Visualizza versione completa : Narducci intervista Zanetti, davvero incredibile '78 il mondiale della vergogna
juventinadelsud
27.05.2010, 13:55
su facebook un amico ha pubblicato un link con questa dicitura:
IL P.M. NARDUCCI E J. ZANETTI INSIEME PER "IL MONDIALE DELLA VERGOGNA"
_________________________
L'incontro tra il capitano dell'Inter e il p.m. di Calciopoli Narducci è diventato un documentario, per riflettere e non dimenticare tutto quello che è stato nascosto dietro al Mondiale del '78. Oggi a Roma la presentazione del libro.
qualcuno sa darmi delle delucidazioni?cosa è successo?perchè tanto scalpore?
gabriele
27.05.2010, 16:55
E' tutto vero il P.M. Narducci titolare del Processo di Napoli e il capitano delle m.e.r.d.e. Javier-vinciamo sensa ruvare-Zanetti hanno presentato insieme un libro sui mondiali in Argentina scritto da Pablo Llonto con la collaborazione della cazzatta in rosa
Se non è conflitto d'interessi questo spiegatemi cos'è
E adesso mi spiego anche perchè il Pm Narducci all'inizio del processo diceva , con la bava alla bocca, che non c'erano intercettazioni riguardanti le m.e.r.d.e.
&per i giornalai é tutto normale... :011:
Ma avete notato che se in Italia un po' (troppo poco!!) se ne parla delle nuove vicende di farsopoli, al estero non hanno detto NULLA!!
Che bel mondo in cui viviamo... :vomito:
BISOGNA FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE OVUNQUE!! :mod:
juventinadelsud
27.05.2010, 21:26
ma cosa è successo nel nmondiale del '78 da farci un libro?
e che c'entra narducci con l'argentina e i libri?
27.05.2010 21:14 di Redazione TuttoJuve (http://www.tuttojuve.com/?action=contatti&idutente=3&id=21857)
Fonte: di Christian Rocca - camilloblog.it
Sul sito della Gazzetta dello Sport c’è un video davvero incredibile. Il pm di Napoli Giuseppe Narducci, quello del processo alla Juventus di Moggi, non si capisce bene per quale motivo intervista Javier Zanetti (http://video.gazzetta.it/?vxChannel=Primo%20Piano&vxClipId=2570_c38e3f36-695c-11df-82fb-00144f02aabe), il super capitano della squadra multicampione proprio grazie alle inchieste della procura di Napoli. Siamo sui territori delle affinità elettive Travaglio-Ingroia, l’ennesima conferma del malcostume etico italiano. Ma ormai siamo abituati a tutto. La cosa formidabile non è tanto che il pm Narducci, se potesse, proverebbe a moralizzare trentadue anni dopo anche il calcio del 1978 per la "vergogna" di aver giocato il Mondiale nell’Argentina dei generali, ma che a un certo punto dica a Zanetti, testuale: «Qualche anno fa il subcomandante Marcos ha iniziato un dialogo con te e la tua squadra – c’è anche una foto del subcomandante Marcos con la tua maglietta – e chiese a voi di giocare due partite, una in Messico e una in Chiapas, non credi che questa possa essere una delle più straordinarie partite del calcio mondiale». Di fronte alla risposta diplomatica e perplessa di Zanetti, consapevole che il patetico rivoluzionario marxista non è esattamente un modello da sbandierare, il pm Narducci ha insistito: «Di solito si giocano partite inutili, questa se la farete potrebbe essere la partita tra l’Inter e gli esclusi del mondo». Toghe rosse? Nooo.
http://www.youtube.com/v/5qrcH2KUmSc
alessandro magno
27.05.2010, 22:15
il solito pm stroz. e protagonista. peccato per lui che con questa *******ta si è giocato il ruolo. anche un avvocato di seconta o terza categoria adesso puo chiedere la sua ricusazione.
alessandro magno
27.05.2010, 22:25
narducci sarà il solito pm mentecatto che guarda dove gli pare e non a 360 gradi. nel 78 si gioco il mondiale nell'argentina del colpo di stato dei generali e il clima poteva essere per questo non sereno e di sicura pressione per tutte le nazionali, peccato che nemmeno qualche hanno fà si è fatta una olimpiade in cina e a narducci pare non interessa farci un libro.
