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Visualizza versione completa : Disdettiamo il Canone RAI: ora si può!


mplatini62
29.09.2009, 12:39
Non so se state seguendo la campagna,
a mio modo di vedere, meritoria del Giornale
e di Libero, sulla possibilità di non pagare
più l'iniquo Canone RAI...
In questi giorni il Giornale ha altresì pubblicato
il fac simile e le procedure da espletare per
farsi "suggellare" il proprio televisore.

Questa campagna è partita dopo l'ennesima
farsa indecente messa in scena da teleimbonitori
da strapazzo che fanno politica e lauti guadagni
senza remore e senza tener presente e in nessun
conto la pluralità delle opinioni degli italiani che
pagano il Canone.
Parecchi intellettuali e nomi famosi stanno appoggiando
questa iniziativa.

Io dal canto mio dico basta!
La RAI è un servizio pubblico pagato dagli italiani:
che faccia perciò il servizio pubblico, rispetti le idee e
i diritti di tutti con trasmissioni imparziali, informative e
dove ci sia il giusto contradditorio.

La RAI è di tutti gli italiani! Non è Cosa Loro,
dei vari Santoro, Annunziata, Floris, Fazio, ecc ecc.
Non è l'ennesimo stipendificio lottizzato dai politici,
per lo più di sinistra!

Si facciano se vogliono una tv per loro conto e con i loro soldi
e non con il danaro MIO!!!

alessandro magno
29.09.2009, 15:00
si ,ho notato il caso e lo sto seguendo sui siti sia del giornale che di libero,dove c'è il modulo scaricabile per fare la domanda di disdetta del canone .anzi se vogliamo possiamo postarlo qui.

non ho messo questa notizia perchè l'ho trovata sempre riferita a santoro e travaglio e credo che il canone rai sia un furto indipendentemente dalle trasmissioni che siano pro destra o prosinistra .
bene hai fatto a postarla tu.


comunque sono favorevolissimo all'abolizione di questa tassa assurda e iniqua.

bdc
29.09.2009, 15:42
Sono favorevolissimo all'eliminazione del canone RAI. Già 10 anni fa nelle sedi della Lega c'erano le istruzioni per fare disdetta del canone RAI.

Inoltre vedrei bene altre iniziative in merito al sistema televisivo italiano.

Eliminazione del legame tra Governo (indipendentemente dal colore) in carica e vertici RAI.

Eliminare i regali mafioso-corruttivi mediante i quali un titolare di frequenza nazionale paga allo Stato (cioè a noi) solo l'1% del fatturato conseguito.

Licenziamento dei manager pubblici che vengono rimossi dal proprio incarico o che non siano in grado di far quadrare i bilanci della tv di Stato.

P.S. Sul sistema dell'informazione TG mi viene una domanda in mente. Visto che i tg di RAI1, RAI2, Rete4, Canale5 e Italia1 sono assolutamente identici .... perchè RAI3 non sposta l'orario del suo telegiornale? Rappresentando l'unica alternativa otterrebbe uno share molto alto. Eppure ai dirigenti RAI non viene in mente una soluzione semplicissima per far aumentare il fatturato dell'azienda. E' una cosa veramente strana in un'economia libera.

alessandro magno
29.09.2009, 15:48
Sono favorevolissimo all'eliminazione del canone RAI. Già 10 anni fa nelle sedi della Lega c'erano le istruzioni per fare disdetta del canone RAI.

Inoltre vedrei bene altre iniziative in merito al sistema televisivo italiano.

Eliminazione del legame tra Governo (indipendentemente dal colore) in carica e vertici RAI.

Eliminare i regali mafioso-corruttivi mediante i quali un titolare di frequenza nazionale paga allo Stato (cioè a noi) solo l'1% del fatturato conseguito.

Licenziamento dei manager pubblici che vengono rimossi dal proprio incarico o che non siano in grado di far quadrare i bilanci della tv di Stato.

P.S. Sul sistema dell'informazione TG mi viene una domanda in mente. Visto che i tg di RAI1, RAI2, Rete4, Canale5 e Italia1 sono assolutamente identici .... perchè RAI3 non sposta l'orario del suo telegiornale? Rappresentando l'unica alternativa otterrebbe uno share molto alto. Eppure ai dirigenti RAI non viene in mente una soluzione semplicissima per far aumentare il fatturato dell'azienda. E' una cosa veramente strana in un'economia libera.


quoto.
via la politica dalla rai. privatizzare. vendere a sogetti diversi.nessun finanziamento pubblico, e ognuno si fà il tg che vuole . chi gli piace lo segue, chi no cambia canale.
assurdo che con i miei soldi devo finanziare gente che mi viene assolutamente addosso.

idem per i giornali.

faccio una postilla sul tg3 . diverso è diverso ,purtroppo ,per quel che mi riguarda è il peggiore. come tutto lo staff di rai 3.
questa tv oramai rappresenta una lottizzazione nella lottizzazione. non esiste nessuna tv in italia , ma credo nel mondo , dove tutti ma proprio tutti, dagli speaker ai programmi politici e non ,ai documentaristi a comici,agli ospiti addirittura, son di estrazzione di un unico partito.anzi ad oggi ,di una corrente di un unico partito.
per quel che mi riguarda rai 3 rappresenta proprio il contrario di pluralismo e sicuramente un modo di fare tv da evitare.
gli altri sono sicuramente appiattiti ma questi sono schierati alla grande.

ecco rai 3 si faccia privata e se la paghi chi se la guarda

juventinadelsud
29.09.2009, 19:28
questo è uno degli argomenti che più mi sta a cuore e non ho letto libero in questo periodo.ma questo modulo funziona veramente o e tanto per farlo? e poi mi chiedo come mai nessuno a trattato l'argomento cercando di avvisare il maggior numero di cittadini?

mplatini62
30.09.2009, 06:55
Basterebbe privatizzare la RAI...
o farla continuare solo con gli introiti pubblicitari
o solo col canone. E facesse il vero servizio pubblico!
Come le altre tv.

