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Visualizza versione completa : Intercettazione di Abete..........


leonkkit
26.06.2010, 16:04
Intercettazioni, Abete
parla di Fiorentina e RosettiGiancarlo Abete, presidente Figc, è tornato stamattina dal Sudafrica e ora dovrà affrontare la crisi del calcio. Il suo nome, per la prima volta, sta uscendo dalle intercettazioni di Calciopoli-1. Nel primo file (vedi Repubblica. It) parla con Innocenzo Mazzini del Milan, appena sconfitto a Istanbul. Nelle altre due intercettazioni Abete, allora vicepresidente Figc, parla ancora con Mazzini, pure lui n.2 Figc: di Fiorentina nella prima, e di Rosetti nella seconda. Mazzini scherza con Abete: "Vieni a Coverciano a consolare la tua squadra, la tua vera squadra... La vecchia viola...". A quei tempi la Fiorentina rischiava la retrocessione (e la vicenda finì, come noto, nell'inchiesta di Calciopoli). Le risposte di Abete sono soft, niente di compromettente. Più pesante il giudizio su Roberto Rosetti (unico arbitro italiano ai Mondiali): il torinese ha appena sbagliato Lazio-Fiorentina, gol di mano di Zauri. "Un imbecille, un idiota... Bergamo è distrutto... Ma come si fa?", il giudizio (pesante) di Mazzini. Anche Abete critica la conduzione di gara di Rosetti ma non parole meno pesanti: parla di "******ccia", di errore, dello sbaglio di andare a chiede a Giannichedda cosa era successo. I due sono preoccupati per i risvolti sulla classifica che può avere l'errore. Poi parlano di politica federale, di dirigenti, amici e no. Altre telefonate dell'attuale n.1 della Figc sono in possesso dei legali e dei periti (guidati da Nicola Penta) di Luciano Moggi: in tutto pare siano una trentina le chiamate, verranno consegnate-insieme ad altre che stanno per uscire-il primo ottobre al presidente Maria Teresa Casoria che conduce il processo (penale) di Napoli. Poi, bisognerà vedere cosa deciderà di fare il procuratore federale Stefano Palazzi: ma dovrebbero essere tutte acquisite nell'inchiesta Calciopoli-2, anche se (almeno al momento) non appaiono frasi compromettenti per Abete. Ma potrebbero servire per ricostruire un quadro d'insieme.



Stiamo tutti aspettando il tuo ritorno caro Abete,visto che per colpa tua è già finita la "vacanza" in Sudafrica,le spiegazioni sul fallimento della nazionale dovrai cominciare a darle.Ma dovrai spiegarci tante e tante cose su calciopoli,è finito il tuo tempo e quello di Palazzi,non ti chiedo di dimetterti perchè non sei un uomo ma sei solo un VERME,per questo non lo farai mai......

leonkkit
26.06.2010, 18:22
TORINO, 26 giugno - Il fallo di mani di Zauri e l’er rore dell’arbitro Rosetti, che non lo espel le e non assegna il rigore alla Fiorentina nell’ormai nota sfida dell’Olimpico con tro la Lazio del 22 maggio 2005, non han no scatenato soltanto la rabbia dei diri genti e dei tifosi viola, ma hanno creato un mezzo terremoto anche in ambito fe derale. Dopo le intercettazioni tra Ber gamo e Rosetti, in cui l’ex designatore massacra l’arbitro («E’ stato il peggiore sbaglio del campionato») e quella tra Va lentini e Mazzini, in cui i due dirigenti se la prendono con Lippi per aver ester nato le sue impressioni su quei fatti, ecco che dal mare magnum delle telefonate spunta anche quella tra gli allora vice presidenti della Federcalcio, Giancarlo Abete e Innocenzo Mazzini, il primo ora al vertice federale, sotto tiro per il falli mento in Sudafrica e per la lentezza con cui si muove la giustizia sportiva su Cal ciopoli 2, il secondo squalificato per cin que anni con la proposta di radiazione che proprio Abete dovrà decidere se dare.

