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alessandro magno
04.08.2010, 21:36
Calciopoli, Abete: «Stupiti di non avere le intercettazioni»

http://www.tuttosport.com/images/48/C_3_Media_1091648_immagine_l.jpg

© Foto Liverani

Il presidente della Federcalcio: «Non siamo riusciti a sapere quanto bisogna pagare per entrare in possesso di tutte le intercettazioni di Calciopoli emerse nel Processo di Napoli. Nonostante il pressing restiamo stupiti dal fatto di non averle ancora a disposizione». Poi torna sulla possibile radiazione di Moggi: «Adesso forniremo tutta la documentazione ai consiglieri federali che la visioneranno e poi ne parlermo al prossimo Consiglio federale»

ROMA, 4 agosto - «Non siamo riusciti a sapere quanto bisogna pagare per entrare in possesso di tutte le intercettazioni di Calciopoli emerse nel Processo di Napoli. Nonostante il pressing restiamo stupiti dal fatto di non averle ancora a disposizione». Lo ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, al termine del Consiglio Federale. «Come le hanno avute le parti, vorremo averle anche noi anche perché ci siamo mossi un mese fa» ha poi aggiunto Abete, che è anche tornato a parlare della possibile radiazione di Luciano Moggi. «Adesso forniremo tutta la documentazione ai consiglieri federali che la visioneranno e poi ne parlermo al prossimo Consiglio federale» ha concluso il presidente della Federcalcio.

NAZIONALE - Un riconoscimento economico garantito dalla Federcalcio nei confronti dei club che fornirannno i calciatori alla Nazionale maggiore per qualificazioni e amichevoli, come già fatto da Fifa e Uefa per le fasi finali di manifestazioni come Campionati Europei e i Mondiali. È l'idea lanciata nel corso del Consiglio federale dal presidente della Figc, Giancarlo Abete. «Questa mia proposta non è però un amo che lancio alla Lega» ha detto Abete, riferendosi agli attriti dell'ultimo periodo con i club della Serie A che anche oggi hanno disertato il Consiglio federale in segno di protesta contro la norma sulla riduzione degli extracomunitari.

LEGA - «Auspico che i rappresentanti della Lega di A tornino al più presto a partecipare ai lavori del Consiglio» ha quindi aggiunto il presidente della Figc, che intanto domani parteciperà alla compilazione del calendario della Lega di B. «Hanno avuto l'educazione e la cortesia di invitarmi e quindi andrò a Milano - le parole di Abete - La Serie B è una realtà importante del calcio italiano».




CHE PAGLIACCIO

alessandro magno
04.08.2010, 21:39
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http://www.uccellinodidelpiero.com/wp-content/uploads/2010/08/gratis.pngButtiamola a ridere va, perchè davvero a volte non serve commentare: bastano i virgolettati. Giancarlo Abete, Presidente della FIGC, così si è espresso al termine del Consiglio Federale odierno:

«Non siamo riusciti a sapere quanto bisogna pagare per entrare in possesso di tutte le intercettazioni di Calciopoli emerse nel Processo di Napoli. Nonostante il pressing restiamo stupiti dal fatto di non averle ancora a disposizione. Come le hanno avute le parti, vorremo averle anche noi anche perché ci siamo mossi un mese fa».

Esauriti gli aggettivi, non ci restano che gli insulti. Quindi evitiamo.

Ad ogni modo metto personalmente fin da ora a disposizione della FIGC tutte le telefonate in mio possesso riguardanti Calciopoli-2. Gratuitamente. Compreso lavoro di trascrizione e

amorejuve
05.08.2010, 08:55
http://goosebasket.altervista.org/images/index/vomito.jpg




Esauriti gli insulti non ci resta che questo

eldavidinho94
05.08.2010, 14:01
posto un articolo di massimo pavan
con il quale sono0 pienamente in sintonia su questo argomento

vedendo l'aspetto puyamente 'PUBBLICO' e 'CIVILE' della faccenda
non è ammissibile che dopo 4 anni queste intercettazioni
non siano ancora state acquisite dalla FIGC
che dimostra disinteresse verso i fatti di calciopoli 2
e poco rispetto verso la juve, una societa come un'altra
iscritta al loro campionato!