Il PM Narducci che lavora insieme ai giocatori dell'Inter e si comporta con Moratto come con un "compagno di merende".
Il mio commento naturale è "che schifo!!!".
Ma almeno è un altro chiodo sulla bara del processo di Napoli.
alessandro magno
28.05.2010, 17:17
Il PM Narducci che lavora insieme ai giocatori dell'Inter e si comporta con Moratto come con un "compagno di merende".
Il mio commento naturale è "che schifo!!!".
Ma almeno è un altro chiodo sulla bara del processo di Napoli.
concordo, quasi quasi mi viene da dire menomale che ha fatto sta cavolata
gabriele
28.05.2010, 17:38
AL PEGGIO NON C'è MAI FINE LEGGETE QUA
Il pm di Calciopoli Narducci, ha curato la prefazione de “I mondiali della vergogna” del giornalista argentino Pablo Llonto. ll libro dedicato ai mondiali che si giocarono in Argentina nel '78 in piena dittatura militare e presentato in questi giorni in Italia.
Non entriamo nei contenuti del libro e non esprimiamo giudizi, ma formalmente, il pm Narducci ha partecipato alla presentazione del libro insieme al capitano dell’Inter J. Zanetti e con ospite a sorpresa proprio il presidente nerazzurro Massimo Moratti. Riportiamo testualmente quanto scrittoda Repubblica: ”A fine presentazione saluti calorosi tra Moratti e Narducci, poi via insieme in ascensore e nulla di più”. Ora non vogliamo dare giudizi, certo è che nulla si fa per salvare almeno le apparenze; vedere il pm Narducci, accusatore nel processo di Napoli, a braccetto con il presidente nerazzurro, chiacchierare amabilmente con il capitano interista non aiuta a distendere gli animi e si somma ad altri episodi “dubbi”.
Immaginate una situazione in cui Guariniello, durante il processo per doping, discute amabilmente con Del Piero dell’uscita di un libro ed interviene a sorpresa Antonio Giraudo ad intrattenere la compagnia..
Senza dimenticare che Massimo Moratti è da tempo annunciato come testimone al processo di Napoli dove lo stesso Narducci è impegnato in prima persona.
Vi sembra eticamente corretto che un pm incontri un teste prima dell'esame in aula?
Ricordiamo tutti che nel 2006, Guido Rossi, ex membro del cda dell’inter viene chiamato ad occupare la poltrona di commissario straordinario della Figc. Durante il suo mandato l’inter, oltre a ricevere un congruo sconto sulla ricapitalizzazione per l’iscrizione al campionato, viene omaggiata di uno scudetto sottratto alla Juventus, lo scudetto “dell’onestà”. Chi l’abbia assegnato non è chiaro. Dai saggi (nominati sempre da Guido Rossi), all’ex commissario è una gara a chi riesce a smarcarsi in modo più convincente, ma nulla toglie che in quel periodo e da quelle persone l'inter ha ricevuto scudetto e sconto. Ricordiamo che sia Guido Rossi, sia il suo stretto collaboratore D’Andrea, concluso il lavoro in Figc sono andati ad occupare delle comode poltrone in Telecom. Non solo. La settimana scorsa, l’esimio giurista, in versione ultrà, era presente alla festa per la conquista della Champions League proprio della sua inter.
Immaginate un Bettega, ex membro del cda juventino, chiamato a capo della figc ed assegnare uno scudetto alla Juventus.
