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eldavidinho94
07.11.2010, 13:28
bondi: «servono risorse per un patrimonio immenso»

Pompei: crollata la Domus dei Gladiatori
Napolitano: «Una vergogna per l'Italia»

Il crollo probabilmente a causa delle infiltrazioni d'acqua. Il Presidente della Repubblica: «Servono spiegazioni»

MILANO - Gravissimo danno al patrimonio artistico italiano: a Pompei è crollata l'intera Domus dei Gladiatori, così chiamata perché al suo interno gli atleti si allenavano e nella quale deponevano le armi all’interno di alcuni incassi ricavati nei muri. Secondo quanto si apprende dalla Sovrintendenza, vi erano anche dipinti nella parte sottostante il perimetro della sala. L’edificio, che si apre su via dell’Abbondanza, la strada principale della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d. C., era visitabile solamente dall’esterno ed era protetto da un alto cancello in legno.


AREA TRANSENNATA - Il crollo, secondo primi accertamenti, è avvenuto intorno alle ore 6 ed è stato notato dai custodi appena arrivati al lavoro verso le ore 7.30. L'area è stata transennata e non è possibile accedere. E' stato predisposto un percorso alternativo per i turisti.
NAPOLITANO: «UNA VERGOGNA, SERVONO SPIEGAZIONI» - «Quello che è accaduto a Pompei dobbiamo, tutti, sentirlo come una vergogna per l'Italia» ha dichiarato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commentando il crollo nell'area archeologica. «E chi ha da dare delle spiegazioni - ha aggiunto - non si sottragga al dovere di darle al più presto e senza ipocrisie».
LE CAUSE - «Questa mattina presto - spiegano i custodi - è crollato prima il muro della Domus, e poi, data la pesantezza del soffitto che è in cemento armato, è crollata l'intera Domus dei Gladiatori. Sembra - dicono - che siano state le infiltrazioni d'acqua a causare il danno». Anche secondo quanto si apprende dalla Sovrintendenza le cause del crollo possono essere attribuite o alle piogge che hanno creato delle infiltrazioni all’interno di un terrapieno esistente al lato della Schola, oppure al peso del tetto della palestra stessa. La casa, infatti, fu bombardata durante la Seconda guerra mondiale e la copertura è stata rifatta tra gli anni ’40 e gli anni ’50. È probabile - fanno sapere dalla Sovrintendenza - che le mura antiche, dopo anni, non abbiano più retto al peso del tetto.

DENUNCIA IGNORATA - Oltre alle inchieste portate avanti dal Corriere sullo stato di salute degli scavi di Pompei, numerose erano state le denunce portate avanti da diversi esponenti politici sullo stato di degrado dell'area archeologica. «Sono mesi che denuncio, con articoli ed interrogazioni, il degrado allarmante degli scavi di Pompei. Il gravissimo crollo di stamattina è la dimostrazione che il Governo e il Ministro Bondi hanno sottovaluto la situazione e raccontano, da tempo, un bel po' di sciocchezze» afferma ora in una nota Luisa Bossa, deputata del Pd e ex sindaco di Ercolano. «Quando abbiamo posto la questione del degrado negli scavi - dice la Bossa - Bondi ha risposto in modo piccato e risentito, difendendo il lavoro dei suoi commissari. Il crollo della Domus dei gladiatori è la drammatica, ma inevitabile, risposta a chi pensa che governare significhi raccontare una balla al giorno, attaccando chi a quella balla non crede perchè le cose va a guardarle con i suoi occhi. La situazione dei siti archeologici in Campania è drammatica».
IL SINDACO - Disappunto, convinto. Il sindaco di Pompei (Napoli), Claudio d'Alessio, lo dice senza mezzi termini: «Questa ennesima brutta notizia poteva essere evitata». Il cedimento dell'edificio, secondo d'Alessio, è un crollo annunciato: «succede quando non c'è la dovuta attenzione e cura» per un patrimonio secolare che andrebbe «preservato da ogni tipo di sollecitazione, anche atmosferica. C'è il dispiacere tipico di una comunità - ha sottolineato D'Alessio - di un territorio su cui vi è il museo all'aperto più grande del mondo e che purtroppo viene trascurato».
L'ALLARME DEL MINISTERO - «Questo ennesimo caso di dissesto ripropone il tema della tutela del patrimonio culturale e quindi della necessità di disporre di risorse adeguate e di provvedere a quella manutenzione ordinaria che non facciamo più da almeno mezzo secolo» ha detto Roberto Cecchi, segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. «La cura di un patrimonio delle dimensioni di quello di Pompei - aggiunge Cecchi - e di quello nazionale non lo si può affidare ad interventi episodici ed eclatanti. La soluzione è la cura quotidiana, come si è iniziato a fare per l'area archeologica centrale di Roma e per la stessa Pompei».


