La rai disinforma insabbiando la verità</TD></TR><TR><TD height=15 colSpan=3 align=middle>
</TD></TR><TR><TD colSpan=4 align=left>Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

La Rai torna a parlare di calciopoli e lo fa a suo modo, con un taglia e cuci degno del miglior sarto. Secondo la Rai, nel processo Napoletano (penale ricordiamo), “Moggi cerca nuovi spunti” , i legali dell’ex direttore “commettono un errore sulla madre di tutte le intercettazioni” (il metti dentro Collina), “i testimoni non sostengono la tesi dell’accusa con un serie di non ricordo” e “unica voce fuori dal coro Baldini” . Scivolano completamente quando parlano di uno “strumento decisivo per la condanna di Antonio Giraudo” facendo riferimento alle schede svizzere “non intercettabili” .
Riassumendo, un imputato che si difende in un processo penale, per la Rai cerca soltanto “spunti”. La telefonata di Facchetti viene proposta solo per dire che la difesa ha commesso un grave”errore” e non per il fatto che anche l’inter, con un suo dirigente, parlava con i designatori (e non solo). Meritevole è anche il risalto dato dall’insulto di Baldini a Moggi..

Dopo quattro anni e mezzo, l’ufficio indagini di Palazzi. è stato costretto a riaprire un’inchiesta, sollecitato dalle circostanze che piano piano sono emerse dalle aule del tribunale di Napoli. I testimoni, oltre i “non ricordo”, hanno ricostruito uno scenario che ha reso ridicole le accuse usate per la condanna nel 2006. La questione delle schede svizzere è davvero divertente per come è stata presentata e mette chiaramente in evidenza quale era lo scopo del servizio: condizionare l’opinione pubblica con informazioni parziali e non corrette. Ed è andata bene! non hanno riproposto il sempreverde Zeman..

Se per la Rai il tempo è fermo al 2006, per qualcun altro è andato avanti. Ospite della trasmissione radiofonica il “Il Bianco e il Nero”, condotta da Massimo Zampini e Antonello Angelini, Paolo Bergamo ha parlato dell’incontro con Palazzi, ben 4 anni e mezzo dopo calciopoli. Vi ripropongo la trascrizione delle parti più interessanti.

“Parlai con l’ufficio indagini..(è tutto verbalizzato fortunatamente) ma non siamo stati creduti in quel momento.. (Bergamo parlò con D’Andrea, sostituto di Borrelli, poi casualmente finito alla Telecom).
L’incontro è avvenuto a Roma (con Palazzi e due suoi collaboratori) che erano già nell’ufficio indagini a suo tempo… E’ uno strano connubio quello di Palazzi (che ora, oltre che inquirente è anche giudicante) che ha con se ex dell’ufficio indagine.. Però al di là delle considerazioni c’è stato un bell’ incontro, durato alcune ore, dove io ho potuto finalmente confermare tutto quello che avevo detto e che era confrontabile con le intercettazione (ufficiali). Quindi, se 4 anni e mezzo fa le cose fossero state fatte con un altro intendo (quindi non di dover condannare in anticipo quelli che sono stati condannati), probabilmente le cose sarebbero andate in maniera diversa...
Io come voi sapete non faccio tifo per nessuno ma per quello che è stato tolto gli arbitri..
L’incontro è stato molto molto interessato per quello che io dicevo da parte di Palazzi e dei suoi collaboratori....si è rifatto un punto, si è parlato quasi esclusivamente delle telefonate che coinvolgevano l’inter.. (Moratti e Facchetti). Certamente noi dovevamo tener tenere conto che abbiamo un processo a Napoli.. quindi alcuni aspetti non li abbiamo potuti approfondire per rispetto di quello che a Napoli si sta facendo.
Di tutto abbiamo parlato, c’è stata proprio un’attenzione particolare da parte di Palazzi ..nel voler capire come sono andate le cose.. Io gli ho fatto vedere nuovamente l’elenco dei numeri di telefono che io in quel momento contattavo..perché io oltre che con i suddetti parlavo con tutti…(con l’udinese..Spalletti e Marino a Bologna c’era Cipollini … a Livorno c’era Spinelli … a Genova c’era Preziosi.., …a Palermo c’era Zamparini e Foschi..a Lecce c’era Semeraro.. a Reggio c’era Foti ..…); parlavo con tutti perché tutti mi cercavano e la federazione non ce lo vietata. E ci raccomandava che noi mantenessimo rapporti di cordialità e di apertura con tutta la società…
Le telefonate trascritte son quelle… (dell’inter)… e qui dovranno lavorare anche gli inquirenti… nel senso che per ora a Napoli sono uscite le telefonate di Moratti e Facchetti, sono state trascritte e trasmesse all’ufficio indagine; ma qui bisogna che lavori sia la procura e anche l’ufficio indagine; che vadano a ricercare le cose di cui parliamo e verificarle..
…Io devo riportare la verità e far luce su cose che sono accadute e che hanno infangato me, chi stava con me e gli arbitri…ma con un obiettivo preciso, quello di riportare la verità… poi quelle che saranno le decisioni degli organi giudicanti è un’altra cosa…io non voglio entrare in questa...è tutto conseguente. Naturalmente se io fossi Moggi e Giraudo ..andrei in giro con il mitra e farei un carneficina perché questi sono stati abbandonati così.. addirittura non difesi dalla proprio società..in quel momento è avvenuto questo
Riportiamo la verità, riportiamo ai tifosi e chi ha voglia di capire quello che era il momento e come erano fatte le cose in quel momento. Non ci sono illeciti, nessuno si è mai permesso di inficiare la regolarità del campionato e di conseguenza poi le decisioni dovranno essere prese.”