Con la fine del campionato, abbiamo anche avuto l’ufficializzazione che il quotidiano sportivo nazionale, la gazzetta dell sport, ha stretto un rapporto di collaborazione con la stessa inter per promuoverne il marchio. Ma forse la sponsorizzazione aveva già avuto inizio qualche anno fa, nel 2006 (ma anche molto prima!), quando un noto giornalista “rosa”, M.Galdi “collaborava” con Auricchio , colonnello che ha seguito le indagini di calciopoli ora dibattute a Napoli, ottenendo in cambio soltanto l’abbuono per “verbali di multe”.
Abbiamo poco da immaginare in questa circostanza. Sappiamo come sia stato determinante il ruolo dei media ed in particolare della gazzetta per sorreggere interamente calciopoli.
Non dimentichiamo in questo elenco Franco Carraro e le sue raccomandazioni di "non favorire la Juventus", confermate anche quando è stato chiamato come teste al processo di Napoli.
Ritornando al pm Narducci, intervistato da Dario Del Porto , alla fine della presentazione afferma che "L'indagine, al di là di quelle che saranno le valutazioni dei giudici, ha prodotto degli effetti positivi. Non penso proprio che oggi si ripetano quei comportamenti evidenziati dall'inchiesta. Ma non si può dire che il calcio, in questi quattro anni, sia diventata un'altra cosa rispetto ad allora. Questo non è vero". Il giornalista chiede ancora : ”Non sarà perché, come viene sostenuto oggi dai difensori di alcuni fra i principali imputati del processo, l'inchiesta ha colpito solo Luciano Moggi e la Juventus?” ottenendo questa risposta: "È un'obiezione che ho già sentito, ma che non posso accettare. L'indagine è stata condotta con scrupolo, obiettività, senza trascurare alcunché e rispettando le garanzie della difesa. Ora si sta celebrando il processo ed è giusto lasciare al Tribunale il compito di pronunciarsi sulle posizioni dei singoli imputati. Un punto fermo però c'è già, la sentenza del rito abbreviato che riconosce l'ipotesi di associazione per delinquere". Mi fermo qua.
Ora, già negli anni passati Narducci e l’allora Beatrice, non avevamo avuto nessuna remora di parlare di calciopoli ai media. Inutile girarci intorno, un processo mediatico che si è celebrato solo grazie ai dubbi instillati dai titoloni dei giornali, poteva essere sorretto solo attraverso la continua opera di persuasione e il buon Narducci non ha perso occasione (ma sicuramente la credibilità) di approfittarne allora come oggi.
E non è un caso isolato. Eduardo De Gregorio, gup del rito abbreviato, ben prima di rendere pubbliche le motivazioni di condanna dell’ex ad Antonio Giraudo, si è in scioltezza presentato davanti alle telecamere parlando del processo che ha seguito. Questione di opportunità sicuramente ma anche di dubbia credibilità.
Il pm Narducci, a conclusione della sua intervista, afferma, rispondendo su quale è la malattia del calcio italiano, che "Il difetto principale è l'ipocrisia. Si ascoltano quasi esclusivamente banalità anche quando si affrontano argomenti importanti. La realtà viene costantemente nascosta e sono pochi quelli che hanno il coraggio di chiamare le cose con il loro vero nome. Chi trova questa forza, viene letteralmente espulso dall'ambiente". E per esempio di esclusione fa il nome di Carlo Petrini.
In realtà, da quanto possiamo vedere, le “banalità” sono quelle con cui vogliono ottenere una condanna, mentre chiare “evidenze” non vengono nemmeno attenzionate.
alessandro magno
28.05.2010, 17:46
mamma mia davvero al peggio non c'è mai fine .
eldavidinho94
28.05.2010, 19:54
non capisco,
mi pongo le stesse domande di rosamaria
ma cosa è successo nel nmondiale del '78 da farci un libro?
e che c'entra narducci con l'argentina e i libri?
amorejuve
31.05.2010, 23:54
Vedremo come andrà a finire per la ricusazione che mi pare un fatto dovuto davanti a un simile evento che fa cadere oggettivamente il principio della terzietà perchè non dimentichiamoci che l'accusa rappresenta non una parte in causa (l'Inter o chi altri) ma... lo Stato.