«Quanto è accaduto ripropone la necessità di disporre di risorse adeguate per provvedere a quella manutenzione ordinaria che è necessaria per la tutela e la conservazione dell'immenso patrimonio storico artistico di cui disponiamo» ha aggiunto poco dopo il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Sandro Bondi. «Il crollo - conferma il ministro - ha interessato le murature verticali Schola Armaturarum che erano state ricostruite negli anni Cinquanta, mentre parrebbe essersi conservata la parte più bassa, la parte cioè che ospita le decorazioni affrescate, che quindi si ritiene che potrebbero essere recuperate. Allo luce dei primi accertamenti, il dissesto che ha provocato il crollo parrebbe imputabile ad uno smottamento del terrapieno che si trova a ridosso della costruzione per effetto delle abbondanti piogge di questi giorni e del restauro in cemento armato compiuto in passato».
RUTELLI - Preoccupazione, in particolare sul futuro dei beni archeologici, è stata espressa dall' ex ministro dei Beni culturali: «Tremonti non si rende conto di quanto l'Italia pagherà i tagli sconsiderati ai finanziamenti per la tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico - ha detto Francesco Rutelli, commentando la notizia del crollo. «Sono ferite mortali - conclude Rutelli - all'immagine dell'Italia e al fatturato turistico nazionale».
VELTRONI - «Il crollo avvenuto a Pompei è l'ennesima prova del disinteresse del governo per la cultura» ha invece affermato l’ex segretario del Pd Walter Veltroni. «Durante il primo governo Prodi, quando io ero ministro della Cultura, raddoppiammo gli investimenti per questo settore, nonostante la manovra finanziaria necessaria a raggiungere l'euro, e dotammo Pompei di quella normativa necessaria a tutelare e valorizzare quello straordinario patrimonio culturale. Oggi - conclude Veltroni - disinvestire dalla cultura è disinvestire dal sistema Italia».


Redazione online

luna23
07.11.2010, 13:31
OH no! ...

AlexnelCuore
07.11.2010, 14:41
Una grande vergogna

alessandro magno
08.11.2010, 20:30
mi spiace per il valore storico.
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juventinadelsud
09.11.2010, 10:09
l'arte è la nostra piu grande risorsa ma richiede tante risorse per essere mantenuta e in questo momento ce ne sono poche e purtroppo le condizioni metereologiche non sono dalla nostra parte!

grande giovinco
09.11.2010, 18:01
brutta storia

gabriele
10.11.2010, 16:27
l'arte è la nostra piu grande risorsa ma richiede tante risorse per essere mantenuta e in questo momento ce ne sono poche e purtroppo le condizioni metereologiche non sono dalla nostra parte!


Il crollo a Pompei è l'esatta fotografia dello stato in cui versa la Nazione Italia.

Vi volevo fare una domanda: SApete per cosa fu creato il gioco del Superenalotto ?
Provate a rispondere che poi ve lo dico io.....

alessandro magno
11.11.2010, 07:55
sicuramente per incassare soldi, sinceramente poi non so a cosa fossero destinati se al mantenimento delle opere d'arte o meno.
Il fatto e' che si sprecano troppi soldi a roma e in tutte le amministrazioni. se Tutti i politici nazionali regionali comunali ecc... si dimezzassero lo stipendio , se andrebbero in pensione dopo 35 anni come tutti noi, se chi e' gia avvocato magistrato notaio attore scrittore dottore e comunque chi e' gia persona con un reddito che supera che so' 150 mila euro l'anno se vuol fare il parlamentare lo farebbe gratis, l italia sarebbe il paese piu ricco del mondo.
Il problema non e' che non ci sono risore il problema e' che se le fregano.
Tutti.