Lo scenario è sconfortante perché sulle reti nazionali, quelle che raggiungono così tanti telespettatori si cerca ancora, con la mala informazione, di confutare la verità. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, noi sappiamo come informarci e di chi dubitare e la Rai, esattamente come quattro anni fa, rimane non credibile.


</TD></TR></TBODY></TABLE>

messaggio aggiunto automaticamente su quello inviato 5 minuti fa:

<TABLE border=0 cellSpacing=0 cellPadding=0 width=570><TBODY><TR><TD class=style15 height=100 vAlign=center align=middle>Enrico Preziosi è ancora inibito?</TD></TR><TR><TD height=15 colSpan=3 align=middle>
</TD></TR><TR><TD colSpan=4 align=left>Ho un dubbio: ma Enrico Preziosi, patron del Genoa, è ancora inibito? Il dubbio sorge perché, qualora fosse ancora pendente la sua inibizione di 5 anni con proposta di radiazione, sarebbe veramente il colmo continuare il giochetto della giustizia sportiva, quello del non vedo e non sento, reiterato per anni.

Proprio ieri, è stato pubblicato dal sito di Milan news (http://www.milannews.it/?action=read&idnotizia=41762), questo inciso: Enrico Preziosi, intervenuto a Sky Sport 24, ha confermato l'ipotizzato incontro con Adriano Galliani che, di fatto, avverrà questa sera a cena a Rio de Janeiro: "Galliani? L'ho già incontrato ieri e lo farò anche stasera a cena, ma in completa amicizia, anche se da cosa nasce cosa...".

Altra operazione di mercato in cui figura il nome di Enrico Preziosi è quella che ha portato Ranocchia alla corte di Leonardo. Tuttosport (http://www.tuttosport.com/calcio/calciomercato/2010/12/27-100779/Ranocchia+%C3%A8+dell%27Inter%3A+con+Leonardo+dal+ 29+dicembre)riporta un virgolettato di Enrico Preziosi, che spiega i termini dell'accordo per il giocatore: «Da un lato mi dispiace lasciare andare un calciatore così, dall'altro queste scelte bisogna farle. Possiamo dire che abbiamo trovato un accordo con reciproca soddisfazione. Ranocchia è un ragazzo intelligente e in gamba. con orgoglio posso vantarmi di averlo scoperto».

Definire ridicolo questo siparietto è davvero poco. Mi chiedo solo, come si può pensare ad una giustizia sportiva credibile, quando si palesano, in modo così evidente, situazioni imbarazzanti che nessuno ha minimamente intenzione di punire.


</TD></TR></TBODY></TABLE>

gabriele
30.12.2010, 08:53
Nessuna scusa per Palazzi e Company


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eldavidinho94
31.12.2010, 10:47
Calciopoli 2: Nucini, il peso delle parole

http://www.tuttosport.com/images/92/C_3_Media_1190592_immagine_l.jpg


Il ruolo dell'ex arbitro centrale: Massima attenzione per i suoi colloqui con l’Inter attraverso Facchetti. Intanto si profila un’impasse burocratica sul problema radiazioni


