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Visualizza versione completa : Il calcio italiano, quanto terreno ha perso?


Guzer
11.07.2010, 01:43
Visto l'andamento dell'ultimo anno, dei verdetti del mondiale, la Champions e Euroleague, qualche dato evidente emerge anche dal ranking e dalla qualità dei giocatori portati in nazionale dalle rispettive selezioni, e checchè se ne dica, sempre derisi e sminuiti, oltre al campionato spagnolo, campionati come quello Olandese e Tedesco iniziano a darci lezioni.
Un po' di sana autocritica e iniziare ad analizzare il problema credo farebbe bene, perchè guarda caso, dal 2006, dopo farsopoli, e un potere sempre più ingombrante a sponsor e procuratori e una miriade di altri fattori, come le norme sugli stranieri e quella ridicola recente sugli extracomunitari han inciso molto nell'impoverimento

AlexnelCuore
11.07.2010, 01:47
Non per fare la pessimista della situazione, ma il calcio italiano andrà sempre peggio.......il risultao dei Mondiale è l'ennesima prova che tra noi e gli altri campionati c'è un abbisso

Bianconero10
11.07.2010, 11:59
quello olandese per niente...quello tedesco ha fatto enormi passi in avanti.....direi che siamo lì...lontani da quello inglese....abbastanza da quello spagnolo e vicini a quello tedesco....speriamo in una rivalutazione

Guzer
11.07.2010, 19:14
Purtroppo finchè lanciamo giovani di 24 anni e li aspettiamo ancora a 25 26 e andiamo a comprare all'estero per risparmiare e rimaniamo delusi se non arriva il nome che finisce con la "c" la "Z" o la "s" credo che avremo sempre annate di sto tipo dove cresciamo talenti di altre nazioni e bruciamo i nostri.

Ma non sottovalutare il calcio Olandese Moub :asd: a parte le solite Psv Ajax e Feyenoord sta crescendo anche le altre piccole che incominciano a non sfigurare molto con le nostre provinciali.

luna23
11.07.2010, 19:23
Sono d'accordo con te Christian ..ed è una considerazione pertinente, i calciatori nostri li vedo troppo sicuri di se ...con dichiarazioni pubbliche inascoltabili ..sembrano dei padreterni, la nazionale ha parlato da sola, qualcuno mi diceva che Lippi ha portato un esercito di giocatori della Juve ..in campo a parte il portiere ..quanti erano? 2 ..3? Ecco ..e gli altri non della Juve? Non mi sono sembrati meglio ..Il nostro campionato è fatto da squadre di provincia che ogni tanto subiscono un'impennata e si ritrovano terze o quarte ..ma questo non significa nulla ..i giocatori non sono comunque all'altezza di competere con atleti diversi ..col carattere diverso.
Allora, l'Italia ha bisogno di motivazioni ..già questo mi fa ridere ..pensate se Lippi alla sua età e con quello che ha visto deve motivare un gruppo che dovrebbe baciare la terra dove passa lui per essere stati scelti ..Brasiliani a parte, i giocatori Europei forse hanno meno scemenze in testa e pensano ai loro obiettivi ...e si danno da fare.
Io sono convinta che qualche calcio nel sedere non farebbe male ...

alessandro magno
11.07.2010, 20:56
i calciatori italiani sono scarsini ultimamente e questo è il risultato, capita , ci son annate migliori e annate peggiori .ricordo nazionali francesi vincere l'europeo e dopo qualche anno non qulificarsi per i mondiali, lo stesso fece l'olanda che ando in finale nel 78 e poi per anni non si qualifico finoa ll arrivo dei van basten e gullit.
noi italiani abbiamo meno alti e bassi ma capita anche a noi di avere annate storte.
io francamente stento a considerare i criscito e pepe i palombo i maggio ,a ll altezza dei campioni del passato.

puo darsi che fra qualche anno nasca un nuovo baggio un nuovo scirea o maldini e allora tutto potrebbe cambiare

Guzer
11.07.2010, 23:56
Beh per quanto riguarda i giocatori con dichiarazioni spiazzanti spesso c'è anche dietro un procuratore sempre pronto a pompare e aizzare sapendo come funziona il carrozzone.
Per Lippi e tutto il giro nazionale, secondo me è un fallimento dal 2006 in toto, dalle nomine dalle scelte fino alle selezioni fatte, Lippi dopo il 2006 rimaneva nel cuore come grande, chi glielo ha fatto fare...Poi finchè si presentano i nuovi allenatori poco prima di partire per la competizione....Non è molto costruttivo anche quello, se un allenatore deve creare un gruppo e formarlo per poi lasciarlo al prossimo con che motivazione mai lo farà. Ma vabbè su Abete e co. si spara sulla croce rossa.

I calciatori italiani non son scarsi, ma lo sono quelli, o almeno grossa parte sul quale si è puntato recentemente, io vedo che in serie B e anche C si opera bene e stan nascendo nuove realtà, Sassuolo Novara eccetera, in serie A forse Palermo, Catania Cagliari, Chievo, Bari e ahimè poche altre prelevano da B e si affidano a giovanissimi, le altre van tutte a pescare giocatori affermati e parcheggiano i vivai.
Davvero una brutta piega

Gio
12.07.2010, 00:24
Ma il calcio italiano attualemente è anni luce da quello tedesco sia come cultura, sia tecnicamente. I problemi sono moltissimi e ci sarebbe bisogno di una rivoluzione a partire dai tifosi. L'Inghilterra ha fatto questa rivoluzione anni fa, noi potevamo farla nel 2006, potevamo fare un reset e cercare di creare una cultura diversa.
La nostra situazione non è cambiata da allora anzi, direi che è peggiorata ulteriormente. Le nostre tifoserie sono tra le piu violente d'europa, i nostri impianti sono vecchi e gia facevano schifo ad Italia 90, figuratevi adesso. Questo è uno dei problemi maggiori, ovvero quello della cultura calcistica italiana.
Un altro problema grave è la troppa differenza di entrate tra le cosidette grandi e le altre squadre. I maggiori introiti derivano dai diritti televisivi e fino a quando ci sarà un dislivello così ampio continueremo a vedere squadre "supermercato" e bilanci quasi sempre in rosso. In Inghilterra quasi tutte le squadre hanno giocatori validi e non esiste una grande differenza tra il budget del chelsea e quello del birmingham ( ed è stato dimostrato dal caso miccoli, visto che gli sono stati offerti 3 milioni di euro! ); per farvi riflettere, secondo voi un squadra come il Bologna può offrire un contratto di 3 milioni??
Avete visto nella tabella degli ingaggi quanta differenza c'è tra le big e le piccole ??