Tornando a noi purtroppo capisco Quel che dice juvedelsud
Fra stanziare subito soldi per pompei o per gli alluvionati del veneto preferisco senz'Altro la seconda soluzione.
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juventinadelsud
11.11.2010, 10:35
con il mio post non volevo dire che in italia nessuno si mangia soldi e che sono tutti dei santi!

ma tra il mangia mangia generale e i soldi che rimangono sono stati tutti destinati alle varie emergenze e purtroppo sono state tante!

se i soldi del superenalotto erano destinati all'arte questo proprio non lo so!

un'altra precisazione off topic:ora voglio vedere se il nord continua a lamentarsi per i soldi che sono arrivati al sud per superare i gravi danni lasciati dalla siccità!la ruota gira ora tocca a loro combattere contro le avversità!

so che il sistema è completamente corrotto e so pure che fin quando si alternano destra-sinistra non cambierà proprio nulla ma qualcosa deve cambiare perchè ormai troppa gente non ha un lavoro e troppa gente ne fa 3-4 guadagnando cifre per me inimmaginabili!
il sistema non puo andare avanti cosi, per quando riguarda il sistema politico l'unico modo per risolvere i problemi è farlo crollare e non parlo da rivoluzionaria ma non vedo altre soluzioni!

eldavidinho94
11.11.2010, 13:02
se i soldi del superenalotto fossero destinati all'arte non lo so,
ma consiglierei di utilizzarli comunque per qualcosa di utile

non scherzo, ma vi espongo una provocazione
letta su un giornale del quale non ricordo il nome
(forse vanity fair, ieri, dal dermatologo)
che proponeva di inserire tra i candidati al premio nobel
LA RETE, ovvero tutti coloro che nella rete versano del denaro
che va a finire nelle casse delle associazioni di volontariato per malati

e ora che ci penso, aggiungiamo quelli del superenalotto
o del gioco d'azzardo
nella speranza che questi soldi siano realmente reinvestiti al meglio

per quanto concerne il crollo di pompei, mi trovo d'accordo con rosamaria:

forse questo crollo si poteva prevenire dato che la domus
ha anche resistito anche all'esplosione del vulcano sino ad oggi
per tantissimi secoli...e questa è una grave colpa dello stato

ma è una cosa che non si è fatta in precedenza
e attualmente è una spesa che non si puo sostenere

grande giovinco
11.11.2010, 13:46
io so solo una cosa......i soldi per i comodi loro(parlo di politica in generale) ci sono,per il resto non c'è mai.....strana sta cosa!!

alessandro magno
11.11.2010, 15:35
io so solo una cosa......i soldi per i comodi loro(parlo di politica in generale) ci sono,per il resto non c'è mai.....strana sta cosa!!


purtroppo è assolutamente vero. quando si tratta di ''poppare'' son tutti d'accordo :incazzato:

gabriele
11.11.2010, 17:22
Allora il superenalotto nacque nel 1997 dal gioco Enalotto e all'epoca si disse che tutti gli introiti sarebbero andati alla salvaguardia dei Beni Culturali Italiani.
Oggi i politici dicono che non ci sono soldi per il patrimomio artistico culturale dell ' Italia che ci sono altre priorità, allora io mi chiedo ma oggi i soldi che incassa lo Stato Iatlaino dal gioco del superenalotto, centinaia di milioni al mese, che fine fanno ? Qualcuno mi sa rispondere ? e sopratutto qualche giornalista lo potrebbe chiedere ai ns politici ?

alessandro magno
12.11.2010, 08:03
sicuramente si son persi per strada nelle tasche dei politici vari.
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grande giovinco
12.11.2010, 14:14
sicuramente si son persi per strada nelle tasche dei politici vari.
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CERTAMENTE,non sicuramente

juventinadelsud
12.11.2010, 15:09
io direi piu sicuramente che certamente!
è preciso che gli introiti derivanti dal superenalotto sono sempre piu alti visto che la gente ormai si è fissata di fare soldi solo cosi