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Visualizza versione completa : Parliamo un po' del Milan ...Serie A - Galliani e alcune telefonate che pesano mar,


luna23
16.11.2010, 15:29
Serie A - Galliani e alcune telefonate che pesano


<abbr class="date updated" title="2010-11-16T11:36:00+00:00">mar, 16 nov 12:36:00 2010</abbr>

La difesa di Luciano (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/luciano-205706.html) Moggi al processo di Calciopoli vuol dimostrare la non esclusività dell’ex dg bianconero e tira in ballo un’intercettazione dell'ad del Milan (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/milan/) Adriano (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/adriano-205951.html) Galliani che dialoga con Meani nell'aprile 2005: "Ho fatto slittare il turno di campionato così recuperiamo Kaká (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/kaka.html) e Shevchenko"
http://d.yimg.com/i//ng/sp/eurosport/20101116/25/64d1f89dca302f936b26f586fb6eb412.jpg





La polemica, purtroppo, è il sale quotidiano del calcio moderno. Quando poi a esserci di mezzo sono due società in vista come Juventus (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/juventus/) e Milan, i colpi bassi (solitamente soft) non vengono risparmiati. L’uscita del dg bianconero Beppe Marotta contro i rossoneri è stata poco elegante in merito al rigore concesso alla Roma (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/roma/) per il tocco di mano di Pepe (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/pepe-206342.html) sulla punizione di Totti e la risposta di Galliani, non si è fatta attendere "Doveva evitarle. Noi non parliamo degli altri, e non mi va di polemizzare con la Juventus. Mai qualora volessi protestare per un rigore non dato, li tirerei in ballo".
Il giorno dopo, il fronte bianconero torna alla carica con un’intercettazione pubblicata dal giornale filojuventino Tuttosport che recupera due tra le undicimila telefonate esaminate durante Calciopoli, utili all’approfondimento delle verità di un processo in corso presso la sezione penale del Tribunale di Napoli (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/napoli/) in cui Luciano Moggi vuole evitare una condanna per associazione a delinquere: l’ex dg bianconero vorrebbe dimostrare che, in merito allo spostamento della trentesima giornata nella stagione 2004-2005 per la morte di Papa Wojtyla, fu molto più influente Galliani.
Questo un estratto della telefonata Meani-Galliani del 3 aprile 2005.
Galliani: Allora abbiamo slittato, giochiamo sabato alle 20.30, anzi alle 18 col Brescia (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/brescia/), poi domenica andiamo a Siena (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/siena/).
Meani: Senza Kakà senza l’altro
G.: Lei pensa che io dormo, ma ***** t….. Anche perché quel figlio di p….. di Moggi, le racconto: Moggi, che è un figlio di p….., faccio sentire anche a Costacurta così si carica. Ha pure chiamato Preziosi dicendogli "Adriano l’ha fatto apposta così recupera i sudamericani, c’hanno Shevchenko che sta meglio, hanno spostato di una settimana". Con l’Inter ce l’abbiamo già. Dopo pensiamo a quelli di Torino (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/torino/) l’abbiamo già sistemata perché l’accoppiata Moggi- Capello è?
M.: E’ micidiale?
G.: Come Capello-Sensi, via Capello, Sensi è tornato amico. Capito Leonardo. E’ pieno di uccelli paduli, se non tiri le corde, non capiscono?
M: Anche se ho visto che nel sorteggio gli è saltato fuori Collina (arbitro di Fiorentina (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/fiorentina/)- Juve 3-3 del 10 aprile), e ciò è positivo.
G. : Tranquillo, vigilare su tutto.
Dopo Siena-Milan (2-1) altra telefonata tra i due in data 19 aprile
Galliani: Ha parlato con qualcuno dei due ex designatori?
Meani: Altro che parlato. Non ha visto che in macchina c’era Ancelotti e gli bestemmiavo parolacce, e Ancelotti mi fa: ma che cosa gli dici?
G. A chi?
M. A Bergamo e Mazzei, perché Pairetto è in Germania (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/germania/index.html)
G. : E che dicono?
M. : Si cagano addosso: frasi di circostanza? "chi va a pensare un errore del genere da uno così". Con una squadra come il Milan a un minimo dubbio si sta giù con la bandiera, non si va su a vanvera. Questa è gente che non è preparata psicologicamente. Cosa vi preoccupate più del Palermo (http://it.eurosport.yahoo.com/calcio/palermo/)? Ha visto la designazione? Ci mandano persino Puglisi (amico di Meani). Adesso, gli ho detto, vietato sbagliare e vietato sbagliare dall’altra parte (della Juventus), nel senso contrario però. Questo è un periodo pericolosissimo.
****
L’obiettivo è far capire alla giudice Casoria che Moggi non aveva potere esclusivo sul calcio, come invece sostenuto dall’accusa. Sentire che in piena corsa scudetto Galliani doveva dare il suo benestare alla nomina del designatore conferma che l’ad rossonero era uomo potente del calcio italiano. Intanto a Napoli si è svolta un’altra udienza interlocutoria, durata appena un'ora: assenti tutti i testi annunciati (dovevamo presentarsi Alberto Bigon, Ciro Venerato e Giuliano Tavaroli), si è assistito ad una dichiarazione spontanea, in chiave autodifensiva, dell'ex arbitro Paolo Bertini. Prossima udienza martedì 23 novembre nel corso della quale, secondo le indicazioni del presidente Casoria, dovrebbe chiudersi la fase delle deposizioni testimoniali.
Eurosport

juventinadelsud
17.11.2010, 11:57
purtroppo cinzia nessuna novità per noi...sono tutti gli altri che ancora non vogliono capirlo!
cmq questo comportamento di tutti purtroppo scagiona solo moggi ma non ridà nulla alla juve

eldavidinho94
18.11.2010, 17:03
Galliani sulle nuove intercettazioni: “sono vecchie”. Perchè, le altre?