Poi c'è il problema della poca valorizzazione dei vivai e della tendenza di beccare i giovani dall'estero. Questo è un problema che parte dall'alto, cioè partono dalle regolamentazioni!
Al posto di fare delle limitazioni sugli extracomunitari, perchè non si obbliga a far giocare un numero minimo di italiani??
perchè non si obbliga ad avere in rosa un numero minimo di giocatori del vivaio??

Poi non si punta sui giovani e il bello che si guarda all'estero con ammirazione!!
Sento sempre dire "Gande Barca", " come gioca bene la germania", " arsenal arriva sempre in alto e sforna giovani..
Al posto di parlare bisogna agire e svegliarci un attimo!

Guzer
12.07.2010, 00:32
Concordo su tutta la linea

maurizio
12.07.2010, 20:29
Chelsea-Mutu: colpo di scena!
12.07.2010 20:26 di Francesco Palizzolo (http://www.juveforum.it/?action=contatti&idutente=140&id=25123) articolo letto 1402 volte
<TABLE align=center><TBODY><TR><TD align=middle>http://www0.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/65cd22fd2242a9a95586bf0c15faced6-17044-1278959188.jpeg</TD></TR><CAPTION style="TEXT-ALIGN: left" class=small align=bottom>© foto di Giacomo Morini
</CAPTION></TABLE>
La telenovela Chelsea-Mutu sembra davvero non finire mai! E' di oggi pomeriggio la notizia - stando alle indiscrezioni riportate da Sky Sport - che il club di Roman Abramovic, attraverso i suoi legali, abbia richiesto alla FIFA la sospensione a tempo indeterminato dell'attaccante rumeno, reo di non aver saldato il debito di 17 milioni di euro. Istanza che, se accettata, determinerebbe dunque l'addio al calcio giocato da parte del giocatore della Fiorentina
ps
bel pezzo di M... l'Abramovic

Furiaceca
12.07.2010, 23:14
GIOVANI:

-Allora si parla sempre che il motivo sono i giovani ecc...ecc.. ma
parliamoci chiaro: Anche qui contano i soldi.
Sapete quanti soldi ad es ha speso il Man utd per Macheda? e Giuseppe
Rossi e Lupoli??
Certo, semplice dire: Loro valorizzano! Per forza, hanno i soldi si comprano
i migliori.
Chiedete a lotito l'offerta che hanno fatto per il suo giovane o a quelli
del parma,.....FUORI MERCATO per noi.

Quindi la cultura del giovane è una mezza porcata: come al solito vincono
i soldi.
Poi ribadisco, mezza, qualcosina di vero c'è, ma molto poco

STADIO

Verissimo siamo dietro anni luce rispetto alle nostre rivali

CULTURA SPORTIVA

Mah, non lo so, si dice, ma alla fine non sappiamo di cosa
parliamo.
Certo, gli Inglesi ci sono superiori, i Tedeschi anche, ma
quest'ultimi perchè non sono così patiti come noi...
Gli Spagnoli sono più o meno al nostro livello in termini di
cultura sportiva, quindi è un problema ma non è che gli altri
siano tutti meravigliosi

SOLDI

QUESTO è il problema. Girano pochi soldi. Questo per vari motivi:
-Calcio bruttino da vedere
-Sky ha valorizzato il calcio inglese e da lì è esplosa la premier.
La Spagna non aveva questo vantaggio ma ha sopperito con
gioco spettacolo e con gli investimenti delle 2 squadre principali:
Barca e Real.
La tassazione conta molto.
Inoltre, CAPITALE STRANIERO: Tutti lo accettano, gli Inglesi hanno dato
tutta la premier in mano agli arabi-americani-Russi, noi piuttosto
falliamo.... poi non stupiamoci se i migliori vanno dove ci sono più
soldi e di conseguenza il marketing li privilegia.

DIRITTI TV:
Questi incidono poco, cioè in spagna il campionato è equilibrato?
O Real o Barca. Ma cambia poco in termini di Audience.

QUINDI PER CONCLUDERE:

Scordatevi che con la buona volontà, cultura del giovane ecc...
il nostro calcio ritorni competitivo, perchè la differenza LA FA IL
SOLDO, e solo quello.
Noi prima dominavamo quando mancava sky e quando avevamo
squadre come PARMA-LAZIO-ROMA-FIORE ecc.. oltre alle grandi
di oggi che SPENDEVANO COME NESSUNO AL MONDO, ora la solfa
è cambiata e pure il MILAN è al risparmio.

Ora il calcio non è un investimento, è un giocattolino per i più ricchi
del mondo, è un hobby, non serve per introitare altro cash bensì per
divertersi anche rimettendoci.

E qui entrano in gioco i capitali esteri che noi non vogliamo e pure LORO
non è che sono smaniosi visto la condizione degli STADI, del MARKETING
e del LIVELLO DI GIOCO CHE E' SCARSO.

In Cina vedono con Sky ecc.. continuamente le partite di Premier e della
Liga, le nostre non interessano più.

Tutto il resto sono chiacchiere.