Visto che la par condicio politica, ad esempio è
applicato alle tv pubbliche e private...
che siano uguali in tutto allora!

alessandro magno
30.09.2009, 18:00
Videorivolta: disdiciamo il canone Rai
Le istruzioni per staccare la spina
http://www.libero-news.it/img/template/default/riga_sottotitolo.jpg
<script type="text/javascript"> <!-- document.write("<img src=\"http://www.libero-news.it/app/webroot/img/template/default/logo_oknotizie.gif\" border=\"0\" alt=\"OKNOtizie\"/> (http://www.juveforum.it/forum/\&quot;http://oknotizie.alice.it/post?url=&quot;+encodeURIComponent(document.location.hr ef)+&quot;&title=&quot;+encodeURIComponent(document.title)+&quot;\&quot;)") --> </script>http://www.libero-news.it/app/webroot/img/template/default/logo_oknotizie.gif (http://oknotizie.alice.it/post?url=http%3A%2F%2Fwww.libero-news.it%2Fwebeditorials%2Fview%2F2895&title=Libero%20News%20-%20Videorivolta%3A%20disdiciamo%20il%20canone%20Ra i)
http://www.libero-news.it/img/template/default/icona_invia.gif (http://www.libero-news.it/mailer/share/webeditorials/2895) http://www.libero-news.it/img/template/default/a_piccola.gif (http://javascript%3Cb%3E%3C/b%3E:void%280%29) http://www.libero-news.it/img/template/default/a_media.gif (http://javascript%3Cb%3E%3C/b%3E:void%280%29) http://www.libero-news.it/img/template/default/a_grande.gif (http://javascript%3Cb%3E%3C/b%3E:void%280%29) | 29/09/2009 |<!--di -->

http://www.libero-news.it/app/webroot/img/webeditorials/29092009105336rai-01.jpg di Franco Bechis - Addio Rai, non ti guardo più. C’è un modo solo per staccare la spina ai Michele Santoro, ai Marco Travaglio, ai Fabio Fazio, ai processi nelle piazze virtuali ai maldipiancia e alle offese patite dai teleschermi della tv di Stato: non pagare più il canone. Fate quel che volete, ma non in nome mio. E soprattutto non con i miei 107,50 euro all’anno. E si può fare in modo del tutto legale, spiegato per filo e per segno anche sul sito Rai dedicato agli abbonati, senza avere paura delle conseguenze. Basta avere un quarto d’ora di tempo, inviare una raccomandata alla Agenzia delle Entrate e attendere l’unica pena possibile: un finanziere che metta un sacco di iuta sigillato intorno alla vostra tv. Accade in un caso su dieci e normalmente dopo due o tre anni. A quel punto per togliere la iuta dalla vostra tv basta tornare a pagare il canone. Ma intanto ci si è tolti la soddisfazione di inviare un bel “vaffa” (come quello che augurava Beppe Grillo) ai vari Santoro e a chi li impone in onda. Altre volte partiti e movimenti politici hanno iniziato campagne che invitavano alla disobbedienza fiscale sul canone Rai. Ma il prezzo da pagare è stato alto: l’Agenzia delle Entrate si è messa alle costole del nuovo evasore, e se prima non si desisteva dal proposito, arrivava una bella cartella fiscale con tutto il suo carico di conseguenze. Perfino il fermo amministrativo di beni (auto, moto, altre proprietà) che non potrebbero più essere usati né rivenduti. Rischio dunque altissimo, e molte campagne (dai radicali alla Lega Nord) contro il canone Rai sono finite nel nulla per una comprensibile e motivatissima paura degli abbonati.
Il modulo

Ma anche se pochi la conoscono esiste una via legale alla disdetta del canone. L’hanno percorsa nell’ultimo triennio circa 600 mila vecchi abbonati a cui non è accaduto praticamente nulla. È tutto in regola, tanto è che è la stessa Rai a spiegare come fare nel suo sito dedicato agli abbonamenti. Per non pagare più il canone c’è una sola pre-condizione: quella di essere in regola con i pagamenti passati. Poi bisogna dichiarare di non volere più un televisore a colori in casa. Se lo si aveva (il canone è una sorta di tassa di possesso dell’apparecchio), bisogna autocertificare di averlo distrutto o rottamato oppure venduto, donato ad altri di cui bisogna indicare le generalità. Ma non è necessario avere un “complice”. Si può anche semplicemente dichiarare che non si vuole più utilizzare quel televisore. Questa intenzione va comunicata compilando apposito modulo che si può reperire su molti siti Internet e presso tutte le associazioni a difesa del consumatore e inviare disdetta a mezzo raccomandata all’Agenzia delle Entrate - S.A.T. - Sportello Abbonamenti Tv- Ufficio Torino 1- c.p. 22 - 10121 Torino. Nel modulo chi disdetta il canone chiederà all’erario di venire a suggellare uno o più televisori presenti nella propria abitazione. Per ognuno degli apparecchi in possesso dovrà pagare per l’ultima volta una mini-tassa di 5,16 euro attraverso un vaglia postale da inviare alla medesima destinazione. A questo punto si potrà non pagare più il canone Rai per il resto della vita. E gli apparecchi tv possono restare in funzione fino a quando non saranno messi i suggelli da parte dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Verranno? L’esperienza di centinaia di migliaia di cittadini che ha già seguito la via legale del divorzio dal canone Rai dice che è altamente improbabile. Ancora più improbabile se questo tipo di disdette arriva a pioggia.
La legge prevede infatti che non sia l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi della suggellazione degli apparecchi, ma la Guardia di Finanza. I militari non possono entrare in casa di un cittadino se non glielo permette il diretto interessato. Se insistono, si ha diritto a chiedere visione del mandato loro consegnato. Si può chiedere di ripassare con regolare mandato (che non potranno avere) o portargli in strada un apparecchio per compiere la procedura. Loro lo infileranno in un sacco di iuta che verrà richiuso con i sigilli. In qualsiasi momento questi potranno essere tolti tornando a pagare regolarmente il canone di abbonamento Rai. Ma si può in genere dormire sonni tranquillissimi: la Guardia di Finanza ha ben altro da fare che correre in giro con quei sacchi di iuta. Di questi tempi poi è caccia grossa ai grandi evasori, ai paradisi fiscali, alle finte residenze e gli apparecchi Rai da suggellare rischiano di finire davvero in fondo alla lista delle comande e spesso per essere del tutto dimenticati.
Il signor Faccio

L’operazione è dunque legale, si può compiere in circa 15 minuti, e serve soprattutto come messaggio a chi amministra e gestisce la Rai con una limitatissima pena del contrappasso. Peraltro se il pressing delle disdette avrà successo e la tv di Stato tornerà alla sua unica vera missione, che è di svolgere un servizio per e non contro il pubblico si potrà anticipare qualsiasi missione a scoppio ritardato delle fiamme gialle tornando a pagare il canone meno a malincuore. Per altro per capire i termini della sanzione dei suggelli basta ripercorrere un caso che è arrivato fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo. È quello di un cittadino italiano, Bruno Antonio Faccio, che il 20 dicembre 1999 aveva inoltrato alla Rai la richiesta di disdetta legale dall’abbonamento al servizio radiotelevisivo pubblico. I sigilli al televisore sono stati posti il giorno 29 agosto 2003, quindi a tre anni e mezzo di distanza dalla disdetta. Lui è ricorso alla Corte sostenendo la violazione del diritto di ogni cittadino ad essere informato e la violazione della sua vita familiare per quei sigilli. Gli hanno dato torto, sostenendo che la misura è proporzionata alla necessità di dissuadere dal mancato pagamento di una “piccola tassa da 107,5 euro”. Il signor Faccio è comunque una eccezione. Nel solo 2007 le disdette legali al canone sono state oltre 250 mila. I sigilli messi agli apparecchi dalla Guardia di Finanza meno di 10 mila.