NEI GUAI - «Questo imbecille di Rosetti» l’incipit di Mazzini tanto per comprende re il clima della telefonata. «Con quello che ha fatto adesso siamo nei casini...» ri sponde Abete. «Ma si va a chiedere a Giannichedda? » sottolinea rabbioso il primo. «Vai dal giocatore (Zauri, ndr) e prendilo a brutto muso:“se mi fai fesso ti rovino per i prossimi trent’anni”... » la so luzione prospettata dal secondo. «Datti una regolata tra il primo e il secondo tem po... Bergamo era distrutto, mi hanno te lefonato Carraro, Lippi, il sindaco di Fi renze » spiega un furioso Mazzini. «E’ un problema per i motivi che possiamo facil mente comprendere... - concorda Abete -Io non sono andato allo stadio per oppor tunità. Adesso è difficile spiegarlo e con vicere le persone».

QUESITI - A questo punto sorge sporta nea una domanda, la stessa che si è fat ta la difesa di Moggi: perché ai due vice presidenti sta così a cuore le sorti della Fiorentina, che si salverà dalla retroces sione soltanto la domenica successiva, ul tima di campionato, vincendo 3-0 contro il Brescia? La risposta arriva dall’accusa: il tutto rientra in quella che viene defini ta “operazione salvataggio Fiorentina”. I Della Valle vengono presentati come «neofiti dell’ambiente e animati dal pro posito di sovvertire lo status quo» (appog giando la candidatura a presidente Figc di Abete al posto di Carraro e ostacolan do la nomina di Galliani a numero uno della Lega) per poi decidere, visto il ri schio di B, di allinearsi al “sistema” e ap*poggiare il patto della staffetta tra Carra ro e Abete. Ma se davvero fosse esistita questa spinta pro viola, sostengono i lega li di Moggi, Abete ne era a conoscenza, al meno secondo quanto si evince dalla te*lefonata con Mazzini. Nello stesso tempo, visto che gli errori arbitrali contro la Fio rentina continuano, sembra che questa spinta non abbia effetti. Le conseguenze, invece, della telefonata tra Abete e Maz zini si avvertiranno in via Allegri.
Marina Salvetti

alessandro magno
26.06.2010, 22:17
incredibile , non ci crederete ma tuttosport che da il link dove ascoltarle poi guarda caso s'inceppa e non si possono sentire. le studiano tutte , ma tanto le troviamo :asd:

leonkkit
27.06.2010, 15:35
Il Ministro Ronchi attacca Abete - Giornata nera per Abete: non bastasse l'uscita di intercettazioni che lo riguardano, la débâcle sudafricana della Nazionale (che segue lo scacco di due candidature europee fallite) scatena la tempesta sul capo di Giancarlo Abete. Oggi su di lui è andato giù duro Andrea Ronchi, Ministro delle Politiche Comunitarie: "È ora che molta gente si faccia da parte. Abete non può far finta di non essere lui il vero responsabile di questo disastro - ha detto ad Adnkronos - delle istituzioni del calcio lo ritengo indispensabile e eticamente doveroso. È scandaloso ciò che sta accadendo ed è scandaloso anche il comportamento dei presidenti delle squadre di calcio, questa esterofilia da accatto che ha im********to lo sport più bello del mondo e ha portato ad avere una squadra italiana che non è italiana. Abete, invece di ammettere come un politico di serie B le proprie colpe pensando alla poltrona, deve riflettere su quante sono state le dimenticanze, quanti gli errori e quanti i silenzi rispetto all’invasione di giocatori stranieri di pessima qualità che hanno certamente impoverito il calcio italiano, impedendo a giovani di talento di giocarsi le proprie carte”.

eldavidinho94
27.06.2010, 16:09
queste intercettazioni sono a stretto contatto con questa

Bergamo sgrida Rosetti «E’ l’errore dell’anno»Intercettazioni: lo sfogo dopo il mani di Zauri in Lazio*Fiorentina. «Campionato rovinato, ci crocifiggono tutti»