TORINO, 30 dicembre - Attorno alla figu*ra di Danilo Nucini, l’ex arbitro bergamasco ( di*messosi dall’Aia), amicis*simo e confidente di Gia*cinto Facchetti fino al nulla di fatto davanti la pm Ilda Bocassini nel 2003, ruota molto del pro*cesso di Napoli e parec*chio di Calciopoli 2. I pri*mi interrogatori a Berga*mo e Pairetto - secondo quanto trapela dal Palaz*zo -, oltre alle telefonate riemerse col lavoro dei consulenti di Moggi van*no anche in quella dire*zione. Gli inquirenti spor*tivi sanno da anni, ma non hanno mai indagato, sul rapporto emerso dal memoriale di Facchetti, ma anche dalle parole di Moratti nell’indagine sui pedinamenti Telecom, che proprio l’arbitro era stato una sorta di quinta colon*na interista all’interno della struttura arbitrale per scoprire se ci fosse quel rapporto preferen*ziale e diretto tra i desi*gnatori, De Santis e Mog*gi di cui s’è molto condan*nato e favoleggiato, ma di cui si sta trovando poca traccia nel materiale di prova di Calciopoli. Il la*voro di Cipriani e Tava*roli, ma anche il nulla di fatto dell’esposto interi*sta alla magistratura o i contatti coi carabinieri di Milano non hanno portato a nulla di concreto. Di cer*to, però su quel rapporto preferenziale con l’Inter ( ma attenzione alle telefo*nate di grande confidenza con Meani cui Nucini chiede biglietti di Cham*pions, nel 2005, dopo il di*stacco da Facchetti) si stanno puntando le atten*zioni a Napoli ( Narducci) e a via Po ( Palazzi).

FIGURA CHIAVE - Certo è che se si cerca una prova che l’Inter avesse tenuto negli anni poi sfo*ciati in Calciopoli un at*teggiamento non rispetto*so della correttezza ( nei confronti della Juve e del*la Can), proprio Nucini la fornisce col suo agire da uomo oltre le linee. Pro*prio la figura di Nucini è centrale nella deposizione di Facchetti junior davan*ti ai pm Capuano e Nar*ducci a Napoli dopo la scoperta delle telefonate interiste in primavera. Nella deposizione si con*centrano accuse a Moggi, Fabiani, si parla di schede riservate ( ma in tribunale Nucini afferma di aver ri*cevuto una scheda Tim, non svizzera?), accuse al*la Juve di Moggi e Girau*do. Anche al Milan di Gal*liani. Società già sanzio*nate da Calciopoli 1, però. L’Inter che sondava il ter*reno contattando un arbi*tro in attività e che dopo il processo del 2006 s’è portata a casa uno scu*detto, no.
<cite class="txt_Author">Alvaro Moretti</cite>

eldavidinho94
02.01.2011, 13:54
Calciopoli, per Moratti arriva l'ora della verità

http://www.tuttosport.com/images/19/C_3_Media_1186819_immagine_l.jpg


In settimana Palazzi lo sentirà sulle telefonate interiste E potrebbe rispondere per i dossier illegali su De Santis

TORINO, 2 gennaio - Massimo Moratti verrà ascoltato da Stefano Pa*lazzi nel corso della prossima settimana. L’indagine della Procura Federale sullo scu*detto assegnato all’Inter nel 2006 continua e le dichiara*zioni del presidente nerazzur*ro rappresenteranno certa*mente uno dei punti fonda*mentali dell’inchiesta, che po*trebbe portare alla revoca di quel titolo vinto a tavolino dai nerazzurri. Anche perché Mo*ratti dovrà rendere conto del*le telefonate interiste (quelle sue e quelle di Giacinto Fac*chetti all’epoca presidente dell’Inter) emerse durante il dibattimento del processo a Calciopoli in svolgimento a Napoli. Telefonate che hanno dimostrato come i contatti con i designatori arbitrali che la giustizia sportiva riteneva “esclusivi” di Luciano Moggie della teorica “cupola” da lui controllata, erano tenuti an*che dai vertici nerazzurri. Non “grigliava” solamente l’ex dg bianconero, ma anche il presidente interista, che oltre*tutto aveva anche contatti di*retti con gli arbitri in violazio*ne del regolamento. Finora Moratti ha sempre sorvolato sulle cosiddette “nuove inter*cettazioni”. Intervenendo pubblicamente ha minimiz*zato, giudicandole di entità completamente diverse ri*spetto a quelle contestate a Moggi.

L’ILLIBATEZZA - Al di là di come verranno giudicati i con*tenuti di quelle telefonate (dal giudice Casoria a Napoli e dalla giustizia sportiva quan*do se ne occuperà, dopo aver*le acquisite tutte), quelle te*lefonate restano e macchiano la presunta illibatezza neraz*zurra sulla quale era stata fondata l’assegnazione dello scudetto 2006 da parte dell’al*lora commissario straordina*rio della Figc Guido Rossi. Palazzi, per esempio, potreb*be chiedere a Moratti perché abbia taciuto sull’esistenza di quelle telefonate durante le indagini del 2006 e negli anni a seguire. oltre che approfon*dire gli argomenti stessi e al*cuni passaggi delle intercet*tazioni, spesso comparate in questi ultimi mesi a quelle moggiane che costarono alla Juventus la serie B e due scu*detti, uno dei quali ricucito sulle maglie dell’Inter nell’e*state 2006.