Il modulo (reperibile su http://www.associttadini.org/canonerai/ oppure http://sosonline.aduc.it/modulo/disdetta+del+canone+rai_24.php):

http://www.ilgiornale.it/web/pdf/no_canone.pdf

mplatini62
01.10.2009, 13:01
Ho appena saputo che nella trasmissione Annozero(una trasmissione Casa Chiusa)di stasera, sarà ospite la D'Addario, nota escort(prostituta di gran lusso e nuova mata hari)assurta a personaggio mediatico di fondamentale importanza(?).
E a questo proposito Le chiederei, se fossi ospite:
1) cosa significa fare la escort;
2) quali sono le sostanziali differenze con la prostituta classica;
3) come mai ha intrapreso questo...mestiere;
4) quali sono le sue mansioni;
5) quali sono le sue specifiche tariffe;
6) quanto guadagna in un mese;
7) se è usuale per una escort portare registratori o telecamere nascoste
recandosi agli appuntamenti "galanti"(?);
8) gli chiederei il recapito telefonico!!! :icon_wink::rideretanto:Non credo che gli basteranno i miei 10 €, e comunque non porterà il registratore!

E dopo le risposte, sicuramente sincere ed esaustive, chiederei al conduttore:
è normale e legittimo dare più credito ad una escort(non ad una prostituta, che ne ha molto di più a mio parere)che a un Presidente Del Consiglio democraticamente eletto dal Popolo Sovrano? Visti i precedenti e le frequentazioni poco lecite della stessa D'Addario? Che credibilità può avere una persona che opera la sua nobile professione con un registratore nella guepiere? E' onesto trasformare una trasmissione pagata col canone Rai in una sorta di "Colpo Grosso" anni 2000, in un bordello...
come fossimo per strada? Sul Raccordo Anulare di Roma?
Questa è l'informazione che da il servizio pubblico? Questo è l'esempio e
l'educazione che si da ai giovani? Che fare l'escort, per una donna è un mestiere come un altro? Questo è il rispetto per le donne, per quelle poverette, costrette a prostituirsi per vero bisogno o perchè ricattate e malmenate: nessuna differenza con la Escort D'Addario(per me solo Prostituta d'alto bordo)? E magari candidarla nelle liste del PD?

Perchè non vedo lo stesso accanimento, ardore ed attenzione verso gli
stupratori, verso i terroristi islamici, verso chi ammazza i propri figli perchè
innamorati di un "infedele" europeo, verso gli immigrati che rapinano ed uccidono gente inerme? Ecc ecc. Eccidi di cristiani in Africa e nell'estremissimo Oriente...Nessuna trasmissione su questi temi???

eldavidinho94
01.10.2009, 13:37
io l'unico giornale che seguo
è quello su rai 3 della regione, ma soprattutto
teleregione, telenorba ecc. ecc., tutte tv locali...

pero staccando la spina alla rai,
ci resta solo lo schifo di *****set!

non ho capito bene cio che ha detto ale
privatizzando le tv, ognuno si compra quella che vuole
e si vede quella che preferisce,
ma le nuove tv private chi le fa? gli stessi di prima?
seondo me si evita di regalare soldi
a coloro che non fanno informazione sana,
ma la differenza con le tv private è lieve...

alessandro magno
01.10.2009, 16:24
sulla rai intendo che finche c'è tv di stato è evidente che la politica non se ne tira fuori , quindi meglio vendere le tv a privati, evidentemente non a berlusconi che ne ha già 3 ma ad altri che decidano una linea editoriale propria e facciano i telegiornali che preferiscono , poi ogni utente si guarda il telegiornale che preferisce , proprio come si fà per i giornali.
è evidente che in questo caso il canone non si dovrebbe pagare piu.


per mplat.

aggiungo sulla d'addario che è veramente squallido che si cerchi di montare per forza un caso di mignotte per coprire una tangentopoli della sanità e del centrosinistra pugliese.
credo che a buon diritto la gente sarebbe piu interessata a quest'altra notizia.

bdc
01.10.2009, 16:32
RAI3 è apertamente schierata dalla parte sinistra del vecchio sistema politico.

RAI1, RAI2, Rete4, Canale5 e Italia1 sono schierate dalla parte destra del vecchio sistema politico.

Purtroppo la televisione italiana è pura spazzatura. L'unico modo è cercare informazioni su internet. Ricordate quanta fatica per trovare informazioni a favore di Moggi sul caso Calciopoli?

Sulla D'Addario in tv non ci vedo nulla di male. La televisione è piena zeppa di ragazze pronte a concedersi per ottenere lavoro e soldi. Una prostituta in più non cambia la qualità della tv italiana.

eldavidinho94
01.10.2009, 21:35
sulla rai intendo che finche c'è tv di stato è evidente che la politica non se ne tira fuori , quindi meglio vendere le tv a privati, evidentemente non a berlusconi che ne ha già 3 ma ad altri che decidano una linea editoriale propria e facciano i telegiornali che preferiscono , poi ogni utente si guarda il telegiornale che preferisce , proprio come si fà per i giornali.
è evidente che in questo caso il canone non si dovrebbe pagare piu.


è un'idea, e forse potrebbe essere piu di un'idea
interessante, ma rivoluzionaria come idea
si dovrebbe cambiare tanto, ma veramente tanto
e visto che il governo controlla le tv, e alle tv molte volte sta anche bene perche vengono pagate,
bisogna cominciare a pensare che
se si vuole fare veramente,
bisogna cominciare a sradicare L'INTERO SISTEMA,
a partire dall'alto
è possibile? confutabile si, forse...

alessandro magno
01.10.2009, 21:38
RAI3 è apertamente schierata dalla parte sinistra del vecchio sistema politico.

RAI1, RAI2, Rete4, Canale5 e Italia1 sono schierate dalla parte destra del vecchio sistema politico.

Purtroppo la televisione italiana è pura spazzatura. L'unico modo è cercare informazioni su internet. Ricordate quanta fatica per trovare informazioni a favore di Moggi sul caso Calciopoli?

Sulla D'Addario in tv non ci vedo nulla di male. La televisione è piena zeppa di ragazze pronte a concedersi per ottenere lavoro e soldi. Una prostituta in più non cambia la qualità della tv italiana.

questo mi delude un po da parte tua bdc. mi sembra il vecchio schema '' tutti quelli che non son di sinistra son di destra'' lo riporto cosi dato i tempi ma gli aggettivi eran un po diversi negli anni 70.

provo a ricapitolare io in un modo piu eterogeneo.


rai 3 è schierata apertamente a sinistra sempre e comunque sia con la sinistra al governo che all'opposizione e a rai 3 ripeto, se non sei di sinistra non ci lavori.

le tv mediaset cercano di far come possono ma è evidente che non vanno contro il loro capo, anche se cercano di avere un profilo piu plurale che possono, almeno canale 5. a mediaset han lavorato e lavorano un sacco di persone di sinistra.

rai 2 è filogovernativa e cambia con i colori dei governi.

rai 1 è filogovernativa con un occhio di riguardo e anche due alla chiesa .

in entrambe le tv ci lavorano pero gente di sinistra e di destra.

mplatini62
02.10.2009, 07:17
io l'unico giornale che seguo
è quello su rai 3 della regione, ma soprattutto
teleregione, telenorba ecc. ecc., tutte tv locali...

pero staccando la spina alla rai,
ci resta solo lo schifo di *****set!

non ho capito bene cio che ha detto ale
privatizzando le tv, ognuno si compra quella che vuole
e si vede quella che preferisce,
ma le nuove tv private chi le fa? gli stessi di prima?
seondo me si evita di regalare soldi
a coloro che non fanno informazione sana,
ma la differenza con le tv private è lieve...