Prevedo un trend negativo a meno che:
-ci apriamo verso capitali stranieri
-o il giocattolino Man utd, Liverpool ecc.. falliscano alla svelta

Altrimenti, mi spiace, ma mentalità o non mentalità, intenti o no,
There's no trip for cats.

alessandro magno
13.07.2010, 08:18
la cosa assurda e' il doping amministrativo. Ci son squadre strapiene di debiti che sono praticamente in mano alle banche qualora queste chiudessero i rubinetti e lo volessero (roma docet) che spendono e spandono e altre che tengon a posto i conti ma devon fare calcio mercato oculato.
Questo è veramente assurdo.
L inter ad esempio ha dei conti che non potrebbe nemmeno iscriversi alla serie c e invece solo l anno scorso ha comprato snejder eto'o pandev lucio milito e motta e non credo che la solo partenza di ibra abbia ammortizzato questi costi.
Postato via Mobile Device

eldavidinho94
13.07.2010, 14:36
furia, facendo come tu dici arriveremo al collasso,
soldi...soldi...soldi e dove li prendiamo???

non è la strada per risorgere quella che tu dici,
ma è la strada, al massimo, per stare al passo coi tempi

innanzitutto per migliorare il calcio:

-bisogna eliminare dal calcio I PROCURATORI,

-inserire un salary cap in tutta europa,

-combattere il doping amministrativo, retrocessione di 2 categorie
per chi si presenza ad inizio stagione con il bilancio i rosso

-riformare un campionato a 16 squadre per privilegiare il gioco,
la tecnica e la freschezza alla stanchezza(il campionato finirebbe ad aprile)

-detto questo, il discorso nazionale si limiterebbe solo al periodo primaverile-estivo, unica parentesi, cosi non si allunga troppo
il discorso qualificazioni e non si danneggiano neanche i giocatori
che ogni 2 settimane subiscono realtà lavorative diverse:
meglio concentrarsi prima sul proprio club, poi sulla propria chiamata
in nazionale

-ridurre le rose(massimo 25 giocatori, cosi si limita anche il tetto d'ingaggi)

-avere in rosa almeno 5 u-21, 10 italiani
di cui 3 necessariamente in campo

-contratti meno lunghi, unica sessione di calciomercato
e CLAUSOLA RESCISSORIA per evitare aste che fanno bene solo al city

-fare un campionato alternativo delle riserve, annullare il campionato primavera: i ragazzi in gamba vanno in prima squadra,
chi deve ancora maturare va in B o in C a farsi le ossa,
rimanere a giocare tra coetanei non serve a nulla

-creare vere e proprie SCUOLE FEDERALI come il modello francese

-abbassare le pretese economiche dei giovani italiani,
all'estero costano decisamente meno

-sciogliere il tifo organizzato

la cosa assurda e' il doping amministrativo. Ci son squadre strapiene di debiti che sono praticamente in mano alle banche qualora queste chiudessero i rubinetti e lo volessero (roma docet) che spendono e spandono e altre che tengon a posto i conti ma devon fare calcio mercato oculato.
Questo è veramente assurdo.
L inter ad esempio ha dei conti che non potrebbe nemmeno iscriversi alla serie c e invece solo l anno scorso ha comprato snejder eto'o pandev lucio milito e motta e non credo che la solo partenza di ibra abbia ammortizzato questi costi.
Postato via Mobile Device

:quoto::quoto::quoto:

Purtroppo finchè lanciamo giovani di 24 anni e li aspettiamo ancora a 25 26 e andiamo a comprare all'estero per risparmiare e rimaniamo delusi se non arriva il nome che finisce con la "c" la "Z" o la "s" credo che avremo sempre annate di sto tipo dove cresciamo talenti di altre nazioni e bruciamo i nostri.

Ma non sottovalutare il calcio Olandese Moub :asd: a parte le solite Psv Ajax e Feyenoord sta crescendo anche le altre piccole che incominciano a non sfigurare molto con le nostre provinciali.

si concordo, il calcio olandese è molto avvincente,
ci sono buoni giocatori, ottimi giovani
che poi vanno all'estero a fare carriera

l'olnda è arrivata in finale, molti giocatori giocano fuori paese
ma le ossa se le sono fatte in casa

Furiaceca
14.07.2010, 10:42
furia, facendo come tu dici arriveremo al collasso,
soldi...soldi...soldi e dove li prendiamo???

non è la strada per risorgere quella che tu dici,
ma è la strada, al massimo, per stare al passo coi tempi

innanzitutto per migliorare il calcio:

-bisogna eliminare dal calcio I PROCURATORI,

-inserire un salary cap in tutta europa,

-combattere il doping amministrativo, retrocessione di 2 categorie
per chi si presenza ad inizio stagione con il bilancio i rosso

-riformare un campionato a 16 squadre per privilegiare il gioco,
la tecnica e la freschezza alla stanchezza(il campionato finirebbe ad aprile)

-detto questo, il discorso nazionale si limiterebbe solo al periodo primaverile-estivo, unica parentesi, cosi non si allunga troppo
il discorso qualificazioni e non si danneggiano neanche i giocatori
che ogni 2 settimane subiscono realtà lavorative diverse:
meglio concentrarsi prima sul proprio club, poi sulla propria chiamata
in nazionale

-ridurre le rose(massimo 25 giocatori, cosi si limita anche il tetto d'ingaggi)

-avere in rosa almeno 5 u-21, 10 italiani
di cui 3 necessariamente in campo

-contratti meno lunghi, unica sessione di calciomercato
e CLAUSOLA RESCISSORIA per evitare aste che fanno bene solo al city

-fare un campionato alternativo delle riserve, annullare il campionato primavera: i ragazzi in gamba vanno in prima squadra,
chi deve ancora maturare va in B o in C a farsi le ossa,
rimanere a giocare tra coetanei non serve a nulla

-creare vere e proprie SCUOLE FEDERALI come il modello francese

-abbassare le pretese economiche dei giovani italiani,
all'estero costano decisamente meno

-sciogliere il tifo organizzato



:quoto::quoto::quoto:



si concordo, il calcio olandese è molto avvincente,
ci sono buoni giocatori, ottimi giovani
che poi vanno all'estero a fare carriera

l'olnda è arrivata in finale, molti giocatori giocano fuori paese
ma le ossa se le sono fatte in casa

Guarda Elda, quello che dici è condivisibile ma qua parliamo di:

"Come mai il calcio italiano ha perso quota rispetto ai rivali"

Tu hai parlato di cose ideali, fattibili, ma che NESSUNO HA.