Di Calciopoli, Adriano Galliani non parla da tempo, ma a proposito delle intercettazioni che lo coinvolgono e sono state pubblicate negli ultimi giorni, l’ad del Milan ha notato: «Sono intercettazioni di quattro anni fa ma un giornale (Tuttosport, ndr) le ha tirate fuori di nuovo in concomitanza con le mie dichiarazioni sulla Juventus…». «Con Marotta non ho problemi personali, ma me la sono presa con lui perché ha citato il Milan non una ma due volte, per la similitudine fra Krasic e Robinho, che non ha senso perché il nostro non aveva preso vantaggi, e poi – ha continuato Galliani – per i rigori».
Galliani ha ragione: le telefonate sono di quattro anni fa, tutte. Comprese quelle mai lette, quelle lette male e interpretate singolarmente dagli investigatori nel 2005 e 2006. Scoprire che qualche influenza sullo spostamento della serie A per la morte di Wojtyla ce l’abbia avuto anche Galliani e non l’esclusivista Moggi è rilevante processualmente, a Napoli. In ogni caso Tuttosport ha parlato degli 11 mila file audio di Meani perché segue assiduamente il processo di Napoli il 9 novembre, ben prima della polemica Juve-Milan risalente a domenica 14 e lunedì 15.


Credits: TuttoSport

AlexnelCuore
18.11.2010, 23:25
Ju29ro - MilanPhone/1 - Condizionata la scelta degli assistenti


Calciopoli non è finita con le telefonate selezionate dagli investigatori. Piaccia o non piaccia a tanti media nel processo c'è anche il "diritto alla difesa" e i legali di Luciano Moggi lo esercitano selezionando intercettazioni, valutate "non utili investigativamente" e che i legali reputano, invece, utili a dimostrare l'innocenza del loro assistito. La "cupola", secondo noi, non sta più in piedi da quando in aula i testimoni hanno giurato che il sorteggio era "regolarissimo", frantumando l'architrave che la sorreggeva. E' caduto anche il pilastro dell'esclusività del rapporto con i designatori, da quando sono state ritrovate telefonate che dimostrano la verità di quanto Bergamo sosteneva dal 2006, ovvero che parlava di griglie con molti dirigenti e non solo con Moggi.
Ora i legali stanno selezionando nuove telefonate che potrebbero dare una spallata alla tesi che nessun altro poteva contrapporsi al potere della "compagine moggiana".
Sono state passate al setaccio le telefonate del principale competitor della stagione sotto indagine, il Milan, e centinaia di telefonate proverebbero i rapporti con i designatori, e con un impressionante numero di arbitri ed assistenti.
Da oggi iniziamo ad ascoltare anche noi le telefonate del Milan (qualcuna è "parzialmente nota" dal 2006, molte altre saranno "inedite"), per verificare se gli altri facevano solo "contenimento", come sostiene la Procura, oppure avevano un peso diverso da quello che è stato reso noto nel 2006.

Milanterie?
L'illogicità dell'impianto accusatorio ci è sempre apparsa evidente nel caso della duplice posizione del collaboratore del Milan, Leonardi Meani: da una parte Meani è imputato di frode sportiva, dall'altra le sue opinioni al telefono, intercettate dai carabinieri, sono state usate come elemento di accusa nei confronti di Moggi. Il che potrebbe anche star bene, se non fosse che quelle espresse da Meani sono per l'appunto semplici opinioni, mai riscontrate dai fatti. Abbiamo ascoltato il suo interlocutore Copelli deporre in Tribunale e sostenere che a certe sparate "competitive" del collaboratore del Milan dava il giusto peso, interpretandole spesso come parole in libertà. Abbiamo ascoltato il suo interlocutore Babini sostenere in Tribunale che, alla prova dei numeri, le teorie di Meani sul potere Juve non reggevano. Se non fosse che sappiamo, se non altro per buon senso, che Meani lavorava per una "corazzata", una squadra fortissima sia sul campo che fuori, a livello politico e mediatico. Sappiamo dalle informative inoltre che Meani non era certo uno sprovveduto, ma un convinto sostenitore della realpolitik, uno che andava "à la guerre comme à la guerre".
Forte, scaltro, estremamente competitivo, e un po' millantatore, per sua stessa ammissione. Eccolo qui, Meani, che racconta al dirigente milanista Roccato come tenda spesso ad esagerare e ad inventare di sana pianta, quando si tratta del "nemico" juventino. E allora perché gli inquirenti si bevono tutto quello che dice, andando finanche a scrivere, in un'informativa, che il campionato 1999/2000 era truccato, solo perché Meani così in libertà si diverte a dirlo? Meani è un acerrimo competitore della Juventus, disposto quindi naturalmente, per professione, a parlarne male e, per sua stessa ammissione, a parlarne male anche senza che ve ne siano veri elementi.
Questo è un elemento della telefonata.

Il secondo elemento è forse un po' più grave, in due direzioni, e attiene alla scelta dei guardalinee per il big match Milan-Juventus, la partita che avrebbe deciso il campionato. Parrebbe da questa telefonata infatti che Meani, secondo quanto racconta lui stesso, abbia contribuito alla selezione degli assistenti Mitro e Farneti per la partita. Non che, sempre a quanto racconta lui, le cose siano andate esattamente secondo le sue preferenze (ritiene Farneti un "meno peggio" mentre è contento di Mitro), però il Milan ha detto la sua ed è stato ascoltato. E questo è un punto già tutt'altro che marginale: influire sulle designazioni della partita che decide il campionato non è da tutti. E contro la Juve, la squadra che dovrebbe dominare tutte le decisioni.
C'è un altro punto però: parrebbe che in questo caso il collaboratore esterno Meani non abbia agito totalmente in autonomia, come da linea difensiva del Milan in Calciopoli, ma si sia confrontato con un importante dirigente della squadra rossonera, come è Ramaccioni (che Meani chiama "Rama", ndr), che gli avrebbe consigliato di porre veti su un discreto numero di guardalinee. Un Ramaccioni ben conscio quindi, secondo il racconto di Meani, di quello che Meani stava andando a fare: un' irregolarità. E un'irregolarità che chiama in causa, questa volta, il Milan, con responsabilità più stringenti.