Preferisco *****set che almeno lo schifo...lo fa con
i suoi soldi! Non con i miei.
Ed è molto più pluralista ed obbiettivo della RAI!

Rai TRE regionale si occupi degli scandali nella Sanità pugliese,
dell'affare Emiliano-Punta Perotti e dello scandalo alla Provincia Vendola...
invece che d'altro!!! RAI TRE= TELEKABUL!

mplatini62
02.10.2009, 07:32
RAI3 è apertamente schierata dalla parte sinistra del vecchio sistema politico.

RAI1, RAI2, Rete4, Canale5 e Italia1 sono schierate dalla parte destra del vecchio sistema politico.

Purtroppo la televisione italiana è pura spazzatura. L'unico modo è cercare informazioni su internet. Ricordate quanta fatica per trovare informazioni a favore di Moggi sul caso Calciopoli?

Sulla D'Addario in tv non ci vedo nulla di male. La televisione è piena zeppa di ragazze pronte a concedersi per ottenere lavoro e soldi. Una prostituta in più non cambia la qualità della tv italiana.



Ripeterò fino alla nausea che se le pu...le mostra *****set mi fa schifo.
Se le mostra il servizio pubblico non mi va giù!
Ognuno coi propri soldi faccia ciò che vuole. Ma non con i miei.
Io esigo che la RAI faccia il servizio pubblico e deve mandare in onda soprattutto trasmissioni formative e informative quanto più obbiettive e pluraliste possibili, a 360° e non scimmiottare le reti private e rincorrere i suoi odiens.

Non è mostrando le prostitute in tv o diffamando alte cariche dello Stato a spese della comunità che si dimostra
la libertà di stampa. Questo è solo pruderie e gossip: alzare polveroni mediatici per nascondere e sottacere vuoti e deficenze di proposte e programmi validi da proporre! Guardano la pagliuzza nell'occhio della destra, tralasciando la trave nel proprio!
E la gente è stufa di tutto ciò e del antiberlusconismo ad libitum!
Anche i lettori di Repubblica e di certa stampa sinistroide cominciano a
diminuire in modo sempre più vistoso.

Ora BASTA!

mplatini62
02.10.2009, 07:40
è un'idea, e forse potrebbe essere piu di un'idea
interessante, ma rivoluzionaria come idea
si dovrebbe cambiare tanto, ma veramente tanto
e visto che il governo controlla le tv, e alle tv molte volte sta anche bene perche vengono pagate,
bisogna cominciare a pensare che
se si vuole fare veramente,
bisogna cominciare a sradicare L'INTERO SISTEMA,
a partire dall'alto
è possibile? confutabile si, forse...


E meno male che il Governo controlla le tv!!! :icon_eek::icon_eek::icon_eek:
Figuriamoci se non lo facesse! :incazzato::incazzato::incazzato:

Libertà di stampa non significa poter diffamare, oltraggiare e
spargere menzogne e notizie non vere sul Governo in carica
e il Presidente del Consiglio, democraticamente eletto.
Soprattutto se a farlo è una tv pubblica sovvenzionata da un Canone!

juventinadelsud
02.10.2009, 10:30
Preferisco *****set che almeno lo schifo...lo fa con
i suoi soldi! Non con i miei.

questo è il mio pensiero!
possono pure oscurare la rai chi se ne frega

juveforever
02.10.2009, 10:39
Scusate se posto un articolo lungo che secondo me vale la pena di leggere anche per capire che aldilà dei teatrini che inscenano su vari giornali e TV la "destra" e la "sinistra" quando si tratta di spartirsi soldi un accordo lo trovano sempre , sopratutto sul dove prenderli .... ovvero nelle nostre tasche.


L'incredibile vicenda di Europa7 e Rete4
Media - Media
SCRITTO DA PAOLO DIMALIO
DOMENICA 10 FEBBRAIO 2008 00:46
Questa è la storia Francesco Di Stefano, proprietario di Europa 7. Di Stefano aveva un sogno e una convinzione. Il sogno era una tv nazionale tutta sua, per fare vera concorrenza ai giganti Rai e Mediaset. La convinzione era che i partiti non possono rovesciare le leggi dello Stato.



Prima parte

La storia inizia nel luglio 1997, quando il governo Prodi vara la legge Maccanico sul sistema televisivo. Tre anni prima la Consulta disse che tre reti per il Cavaliere sono troppe. L’etere è un bene pubblico, e deve ospitare quante più voci possibili. Entro due anni, sentenziò la Corte, Rete 4 deve cedere le frequenze e andare sul satellite.

Quando passa la Maccanico (luglio ’97) la terza rete del Biscione...

dovrebbe già essere sul satellite. Invece è sempre lì, avvinghiata all’etere. Il provvedimento quindi serve a mettere una pezza al ritardo dei partiti dando lo sfratto a Rete 4.
La legge Maccanico impone limiti antitrust draconiani: nessun privato può controllare più del 20% delle frequenze, massimo due canali. Mediaset ne ha uno di troppo. Rete 4 quindi è “eccedente” (eccede le soglie antitrust) e deve trasferirsi sul satellite, proprio come stabilito dalla Consulta. La legge, però, dimentica di specificare la data. Fede & Co lasceranno l’etere quando l’Agcom (l’autorità garante delle comunicazioni) avrà accertato un “congruo sviluppo” della tv satellitare. Questo è tutto, nessuna scadenza.

Grazie a questo escamotage, Rete 4 esce dalla porta per rientrare dalla finestra. L’Agcom infatti è una struttura superlottizzata. Al vertice c’è una commissione di 9 membri, tutti di nomina politica: 4 all’opposizione, 4 alla maggioranza, più il presidente scelto dal Premier. Saranno i partiti a decidere il destino di Rete 4, senza “lacci e lacciuoli” legislativi. All’epoca della nostra storia, a capo dell’Authority troviamo Enzo Cheli, nominato da D’Alema.

La legge Maccanico bandisce una gara per le concessioni a trasmettere su scala nazionale. Per Francesco Di Stefano, una vita spesa nella tv locale, è l’occasione della vita. La gara è aperta a tutti: in palio la possibilità di trasmettere da Bolzano a Palermo.