NAPOLI. Tre telefonate prima, du*rante e dopo il clamoroso errore di Rosetti (mani di Zauri: mancato rigore ed espulsione del laziale) in Lazio-Fiorentina. L’audio su Tutto*sport. com aiuta ancora più delle trascrizioni a capire quanto simili siano queste telefonate ritenute non rilevanti a quelle “peccamino*se”

Bergamo-De Santis prima di Lecce-Parma, presunta madre di tutte le partite, o l’sms durante Ro*ma- Juve a Gabriele.
Rosetti chiama Bergamo prima di Lazio-Fiorentina
Rosetti: «Buongiorno capo».
Bergamo: «Ti sei svegliato? Oddio, la voce non è brillante... Basta tu lo sia alle 3».
R.: «E tu come stai Paolo?».
B.: «Tutto bene. Preparati bene a questa gara: le cose sono molto dif*ficili, ma tu sarai soddisfattissimo, continua a dare prestazioni intelli*genti e di spessore».
R.: «Ce la metto tutta...».
B.: «Devi essere tu a leggerla: Pisa*creta e Consolo (gli assistenti, ndr)
sono affidabili».
R.: «Mi fido ciecamente di loro... Ho dato il tuo passaporto a Luca, mar*tedì abbiamo questa finale».
B.: «Ci ha invitato il Milan, andia*mo a vedere...».
R.: «Oh Paolo ti chiamo dopo la par*tita ».
B.: «In bocca al lupo».

Bergamo chiama il quarto uomo Banti durante l’intervallo di La*zio Fiorentina Bergamo:
«Luca? Ma c’è rigore ed espulsione!».
Banti: «Non l’abbiamo visto».
B.: «Ma che fate. Eppoi Papadopu*lo: fa i ***** suoi in campo e tu non dici niente; quello (Rosetti, ndr)
non vede rigore ed espulsione, av*vertilo Roby. Oh, svegliatevi: qui si rovina un campionato!».
B.: «Ok ciao, ciao».

Bergamo chiama Rosetti alla fi*ne della partita Bergamo (furibondo):
«Roby? Ma che casino ragazzi. Incredibile... ma Dio santo vai a parlare con Gianni*chedda? Uno ti fa un fallo e te vai a parlare con quell’altro...eri tal*mente imbambolato che io non ti riconoscevo nemmeno. C’è questo episodio, poi vai a parlare con Gian*nichedda? Io non lo so, a volte, boh!».
Rosetti (disperato): «Non l’ho vi*sto...
non l’ho visto».
B.: «Dio santo, ma tutti protestano, ma un dubbio, fatti venire un dub*bio ».
R.: «Il dubbio ce l’ho e guardo Pisa*creta, poi arriva Giannichedda e di*ce che lui (Zauri, ndr) l’ha presa con la testa».
B.: «E che ci combina Gianniched*da. Non l’ha mica fatto lui il fallo, non eri vivace Roby: vai da Zauri, vedi se tiri fuori qualcosa da lui! Era il 20’. Il peggiore errore dell’an*no, questo. Dell’anno? Rigore e espulsione, col braccio aperto va là e la tira fuori dalla porta?».
R.: «Sì, Il più clamoroso, ******* va».
B.: «Non hai avuto una reazione at*tiva, fai dei passi molli, poi ti accon*tenti del discorso di Giannichedda al di là del non vedere, eri in posi*zione buona, un gran tiro, ma non hai avuto la reazione giusta, mini*mo vai ad aggredire Zauri, parlaci, vedi se è imbarazzato, se ti dà un conforto o un aiuto; e parli con chi non c’entra. Ci crocifiggono tutti, uno insieme all’altro. Non è spiega*bile, nella dinamica: tu vai da Zau*ri e lui passa per un imbroglione. Uno fa il fallo e tu parli con l’altro».
R.: «Cosa ti devo dire?».
B.: «E’ un casino, nel primo tempo Papadopulo era il padrone del va*pore. E’ inutile parlare delle cose se poi andate in campo e non le fate. Quante volte si è parlato di Papa*dopulo, sempre lì al limite dell’area tecnica. Banti è Banti, ha fatto una gara in A, ma tu... Arriva uno come te e non riesce a dirgli “Guardi, stia per lo meno al bordo...”, non dico buttarlo fuori, ma non deve stare a contatto coi giocatori. Luca è un co*glione, ma ha fatto una partita. Ci sentiamo...».