E' il segno di uno strapotere, quello interista, ormai senza freni inibitori.
eldavidinho94
01.06.2010, 13:03
È normale che il PM di Calciopoli se la spassi con Moratti e Zanetti? (http://juvemania.it/e-normale-che-il-pm-di-calciopoli-se-la-spassi-con-moratti-e-zanetti/)
Non sarà sfuggito ai lettori che seguono le vicende di Calciopoli un episodio, chiamiamolo anomalo, che ha trovato spazio (risicato) sui media. Protagonista in prima battuta il pm del processo di Napoli, Giuseppe Narducci, che incontriamo non nella sua veste professionale, ma come autore di una prefazione di un libro sui mondiali di calcio che si svolsero in Argentina nel ’78. Autore della prefazione, ma anche di un’intervista al capitano dell’Inter Javier Zanetti e con il merito di aver fatto tradurre il libro in italiano. Presente dunque in pompa magna alla presentazione a Roma, una cosa che appare anomala e i commenti in questo senso ci paiono esemplificati dal blog Camillo di Christian Rocca che con la sua penna mordace scrive che «il pm di Napoli, Narducci, quello del processo alla Juventus di Moggi, non si capisce bene per quale motivo abbia intervistato Javier Zanetti, il supercapitano della squadra multi campione proprio grazie alle inchieste della procura di Napoli».
Ma questa è solo la prima parte, la seconda ancora più anomala, viene dall’improvvisa apparizione, durante la conferenza stampa, del presidente dell’Inter, Massimo Moratti. Il patron nerazzurro lascia in tutta fretta Milano e si proietta a Roma, dovenon era stato neppure invitato. Ora quale poteva essere il motivo di questa presenza, se non l’intenzione di incontrare il pm di Calciopoli? Non è stata certamente una cosa eticamente corretta, se ne è reso conto anche l’articolista di Repubblica che nel resoconto dell’evento non ha potuto esimersi dall’annotare che la presenza di Moratti avrebbe prestato il fianco a “dietrologie”, evidenziando i “saluti calorosi” intervenuti tra i due, e proseguendo infine “poi via insieme in ascensore e nulla di più”. Quel “nulla di più” voleva sgombrare il campo dalle dietrologie, ma chi glielo aveva assicurato all’articolista che non c’era niente di più, sapeva cosa si erano o si sarebbero detti?
Guardiamocomunque la cosa anche dalla parte di Narducci. Il pm del processo di Napoli sa perfettamente della possibilità di una chiamata di Moratti nel processo come teste indicato dalla difesa Moggi. Ed è normale che il pubblico accusatore interloquisca con una persona, prossima ad essere convocata nel processo? Non c’entra Narducci? Ha fatto tutto Moratti, irrompendo nella conferenza e provocando l’incontro? Benissimo, in tal caso ilpmdoveva limitarsi a un saluto molto formale (non “caloroso”) e meno che mai doveva lasciare la sede della conferenza insieme a Moratti, accomodandosi in ascensore.
A questo punto non si può dar torto a quel sito juventino (“Giù le mani dalla Juve”) che commenta risentito «non si fa nulla, neanche per salvare le apparenze». Va detto d’altrondeche il pm Narducci non è nuovo ad iniziative anomale: in una sua recente intervista, ha detto che il mondo del calcio è popolato da ipocriti, rivolgendo poi il suo pensiero, quasi riverente, verso Carlo Petrini, quasi fosse, quest’ultimo, il solo ad avere il coraggio di parlare (per dire menzogne). Ha brillato per la sua presenza alla presentazione dei libri del Petrini stesso, tra cui “Calcio nei ********”, vendite 0 regalati 5. Per chi non lo conoscesse, Carlo Petrini è un ex giocatore, implicato (e condannato) nel calcio scommesse del passato.