Meani-Roccato, 6 maggio 2005, ore 16.24.
Meani: Ciao Rino.
Roccato: Ciao.
Meani chiede a Roccato di portare quattro biglietti per Pairetto al Visconti, in portineria, oppure all'Hotel Westin Place (alla fine della telefonata decidereanno per l'Hotel Westin Palace).
Meani: Te capì?
Roccato: Novità?
Meani: Nessuna.
Roccato: Era su tranquillo.
Meani: Collina, noi siam contenti.
Roccato: Con chi?
Meani: Mitro e Farneti.
Roccato: Griselli l'han tirato via per quella storia lì.
Meani: Sì.
Roccato: Ah...Ah...
Meani: L'han tirato via per quella storia lì.... sì che ieri... sì che ieri sembravo... come si può dire... sai quello che diceva... dicevo questo no... questo no... allora... eh no questo no... questo no... questo no... E questo? Questo no! A voi non va bene Griselli? A me non mi va bene Ivaldi, non mi va bene Pisacreta, non mi va bene Consolo.... allora è saltato fuori Farneti, che è il meno peggio, comunque...
Roccato: Certo, certo... sai, bisogna vedere noi in che condizioni siamo...
Meani: Il massimo è sempre Rama... oh, Rama non gli va mai bene nessuno...
Roccato: Eh beh...
Meani: Anche perchè... anche perché se qualcuno cappella, com'è facile, perché sbagliare è umano... Ah lui fa la parte del leone... Sì... l'avevo detto io che quello...
Roccato: Una cappella si può anche fare, certo, ma lui fa la parte del leone...
Meani: Dopo però io gli ho risposto, gli ho detto: "Allora mettiamoci d'accordo", perché alla fine gli ho detto: "Farneti non va bene, Ivaldi non va bene, Pisacreta non va bene, Consolo non va bene, Biasutto non va bene, l'altro là di Bologna non va bene, tiratemeli fuori voi... tiratemi fuori un nome o due".
Roccato: Esatto.
Meani: Ditemelo. Puglisi non ce lo mandano perché non si può... Noi oltretutto abbiano una serie di giornalisti, no, che quando si tratta di difendere i nostri non dicono un *****...
Roccato: Certo.
Meani: L'avete lasciato andare nel mare, nel mare in tempesta? E vaf*******! E gli altri non va bene nessuno. E allora fatevele voi le partite...
Roccato: Eh sì... Eh sì... Ma guarda te!
Meani: Sacramenta... sì... sì... sì... Ma è così... ma è così. Poi io faccio apposta, faccio apposta, gli dico, non so: Eh *****, Mitro lavora in un'azienda che pare abbia legami con Moggi, gli dico.
Roccato: Urca madocina.
Meani: Faccio apposta...
Roccato: Diventa matto, diventa.
Meani: Come quando gli avevo detto che Merck aveva comprato un casale nel Senese che era di Moggi e pare che gliel'avesse venduto a poco prezzo... Diventava matto... Ma io faccio apposta... diventa pazzo
(riprendono a parlare dei biglietti)

Meani-Contini, 30 aprile 2005, ore 17.57.

Nella seconda intercettazione l'assistente Contini (arbitra Parma-Livorno) sente Meani prima di Fiorentina-Milan 1-2, gli chiede informazioni sulla formazione del Milan e conclude con una richiesta "Dovete vincere eh, mi raccomando eh, in bocca al lupo".

alessandro magno
19.11.2010, 11:08
e a noi ci han mandato in b e questi si son vinti la champions quell anno.
Postato via Mobile Device

eldavidinho94
19.11.2010, 22:40
Puglisi si confessa con Meani e spera di essere designato col Milan

http://www.tuttosport.com/images/49/C_3_Media_1162549_immagine_l.jpg


Era così interessato ai rossoneri da chiamare Meani per sapere il risultato dei milanisti mentre era in Tunisia nell’intervallo della sfida che decideva la stagione


ROMA, 19 novembre - Assistenti che passione: una passione vera per Leonardo Meani, lo sappiamo. Tanto da aiutare con veti ai designatori nella scelta dei due che diressero con Collina il match- scudetto Milan-Juve l’8 maggio 2005. Il 6 maggio a sorteggio fatto parla con un diri*gente del Milan e dice: «A voi non va bene Griselli? A me non mi va bene Ivaldi, non mi va bene Pisacreta, non mi va bene Consolo.... Allora è saltato fuori Farneti, che è il meno peggio, comunque...». Gli piace Mitro (saranno Mitro e Farneti) e critica Ramaccioni cui non andava bene nessuno. «Pu*glisi non ce lo mandano perché non si può...». E qui sotto capirete anche perché. E’ il 17 aprile 2005, sono le 16.16, Puglisi dalla Tunisia dove a minuti deve arbitrare la finale del campionato tunisino con Dondarini e l’altro assistente Cuttica che in udienza a Napoli, l’11 maggio a domanda dell’avvocato di Moggi risponde: «Per chi tifava Puglisi? In*dubbiamente il Milan!». Gli crediamo e per questo proponiamo tre telefonate inedite e curiose, a proposito del fatto che gli assistenti -decisi direttamente dai designatori - fossero al centro di telefonate e spinte reciproche prima delle designazioni.