Il 12 dicembre ’98 l’Agcom mette il regolamento nero su bianco. Tra i requisiti, “il rispetto delle disposizioni sul divieto di posizioni dominanti” (art. 7). La Maccanico impone il tetto del 30% alla raccolta pubblicitaria. Alla vigilia della gara, come vedremo, Mediaset divora il 36% della reclame. Lo accerterà l’Agcom nel giugno 2000, a giochi fatti e a concessioni già assegnate. Se Cheli avesse fatto le verifiche per tempo, il Cavaliere sarebbe stato fuori gara.

Il regolamento si occupa anche delle reti “eccedenti”, cioè Rete 4: “Se collocate utilmente in graduatoria – è scritto all’art. 17 - possono proseguire in via transitoria nell’esercizio delle trasmissioni”. Traduzione: se Rete 4 otterrà una concessione, nessuna la caccerà dall’etere. Per la verità, ci resterà anche senza la concessione. Ma questo Di Stefano non poteva proprio immaginarlo. Nel regolamento è anche scritto che “le concessioni determinano altresì le frequenze”. E come potrebbe essere altrimenti? Le concessioni senza le frequenze sono carta straccia. Ma nella patria del “diritto e del rovescio”, tutto può accadere.

Le frequenze dovrebbero trovarsi nella delibera Agcom del 30 ottobre ‘98. Il titolo è: “Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva”. Un mese prima della gara Antonio Micciarelli, direttore generale del Ministero delle Comunicazioni, scopre che nella delibera Agcom le frequenze non ci sono. E’ il 28 giugno ‘99. Il 24 luglio Micciarelli deve rilasciare le concessioni. Così prende carta e penna e scrive a Cheli:

“L’atto amministrativo con cui questo ministero deve rilasciare le concessioni dovrebbe indicare, nell’apposito allegato tecnico, le postazioni e le caratteristiche tecniche degli impianti pianificati nonché le relative frequenze [...] tenuto conto che tali dati non sono contenuti nel “Piano nazionale di assegnazione delle frequenze” [...]si prega di far conoscere le frequenze attribuite alle undici reti nazionali individuate dal citato piano di assegnazione, da assegnare ai concessionari privati e alla concessionaria di servizio pubblico radiotelevisivo”.

Cheli risponde il 23 luglio, a 24 ore dalla gara. Il presidente dell’Agcom ammette che il Piano non è pronto. E dov’è il problema? Intanto date le concessioni, suggerisce Cheli a Micciarelli, per le frequenze si vedrà. Nella lettera dell’Authority, infatti, si parla di “opportunità, in fase di rilascio delle concessioni alle emittenti operanti in ambito nazionale, di non assegnare i canali di funzionamento dei singoli impianti, onde evitare disagi e complicazioni al momento dell’attuazione del piano”.

Dare concessioni televisive senza le frequenze è un assurdo logico. E’ come autorizzare qualcuno a stampare un giornale senza la carta. I conti tornano solo se chi ottiene la concessione una frequenza già ce l’ha. Strana coincidenza: tutti i vincitori della gara ne hanno una. Tranne Di Stefano.

Il verdetto del Ministero arriva il 24 luglio. 13 i concorrenti in gara, 8 le concessioni in palio (in tutto sono 11, ma 3 spettano alla Rai). Due vanno a Canale 5 e Italia1. Cecchi Gori fa il bis con Tmc1 e Tmc2. Tre concessioni invece se le spartiscono Europa 7, Tele + chiaro e Telemarket Elefante. In tutto fanno 7. Una infatti resta nel cassetto, visto che le altre emittenti non rispettano i requisiti. Rete4 e Tele + nero sono “eccedenti”. ReteCapri e 7 Plus (l’altra tv di Di Stefano) non hanno i bilanci a posto. Mentre la proprietà di Rete A e Rete Mia è extracomunitaria.

Di Stefano gioisce a metà. E’ salito nell’olimpo della tv nazionale, ma senza 7 Plus. Il 24 luglio, quando vince la gara, questo è il suo grande cruccio: dover rinunciare ad una delle sue creature. Del carteggio fra Cheli e Micciarelli, Di Stefano è all’oscuro. Ancora non sa che di aver ottenuto una concessione senza frequenza. E come potrebbe, visto che il regolamento dell’Agcom parla chiaro: “le concessioni determinano altresì le frequenze”.

L’inghippo viene a galla tre mesi dopo, il 28 ottobre ‘99, quando le concessioni sono rilasciate con decreto ministeriale. Il patron di Europa 7 pensa di trovarci le frequenze e le postazioni dove collocare gli impianti. Cioè il necessario per andare in onda. Non è così. Nel decreto è scritto solo che la rete di trasmissione dovrà essere “ubicata nei siti individuati nel Piano nazionale di assegnazione delle frequenze”. Ma del Piano non c’è traccia. Verrà messo a punto “entro il termine di 24 mesi”, dice il documento ministeriale. Ma “potrà essere prorogato di altri 12 mesi, qualora esistano impedimenti oggettivi”.

Identico decreto arriva alle sei emittenti che come Europa 7 hanno vinto la gara. Nulla di preoccupante. Loro le frequenze ce l’hanno già. Da anni trasmettono su scala nazionale e continueranno a farlo. L’unico con un pugno di mosche in mano è Di Stefano, proprietario di un tv fantasma.

A Rete4 non arriva alcun decreto di concessione. Negli uffici del Biscione, viene recapitato un documento che gli azzeccagarbugli ministeriali chiamano “abilitazione speciale”. C’è scritto che la terza rete del Biscione è “eccedente”, quindi deve abbandonare il campo. Ma in via transitoria, può tenersi le frequenze continuando ad occupare l’etere.

La situazione è questa. Si è svolta una gara pubblica, in palio la televisione nazionale. Europa 7 vince, Rete4 perde. Quindi fuori Berlusconi, dentro Di Stefano. Invece no. Il Ministro delle Comunicazioni, in virtù di una “abilitazione speciale”, ribalta il risultato a tavolino: chi ha la concessione resta al palo, chi non ce l’ha va in onda.

Piccola parentesi. Nel governo D’Alema il Ministro delle Comunicazioni è Salvatore Cardinale. Chi è costui? Un passato nella Dc siciliana, negli anni ’80 fu segretario provinciale dello Scudo crociato a Caltanissetta. In poco tempo scala le vette della politica nazionale facendo la spola tra destra e sinistra: senatore ai tempi della “balena bianca”, col crollo della Prima Repubblica si accasa nel Ccd di Casini al fianco di Berlusconi. Poi nel ‘98 passa nell’Udr di Cossiga e dà la fiducia a D’Alema, che lo ricompensa col Ministero delle Comunicazioni. Nel ’99 transita per l’Udeur di Mastella e l’anno dopo per il Ppi, prima di contribuire alla nascita della Margherita in Sicilia. Infine, il grande salto nel Partito Democratico, alla corte di Veltroni. Con Mastella e Cuffaro, Cardinale era tra gli invitati alle nozze del boss di Villabate Francesco Campanella (ora pentito). Chiusa parentesi sul Ministro Cardinale. Solo per tracciare l’identikit di chi rilasciò a Rete4, priva di concessione, l’ “abilitazione speciale” ad andare in onda.

