AlexnelCuore
22.07.2010, 23:19
UN SILENZIO PIU' NERO CHE BIANCO
Questo silenzio che continua è sconcertante, e sta sfiorando i confini del preoccupante; con tutto quello che è successo e che sta succedendo, la Juventus resta abbozzolata in un mutismo che farebbe perdere la pazienza a un santo. Abete conserva vergognosamente il suo posto, Palazzi si è arroccato nel suo fortino federale e non molla la poltrona, Petrucci abbozza, Giancarlo Coraggio richiede di distribuire radiazioni come Giove i fulmini (ma non a Preziosi, certo che no...), il caos che regna e il clima torrido e arido in termini di certezze è pressoché totale, e la Juventus tace.
O meglio, il suo Presidente, Andrea Agnelli, tace.
I fascicoli e le intercettazioni si fanno, ogni giorno, più bollenti, mostrando panorami sinistri e inquietanti su quello che era lo status calcistico reale fino al campionato 2006, e NESSUNO muove un dito per sostenere Luciano Moggi come uomo e la Juventus come società, DERUBATA di blasone, storia e onore da un manipolo di loschi figuri, interessati solo al proprio giogo, gente che, forse, sarebbe in grado di vendere la propria madre per...un pugno di dollari (in più). So bene che qualcuno leggendo queste righe masticherà fiele, ma le cose vanno dette come sono: la Juventus DEVE prendere una posizione seria e precisa, e alzare la voce e i toni, che non è sinonimo di perdita di Stile, ma tutt'altro. Esiste un sottile confine tra esseri Signori ed essere C...aproni, e quel sottile confine è stato ampiamente varcato.
Le prepotenze, la spocchia, i media, certi presidenti, certi procuratori, certi responsabili, certi portavoce, certi falsi testimoni, ovvero certi sacchi pieni di mefitica invidia che, non appena avuta l'occasione, si è rovesciata come fuoco liquido su un'unica società, incenerendone le radici che erano cresciute sane e forti per ben 109 anni, pressoché azzerandola.
Per reagire occorrono i mezzi, in termini virili e non d'altro. E poco conta se certe conoscenze si protraggono dall'infanzia: una cosa è essere dei fanciulli, un'altra diventare uomini e ricoprire cairche di potere, con tutta la responsabilità che ne consegue. Non ci si pu fregiare della carica di Presidente senza essere un Presidente dentro; ne sa qualcosa Blanc, ancora di più ne sa Cobolli Gigli. Le marionette vanno bene nei teatrini, ma alla fine vengono riposte in uno scantinato e dimenticate a favore di nuove marionette, e non è questo il destino che pu auspicarsi un Uomo con la U maiuscola.
Quei fili ignobili vanno tagliati, i legami spezzati, il legno deve prendere vita e diventare carne e sangue; a meno di non voler vivere come un Pinocchio per tutta la vita, e raccoglierne le conseguenze, in questo caso, in termini di abbonamenti, marketing, pay tv e quant'altro.
Non è ancora troppo tardi, ma presto potrebbe diventarlo; di certo, è tempo diprendere una decisione imprescindibile, gettare le maschere e scegliere cosa si è o cosa si voglia essere.
Le vie di mezzo vanno bene per i mezzi uomini; chi ha ancora dignità e bandiera non pu più scendere a compromessi.
Questo silenzio che continua è sconcertante, e sta sfiorando i confini del preoccupante; con tutto quello che è successo e che sta succedendo, la Juventus resta abbozzolata in un mutismo che farebbe perdere la pazienza a un santo. Abete conserva vergognosamente il suo posto, Palazzi si è arroccato nel suo fortino federale e non molla la poltrona, Petrucci abbozza, Giancarlo Coraggio richiede di distribuire radiazioni come Giove i fulmini (ma non a Preziosi, certo che no...), il caos che regna e il clima torrido e arido in termini di certezze è pressoché totale, e la Juventus tace.
O meglio, il suo Presidente, Andrea Agnelli, tace.
I fascicoli e le intercettazioni si fanno, ogni giorno, più bollenti, mostrando panorami sinistri e inquietanti su quello che era lo status calcistico reale fino al campionato 2006, e NESSUNO muove un dito per sostenere Luciano Moggi come uomo e la Juventus come società, DERUBATA di blasone, storia e onore da un manipolo di loschi figuri, interessati solo al proprio giogo, gente che, forse, sarebbe in grado di vendere la propria madre per...un pugno di dollari (in più). So bene che qualcuno leggendo queste righe masticherà fiele, ma le cose vanno dette come sono: la Juventus DEVE prendere una posizione seria e precisa, e alzare la voce e i toni, che non è sinonimo di perdita di Stile, ma tutt'altro. Esiste un sottile confine tra esseri Signori ed essere C...aproni, e quel sottile confine è stato ampiamente varcato.
Le prepotenze, la spocchia, i media, certi presidenti, certi procuratori, certi responsabili, certi portavoce, certi falsi testimoni, ovvero certi sacchi pieni di mefitica invidia che, non appena avuta l'occasione, si è rovesciata come fuoco liquido su un'unica società, incenerendone le radici che erano cresciute sane e forti per ben 109 anni, pressoché azzerandola.
Per reagire occorrono i mezzi, in termini virili e non d'altro. E poco conta se certe conoscenze si protraggono dall'infanzia: una cosa è essere dei fanciulli, un'altra diventare uomini e ricoprire cairche di potere, con tutta la responsabilità che ne consegue. Non ci si pu fregiare della carica di Presidente senza essere un Presidente dentro; ne sa qualcosa Blanc, ancora di più ne sa Cobolli Gigli. Le marionette vanno bene nei teatrini, ma alla fine vengono riposte in uno scantinato e dimenticate a favore di nuove marionette, e non è questo il destino che pu auspicarsi un Uomo con la U maiuscola.
Quei fili ignobili vanno tagliati, i legami spezzati, il legno deve prendere vita e diventare carne e sangue; a meno di non voler vivere come un Pinocchio per tutta la vita, e raccoglierne le conseguenze, in questo caso, in termini di abbonamenti, marketing, pay tv e quant'altro.
Non è ancora troppo tardi, ma presto potrebbe diventarlo; di certo, è tempo diprendere una decisione imprescindibile, gettare le maschere e scegliere cosa si è o cosa si voglia essere.
Le vie di mezzo vanno bene per i mezzi uomini; chi ha ancora dignità e bandiera non pu più scendere a compromessi.