Puglisi chiama Meani - che è in panchina con Ancelotti- al 15’ del secondo tempo di Siena-Milan.
Meani: Pronto?
Puglisi: Come stiamo lì?
M.: Ci ha annullato un gol buono quel pirla di Baglioni.
P.: Avanti Savoia! Alè, avanti, Juve! Il rodeo continua.
M.: Stiamo 0-0.
P. : Gli altri?
M.: La Juve vince 4-1.
P.: ******* *****!
M.: Non posso parlare sono in panchina.

Sempre domenica 17 aprile 2005, ore 17.21 durante il match arbitrato da Puglisi in Tunisia che chiama dallo spogliatoio, nell’intervallo, ha ancora il fiatone ma deve sentiere Meani per sapere in diretta di Siena-Milan.
Puglisi: Com’è finita, eh?
Meani: Abbiamo perso 2-1
P.:2-1?
M: Perso
P.: Gli altri cosa fanno
M.: La Juve ha vinto
P. : Putt ( incomprensibile). Cosa è successo?
M.: Siamo andati in vantaggio, loro hanno fatto l’1-1 dopo 4’ preso gol in contropiede. Ma tu dove sei
P.: Nello spogliatoio
M.: Quanto stanno lì.
P.: Stanno 1-0 per la squadra che è fuori casa. Quando finisco ti chiamo

Telefonata Meani- Puglisi (assistente arbitrale di pri ma fascia) 3 maggio 2005: il Milan sta per decollare per Eindhoven dove giocherà la semifinale Champions prima del match scudetto Milan-Juve. Siamo in attesa del sorteggio che vedrà Collina in campo a San Siro.
Meani: Certo che si lamenti la Juve con ‘sti articoli della Gazzetta. Da cinema. Tutte le mosse che facevano loro stanno denunciando, l’arbitro che viene fermato, che non fanno più la serie A?
Puglisi: Ho letto tutto: e allora, com’è che Puglisi non fa la Juventus
Meani: Perché Babini non fa la Juventus? Perché Contini non fa la Juventus? Perché Messina non ha più fatto la Juve da tanto tempo (ha arbitrato i bianconeri proprio due giorni prima: Juve-Bologna 2-1, ndr).
P.: ***** Racalbuto (fuori dalla 27ª al la 35ª giornata, ndr), l’hanno massacrato.
M. :Eh Racalbuto, ci siamo messi anche noi a massacrarlo
P.: ***** suoi, scendi dal carro e vai a piedi
M.: Così impara.

<cite class="txt_Author">Alvaro Moretti</cite>

queste hanno del clamoroso! LEGGETELE!

eldavidinho94
19.11.2010, 22:42
Quando Meani ottenne Puglisi per la gara contro il Chievo

http://www.uccellinodidelpiero.com/esclusivo-quando-meani-ottenne-puglisi-per-la-gara-col-chievo-aprile-2005/

http://www.uccellinodidelpiero.com/quando-meani-ottenne-puglisi-per-la-gara-col-chievo-parte-22/

eldavidinho94
20.11.2010, 13:44
Calciopoli, Meani: «Volevo regalare agli arbitri altri orologi»

http://www.tuttosport.com/images/97/C_3_Media_1175997_immagine_l.jpg


Altre intercettazioni dalle 11.000 del Milan: Meani fra regali agli arbitri e richieste degli assistenti: «Mandami ancora Ambrosino». Al processo di Napoli, le difese chiederanno l’acquisizione di altre 300 telefonate ritenute «irrilevanti» all’epoca delle indagini di Auricchio


TORINO, 20 novembre - Leonardo Meani, l’ex addetto agli arbitri del Milan è il protagonista di questo scorcio del processo napoletano di Calciopoli. Perché il riascolto delle intercettazioni da par*te delle difese è arrivato alle sue 11mila telefo*nate. E nei Meani’s files le star sono i guarda*linee, la sua “specialità”. Vengono richiesti i preferiti al designatore, banditi quelli sgraditi e vengono coccolati, con telefonate, attenzioni e regali. Come i famigerati orologi, già oggetto di molte attenzioni nel 2006. In questi giorni è emersa una chiamata “inedita” sull’argomen*to.

LA TELEFONATA - Meani chiama Galliani sul suo numero di via Turati. Risponde, al solito, la signora Mary, segretaria dell’amministratore delegato mila*nista e l’addetto agli arbitri milanista spiega a lei la questione: «Volevo regalare agli arbitri che vengono domani i soliti orologini, ma alcu*ni di loro l’hanno già ricevuto e quindi il ma*gazzino potrebbe crearmi dei problemi». La si*gnora Mary risolve tutto: «Dica pure di man*dare a me e firmo l’autorizzazione».

REGALI - La chiac*chierata non è una prova di nessun terribile reato. I regali di qualsiasi natura agli arbitri sono, di per sé, sconvenienti, ma gli orologi di cui sopra non sono Rolex da migliaia di euro, ma cronometri digitali dello sponsor tecnico del Milan, roba da un centinaio di euro. Vale co*munque la pena ricordare che nel processo sportivo Massimo De Santis venne accusato, fra l’altro, di aver chiesto e ottenuto una ven*tina di magliette della Juventus da girare a parenti e amici.