E’ questa la pezza legale che consente al Biscione di tenersi le frequenze, condannando Di Stefano all’esilio dall’etere. Ma può un atto ministeriale rovesciare l’esito di una gara pubblica, sovvertire leggi e sentenze della Corte costituzionale?



Seconda parte

Con una concessione priva di frequenze, di Stefano chiede subito spiegazioni al ministro e all’Agcom. Invia una raccomandata dai toni concilianti. Domanda come mai Rete 4 va in onda e lui no. Dalle alte sfere, silenzio di tomba. Di Stefano insiste e il 3 dicembre invia un “atto di messa in mora e diffida”. Allora si fa vivo il direttore generale Micciarelli. La sue risposta è tutto un programma: ribadisce che le nuove frequenze saranno assegnate quando Cheli avrà messo a punto il Piano nazionale. Ci vorranno due o tre anni. Ma non c’è problema, perchè nel frattempo si potrà continuare a trasmettere sulle vecchie frequenze. Se poi Di Stefano, patron di un tv locale, una frequenza nazionale non ce l’ha, il problema è suo. Non spetta allo Stato risolvere le grane di un parvenu. L’idea di trasferire ad Europa 7 le frequenze di Rete 4, non sfiora nemmeno i pensieri di Micciarelli.

Di Stefano però non molla, e il 25 gennaio invia un’altra diffida. Le frequenze ci sono, incalza Di Stefano, basta vederle. Perchè aspettare il Piano dell’Agcom quando si potrebbe toglierle a Rete 4, che una concessione non ce l’ha? Cheli e Cardinale non battono ciglio.

A parlare sono i tribunali. All’indomani della gara, Di Stefano aveva contestato al Tar del Lazio l’esclusione di 7 Plus, la sua seconda emittente. Nel 2000 il tribunale amministrativo gli dà torto. Ma nel 2001 il Consiglio di Stato rovescia la decisione del Tar e stabilisce che l’ottava concessione, quella rimasta nel cassetto del ministro Cardinale, spetta proprio a 7 Plus. Di Stefano la sta ancora aspettando.

Di fronte al mutismo delle istituzioni, il proprietario di Europa 7 va in pressing sull’Agcom. Tra i requisiti di gara, c’era il rispetto dei vincoli antitrust: 20% delle frequenze, 30% della pubblicità. Che Mediaset avesse una frequenza di troppo era alla luce del sole. Spettava all’Authority, invece, verificare le quote di reclame. Ma Cheli se ne lava le mani. L’indagine sulla ripartizione della torta pubblicitaria parte nel dicembre ‘99, due mesi dopo i decreti di concessione, un mese prima che di Di Stefano inviasse un’ingiunzione all’Agcom. I risultati vengono pubblicati nel giugno 2000: Mediaset divora il 36% delle risorse, in barba alle norme sulla concorrenza. Il Biscione quindi è due volte illegale: ha una frequenza in più e mangia troppa pubblicità. Se l’Authority avesse fatto le verifiche prima della gara, il Cavaliere non avrebbe potuto ottenere nemmeno una concessione.

Il patron di Europa 7 vuole inchiodare Cheli alle sue responsabilità. La legge Maccanico impone il trasloco di Rete4 sul satellite, ma solo dopo che l’Agcom avrà accertato un “congruo” sviluppo della tv satellitare. La legge è del luglio ’97. A dicembre del ’99, fa notare Di Stefano, le parabole sono passate da 750 mila a 2 milioni e 240 mila. Un incremento del 300%. E non è forse un “congruo” sviluppo? Non per Cheli, che non alza un dito contro Rete 4. Lo fa solo nel 2001, dopo l’ennesima ingiunzione di Di Stefano. A quel punto anche l’Agcom si sveglia. E decide che al 31 dicembre 2003, Fede & soci dovranno migrare sul satellite. Ma la delibera parla al condizionale e non chiude a nuove proroghe.

Ci pensa la Consulta ad imporre l’ultimatum a Rete 4. A dire il vero, lo aveva già fatto nel ’94, ma i partiti fecero spallucce. Interpellata dal Tar del Lazio (cui era ricorso Di Stefano), nel novembre 2002 la Corte Costituzionale boccia senza appello la legge Maccanico. Sotto accusa l’ennesima proroga al Biscione, senza una data certa per il passaggio sul satellite. La Consulta stabilisce che Rete 4 deve lasciare l’etere entro il 31 dicembre 2003, la data stabilita dall’Agcom. Cheli, però, manteneva la scappatoia dell’ennesima proroga. Per la Corte, invece, quello è il termine “ineludibile”.

Già che c’è, la Consulta fa notare che la Fininvest, in un modo o nell’altro, trasmette “in via transitoria” dall’84, quando Craxi varò il primo decreto Berlusconi. Da allora, un ventennio di "regimi transitori". Ora Berlusconi e Rete 4 sono in un vicolo cieco. La Corte non tollererà nuove dilazioni. Di Stefano esulta. Dal gennaio 2004 Europa 7 non sarà più una tv fantasma. Così crede lui.

Dopo la sentenza della Consulta, Di Stefano incassa un’altra vittoria. Nel 2002 la Commissione europea apre un’indagine sui criteri di assegnazione delle concessioni televisive in Italia. Il patron di Europa 7 si era rivolto all’Ue nel febbraio 2001, per contestare l’ “abilitazione speciale” rilasciata a Rete 4 dal ministro Cardinale. I commissari europei stentano a capire il problema. Sulle prime pensano che Di Stefano abbia fatto ricorso perchè ha perso la gara. Quando scoprono che l’imprenditore ha vinto una concessione senza frequenza, restano allibiti.

Con la Consulta e l’Europa alle calcagna, “Sua emittenza” medita vendetta. Dal trono di Palazzo Chigi, del resto, nessuno potrà fermarlo.



Terza parte

Il condono definitivo per Rete 4 è la legge Gasparri. Il meccanismo è semplice. Basta modificare le soglie antitrust et voilà: Rete 4 non è più “eccedente” e può tenersi le frequenze, con buona pace di Europa 7.