L’anomalia della situazione appare anche da un piccolo passo indietro che facciamo. Il 3 aprile di quest’anno, subito dopo la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche “sfuggite” tra il designatore Paolo Bergamo e Massimo Moratti, la Procura (ma si parla di “fonti interne ad essa”) non si è preoccupata nemmeno di valutare con attenzione le nuove telefonate, o attendere quelle che sarbbero arrivate, ma ha dato la sua “sentenza”, parlando di “un’opera di disinformazione allo stato puro”. Dunque, con sicurezza (apparente) basata sul niente, sibila il parere (di parte), e meno male che non è la Procura a fare il giudice. Ha un significato il fatto che quelle telefonate riguardavano l’Inter, un club forse di intoccabili?
Aggiunta finale: all’indomani dell’incontro di Roma Moratti, evidentemente ringalluzzito dalla presentazione del libro, parla con la Gazzetta dello “scudetto 2006” scippato alla Juve, e la sua difesa è più ferma che mai nel volerlo tenere ad ogni costo e considerarlo suo. Chissà cosa deve aver pensato in quel momentoFabio Capello, lui cheha sempre detto di sentire suo quel titolo, conquistato sul campo.
(Di Andrea Valle per ‘Libero’)
Rispondo alla domanda dell'articolo precedente:
È normale che il PM di Calciopoli se la spassi con Moratti e Zanetti? (http://juvemania.it/e-normale-che-il-pm-di-calciopoli-se-la-spassi-con-moratti-e-zanetti/)
E lo fanno alla luce del sole perchè sanno che non ci saranno mai ripercussioni. Lo sappiamo anche noi. E Carraro lo disse ma pochi lo ricordano: l'Inter non potrà mai andare in B per una questione finanziaria. Chi oserebbe mettersi contro qualcuno che in Italia controlla il petrolio?
A rafforzare l'articolo postato prima da elda c'è un altro articolo dello ju29.ro:
Dopo Piccioni e Narducci, spunta anche Auricchio: è proprio triplete!
C'erano un argentino, un milanese e due napoletani...
Sembrerebbe l'inizio di una barzelletta... In effetti la storia che sto per raccontarvi forse un po' lo è.
Roma, Palazzo Valentini (sede istituzionale della Provincia di Roma), giovedì 27 maggio ore 17,30.
Si presenta il libro di Pablo Llonto ("I mondiali della vergogna"), un giornalista argentino che, trentadue anni dopo, ritorna sui Mondiali del '78 e sui misfatti di cui si macchiò il regime militare argentino dell'epoca.
La prefazione del libro è a firma di Giuseppe Narducci, il PM di Napoli.
L'accostamento per la verità mi pare singolare; la curiosità mi vince. Andiamolo a sentire questo dott. Narducci, andiamo a vederlo da vicino.
Le sue apparizioni al processo di Napoli non mi sono piaciute ma, lo so, quando c'è di mezzo la Juve torno bambino: l'amore mi acceca.
Devo superare i miei pregiudizi: un po' di obiettività, mi dico, e tutto sarà più chiaro.
Alcune fortunate coincidenze mi portano nel centro di Roma in prossimità dell'orario previsto per l'inizio della presentazione e così mi convinco.
La sala è ampia: molte file di sedie (sufficienti per almeno 150 persone), diversi posti vuoti.
Una rapida occhiata al palco dei relatori. Riconosco solo Gianni Minà... Mmmh... Non è un buon inizio: vabbè che devo essere obiettivo, ma certo non potete chiedermi miracoli.
L'inizio dell'intervento di Pablo Llonto fortunatamente mi rapisce... ma dov'è Narducci? Comincio a scrutare la platea ma non lo vedo: dannazione, magari non è venuto!
Guardo la prima, la seconda, la terza fila quando, all'improvviso, scorgo, sia pur di spalle, una sagoma divenutami negli anni (purtroppo) familiare... No, non è Narducci... E' il "petroliere" cartonato, l'indossatore di scudetti altrui... E' proprio lui, Massimino Moratti!!!