alessandro magno
02.01.2011, 17:38
e' incredibile pero come solo oggi si senta questo elemento e come invece si continua a non sentire guido rossi
Postato via Mobile Device

eldavidinho94
05.01.2011, 12:03
pare che palazzi, all'interno dell'inchiesta per calciopoli2,
abbia decido di ascoltare prima Moggi e poi, tra qualche giorno,
moratti, de sanctis e mazzini

http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/calciopoli/2011/01/05-102020/Palazzi+convoca+Moggi%3A+revisione+del+processo%3F

è una notizia che ha del clamoroso,
impensabile sino a 4 anni fa

eldavidinho94
22.02.2011, 13:45
Scudetto di cartone: il 3 marzo ripartono (finalmente) gli interrogatori di Palazzi

Il procuratore federale Stefano Palazzi ha finalmente deciso di riprendere in mano l’esposto della Juventus relativo allo scudetto del 2006 assegnato a tavolino all’Inter. Dopo le audizioni di Bergamo e Pairetto, il prossimo 3 marzo toccherà infatti a Gennaro Mazzei, presente nelle nuove intercettazioni di cui la Procura è in possesso ed emerse lo scorso aprile. Si tratta di telefonate particolarmente rilevanti con l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, in una delle quali il numero uno nerazzurro chiedeva a Mazzei di by-passare il sorteggio e costruire una griglia fatta apposta per avere Collina come arbitro di una sfida con la Juve. “Nell’ambito dell’istruttoria in corso riguardante l’esposto della Juventus per la revoca all’Inter dello scudetto 2006 - recita la nota della federazione -, la Figc comunica che il Procuratore Federale Stefano Palazzi riprenderà le audizioni il 3 marzo ascoltando Gennaro Mazzei, ex componente della Can“.

eldavidinho94
24.02.2011, 13:42
Scudetto 2006: il 3 marzo la Figc sente Nucini sui rapporti con l'Inter

ROMA, 24 febbraio - Nell'ambito dell'istruttoria sull'esposto presentato nei mesi scorsi dalla Juventus - relativo allo scudetto del 2006 assegnato all'Inter - il procuratore federale Stefano Palazzi ha previsto per giovedì 3 marzo anche l'audizione dell'ex arbitro Nucini. Non essendo più tesserato per la Figc, Nucini deciderà se aderire o meno all'invito della Procura. Nella stessa giornata è prevista l'audizione di Gennaro Mazzei, ex componente della Can.

La figura di Nucini - che sarà (ri)sentito il 1 marzo dai giudici di Napoli dopo le discordanti versioni fornite negli anni - è importantissima perché proprio l'ex arbitro bergamasco s'è definito "cavallo di *****" di Facchetti in seno alla Can negli anni in cui era in attività e arbitrava in serie A e B, anni nei quali - stando alle sue stesse parole ai pm - ha chiesto proprio all'allora presidente interista aiuto per trovare un posto di lavoro. A dicembre ha raccontato di frequenti incontri riservati col dirigente interista, alla giustizia sportiva non ha mai parlato dell'esposto fatto - secondo Tavaroli e Tronchetti dall'Inter - alla giustizia ordinaria, circostanza negata da Moratti a Borrelli nel 2007, visto che per azioni alla giustizia ordinaria serve l'autorizzazione federale.

Nucini non è più tesserato e potrebbe non accettare l'invito a comparire, invito a cui ha aderito invece Paolo Bergamo a dicembre, ma sono acquisiti certamente i verbali della sua audizione dai pm del 1 dicembre 2010 e potrà essere inserito il verbale dell'interrogatorio che è previsto in aula per martedì prossimo.

Nucini aveva raccontato dell'incontro con Moggi e Fabiani all'hotel Concorde e s'è ricordato - dopo quattro anni - del numero telefonico di un'utenza (non segreta come detto da qualcuno) per contatti diretti. La memoria è tornata nel 2010, dopo che in aula e sotto giuramento nel maggio 2009 non aveva dato informazioni a riguardo. Molto attesa la sua testimonianza martedì prossimo in aula a Napoli proprio perché le difese vogliono controinterrogare a fondo l'arbitro "cavallo di *****", paradossalmente teste principale dell'accusa al processo penale anti-Moggi, ma anche elemento chiave per l'esposto anti-Inter sullo scudetto 2006.

<cite class="txt_Author">Alvaro Moretti</cite>

AlexnelCuore
24.02.2011, 15:24
speriamo sia il 3 marzo e non lo rinviino