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SENZA PAROLE (http://sussurrisportivi.blogspot.com/2010/08/senza-parole.html)


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Una canzone di Vasco Rossi ci dice: "Ho guardato dentro una bugia, e ho capito che è una malattia dalla quale non si può guarire mai...e poi ancora "E ho guardato la televisione, e mi è venuta come l'impressione che mi stessero rubando il tempo e che tu... ", la canzone poi finisce così: "E va bene così... senza parole".

Le parole di Abete di ieri vanno bene con la canzone di Vasco Rossi, ci lasciano senza parole, non sappiamo se qualcuno ci sta raccontando o meno delle bugie, ma vedendo come viene gestita Calciopoli 2, è chiaro che qualcuno sta rubando il tempo a qualcun altro ma soprattutto a chi aspetta giustizia. Sono senza parole quando il Presidente Federale dice che è stupito per non aver ancora ricevuto le intercettazioni. Io non so cosa ne pensi il Presidente Federale, ma quello che sta succedento è veramente al di la di ogni previsione più pessimistica. La lentezza bradipesca è stata superata di lungo e una lumaca avrebbe probabilmente sbobinato più rapidamente quelle telefonate. E' una mancanza di rispetto incredibile per tutti i tifosi della Juventus, la differenza tra quello che è successo nel 2006 e quello che sta succedendo è abissale.Non è giusto che allora si fece tutto velocemente e lasciatecelo dire "male", mentre ora non si riescono nemmeno ad avere le intercettazioni in un mese, dopo 4 anni...

Le parole di Abete mettono una tristezza infinita a chi le ascolta, che a differenza Leopardi era un ottimista cosmico e fanno pensare. Una tristezza infinita per la poca considerazione sull'argomento e su un tema così caro ai tifosi bianconeri ma che dovrebbe anche esserlo per quelli che vogliono e chiedono giustizia. Comunque una risposta ad Abere ci permettiamo di darla. Il costo di un cd è di 25,000 euro e qualcuno li ha dovuti pagare. Moggi ha pagato 25.000€ di tasca propria per comprare i cd, capisco la crisi economica, ma almeno potevano iniziare a comprare il primo, come ad una serie in edicola, ma nemmeno quello...

Immaginate voi se la Federazione non è riuscita ad averle ora, pensate a cosa hanno dovuto fare gli imputati e come ha dovuto lavorar ela difesa delle squadre coinvolte nel 2006. Sento ancora gente parlare che non è successo nulla e che la Juventus ha pagato fin poco. A me sembra che stia succedendo uno scandalo senza precedenti e che nessuno ne voglia parlare, con conseguente insabbiamento. Noi fortunatamente per i pochi che vorranno sapere la verità, saremo sempre qui a raccontarla... e a farli rimanere "senza parole".

amorejuve
05.08.2010, 15:09
Il ritiro della squadra dal campionato sarebbe il minimo.

Basterebbe solo minacciare una cosa simile che vedreste tutti preoccuparsi per gli interessi economici in gioco. Invece mamma Juve che mantiene metà dello sport in Italia si lascia trattare in questa maniera.

alessandro magno
07.08.2010, 20:51
<table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="570"><tbody><tr><td colspan="3"><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="100%"><tbody><tr><td bgcolor="#666666" height="20" width="8"> </td> <td width="3"> </td> <td bgcolor="#666666" width="5"> </td> <td width="3"> </td> <td bgcolor="#666666" width="2"> </td> <td class="style13" align="left" bgcolor="#666666">GLI ARTICOLI DI GLMDJ </td> </tr> </tbody></table></td> </tr> <tr> <td colspan="3" height="15">
</td> </tr> <tr> <td rowspan="2" align="left" valign="top" width="170"><table border="0" cellpadding="0" cellspacing="0" width="100%"> <tbody><tr> <td height="160">http://www.giulemanidallajuve.com/public/redazione/BananaRepublic.jpg</td> </tr> </tbody></table></td> <td align="center" height="60" valign="bottom" width="400">Farsopoli di L. LANCIERI. del 06/08/2010 16.25.53</td> </tr> <tr> <td class="style15" align="center" height="100" valign="middle">Il paese delle banane</td> </tr> <tr> <td colspan="3" align="center" height="15">
</td> </tr> <tr> <td colspan="4" align="left">Alcuni fatti di attualità tornano in questi giorni a farmi interrogare su tematiche profonde e fondamentali per un Paese civile: i principi di equità, di uguaglianza e di libertà.
Ancora una volta torno a riflettere e a considerare che se in Italia accadono certe cose e l’ opinione pubblica le accetta di buon grado, allora abbiamo la riprova di vivere ancora in una nazione sottosviluppata, essendo sostanzialmente abitata da un popolo di incivili.