E che ci fa Moratti qua? Pochi giorni dopo aver vinto la Champions, alla presentazione di un libro sui Mondiali del '78 e sul generale Videla, a Roma... Tutto questo mentre José lo ha appena mollato e Florentino non vuole neppure pagargli la penale.. Mah... Deve aver avuto davvero i suoi buoni motivi...
Non a caso mi sembra molto distratto, poco interessato al contenuto degli interventi.
Come uno scolaro indisciplinato è sempre lì a parlottare fitto fitto con il suo "compagno di banco"... Eh sì, perchè ci sono molti posti vuoti nella sala, ma la sedia vicina a quella del "petroliere" è occupata.
Deve essere un suo caro amico, mi dico: stanno sempre a parlà...ma allora che ce sò venuti a fà? Quanto gli piace chiacchierà a 'sti due, oh...
La curiosità cresce.
E chi sarà mai sto "compagno di banco" del petroliere? Magari è uno famoso... Che ne so, Cobolli Gigli... O magari Oriali (mi tornerebbe pure utile, devo rinnovare il passaporto)... No, niente, non si gira... Riesco a vederlo solo di profilo...
Certo, visto così, mi ricorda qualcuno... Però no, non può essere lui... Ma figurati... In Italia la giustizia è ancora una cosa seria...
Niente da fare, sono sempre il solito: mi è bastato intravedere la sagoma di Moratti ed il fanciullino bianconero che è in me (da quattro anni pure un po' incazzato) riprende il sopravvento e mi annebbia la vista...
Come fai a pensare certe cose? Come puoi anche solo pensare che lì, seduto vicino al "petroliere", a parlottare fitto fitto con lui come due vecchi amici, come due compagni di mille battaglie, come protagonisti di tante "zingarate" ci possa essere lui: Auricchio!!! Non ci voglio credere... Si sta girando...
*****! E invece è proprio lui! Il Colonnello della Benemerita Arma dei Carabinieri, dott. Auricchio!
Il segugio di Calciopoli: quello che "l'Inter non ci interessa"; quello che trascrive le telefonate su Ilaria D'Amico e considera irrilevanti quelle sulle grigliate di Facchetti.
Lui sì, proprio lui, il testimone che ha già deposto al processo di Napoli e che parlotta fitto fitto con il testimone (Moratti) che a Napoli deve ancora deporre.
Sempre lui, quello che, trascrivendo 4.000 telefonate su 171.000, si è dimenticato di valutare la rilevanza non solo penale ma anche sportiva delle telefonate che non ha trascritto.
Lui che - così facendo e con la gentile collaborazione della Procura Federale della FIGC - ha fatto maturare la prescrizione sportiva regalando uno scudetto e l'impunità sportiva all'Inter e che parlotta fitto fitto con chi ha beneficiato dei suddetti graditi omaggi.
Lui, il persecutore di reati che parlotta fitto fitto con il consigliere di amministrazione di una società la cui security è accusata di aver spiato illegalmente mezza Italia politica, economica e sportiva e che per questo è sotto processo (la società) a Milano.
Lui, il custode della legalità che parlotta fitto fitto con il socio di Tronchetti Provera, quello che ammalia la "rosea" ma evidentemente non convince altrettanto la Panasiti, il GUP di Milano che ha trasmesso gli atti alla Procura per un supplemento di indagini sulla questione della security Telecom che faceva tutto da sola.
Il fanciullino bianconero sta prendendo il sopravvento e mi urla in testa: hai visto? Bisogna sempre credere ai bambini.
Mi difendo... Cerco di far prevalere le ragioni della ragione: ma no, dai ,è tutto legale.
Il fanciullino insiste: probabilmente è tutto legale, ma certo è tutto molto strano.
Mi arrendo: effettivamente è tutto molto strano.