Ora:
-La salary cup c'è in Spagna o in Premier??
-togliere i procuratori...in Spagna e in Premier non li hanno??

E poi, avevamo molti problemi anche 7-8 anni fa quando la
SERIE A dominava il mondo, e avevamo 3 squadre su 4 in
semifinale di Champions, dove la UEFA era una cosa nostra,
dove i MIGLIORI e intendo RONALDO-BATTISTUTA ecc..
giocavano da noi, dove la PREMIER era una discarica dove
andavano a finire i nostri SCARTI (i vari Zola, di matteo,
Vialli, Di canio ecc... che la sono diventati degli IDoli da noi erano
a fine carriera)

Continuerei così per ogni tuo punto.

Ripeto, il tuo ragionamento posso condividerlo, MA qui stiamo
elencando elementi che non sono presenti nemmeno negli altri campionati
ERGO c'è qualcosa che non va NELLO SPECIFICO ITALIA.

Arriveremo al collasso?? Forse. MA oggi, se mi chiedete in cosa
siamo indietro io rispondo: SOLDI.

Andate a dare un occhiata alla media telespettatori Premier liga
e poi confrontate con la serie A.

Andate a vedere dove giocano la maggior parte dei campioni
e dove il pubblico riempie lo stadio

Andate a vedere i soldi spesi da REAL, CHELSEA, MAN UTD,
BARCA, LIVERPOOL, MAN CITY ecc.. e confrontateli con
i budget delle squadre del nostro campionato.

Analizzate come mai ha più telespettatori la squadra che in
un solo anno ha comprato Kakà+C Ronaldo+Benzema per cifre
che tutta la SERIE A messa insieme spenderebbe in più di 5 anni
mentre nel contempo il Barca prendeva IBra ecc...

Oggi il calcio è un business:
+ spendi + telespettatori + diritti tv + vinci + soldi + tifosi ecc...

Andate a vedere il fatturato delle squadre citate sopra.

Questo è il punto.

Poi, quando si parla di etica sportiva, giovani ecc... si, può in
parte essere, ma non sono altro che conseguenze della mancanza
di competitività economica e carenza di attrazione dei capitali
stranieri.....

AlexnelCuore
14.07.2010, 23:53
Il calcio italiano affonda: tra tecnici, tifosi e protagonisti, ecco tutti i perchè

di Roberto Renga (http://www.tuttomercatoweb.com/action.php?action=contatti&idutente=334&id=218447)

Nessuno sembra farci caso, ma quest'anno ci mancheranno e quanto otto allenatori: Mourinho, Leonardo, Zenga, Zaccheroni, Donadoni, Ballardini, Ferrara e Prandelli. Cui si devono aggiungere quelli persi nelle stagioni passate: Trapattoni in compagnia di Tardelli; Capello in compagnia di Galbiati, Tancredi, il preparatore Neri e il manager Baldini; Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e Mandorlini. Arrigo Sacchi scrive per la Gazzetta, Claudio Gentile sogna il deserto libico, la sua prima casa, spartana ma romantica. E' rientrato in Italia, ma non nel giro, Gianfranco Zola.
Fate i conti e scoprirete che é sparita una squadra intera di tecnici. Bravi, come bravi sono gli allenatori italiani. Non amano rischiare, ma solo perché gli mettono fretta e paura i presidenti, i quali, pagando, si ritengono addirittura più preparati dei loro sottoposti, usciti a pieni voti da Coverciano. Pensate forse che i nostri non conoscano, come Guardiola, il fascino e i vantaggi del possesso palla? Ventura ci fece la sua tesi, tanti anni fa, quando Guardiola giocava ancora. A Bari ha trovato l'ambiente giusto per lavorare e in Puglia ha riproposto quel gioco che già aveva avuto successo a Pisa. E' una questione di cultura, non di uomini. Semmai di uomini con più o meno cultura.
Deve essere l'ambiente a crescere. Una maturazione (mancata maturazione) cui contribuiscono anche i media, che cercano di soddisfare le esigenze dei lettori o ascoltatori o telespettatori, piuttosto che la propria coscienza professionale. Siamo entrati in un tunnel e chissà quando e come riusciremo a venirne fuori. Se scrivi una cosa, lo fai perché hai secondi fini: sei pagato, tifi per i rivali, odi il presidente, l'allenatore, i giocatori. I tifosi s'identificano con il proprio club, che é pulito, sano, il classico club d'onore e guai a chi scrive o fornisce notizie che ne possano in qualche maniera inquinare l'immagine. Ci sono poi i soldatini dell'antitifo, che militano a prescindere contro i propri dirigenti e loro vorrebbero sempre insulti.
Chi opera nella comunicazione, volendo inseguire l'approvazione degli uni o degli altri rischia di impazzire. Il consiglio é sempre quello: ognuno dica e faccia ciò che vuole, nel rispetto della (sua) verità e della (sua) professionalità. Ci é capitato di recente di scrivere, proprio su questo sito, alcune righe leggere, estive diciamo, su Juve, Inter, Milan, Roma, Sampdoria, Lazio e Napoli. A dar retta alle reazioni epistolari, non tutti sono entrati nella parte o avevano voglia di divertirsi o di ridere degli altri o di se stessi. Troppo seriosi, ragazzi. E' un gioco, non una guerra. Ci sono avversari, non nemici. E' questo (e non solo, ovvio) il clima che inquina il calcio italiano e che ci spinge verso il fondo.
E la colpa non é dei fruitori: se sono permalosi e incattiviti é perché li abbiamo portati, noi come parte del sistema, ad essere così. Dovremmo ricominciare. Azzerare, buttare le carte in aria, leggere e studiare la storia del calcio e le storie belle del calcio. Magari sognare al momento del calcio mercato. E ricordarsi che amiamo tutti questa barca, che ora fa acqua, ma si riprenderà. In fin dei conti, dipende anche da noi. Non prendiamocela con i tecnici, come é successo e, temiamo, succederà di nuovo. Un signore che non c'é più diceva: allegria. Appunto.

eldavidinho94
15.07.2010, 14:49
Guarda Elda, quello che dici è condivisibile ma qua parliamo di:

"Come mai il calcio italiano ha perso quota rispetto ai rivali"

Tu hai parlato di cose ideali, fattibili, ma che NESSUNO HA.