Partiamo dai fatti, che riguardano il mondo sportivo, ma essendo il mondo sportivo una piccola parte del mondo reale, come potrebbe essere per il mondo della moda, o quello dello spettacolo, o della politica, stiamo parlando di fatti che vanno inquadrati in un contesto più ampio, fatti cioè che accadono attualmente nel Paese Italia.
In questi giorni la giustizia federale ha espresso per la seconda volta parere riguardo la radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini dal mondo del calcio: devono essere radiati dai vertici della FIGC, perché quattro anni fa, quando furono condannati a cinque anni di squalifica con proposta di radiazione, la radiazione doveva considerarsi implicita. Contemporaneamente, il presidente Abete ha preso nuovo tempo per valutare.
A parte l’evidente controsenso contenuto in questo dispositivo (ma si sa: come ebbe modo di dire Cossiga parlando del procuratore federale Palazzi, definendolo “quello che crede di essere veramente un giudice”, la giustizia federale è robetta molto, molto modesta), che in pratica sostiene che alla proposta di radiazione deve seguire automaticamente una radiazione (e allora perché chiamarla “proposta di radiazione e non “radiazione”?), l’ aspetto che ancor di più preoccupa è il fatto che per capirsi tra di loro, il vertice di governo e il vertice giudiziario FIGC su una cosa che sarebbe quindi così elementare, ci hanno messo quattro anni e ancora non si sono chiariti.

Il processo-farsa di calciopoli, per chiamarlo in modo elegante e dargli una dignità di processo, si svolse in pochi giorni in maniera sommaria, di fatto abolendo ogni diritto per gli imputati e si risolse con frettolose condanne, sulle quali spiccò la punizione esemplare inflitta alla Juventus ed ai suoi dirigenti.
Dei tre gradi di giudizio, il commissario straordinario Guido Rossi ne abolì uno, per far prima ad arrivare alla sentenza finale: una vera e propria corte marziale per i nemici… sì nemici, perché Guido Rossi è sempre stato interista militante, per l’inter ha pure lavorato, così come ha lavorato per i proprietari dell’ inter, prima e dopo quell’ incarico.
In questi giorni il processo di Napoli (e qui parliamo di un processo vero, in aule di giustizia vere, con giudici veri) è in pausa, ma le difese degli imputati (tra le quali primeggia quella di Moggi) hanno di fatto ribaltato i teoremi dell’accusa, facendo emergere prove che evidenziano l’assoluta necessità di rivedere con urgenza i provvedimenti del processo-farsa avvenuto in ambito FIGC. Di fatto sono state rinvenute prove sufficienti a dimostrare che i comportamenti contestati nell’ estate 2006 a Moggi ed alla juve, erano atti di diffusa consuetudine comune a tutte le società calcistiche. E’ emersa inoltre evidenza di come non vi sia mai stato un illecito arbitrale, non vi siano mai state pressioni irregolari o tentativi di comprar partite. Insomma appare oggi evidente a tutti che nel 2006 la Juventus e i suoi dirigenti furono condannati senza serio motivo, da una federazione commissariata ed animata da giustizialismo popolare e odio nei confronti della società bianconera. Tutto quanto “scovato” dalle difese è stato possibile solo grazie ad enormi spese che pochi accusati facoltosi avrebbero potuto permettersi (ma la giustizia non dovrebbe essere uguale per tutti? Se solo i ricchi possono pagarsi gli strumenti per difendersi, allora qualche domanda dovremmo farcela…).

E’ evidente pure che la Juventus in pratica non si difese, chiedendo invece di essere condannata severamente, ma forse le ragioni di questo strano comportamento trovarono origine nei cattivi rapporti intercorrenti all’ epoca tra proprietà e dirigenza (dirigenza praticamente inamovibile per meriti e vittorie conseguiti negli anni precedenti). Forse, almeno così vien da pensare, a costo di cacciare Moggi e Giraudo (e l’unico modo per farlo era questo: il disonore), la proprietà accettò un’ enorme rimessa economica immediata. Ma queste sono considerazioni aggiuntive, che in questa sede non ha senso evidenziare.