La Gasparri conferma il limite del 20% delle frequenze avallato dalla Corte. Ma lo spalma sulla tv analogica e digitale. Il problema è che il digitale terrestre ancora non esiste. Niente paura: le Gasparri impone alla Rai di costruire due reti entro il 1 gennaio 2004. Una rete digitale trasporta 5 canali. Significa che al 31 dicembre 2003, quando scade l’ultimatum per Rete 4, i canali televisivi via etere saranno 21 (11 analogici e 10 digitali). Ma anche se la Rai costruisse una sola rete, al Cavaliere andrebbe di lusso. Basta che tra analogico e digitale si arrivi a 15 canali terrestri (cioè via etere). Il 20% di 15 infatti è 3. E 3 sono le reti Mediaset, di colpo perfettamente in regola con l’antitrust. La legge Gasparri è un capolavoro. I costi enormi delle reti digitali cadono tutti sulla Rai, cioè sui contribuenti. Sono i denari pubblici a salvare Rete 4.

Lo stesso escamotage viene applicato per i tetti pubblicitari. La Maccanico stabiliva il limite del 30%. La Gasparri lo abbassa addirittura al 20%. Ma allarga a dismisura la torta pubblicitaria. Il 20% infatti non va calcolato sul mercato televisivo, bensì sul Sic (Sistema integrato delle comunicazioni) che mescola Tv, stampa, cinema, libri, musica, fino ai cartelloni stradali. Il Sic mette in regola Mediaset e le spalanca margini di crescita enormi. D’incanto, il monopolio berlusconiano diviene legale. Ma la Gasparri fa molto di più. Posa una lapide sulle speranze di Europa 7 e congela il duopolio Raiset sine die.

La parola magica è “digitale”. Una frequenza analogica trasporta un solo canale televisivo. Una digitale, come si è visto, ne trasporta 5 (grazie alla compressione del segnale). Nell’era dei bit, quindi, c’è posto per tutti. Che senso ha perder tempo con l’analogico? Meglio rottamare il passato e sgombrare il terreno al digitale terrestre. Così la Gasparri mette definitivamente in soffitta il Piano delle frequenze (analogiche), che Di Stefano attende dal ’98. E stabilisce un principio molto semplice: solo chi trasmette in analogico può costruire una rete digitale. Morale: il digitale terrestre non scalfirà il duopolio Raiset. E comunque, nell’attesa che i bit decollino, tutto resterà come prima. Rete 4 con le sue frequenze, Di Stefano a mani vuote.

Anche l’Ulivo ha fatto la sua parte. Ad affossare il Piano nazionale delle frequenze, che avrebbe consentito ad Europa 7 di partire, inizialmente è una legga del centrosinistra, la n. 66 del 2001. Poi la Gasparri ci mise su una pietra tombale.

Il provvedimento è bocciato dal presidente Ciampi, che nel dicembre 2003 rifiuta di firmarla rispedendola in Parlamento. Per un attimo, Fede & Soci rischiano davvero di finire sul satellite. Ma solo per un attimo. La vigilia di Natale, a sette giorni dall’ultimatum della Corte, “Sua emittenza” vara il “decreto salva Rete 4”. Poi una maggioranza blindata approva la Gasparri, praticamente identica al testo bocciato da Ciampi.

Le speranze di Di Stefano sono al lumicino. Il sogno di una tv lontana dai partiti e al servizio dei cittadini definitivamente infranto. Per anni si è schiantato contro un muro di gomma. I partiti lo hanno osteggiato, la grande stampa ignorato.

La scossa arriva dal vecchio continente. Dopo una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, il caso Europa 7 approda sul tavolo Ue. Il 18 luglio 2007, il commissario alla concorrenza Neelie Kroes boccia senza appello la Gasparri, colpevole di favorire le vecchie emittenti nel passaggio dall’analogico al digitale terrestre. La Gasparri, secondo l’antitrust europea, “concede vantaggi ingiustificati agli operatori analogici esistenti”, sbarrando l’ingresso alle nuove antenne. Eurolandia chiama in causa proprio Europa 7. Sotto accusa la norma che “prolunga, sino alla data dello switch-off [la fine dell’analogico], le autorizzazioni per continuare le trasmissioni analogiche terrestri da parte di operatori che non hanno ottenuto la concessione analogica. Tale disposizione - si legge nella relazione Ue - attribuisce a questi operatori un chiaro vantaggio, a danno di altre imprese, in particolare di quelle che, come Europa 7, hanno una concessione analogica ma non possono fornire servizi di trasmissioni analogiche terrestri per mancanza di frequenze”. Il messaggio è chiaro. Dice la Gasparri: finchè ci sarà l’analogico, chi non ha la concessione può continuare a trasmettere su frequenze che non gli spettano. E quando l’analogico andrà in pensione, solo chi ha le frequenze avrà diritto alle reti digitali. Per le leggi italiane, Di Stefano non ha scampo.

Dopo la scomunica della Commissione europea, dal Vecchio continente arriva un altro macigno sulla Gasparri e Rete 4. Il 31 gennaio 2008 la Corte di Giustizia europea condanna con parole di fuoco il sistema delle concessioni in Italia. “Tale regime – si legge in una nota diffusa a Bruxelles - non rispetta il principio della libera prestazione di servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati”. Per i giudici del Lussemburgo, il regime transitorio che ha permesso a Rete4 di trasmettere senza concessioni è contrario al diritto comunitario.

L’Europa ha emesso il suo verdetto: lo Stato ha derubato Europa 7 delle frequenze che gli spettavano, consegnando la refurtiva a Rete 4. La Corte di giustizia è giunta a questa conclusione malgrado le resistenze dell’Avvocato generale dello Stato italiano, spedito in Lussemburgo dal governo Prodi a perorare la causa della Gasparri. “Legge vergogna”: così la bollò l’Unione in campagna elettorale, promettendo solennemente di abrogarla. Ad urne chiuse, la folgorazione sulla via di Arcore. La legge è intatta, e il centrosinistra l’ha pure difesa dinanzi ai giudici europei. E’ l’ultimo omaggio della “banda Prodi” a “Sua emittenza”. Basta ricordare la legge Maccanico e il cavillo-truffa che espelleva Rete 4 dall’etere senza dire quando. L’ “abilitazione speciale” del Ministro Cardinale. La cancellazione del Piano Nazionale delle frequenze con la legge del 2001. Il silenzio assordante sul caso Europa 7.

Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea Di Stefano ha chiesto due cose: un maxirisarcimento e che il maltolto gli sia restituito. L’Italia invece rischia una multa da 400 milioni di euro al giorno, se la Gasparri non viene abrogata e le leggi italiane in materia televisiva non si adegueranno alle norme comunitarie. Pagheranno i contribuenti s’intende. Ora la palla passa al governo, cioè con buone probabilità a Berlusconi. Che se tenesse alle casse pubbliche come alle sue tasche, gareggerebbe per il Nobel.

alessandro magno
02.10.2009, 13:28
ho letto tutto l'articolo e a parte lo schifo trasversale bisognerebbe andare a monte del problema.
ti pare giusto juveforever che un giorno qualcuno viene da te e di dice:'' alt hai 2 case , son troppe una la devi dare a un altro?''