leonkkit
27.06.2010, 18:05
Un piccione viaggiatore mi ha recapitato un paio di telefonate fra Giancarlo Abete, all'epoca vice presidente vicario della Figc, e Innocenzo Mazzini, all'epoca vice presidente della stessa Figc. Tema dei colloqui, molto coloriti e gergali, la topica di Rosetti nella celeberrima Lazio-Fiorentina 1-1 del campionato 2004-2005, poi passato alla storia come Calciopoli. Ricordo lo sgorbio: il fiorentino Jorgensen tira e, sulla linea di porta, il terzino laziale Zauri para con le mani. L'arbitro avrebbe dovuto decretare il rigore ed espellere il «portiere» d'emergenza. Abbagliato dal sole, non fece niente. Allenatore della Fiorentina, era Dino Zoff. Mi ha confessato candidamente che nemmeno lui, dalla panchina, si era accorto della gaffe.

Fin qui la ricostruzione. Dai nastri non emergono opinioni piccanti. C'è però un passaggio, nel corso della prima telefonata, in cui Abete e Mazzini si dicono che nell'intervallo Rosetti non poteva non essere stato informato del fatto. Abete, col tono del tifoso da bar più che del dirigente, fa capire, a sua volta, che una persona intelligente, alla prima caduta di un fiorentino in area (un nome non a caso: Di Livio), avrebbe trovato il modo per rimediare.

Domanda: come sarebbe stato letto, quel passaggio così generoso nei confronti della Viola scippata, nel 2006, l'anno del giudizio universale? Con il fastidio che, immagino, procurerà in queste torride ore, o con un'attenzione un pelo più legata alle indagini e alle sentenze che portarono alle sanzioni che sappiamo? Che ne dirà il buon Palazzi? E il valoroso Auricchio? E gli inflessibili pm Narducci, Beatrice, Capuano? Direte: ma che razza di cartolina mondiale è mai questa? L'ho imbucata perché dal 2 aprile 2007 Giancarlo Abete è presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio e non vuole dimettersi, neppure per somma di ammonizioni e fallimenti.

Roberto Beccantini

Anche Beccantini sta iniziando a svegliarsi........Buon per lui

eldavidinho94
29.06.2010, 14:53
...Roberto Beccantini

Anche Beccantini sta iniziando a svegliarsi........Buon per lui

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La vita non è brutta, bisogna solo perderci del tempo. Prendete Beccantini. Roberto Beccantini, classe millenovecentocinquanta, da Bologna, vecchio bucaniere delle principali redazioni sportive. Giurato del Pallone d’oro, juventino eminente e penitente, teorico della grigliata. Uno della grande stampa. Uno che ha giurato per il calcio(in redazione) e contro Moggi. Uno che t’aspettavi scafato e figlio cosciente del suo ambiente, non succube come un lettore. Orbene. A distanza di quattro anni dal tempo in cui si nascondeva (dalla verità) per colpa di Moggi e di circa tre dal tempo in cui scendeva dalla croce (fatta dagli altri) uscendo per colpa di Moggi in libreria, la vita, la sua vita da juventino, è ritornata bella. Alla luce del sole. Allo scoperto e non più al buio dei luoghi comuni afflittigli da gente che pure alla sua età conoscere doveva, i suoi colleghi della stampa. A testa alta e non più chinata su inesistenti colpe. Lui che credeva a Paparesta negli spogliatoi o al reato di parlare con Pisanu oggi non crede manco ad Abete pescato al telefono cinque anni fa a predicare la virtù della compensazione. Oggi non è più un moderato un filino mena gramo che discetta alla pari coi Galdi ed i Palombo e i Vocalelli facendo la parte del marrano punito e convertito. Oggi è un distinto juventino un bel po’ indignato che chiede teste, spiegazioni e dimissioni alla ricerca del tempo che ha perduto. Bene così, Beck.
Il tempo che ci ha fatto perdere, compensiamo.

uccellino di del piero