Che c'entra Auricchio con i Mondiali del '78 e con Videla? Che c'entra Moratti con i Mondiali del '78 e con Videla? E se c'entra Moratti come mai solo lui e non anche almeno uno degli altri 19 presidenti di serie A?
La presentazione del libro si avvia alla conclusione: è il momento dei saluti e dei ringraziamenti che dal palco vengono innanzitutto rivolti a "Pino"... sì lo chiamano così il dott. Narducci... adesso finalmente lo vedo...E' poi la volta di Valerio Piccioni, il giornalista della Gazzetta che ora si alterna con Galdi nel fare i resoconti delle udienze da Napoli...
E' una riunione in cui sono tutti amici... Così si dicono gli uni con gli altri nel momento dei saluti e dei ringraziamenti...
Il fanciullino bianconero mi urla: ma lo erano anche e lo erano già nel 2004, tutti amici?
Non gli rispondo.
Sono perplesso, un po' stordito.
Siamo tutti in piedi, un signore con abito chiaro si avvicina al Colonnello Auricchio (sembrano in confidenza) ed a bassa voce gli fa: "Scusa, l'unica cosa che non ho capito è che c'entra Moratti?"
Il Benemerito si schernisce evasivo, balbettando un "No, niente, ha dato la disponibilità dei calciatori".... Una risposta in linea con quelle fornite al processo in qualità di testimone... Molto poco convincente.
E' tutto molto strano, ma almeno mi consolo: la stranezza l'abbiamo colta almeno in due.
Non di più purtroppo.
Sono passati cinque giorni ormai. E mentre la notizia di Moratti e Narducci che se ne vanno via insieme in ascensore sui giornali ci è arrivata, la presenza di Auricchio si è dissolta come quella di un fantasma.
Ha ragione il fanciullino bianconero. Il folle amore per la Juve non acceca: aguzza solo la vista. C'erano un argentino, un milanese e due napoletani...
Purtroppo non è una barzelletta.
Noi ci teniamo solo l'argentino e con lui il coraggio delle madri di Plaza de Mayo e la loro voglia di verità.
Dunque, sui giornali abbiamo letto della presenza di Moratti e di Narducci, nessuno ha notato quella del Colonnello Auricchio, seduto accanto al presidente interista. Se ad Auricchio e Narducci aggiungiamo Piccioni, l'inviato della Gazzetta al processo di Napoli, otteniamo un triplete di tutto rispetto, non c'è che dire. Tutti in trasferta a Roma, tra l'altro, che coincidenza!
Bè avete capito no? Non serve aggiungere altro
gabriele
01.06.2010, 13:44
http://i2.ytimg.com/vi/XJaiWs0eGoA/default.jpg (http://www.youtube.com/v/XJaiWs0eGoA&autoplay=1)
Clicca sulla miniatura per vedere l'incontro Narducci-Moratti-Auricchio
http://www.ju29ro.com/images/stories/bigfoto/varie/auricchio_moratti01.jpg
http://www.ju29ro.com/images/stories/bigfoto/varie/auricchio_moratti02.jpg
Luca vedi se riesci a recuperare il video alla fine dell'articolo che io non ci sono riuscito
Questo sono foto e documenti da portare al processo di Napoli e .... in seguito .... al processo d'appello per il caso GEA.
eldavidinho94
01.06.2010, 22:54
bellissimo articolo
QUELLO CHE I GIORNALI...NON DICONO
ci serviva calciopoli, ci serviva questo gruppo
di volontari giuridici-web
per sapere queste verità!!!
:vomito:
alessandro magno
01.06.2010, 22:57
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alessandro magno
01.06.2010, 22:58
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e se ne vanno in ascensore insieme davanti a tutti senza che nessuno ha
nulla da dire .
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alessandro magno
02.06.2010, 18:45
BECCANTINI (La Stampa): "Non proprio il Massimo, quel trio..."