<cite class="txt_Author">Guido Vaciago</cite>

eldavidinho94
20.11.2010, 22:41
tanto per tenerci aggiornati sulla questione
MILAN, REGINA DEI GUARDALINEE

http://www.ju29ro.com/farsopoli/2576-milanphone2-meani-a-martino-mandamelo-ancora-ambrosino.html

http://www.ju29ro.com/farsopoli/2579-milanphone3-meani-galliani-lenergico-richiamo-e-collina.html

alessandro magno
22.11.2010, 22:07
MilanPhone/5 - Dopo Milan-Juve Galliani chiamò Collina

Redazione Lunedì 22 Novembre 2010 00:29
http://www.ju29ro.com/templates/ja_purity_ii/images/emailButton.png (http://www.ju29ro.com/component/mailto/?tmpl=component&link=aHR0cDovL3d3dy5qdTI5cm8uY29tL2ZhcnNvcG9saS8yN Tg3LW1pbGFucGhvbmU1LWRvcG8tbWlsYW4tanV2ZS1nYWxsaWF uaS1jaGlhbW8tY29sbGluYS5odG1s) http://www.ju29ro.com/templates/ja_purity_ii/images/printButton.png (http://www.ju29ro.com/farsopoli/2587-milanphone5-dopo-milan-juve-galliani-chiamo-collina.html?tmpl=component&print=1&layout=default&page=) http://www.ju29ro.com/templates/ja_purity_ii/images/pdf_button.png (http://www.ju29ro.com/farsopoli/2587-milanphone5-dopo-milan-juve-galliani-chiamo-collina.pdf)

http://www.ju29ro.com/images/stories/altri/galliani_ombrello.jpg
INTERCETTAZIONI INEDITE. Chiudete gli occhi ed immaginate i carabinieri agli ordini di Auricchio ascoltare Giraudo che chiama un arbitro il giorno dopo la partita, poi immaginate questo arbitro che chiama Moggi per commentare gli episodi della partita, per giustificare quello che Giraudo il giorno prima aveva considerato un rigore negato, immaginatelo affermare che lo ha appena chiamato "il numero uno", che "è stato carino", ed immaginate anche che chiede a Moggi di parlare con Capello per ringraziarlo.
L'avete immaginato? Non avete bisogno di immaginazione per vedere Liguori dagli schermi Mediaset, e non, che alza il tono per dire: "Basta la telefonata! C'è il precedente del Verona. Basta la telefonata", oppure per sentire e leggere tanti altri dire che non si poteva parlare con i designatori e che farlo addirittura con un arbitro è da retrocessione agli inferi. I giornali ed i titoli del 2006 li ricordate, e in un caso come questo non è difficile immaginare che titoli avrebbero fatto.
Peccato per loro, però, le telefonate che vi abbiamo chiesto di immaginare esistono davvero (non come le Moggi-Bertini (http://www.ju29ro.com/senti-chi-parla/2553-fino-in-fondo.html) satiriche scritte da Trillo), ma i protagonisti vestono il rossonero milanese, e l'arbitro non è il cupolaro De Santis ma Collina.
Ma pur dando grande importanza ai media, che poi erano e sono la vera forza capace di condizionare dirigenti, arbitri ed "orientare" il popolo, ci interessa l'importanza che queste telefonate possono avere nel processo in corso a Napoli. Non c'è nulla di penalmente rilevante in queste telefonate, non c'è bisogno che ce lo dica Narducci, ma secondo noi, parimenti, non c'è nulla di rilevante neppure in tante, troppe telefonate di Moggi che sono state attenzionate e trascritte da Auricchio. Pairetto entra tra gli intercettati per il solo fatto che chiama Moggi e non per il contenuto della telefonata, che Auricchio stesso ha definito "non significativo", salvo poi valutare diversamente il fatto che Collina chiami un dirigente, o che Galliani chiami Collina. E' stata ritenuta rilevante e trascritta come prova della vicinanza a Moggi la telefonata di De Santis che parla delle magliette ricevute dalla Juve a Lecce, e questa non prova vicinanza?
Diranno che Collina e Meani erano amici da tempo e che non c'è nulla di male in questa telefonata, ma se ci uniformiamo al criterio adottato nell'indagine allora emerge che Collina non chiama certo la Juve per giustificare la mancata espulsione di Nesta, ma chiama il Milan per giustificare la mancata concessione di un rigore lamentata dopo la partita, da tutti gli schermi, da Galliani: "Era penalty ma non discutiamone più".
Un telefonata tra amici? Allora lo era anche quella tra Ghirelli e Giraudo per la quale Auricchio scrive: "Ghirelli chiama Giraudo e con evidente e prostrata sottomissione, manifesta al predetto la sua presa di distanza da quanto riportato da un articolo di stampa della Gazzetta dello Sport che richiamerebbe inesatte dichiarazioni del segretario federale circa la prova televisiva". Se il metro di giudizio di Auricchio è quello, non capiamo come non riscontri sottomissione nella telefonata di Collina a Meani. Sottomissione è un termine molto usato nelle informative, ma a senso unico, come sono state setacciate con criterio molto soggettivo le telefonate "utili" ad essere interpretate come sottomissione verso un unico potente boss, "esclusivista" di rapporti che esclusivi non erano.
Noi, che garantisti non lo siamo a fasi alterne, o a seconda dei colori delle magliette, non troviamo nulla da strapparci i capelli in questa telefonata, come in tante di Moggi che hanno fatto gridare allo scandalo, perché siamo consapevoli che tra i protagonisti del calcio esistevano trentennali amicizie, e vale per Meani e Collina come per Bergamo e Moggi. Tante le società che dialogavano con il mondo arbitrale e federale, ed ognuna cercava di tirare acqua al suo mulino, ma non c'è prova certa di un solo episodio fraudolento a livello penale.
A livello sportivo diciamo non da oggi ma da sempre, come dimostra un articolo datato 2007 (http://www.ju29ro.com/farsopoli/189--la-violazione-dellart-1-del-cgs-e-la-slealta-sportiva-ante-e-post-calciopoli.html) del nostro avvocato Molentino, che nel CGS in vigore non era vietato parlare con i designatori e neppure con un arbitro, violazione aggiunta nel "nuovo CGS" con la modifica dell'art. 1, dopo Farsopoli. Tale insussistente violazione, quella di contattare un arbitro, è stata però imputata alla Juventus su basi assolutamente fragili e contraddittorie, quelle che fondano il cosiddetto teorema delle presunte schede svizzere. Non c'è corrispondenza tra i dati forniti dai Carabinieri, alcune attribuzioni si sono già dimostrate errate, non si conosce l'eventuale contenuto delle eventuali telefonate, ma questa dovrebbe essere "la pistola fumante" per mandare all'inferno la Juve.
Eccola qui, dunque, una telefonata con un arbitro in attività, appena dopo la partita.
Per quanto riguarda i media, su Calciopoli cambiano come camaleonti: gli stessi che ci avevano tediato nel 2006 con la storia che con i designatori non si poteva parlare, dopo il ritrovamento delle telefonate di Facchetti affermano che parlarci era lecito. Vedrete che queste telefonate saranno snobbate, perché questa volta non possono dire che Collina vuol parlare con Galliani della sua candidatura a designatore, come in quella dove l'arbitro programma un incontro con caratteristiche carbonare. Questa volta, in questa telefonata, Galliani chiama Collina per dirgli che l'amicizia rimane anche se si era lamentato per una decisione, quindi chiama in conseguenza di un episodio della partita. Collina, che ha bisogno dell'appoggio della Lega Calcio per la candidatura a designatore, sembra preoccupato di spiegare a Meani che non gli ha arbitrato contro.
Gli episodi dei quali si parla nella telefonata li potete rivedere nel video: al minuto 1:15 Nesta commette su Nedved un fallo da "arancione", poi al minuto 1:50 il fallo su Camoranesi che è stato valutato "con equilibrio", ovvero senza essere ritenuto da ammonizione, con una gestione personalizzata e flessibile del regolamento che a Collina veniva perdonata, mentre per altri arbitri era additata con sospetto.
E' con spirito assolutamente garantista che, in assenza di riscontri contrari, dobbiamo ritenere veritiere le dichiarazioni di Collina a Meani sulla sua buonafede in occasione del grave errore ai danni della Juve commesso allorquando decide di non espellere Nesta, come giusto sarebbe, da regolamento.
Eppure facciamo notare: Massimo De Santis attesta la sua buona fede al telefono in un colloquio con Bergamo, in relazione al famoso Juventus-Parma del 2000. Eppure incredibilmente questo è nel capo di accusa nei suoi confronti! E non vi sono elementi di senso contrario.
Non vi sono elementi di senso contrario nemmeno rispetto alle telefonate intercettate di Racalbuto per Roma-Juve (http://www.ju29ro.com/farsopoli/2231-roma-juve-2005-ecco-le-telefonate-della-buona-fede.html), Bertini per Juve-Milan (http://www.ju29ro.com/farsopoli/2537-juve-milan-2004-larbitro-della-cupola-affranto-ho-fatto-una-cacata.html) e Pieri per Bologna-Juve (http://www.ju29ro.com/farsopoli/2504-intercettazioni-inedite-ascoltate-la-buonafede-di-pieri.html), in cui tutti questi arbitri testimoniano della loro buona fede. Eppure sono tutti capi d'accusa!
In assenza di riscontri di senso contrario, tutte queste dichiarazioni fatte al telefono con presunti adepti della cupola, e senza il sospetto che qualcuno fosse all'ascolto, vanno ritenute veritiere e scagionanti. La parola di Collina vale quanto la loro, e sfidiamo chiunque a sostenere il contrario.