Ora:
-La salary cup c'è in Spagna o in Premier??
-togliere i procuratori...in Spagna e in Premier non li hanno??

E poi, avevamo molti problemi anche 7-8 anni fa quando la
SERIE A dominava il mondo, e avevamo 3 squadre su 4 in
semifinale di Champions, dove la UEFA era una cosa nostra,
dove i MIGLIORI e intendo RONALDO-BATTISTUTA ecc..
giocavano da noi, dove la PREMIER era una discarica dove
andavano a finire i nostri SCARTI (i vari Zola, di matteo,
Vialli, Di canio ecc... che la sono diventati degli IDoli da noi erano
a fine carriera)

Continuerei così per ogni tuo punto.

Ripeto, il tuo ragionamento posso condividerlo, MA qui stiamo
elencando elementi che non sono presenti nemmeno negli altri campionati
ERGO c'è qualcosa che non va NELLO SPECIFICO ITALIA.

Arriveremo al collasso?? Forse. MA oggi, se mi chiedete in cosa
siamo indietro io rispondo: SOLDI.

Andate a dare un occhiata alla media telespettatori Premier liga
e poi confrontate con la serie A.

Andate a vedere dove giocano la maggior parte dei campioni
e dove il pubblico riempie lo stadio

Andate a vedere i soldi spesi da REAL, CHELSEA, MAN UTD,
BARCA, LIVERPOOL, MAN CITY ecc.. e confrontateli con
i budget delle squadre del nostro campionato.

Analizzate come mai ha più telespettatori la squadra che in
un solo anno ha comprato Kakà+C Ronaldo+Benzema per cifre
che tutta la SERIE A messa insieme spenderebbe in più di 5 anni
mentre nel contempo il Barca prendeva IBra ecc...

Oggi il calcio è un business:
+ spendi + telespettatori + diritti tv + vinci + soldi + tifosi ecc...

Andate a vedere il fatturato delle squadre citate sopra.

Questo è il punto.

Poi, quando si parla di etica sportiva, giovani ecc... si, può in
parte essere, ma non sono altro che conseguenze della mancanza
di competitività economica e carenza di attrazione dei capitali
stranieri.....

s'intuiva che la tua non era una soluzione
ma una critica per stare al passo coi tempi

ma stando al passo coi tempi dove si andrà a finire?
prima o poi qualcuno deve pur modificare radicalmente le cose!

quel qualcuno non vincerà adesso,
ma si troverà avvantaggiato fra qualche anno

sul discorso dei diritti televisivi, come dici tu ininfluenti,
spero che la divisione delle leghe porti ad un arricchimento della SERIE B,
anche nel palinsesto tv,
proprio come accade con la serie B coca cola championship inglese

quella dei diritti tv comunque è una conseguenza:
se il calcio italiano piace, è bello, ha campioni ed affascina
aumentano anche le vendite delle partite, i diritti tv,
gli sponsor per i club...

Il calcio italiano affonda: tra tecnici, tifosi e protagonisti, ecco tutti i perchè

di Roberto Renga (http://www.tuttomercatoweb.com/action.php?action=contatti&idutente=334&id=218447)

Nessuno sembra farci caso, ma quest'anno ci mancheranno e quanto otto allenatori: Mourinho, Leonardo, Zenga, Zaccheroni, Donadoni, Ballardini, Ferrara e Prandelli. Cui si devono aggiungere quelli persi nelle stagioni passate: Trapattoni in compagnia di Tardelli; Capello in compagnia di Galbiati, Tancredi, il preparatore Neri e il manager Baldini; Carlo Ancelotti, Roberto Mancini e Mandorlini. Arrigo Sacchi scrive per la Gazzetta, Claudio Gentile sogna il deserto libico, la sua prima casa, spartana ma romantica. E' rientrato in Italia, ma non nel giro, Gianfranco Zola.
Fate i conti e scoprirete che é sparita una squadra intera di tecnici. Bravi, come bravi sono gli allenatori italiani. Non amano rischiare, ma solo perché gli mettono fretta e paura i presidenti, i quali, pagando, si ritengono addirittura più preparati dei loro sottoposti, usciti a pieni voti da Coverciano. Pensate forse che i nostri non conoscano, come Guardiola, il fascino e i vantaggi del possesso palla? Ventura ci fece la sua tesi, tanti anni fa, quando Guardiola giocava ancora. A Bari ha trovato l'ambiente giusto per lavorare e in Puglia ha riproposto quel gioco che già aveva avuto successo a Pisa. E' una questione di cultura, non di uomini. Semmai di uomini con più o meno cultura.
Deve essere l'ambiente a crescere. Una maturazione (mancata maturazione) cui contribuiscono anche i media, che cercano di soddisfare le esigenze dei lettori o ascoltatori o telespettatori, piuttosto che la propria coscienza professionale. Siamo entrati in un tunnel e chissà quando e come riusciremo a venirne fuori. Se scrivi una cosa, lo fai perché hai secondi fini: sei pagato, tifi per i rivali, odi il presidente, l'allenatore, i giocatori. I tifosi s'identificano con il proprio club, che é pulito, sano, il classico club d'onore e guai a chi scrive o fornisce notizie che ne possano in qualche maniera inquinare l'immagine. Ci sono poi i soldatini dell'antitifo, che militano a prescindere contro i propri dirigenti e loro vorrebbero sempre insulti.
Chi opera nella comunicazione, volendo inseguire l'approvazione degli uni o degli altri rischia di impazzire. Il consiglio é sempre quello: ognuno dica e faccia ciò che vuole, nel rispetto della (sua) verità e della (sua) professionalità. Ci é capitato di recente di scrivere, proprio su questo sito, alcune righe leggere, estive diciamo, su Juve, Inter, Milan, Roma, Sampdoria, Lazio e Napoli. A dar retta alle reazioni epistolari, non tutti sono entrati nella parte o avevano voglia di divertirsi o di ridere degli altri o di se stessi. Troppo seriosi, ragazzi. E' un gioco, non una guerra. Ci sono avversari, non nemici. E' questo (e non solo, ovvio) il clima che inquina il calcio italiano e che ci spinge verso il fondo.
E la colpa non é dei fruitori: se sono permalosi e incattiviti é perché li abbiamo portati, noi come parte del sistema, ad essere così. Dovremmo ricominciare. Azzerare, buttare le carte in aria, leggere e studiare la storia del calcio e le storie belle del calcio. Magari sognare al momento del calcio mercato. E ricordarsi che amiamo tutti questa barca, che ora fa acqua, ma si riprenderà. In fin dei conti, dipende anche da noi. Non prendiamocela con i tecnici, come é successo e, temiamo, succederà di nuovo. Un signore che non c'é più diceva: allegria. Appunto.