Di recente il presidente della FIGC Abete ha disposto di trascrivere tutte le intercettazioni telefoniche che costituirono il serbatoio di “prove” utilizzato dall’ accusa: si tratta di circa 180.000 registrazioni di chiamate telefoniche, di cui circa 10.000 provenienti dalla Procura di Torino, nell’ ambito di un’ inchiesta archiviata per manifesta inesistenza di reati ed altre 170.000 circa provenienti dalla Procura di Napoli, dove appunto si svolge attualmente un processo penale.
In questi giorni è stato comunicato che serviranno almeno due anni alla procura della FIGC per trascrivere tutte le chiamate (due anni da quando le riceveranno, poi presumibilmente ne serviranno altri due per analizzarle e alla fine probabilmente si dovrà archiviare tutto, senza risultato alcuno, anche per via del troppo tempo intercorso).

Su tutti aleggiano alcuni interrogativi, la cui risposta naturale par fin troppo semplice: perché la FIGC con l’ inter è sempre così morbida? Perché Palazzi quando c’ è l’inter di mezzo si addormenta? Perché quand’ anche si parla di passaporti falsi, di reati penali, all’ inter al massimo fanno una multarella? Sarà mica perché Moratti caccia parecchi soldi e ”l’ ambiente” gli è grato? Sarà mica perché l’ inter con la Gazzetta ha addirittura un rapporto di collaborazione? Sarà mica perché le aziende del gruppo sovvenzionano la Federazione? Pochi giorni fa, dopo la solita multerella (per aver comprato Motta e Milito da Preziosi diffidato), Moratti ha pubblicamente tirato le orecchie ad Abete. Cosa è successo? E’ intervenuto addirittura il capo del CONI Petrucci (capo di Abete) a ringraziare pubblicamente ed incensare “gli imprenditori che ci mettono i soldi”, quelli come “Moratti e Berlusconi, esempi per tutti!”… altro che “l’importante è partecipare”, oggi nello sport italiano “l’importante è pagare”!

In questa storia si riscontrano tanti difetti e malcostumi tipici della realtà italiana: inefficienza, disorganizzazione, spreco di danaro pubblico (qualcuno ci dica ad esempio quanti soldi sono stati spesi dalle procure di Torino e di Napoli per fare le indagini che hanno portato ad un non-processo e ad un processo che molto probabilmente si risolverà con un lungo elenco di assoluzioni), giustizialismo mediatico (con giornali che hanno mostrato livelli pari alla stampa di regime di una qualsiasi dittatura da terzo mondo), comportamenti anomali da parte di istituzioni (in questo caso istituzioni sportive, ma pur sempre pubbliche) e chi più ne ha più ne metta.

Un processo come quello che si celebra a Napoli è impensabile in ogni altro paese a livello mondiale: “si, signor giudice, quello era rigore e l’ arbitro non l’ha concesso!”, “Vostro Onore, lì c’era un fallo da ammonizione, ma l’arbitro non ha fischiato!” questo, signori, è un aborto giudiziale, una cosa che fino a pochi anni fa neppure in Italia avrebbe mai potuto aver luogo, ma oggi, in piena involuzione, vediamo anche schifezze come questa.

Siamo un paese incivile, da noi la gente gioisce a vedere un nemico condannato ingiustamente, la maggior parte degli italiani sogna di veder finire in galera le persone che odia (meglio ancora se innocenti). Tanti vorrebbero vedere i partiti avversari cancellati dallo scenario politico. C’è sete di sangue avversario e nessuna voglia di giustizia, libertà e uguaglianza. Ecco, la nostra maleducazione civile, la nostra scarsa moralità, la voglia di fregare gli altri, di prevalere anche immeritatamente, fanno di noi un paese profondamente incivile. Concetti come giustizia e libertà, che negli U.S.A, nel Regno Unito e in Francia erano già diffusi e popolari nell’ottocento, da noi non sono ancora metabolizzati.

Quindi teniamoci questa giustizia sportiva, teniamoci questa informazione, teniamoci questi politici, che evidentemente non meritiamo altro!

</td> </tr> <tr> </tr></tbody></table>

amorejuve
14.08.2010, 12:57
L'unica nota lieta in questa situazione è Palazzi. Sì proprio lui!
Almeno non prendendo alcuna decisione in questa estate ha evitato di dover vomitare l'intero apparato gastro-enterico sulla spiaggia o in montagna od ovunque ci troviamo.

Per ora... il che cmq è già qualcosa.