MilanPhone/4 - Meani e il Racalbuto massacrato

Redazione Sabato 20 Novembre 2010 22:48
http://ju29ro.com/templates/ja_purity_ii/images/emailButton.png (http://ju29ro.com/component/mailto/?tmpl=component&link=aHR0cDovL2p1Mjlyby5jb20vZmFyc29wb2xpLzI1ODMtb WlsYW5waG9uZTQtbWVhbmktZS1pbC1yYWNhbGJ1dG8tbWFzc2F jcmF0by5odG1s) http://ju29ro.com/templates/ja_purity_ii/images/printButton.png (http://ju29ro.com/farsopoli/2583-milanphone4-meani-e-il-racalbuto-massacrato.html?tmpl=component&print=1&layout=default&page=) http://ju29ro.com/templates/ja_purity_ii/images/pdf_button.png (http://ju29ro.com/farsopoli/2583-milanphone4-meani-e-il-racalbuto-massacrato.pdf)

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Gli assistenti erano strategici, lo dice il segretario Can e tifoso milanista Manfredi Martino. Il 20 aprile la Juve perde in casa con l'Inter e il Milan, che batte il Chievo, la raggiunge in testa a 70 punti. Il giorno dopo viene intercettata una telefonata, progressivo 6241, nella quale Manfredi Martino parlando con Meani gli dice che in quel momento gli arbitri "stanno sotto l'occhio del ciclone, in questo momento è più decisivo un assistente che un arbitro".
E Meani, traspare in modo chiaro già dall'informativa di gennaio 2006, sugli assistenti e con gli assistenti ci lavora alla grande. Uno, l’assicuratore vogherese Puglisi, definito dal collega Babini "Puglia, l’ultrà del Milan", è il protagonista delle telefonate che ascolteremo oggi, trattate anche da Tuttosport, e valutate "non utili" dagli investigatori.
Chi ha letto la terza informativa sul Milan, riportata nel secondo "Libro nero sul calcio", sa bene che il "Puglia" è un gran tifoso del Milan, ma sentirlo chiamare Meani durante la partita del Milan a Siena, ed ancora un'ora dopo, per essere aggiornato sul risultato approfittando dell'intervallo di una partita che sta arbitrando, è sconcertante.
Ricordiamo che Meani pretese ed ottenne la designazione di Puglisi per la partita con il Chievo, e che Copelli nell'interrogatorio del 13 maggio rivela a Borrelli: "Se un assistente avesse voluto arbitrare un incontro del Milan non si doveva rivolgere ai designatori, ma a Meani. Io e Puglisi eravamo graditi al Milan, era evidente che contro il Chievo le designazioni erano volute dalla società rossonera". Puglisi era "sfortunato" e qualche volta con il Milan gli capitava di prendere fischi per fiaschi, come potete leggere nell'articolo "Puglisi in fuorigioco per tre turni (http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/21/Puglisi_fuorigioco_per_tre_turni_co_0_031021075.sh tml)" sul Corriere del 21 ottobre 2003: "... paga caro l' errore commesso nel posticipo di domenica in Milan-Lazio, quando ha indotto l'arbitro Racalbuto ad annullare il gol di Stankovic, segnalando un fuorigioco inesistente al 17' del primo tempo, con il risultato ancora fermo sullo 0-0 (i rossoneri hanno poi vinto 1-0). [...] Per il vicepresidente del Milan Adriano Galliani si è trattato di «una questione di millimetri» (era in gioco di almeno un metro, ndr). [...] Non si tratta della prima bufera scatenata da Puglisi... Ancora dicembre, ma dell'anno scorso: Milan-Roma, arbitro Collina. Nella ripresa Puglisi non vide un fallo di mano di Inzaghi che poi segnò il gol partita. Una settimana dopo segnalò un fallo di mano di Cannavaro contro il Chievo vedendolo da 50 metri e scatenando l'ira degli interisti."