completamente in sintonia

io non reputo scarsi gli allenatori,
ma reputo dannosi per il calcio presidenti
come zamparini, lotito, preziosi, moratti, marino
che parlano troppo

nei campionati esteri, gli sceicchi mettono a disposizione i soldi,
stanno zitti perche non capiscono un tubo di calcio
e poi tocca agli ALLENATORI MANAGER
(sia chiaro...manager...decidono tutto loro
e se ne prendono le responsabilità)
fare il mercato e dimostrare lòe loro capacità

sono lontani i tempi in cui presidenti ed allenatori
collaboravano e si comprivano le spalle a vicenda...
oggi il presidente, cosi come il procuratore
getta solo benzina sul fuoco

è anche vero che c'è troppo dualismo da parte dei media, dei giornali,
tutti schierati ma nessuno dalla parte del calcio italiano

la dimostrazione l'abbiamo ai mondiali dove tutti criticano,
nessuno propone validi rimedi e nessuno
difende l'operato degli addetti ai lavori,
neanche i capi del calcio,
criticoni nei confronti di chi lavora direttamente sul campo

eldavidinho94
15.07.2010, 15:44
CRACK ITALY? CALCIO ITALIANO IN BANCAROTTA?


El Pais, ci vede come fanalino di coda in Europa, a qualcuno dovrebbero fischiare le orecchie...
<table align="center"> <tbody><tr> <td align="center">http://www0.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/342c5c3e4cf6abb9c740c300bdd2eaa3-65648-1279187704.jpeg</td></tr></tbody><caption class="small" style="text-align: left;" align="bottom">

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Che il calcio italiano fosse in difficoltà, o se preferite, in declino lo avevamo già segnalato. Sulle cause, ne avevamo già discusso, ma lo ribadiremo alla fine.
Da ieri, oltre alle sensazioni compaiono anche le prime analisi finanziarie che faranno passare qualche notte insonne a qualcuno.
Da una ricerca dell'agenzia finanziaria AT Kearney, risulta che il calcio italiano è in profonda crisi e addirittura a rischio fallimento. Nella stessa situazione sono anche il campionato inglese e spagnolo (quest'ultimo, però ha appena visto la Spagna vincere il mondiale). El Pais, rileva che il solo campionato che produce reddito è quello tedesco, la Bundesliga, seguito dal campionato francese, che rendono rispettivamente il 2 e l'1 per cento.
Il campionato spagnolo è quello che ha fornito il maggior numero di giocatori al mondiale: su 736 giocatori, 547 giocano in Spagna, questo di dimostra la forza del campionato e sicuramente non può fare altro che aumentarne la visibilità.
L'analisi di AT Kearney ha evidenziato che il campionato italiano ha la redditività (intesa come chiusura dei bilanci) peggiore (-12%), seguito da quallo spagnolo (-7%)e da quello inglese (-5%).
Nella stagione 2009/2010, le squadre della Liga hanno un bilancio negativo di 257 milioni di euro per la vendita dei giocatori, a cui seguono la Bundesliga con 118, la Premier con 91, la Ligue con 62 e fanalino di coda la Serie A con 38.
Un altro dato che dovrebbe far riflettere è il seguente: la Premier League e la Serie A hanno il maggior numero di stranieri (44%), mentre la Bundesliga il minore (29%).
Lo studio mostra come la Germania stia nella condizione migliore, grazie anche alla La Bundesliga ha sviluppato una gestione del calcio sostenibile, accomunando gestione commerciale oculata, controllo dei debiti e strutture che sono utilizzate a 360°.
In Italia, invece, siamo ancora alla preistoria. Il rischio reale, è quello di diventare il fanalino di coda tra i cinque campionati europei e che anche il calcio nazionale continui nel fallimento anche nelle prossime competizioni. L'Inter ci salverà ancora?
Senza voler entrare in polemica (anche se sarebbe il caso), ci viene da chiederci quale sia stata la causa di tutto ciò. Ci chiediamo come mai le squadre non abbiano voluto investire in strutture durature (stadi) in passato e abbiano vissuto di rendita dai post mondiali 1990, ma in giocatori. Dopo 20 anni quella rendita è terminata e la crisi inesorabile è cominciata.
Avere il44% di stranieri nel campionato non aiuta la nazionale. Converrebbe forse, averne qualcuno in meno ma più di qualità. Purtroppo, si dice che i giocatori italiani costino di più di quelli stranieri a parità di valore e questo non aiuta. Sicuramente vedere un Guarente all'estero...al Siviglia e certi stranieri in Italia, fa pensare.
Altri fattori non trascurabili sono sicuramente i diritti televisivi e Calciopoli.
La gestione collettiva, ha creato problemi. Negli altri campionati dove c'è grande differenziazione delle risorse la gestione collettiva ha un senso. In Italia dove i diritti tv (anche a causa della grande delocalizzazione dei tifosi), la gestione individuale sarebbe stata, a mio parere, migliore e permetterebbe a ciascuno di ottenere realmente quanto vale. Pensate che i tifosi di una certa squadra comprino un pacchetto calcio per vedere la propria squadra o per vederne un'altra? I dati di audience direi che sono palesi.
Altro fattore determinante è stato, a mio avviso, Calciopoli. La punizione inflitta alla Juventus, ma anche la cattiva pubblicità fatta dai media italiani per screditare una società non ha fatto altro che distruggere il sistema e togliere appeal al campionato. Privare la Juventus della serie A è forse convenuto a certe squadre, eliminando concorrenza, ma non al sistema che è parso monco di almeno una delle tre teste e che nel lungo periodo ha evidenziato i problemi ora sotto gli occhi di tutti.
Privare una squadra di risorse (investite principalmente in giocatori italiani), ha privato anche di un circolo di denaro importante, oltre al depauperamento tecnico e competitivo del campionato.
Ci chiediamo se in Spagna o in Germania avrebbero fatto lo stesso. In Portogallo uno scandalo peggiore con il Porto protagonista è stato fatto passare in sordina.
In Italia, invece si è soffiato sulle polemiche e probabilmente per qualche copia venduta in più o per qualche telespettatore in più, si sono ottenute le conseguenze ora visibili a tutti.
Non sarebbe stato meglio analizzare tutto con calma prima di distruggere il sistema?.
In ogni caso, la situazione è questa, crisi finanziaria, pochi soldi e spesi male o per stranieri.
Difficile capire come riprendersi, forse la strada è copiare la Germania, servirebbe una competizione internazionale da organizzare, ma purtroppo, vista la nostra credibilità, ci preferiscono Ucraina e Polonia... che tristezza...