02.06.2010 19:14 di Redazione TuttoJuve (http://www.tuttojuve.com/?action=contatti&idutente=3&id=22261) articolo letto 368 volte
Fonte: di Roberto Beccantini per "La Stampa"
http://www2.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/682cbbcff77767221518f5510a7bf2da-68330-1275499205.jpeg© foto di Federico De Luca
Ricapitolando: il professor Guido Rossi, ex commissario straordinario della Figc ai tempi di Calciopoli, ospite vip di Massimo Moratti al Bernabeu di Madrid in occasione di Bayern-Inter, finale di Champions League, la sera del 22 maggio. Cinque giorno dopo a Roma, di pomeriggio, presentazione di un libro del giornalista Pablo Llonto («I Mondiali della vergogna») sull’epopea settantottina del general Videla e di capitan Passarella. Tutti a palazzo Valentini. Tutti chi? L’autore e il prefatore, Giuseppe Narducci in persona. Proprio lui, uno dei pm del processo di Napoli. Sin qui, nulla da dire. Liberissimo, Narducci, di «interrogare» qualsiasi argomento: e poi il libro, credetemi, è un piccolo gioiello. Sul serio. Racconta e «respira» l’aria che tirava, non l’aria fritta dei telegiornali d’epoca. Il bello viene dopo. In sala fra gli ospiti, Massimo Moratti, argentino d’antica vocazione, dalla «Comuna Baires» di Milano in poi. Vicino a lui, il tenente colonnello Attilio «Non ricordo» Auricchio, il carabiniere delle intercettazioni e dei brogliacci. Il cardine dell’indagine che ha portato la Juventus in serie B e restituito Carraro alla solita poltrona.
Premesso che Narducci, Auricchio e Moratti sono liberi cittadini - e, incontrandosi, non hanno infranto alcuna legge: al diavolo i complottisti - molti «pazienti» juventini - e, per fortuna, anche non rari «ricoverati» interisti - mi hanno scritto domandandomi se fosse proprio il caso che Narducci incontrasse Moratti e Auricchio, seduto vicino al presidente, confabulasse con lui (lui Moratti).
Naturalmente, non era proprio il caso. Come non era proprio il caso che Guido Rossi accettasse l’invito madrileno del suo ex presidente. Ma siamo in Italia, la Betlemme dei conflitti di interesse e del disinteresse per la decenza. L’Inter è uscita «pulita» da Calciopoli 1, non altrettanto da Calciopoli 2, il cui sbobinamento è in corso d’opera. Ignoro cosa si siano detti Moratti e Auricchio. Ballano i nastri di Giacinto Facchetti, nel 2006 curiosamente trascurati o occultati. Al posto di Moratti, avrei declinato l’invito. Al posto di Auricchio, pure. E al posto di Narducci, non ve lo dico...
Scherzi a parte. Il fatto che pure qualche interista sia arrossito, fa sperare in un Paese migliore, capace di resistere alle vedove dei vecchi regimi e alla vaselina dei nuovi. Piaccia o non piaccia, il petroliere dovrà testimoniare a Napoli. Piaccia o non piaccia, Narducci si fidò di Auricchio e dichiarò in pubblico che di telefonate fra Moratti e i designatori, manco l’ombra. Piaccia o non piaccia, Auricchio non considerò rilevanti le «grigliate» di Facchetti, dipendente di Moratti. Per questo, sarebbe stato opportuno evitare triangoli così scaleni, così ambigui.
eldavidinho94
04.06.2010, 08:43
beccantili, giornalista pragmatico e molto intuitivo,
piccante negli articoli, l'ha messa sul piano morale:
non c'è nulla di male nell'incontrarsi, vero,
ma dopo lo scandalo calciopoli, e soprattutto
quel mondiale vinto dall'argentina tra evidenti polemiche,
che bisogno c'era di fare interviste elogiative a zanetti
ed incontrarsi con moratti(e auricchio)
prossimo teste al processo di napoli?
FUORILUOGO
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