La telefonata che riteniamo più "rilevante" è la terza perché, se analizzata con più cura, avrebbe dovuto portare Auricchio a conclusioni diverse nelle informative e, forse, avrebbe evitato che i pm Beatrice e Narducci, nel capo di imputazione dell’associazione a delinquere, scrivessero quel "perché venissero sempre tutelati gli arbitri che avevano favorito la Juventus, o comunque erano vicini alla società; perché invece venissero arbitrariamente penalizzati gli arbitri che non avevano favorito la Juventus" che è crollato in aula sotto le facili controprove delle difese. L'investigatore che ha riempito le informative di articoli di lamentele presi dai siti delle squadre avversarie della Juventus, e incollato tabellini delle partite e articoli presi soprattutto dalla Gazzetta, non si incuriosisce quando nella telefonata sente gli interlocutori discutere e criticare un articolo della Gazzetta? Perché questa volta non consulta la Gazzetta? Perché, magari anche dopo, non ha fatto come noi che siamo andati a cercare nell'archivio rosa del 3 maggio 2005?
Pochi secondi e troviamo un articolo di Luca Curino (cliccate e leggetelo (http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/maggio/03/Arbitri_Juve_pensa_complotto_ga_10_0505032076.shtm l)) nel quale si parla del silenzio stampa della Juve contro "il Palazzo" (ma per Auricchio la Juve non controllava il Palazzo?): "Ma stavolta non è con i media che sono arrabbiati a Torino. Giornali e tivù in questa vicenda fungono tuttalpiù da strumento. L'obiettivo, più alto per quanto innominato, è il palazzo: chi detiene il potere del calcio e/o dei media". Curino cita i motivi della rabbia della Juventus, che parla di "fatti sconcertanti": "...il riferimento è al caso Cannavaro, al tempismo e al taglio che ne è stato dato nella trasmissione «Punto e a capo» di giovedì... [...] la squalifica di Ibrahimovic, la questione arbitrale e persino la proposta di posticipare in notturna Milan-Juve... il tutto tra l'altro con un cambio dei regolamenti in corsa che alla Juve è costato già due scudetti".
Ma la parte più importante dell'articolo della Gazzetta avrebbe fatto capire ad Auricchio, e ai suoi uomini, di cosa stavano parlando Meani e Puglisi quando parlavano di arbitri e di Racalbuto, perché Curino scrive: "Non meno grave è l'ultimo sospetto bianconero: il fatto che Racalbuto da sette giornate non arbitri più in serie A per aver favorito la squadra di Capello. [...] Lo stesso giorno a Bergamo Bertini non espulse Nesta per fallo da ultimo uomo su Makinwa, una trattenuta piuttosto evidente, ma dopo un solo turno di stop ha ripreso a dirigere in serie A, già cinque partite finora. La Juve ritiene che punendo uno e assolvendo l'altro sia stato trasmesso agli altri arbitri un preciso messaggio, per cui ora avrebbero paura di sbagliare in suo favore mentre non avrebbero alcuna remora di questo tipo con il Milan. E ha visto una conferma di questo sospetto nel rigore non concesso alla Fiorentina sabato contro i rossoneri. E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso".
Oltre ad essere riportato sulla rosea, quello che è elencato nell'articolo era a conoscenza di ogni appassionato di calcio. Possibile che nessun carabiniere del numeroso squadrone Off-side seguisse il calcio? Abbiamo dovuto aspettare quattro anni ed il processo a Napoli per vedere ristabilita la verità storica.
Già il 16 marzo 2010, in una deposizione spontanea, Pairetto aveva fatto rilevare che: "L’arbitro Racalbuto è ritornato in Serie A a distanza di NOVE domeniche. Parlo di nove giornate. Quindi un arbitro che aveva favorito teoricamente la Juventus è tornato ad arbitrare la Serie A esattamente due mesi e mezzo dopo l’evento. Un arbitro che aveva danneggiato la Juventus è tornato ad arbitrare in Serie A esattamente con i turni programmati come da tutti gli arbitri. Questo è per sottolinearLe che, effettivamente, sono state dette delle cose false".
Il 23 marzo replay:
Avv. Prioreschi: Allora, passiamo a Roma-Juventus, il famoso 1-2. Le risulta che Racalbuto dopo aver favorito, tra virgolette, uso questi termini… dopo aver favorito la Juventus in Roma-Juventus è stato fermato dai designatori per 8 turni?
Auricchio: No. Non mi risulta.
Avv. Prioreschi: Vabbè… e Racalbuto è un arbitro che troviamo, secondo la prospettazione accusatoria… amico presunto del…
Auricchio: Sì.