LEGGI L'ARTICOLO DE EL PAIS (http://sussurrisportivi.blogspot.com/)

massimo pavan

Guzer
16.07.2010, 02:22
GIOVANI:

-Allora si parla sempre che il motivo sono i giovani ecc...ecc.. ma
parliamoci chiaro: Anche qui contano i soldi.
Sapete quanti soldi ad es ha speso il Man utd per Macheda? e Giuseppe
Rossi e Lupoli??
Certo, semplice dire: Loro valorizzano! Per forza, hanno i soldi si comprano
i migliori.
Chiedete a lotito l'offerta che hanno fatto per il suo giovane o a quelli
del parma,.....FUORI MERCATO per noi.

Quindi la cultura del giovane è una mezza porcata: come al solito vincono
i soldi.
Poi ribadisco, mezza, qualcosina di vero c'è, ma molto poco

E tu lo sai quanto ha speso il Manchester per qui tre? Te lo dico io? 3 milioni circa che con indennizzi alle società per aver ingaggiato un giovane dal vivaio arrivano a 5 max, ma mettiamoci eventuali Bonus sulla firma, percentuali agli osservatori anticipate, e investimenti vari sul giocatore, a star larghi, 7 - 8 milioni ? Per 3 giocatori? Son mica tanti, se poi li fai giocare e girare anche in seconda squadra, se son forti li passi in prima e in caso contrario han sicuramente mercato e anche a rivenderli male li cedi a 3 - 4 milioni ognuno e recuperi tutto, anzi..plusvalenza, ma 5 - 8 milioni son tanti? Per le nostre italiane dici?
Credo di no, il problema è che le Italiane un giovane lo voglion prelevare quasi a costo zero, perchè? Semplice, non per i soldi, ma per paura di trovarselo parcheggiato e fermo e quindi anche se cifre abbordabili, comunque stagnanti, non abbiamo campionati di seconde squadre, mercato su giocatori giovani e le piccole spesso le promesse manco se le possono permettere in prestito. Tra l'altro il Manchester vero che ha parecchi giovani interessanti ma per scovarne quanti ne ha presi e non ha problemi d bilancio recentemente?
Ergo investimenti si, ma con la logica e valorizzare il settore giovanile, nel senso di trovare la maniera di farli giocare metterli in mostra, campionati seconde squadre o squadre satelliti come si faceva una volta e altrove va alla grande ancora.

STADIO

Verissimo siamo dietro anni luce rispetto alle nostre rivali

Rispetto all'Inghilterra sicuro.
Con le altre nazioni non so

CULTURA SPORTIVA
Mah, non lo so, si dice, ma alla fine non sappiamo di cosa
parliamo.
Certo, gli Inglesi ci sono superiori, i Tedeschi anche, ma
quest'ultimi perchè non sono così patiti come noi...
Gli Spagnoli sono più o meno al nostro livello in termini di
cultura sportiva, quindi è un problema ma non è che gli altri
siano tutti meravigliosi

I Tedeschi non ci son superiori per nulla, Guarda ogni anno che bella dimostrazione di sportività che hanno nei nostri confronti.
Gli Inglesi han fatto un gran lavoro per arginare il fenomeno Hooligans.
Gli Spagnoli al nostro livello?:icon_eek:
Ok Trovami uno, qui in Italia ,un solo episodio in cui la squadra di casa perde sonoramente e la tifoseria applaude gli avversari, uno eh!

SOLDI

QUESTO è il problema. Girano pochi soldi. Questo per vari motivi:
-Calcio bruttino da vedere
-Sky ha valorizzato il calcio inglese e da lì è esplosa la premier.
La Spagna non aveva questo vantaggio ma ha sopperito con
gioco spettacolo e con gli investimenti delle 2 squadre principali:
Barca e Real.
La tassazione conta molto.
Inoltre, CAPITALE STRANIERO: Tutti lo accettano, gli Inglesi hanno dato
tutta la premier in mano agli arabi-americani-Russi, noi piuttosto
falliamo.... poi non stupiamoci se i migliori vanno dove ci sono più
soldi e di conseguenza il marketing li privilegia.

Mii sti soldi ormai son una fissa. Sky cosa ha valorizzato, semplicemente in Inghilterra ripartiziona i soldi secondo norme differenti, cioè il 50% del capitale in parti uguali per tutti club, il resto in base ai successi e piazzamenti ottenuti, ecco perchè anche una squadra di medio basso livello può offrire ingaggi di 2 o 3 milioni a un giocatore, cosa che qui in Italia ti scordi.
Gli investimenti del Real, han sopperito molto, negli altri club :rideretanto:
La tassazione influisce, ma da quello che ho spiegato fino adesso non conta una mazza.
Torno a Chiedere, Perchè City e Chelsea, due tra i Club più ricchi a quanto dire, non sono ai vertici?
Evidentemente non basta sto cavolo di soldo, per fortuna aggiungerei




DIRITTI TV:
Questi incidono poco, cioè in spagna il campionato è equilibrato?
O Real o Barca. Ma cambia poco in termini di Audience.
Incidono poco? Orca zozza, vai a vedere come son distribuiti e informati sulle lotte in lega passate e vediamo se i club medio piccoli qui in Italia la pensan come te


QUINDI PER CONCLUDERE:

Scordatevi che con la buona volontà, cultura del giovane ecc...
il nostro calcio ritorni competitivo, perchè la differenza LA FA IL
SOLDO, e solo quello.
Noi prima dominavamo quando mancava sky e quando avevamo
squadre come PARMA-LAZIO-ROMA-FIORE ecc.. oltre alle grandi
di oggi che SPENDEVANO COME NESSUNO AL MONDO, ora la solfa
è cambiata e pure il MILAN è al risparmio.

Ora il calcio non è un investimento, è un giocattolino per i più ricchi
del mondo, è un hobby, non serve per introitare altro cash bensì per
divertersi anche rimettendoci.

E qui entrano in gioco i capitali esteri che noi non vogliamo e pure LORO
non è che sono smaniosi visto la condizione degli STADI, del MARKETING
e del LIVELLO DI GIOCO CHE E' SCARSO.

In Cina vedono con Sky ecc.. continuamente le partite di Premier e della
Liga, le nostre non interessano più.

Tutto il resto sono chiacchiere.

Prevedo un trend negativo a meno che:
-ci apriamo verso capitali stranieri
-o il giocattolino Man utd, Liverpool ecc.. falliscano alla svelta

Altrimenti, mi spiace, ma mentalità o non mentalità, intenti o no,
There's no trip for cats.

Il soldo è l'ultima cosa e viene dopo, una conseguenza relativa, se non aumenti la qualità ti scordi il ritorno e non hai moneta, si spende tanto e male, inutile girarci in torno.
Io credo che finchè ci sarà una Figc fittizia e una Lega così tanto per esserci si farà ben poco.
Ma veramente il problema non son soldi o magnati dai, se no facciamoci invadere dagli sceicchi e plurimiliardari, alla fine si importa sempre campioni o si fan squadre con 23 stranieri e 1 Nazionale forse.
Incominciamo a valorizzare e potenziare gli stadi e una sicurezza VERA, anche la politica sui prezzi dei biglietti forse andrebbe rivista.
Ripartizioniamo come si deve i soldi dalle Pay-Tv
Facciamo campionati di Seconde squadre e squadre satellite in serie inferiori
Andiam a vedere i giocatori sul campo, allontaniamo qualche procuratore e facciam norme che non li rendano così influenti nelle scelte societarie con ricatti.
Norme serie, non come la caxxata sugli extracomunitari, me la fai sugli stranieri e sul numero di giocatori provenienti da vivavi nazionali e della società.
Poi pensiamo ai soldi se ancora c'è quel problema, ma credo che sarebbero solo aumenti di capitali e introiti

eldavidinho94
15.08.2010, 12:42
Albertini, per le “squadre B” 2 anni e 4 passaggi

In un’intervista rilasciata oggi al Corriere dello Sport il vice presidente della Figc, Demetrio Albertini, torna sul tema delle “squadre B” per i club di serie A già sollevato dal presidente federale Abete: “E’ que*sto il momento di ripensare il nostro sistema, co*me ha detto il presidente Abete, compresi anche i nostri campionati. E’ questo il momen*to appunto per le squadre B dei club di serie A. Apriamo un confronto tra noi ma non ignoriamo più la questione”.
La strategia, precisa Albertini, è quella di “varare un torneo che serva a far crescere e maturare i nostri giovani in modo più funzionale. A noi non manca la qua*lità, ma le opportunità. A Londra avevamo gio*catori giovani senza grandi esperienze”.
Il vice presidente federale illustra i punti salienti del progetto:
1) libertà di scelta per i vari club;
2) la ro*sa della squadra B dovrebbe essere composta da giovani (anche stranieri), da riserve, da giocatori reduci da infortuni (come per esempio Toni, recuperato nel Bayern B);
3) il li*vello giusto sarebbe la Lega Pro, l’ex serie C (data anche l’insostenibilità di quel siste*ma che continua a perdere squadre e anche per migliorare una politica sui giovani poco lungimirante a quel livello);
4) chi forma una squadra B non avrà la Primavera, ma la Berretti.
Gli investimenti non sarebbero un problema in quanto “i giocatori necessari sarebbero già in rosa, i costi logistici resterebbero uguali e non dovendo più pagare premi di valorizza*zione per i giocatori dati in prestito si potrebbe destina*re certe cifre all’iscrizione al nuovo torneo”.
La filosofia delle squadre B sarebbe quella di gio*care un torneo non per vincere ma per far cre*scere i propri talenti, senza dimenticare l’impor*tanza di allenatori appropriati rispetto al proget*to.
I tempi? Albertini conclude: “Per me conta più aprire presto la discussione, poi azzardo un tempo massimo di due anni. Ma la scelta è obbligata”.

eldavidinho94
15.08.2010, 20:54
-io pensavo che la suddivisione tra le leghe A e B
potesse essere un male per la B,
pero vedendo il modello inglese coca cola championship
speriamo che la B in questo modo si possa valorizzare maggiormente, magari con qualche diritto TV in piu!

-la proposta di albertini non è affatto male, il problema è capire
dove far gareggiare queste 'squadre satellite': in spagna gareggiano
nella serie B o nella nostra lega pro, in inghilterra
disputano un campionato a parte...farle gareggiare in lega pro
con le squadre di provincia, puo essere deleterio per queste ultime
oppure un modo per crescere?
in ogni caso, secondo me è meglio eliminare il campionato primavera
che serve a poco