Puglisi-Meani, 17 aprile 2005, ore 16.16.
Meani è in panchina con Ancelotti e riceve la telefonata durante il secondo tempo di Siena-Milan.
Meani: Pronto?
Puglisi: Come stiamo lì?
Meani: Eh, ci ha annullato un gol buono quel pirla di Baglioni.
Puglisi: Avanti Savoia! Alè, avanti, Juve! Qui il rodeo continua. 0-0?
Meani: Sì 0-0, sì
Puglisi: E gli altri?
Meani: E gli altri, la Juve vince 4-1.
Puglisi: ******* *****!
Meani: Ciao, non posso parlare sono in panchina.




Puglisi-Meani, 17 aprile 2005, ore 17.21.
Puglisi sta arbitrando una partita in Tunisia ma dallo spogliatoio, nell’intervallo, chiama Meani per sapere il risultato del "suo" Milan a Siena.
Puglisi: Com’è finita, eh?
Meani: Abbiamo perso, 2-1.
Puglisi: 2-1?
Meani: Sì, perso, sì.
Puglisi: Gli altri cosa han fatto?
Meani: La Juve ha vinto. Gli altri non li so i risultati.
Puglisi: Putt ( incomprensibile). Cosa è successo?
Meani: Siamo andati in vantaggio 1-0, poi loro hanno fatto un gol dopo tre quattro minuti, han fatto il gol dell'1-1 e poi abbiamo preso un gol in contropiede del 2-1 da pirla. Ma te dove ***** sei tu?
Puglisi: Nello spogliatoio.
Meani: E quanto state? Quanto stanno?
Puglisi: Stanno 1-0 per la squadra fuori casa.
Meani: Vabbè dai, mi chiami dopo, quando è finita la partita.
Puglisi: Come è finita la partita ti chiamo.

A proposito della terza telefonata aggiungiamo che Auricchio avrebbe dovuto verificare la sua tesi "arbitri fidi sempre protetti" a prescindere dall'articolo della Gazzetta. Inoltre, nella telefonata i carabinieri sentono gli interlocutori parlare di un Racalbuto "massacrato": perché non verificano se Racalbuto sta arbitrando? E quando Meani dice che lo hanno massacrato anche loro, a nessuno della squadra Off-side si è accesa la lampadina che forse si riferisce alle trasmissioni Mediaset? Tutti nella squadra, come Auricchio, non sanno che Mediaset e Milan hanno lo stesso padrone? Ed infine, da che carro sarebbe sceso Racalbuto secondo Puglisi?



Meani- Puglisi, 3 maggio 2005.
Meani: Certo che si lamenti la Juve con quegli articoli sulla Gazzetta è da cinema, eh. Hai notato? Tutte le mosse che facevano loro stanno denunciando, l’arbitro che viene fermato, che non fanno più la serie A...
Puglisi: Sì, ho letto tutto, allora io dico, io gli direi: scusa com’è che Puglisi non fa la Juventus?
Meani: Esatto! Com'è Babini non fa la Juventus? Perché Contini non fa la Juventus? Anche voi fate, fate... Perché Messina non ha più fatto la Juve per tanto tempo? (a Meani, che si era autodefinito "governo ombra" sfugge che Messina aveva appena diretto Juve-Bologna 2-1, ndr).
Puglisi: Eh, cioè, intanto Racalbuto (fuori dalla 27ª al la 35ª giornata, ndr) l’hanno massacrato proprio.
Meani: Eh Racalbuto sì, e ma Racalbuto ci siamo messi anche noi a massacrarlo, eh.
Puglisi: E' vero ehh...
Meani: Eh, son ***** suoi, eh.
Puglisi: ***** suoi oh, scendi dal carro e va...
Meani: E va a piedi...
Puglisi: E va a piedi...
Meani: Un'altra volta impara.

juventinadelsud
23.11.2010, 10:48
come hanno tolto gli scudetti a noi toglieranno anche champions etc etc agli altri?????
la risposta gia la so ma la rabbia non ha limiti

eldavidinho94
23.11.2010, 13:35
Intercettazione Meani-Rosetti: “Fanne fuori due o tre del Siena, la prossima giocano con noi”

Trecento nuove telefonate, colloqui gravissimi tra dirigenti e arbitri ritenuti irrilevanti dagli investigatori. Questa mattina, le difese degli imputati al processo di Calciopoli hanno chiesto al collegio giudicante della nona sezione del tribunale di Napoli l’acquisizione agli atti di altre intercettazioni fino ad ora inedite.
Fra le nuove telefonate, il consulente tecnico di Luciano Moggi, Nicola Penta, ha ascoltato un colloquio fra l’addetto agli arbitri del Milan ai tempi di Calciopoli e il fischietto torinese Roberto Rosetti, oggi designatore per la serie B. La difesa dell’ex direttore generale bianconero si chiede come mai una telefonata di questo tenore non sia entrata a processo. Il colloquio avviene l’8 aprile del 2005, Rosetti è stato designato per Lecce-Siena e, il Siena, la settimana dopo sarà l’avversario del Milan.
Meani : «…oh mi raccomando non espellerne solo uno del Siena fai due o tre».
Rosetti : «…ma smettila và…».
Meani : «Io ti ho madonnato quella volta che hai fatto il Livorno che hai ammonito i due Lucarelli tutti e due diffidati che la domenica dopo questi qua dovevano giocare con la Juve».
Rosetti : «ah guarda, per quanto mi riguarda ma veramente, io non ho mai visto una roba del genere, cioè io devo essere in campo libero, tranquillo… ».
Meani : «…io ti dico, quando a me magari sai, succede che lo stesso boss mi dica mi raccomando eh, se può, che abbiamo Maldini e Nesta diffidati…».


(Credits: ‘La Stampa’)