è un assurdo. il problema è tutto qui.

berlusconi approfittando evidentemente di una carenza nella legge ha comprato 3 televisioni in piena legalità , non mi puo venire un giorno uno a dire , è una cosa che non si puo fare e me la fà retroattiva.

e se berlusconi ora fà una legge che stabilisce che tre reti per il servizio pubblico son troppe e rai 3 deve andare sul satellite come la mettiamo ?
ce la mandate rai 3 sul satellite? :icon_mrgreen:

ultma cosa e concludo.

quando arrivo la sentenza per cui rete4 doveva andare sul satellite e quindi anche via fede dalla tv , molti che domani manifesteranno per la libertà di stampa e contro la censura , andarono in piazza a festeggiare.
cercate su internet e lo trovate.

perchè viva la libertà si stampa , ma fede è un pez ... di mer... e deve star muto ma anche belpietro e facci e giordano e feltri , tutti servi di berlusconi che devon tacere , pero viva la libertà di stampa e abbasso la censura.

perfortuna poi si vota :icon_wink:

eldavidinho94
02.10.2009, 13:57
E meno male che il Governo controlla le tv!!! :icon_eek::icon_eek::icon_eek:
Figuriamoci se non lo facesse! :incazzato::incazzato::incazzato:

Libertà di stampa non significa poter diffamare, oltraggiare e
spargere menzogne e notizie non vere sul Governo in carica
e il Presidente del Consiglio, democraticamente eletto.
Soprattutto se a farlo è una tv pubblica sovvenzionata da un Canone!



non ho seguito il discorso della d'addario,
ma un mio amico mi ha riferito che questa escort lamentava il fatto
di non essere stata pagata regolarmente,
e di non poter denunciare berlusconi
perche la carica non lo imponeva...
e ti pare giusto che le alte cariche
non possano essere messe in discussione?
tu mi risponderai che in questo modo ci saranno molte piu diffamazioni,
essendoci la possibilita....
allora siccome a candidarsi sono semrpe i soliti
(berlusconi è la quarta volta che viene eletto),
e si va avanti con un clientelismo pazzesco,
vedo ogni volta COMUNQUE le solite pecche a livello governativo,
e molte ma molte cose poco migliorate rispetto lo stato precedente
allora direi che è meglio NON VOTARE

e non trovare la scusa(non parlo in seconda persona a te)
ogni volta che il diritto di voto ce lo siamo sudato
e conquistato, perche io rispondero, a chi mi dira cosi,
che è stato altesì oltraggiato, infamato e calpestato



perfortuna poi si vota :icon_wink:

si vabbe, si vota per modo di dire
si votano sermrpe i soliti

chi scegli tra berlusconi e piripicchio?
prima berlusconi, se va male piripicchio

poi, ancora, se anche piripicchio non fa il suo dovere,
ritorna berlusconi
e cosi passano gli anni, ma i problemi restano

alessandro magno
02.10.2009, 16:04
caro elda trovo assolutamente giusto che durante il suo mandato un premier non possa esser processato ( se non per reati gravi, attenzione ), in italia si è ampiamente dimostrato come ci sia una parte della politica che non potendo sconfiggere berlusconi sul piano politico cerca di sconfiggerlo con la giustizia, e la daddario è solo l'ultima di queste.
anche tu scrivi la daddario non è stata pagata? da chi da che cosa?
se è stata portata a una festa da un certo tarantini perchè non si rivolge a lui per esser pagata?

altra inesattezza. il lodo alfano non dice che tu non puoi denunciare il premier, dice che devi aspettare che finisca il mandato da premir per processarlo .
quindi la daddario puo assolutissimamente denunciarlo se vuole , ma evidentemente conviene raccontare bugie come quella che non puo denunciarlo per via del lodo.

per quanto riguarda il voto.
berlusconi non è un problema per chi lo vota, anzi è il piu votato dagli italiani.
casomai il problema è piripicchio.
è un problema di quello schieramento se non riescono a metter in campo uno che sia all'altezza delle loro aspettative.

mplatini62
03.10.2009, 13:43
non ho seguito il discorso della d'addario,
ma un mio amico mi ha riferito che questa escort lamentava il fatto
di non essere stata pagata regolarmente,
e di non poter denunciare berlusconi
perche la carica non lo imponeva...
e ti pare giusto che le alte cariche
non possano essere messe in discussione?
Sì elda mi pare giusto. Almeno fino a quando è in carica.
Prova a parlar male del Presidente della Repubblica!
Molti Presidenti del Consiglio in passato hanno querelato
direttori di giornali e giornalisti, Prodi, D'Alema...
molti giornalisti sono stati licenziati o hanno dovuto pagare
ammende in seguito a queste querele...nessuno ha avuto nulla
da dire contro i querelanti! Nessuna alzata di scudi o manifestazioni
di piazza, in difesa della Libertà di Stampa è stata organizzata.
Quando il braccio destro di Prodi è stato sorpreso a contrattare
prestazioni con un trans...cosa è accaduto? Si sono alzati polveroni?
Santoro o Floris hanno trasmesso interviste al trans...
tutto insabbiato e i giornalisti autori di quella inchiesta sono stati
querelati...Quando D'Alema querelò Forattini per una sua vignetta
sull'Affare Mitrokin...cosa è accaduto? Nulla o quasi.
Perchè ora tutto questo bailamme.
Molti partecipanti alla manifestazione di oggi...lo hanno ammesso:
non è una manifestazione a favore della libertà di stampa in pericolo, è una manifestazione contro il Premier Silvio Berlusconi.

tu mi risponderai che in questo modo ci saranno molte piu diffamazioni,
essendoci la possibilita....
allora siccome a candidarsi sono semrpe i soliti
(berlusconi è la quarta volta che viene eletto)
Hai detto bene elda: la quarta volta CHE VIENE ELETTO.
E io aggiungo democraticamente eletto,
e si va avanti con un clientelismo pazzesco
elda, quello che c'è in RAI e in tutti gli enti e uffici pubblici, cos'è?,
vedo ogni volta COMUNQUE le solite pecche a livello governativo,
e molte ma molte cose poco migliorate rispetto lo stato precedente
allora direi che è meglio NON VOTARE. Questo è un altro discorso...
che posso condividere...
Però sento tanto disfattismo e qualunquismo in ciò che dici.

e non trovare la scusa(non parlo in seconda persona a te)
ogni volta che il diritto di voto ce lo siamo sudato
e conquistato, perche io rispondero, a chi mi dira cosi,
che è stato altesì oltraggiato, infamato e calpestato



si vabbe, si vota per modo di dire
si votano sermrpe i soliti
Allora proponi tu qualcuno o candida te stesso.
Puoi farlo, se vuoi.
Tra i meno peggio...a me va bene Berlusconi.
Uno che ha lavorato, ha guadagnato, ha riscosso la
fiducia e il consenso di milioni di italiani più volte...
qualcosa vorrà pur dire, o no?
ed è uno dei pochissimi, forse l'unico che da da vivere
a migliaia di famiglie...con le sue tante aziende!
Gli altri politicanti invece...mangiano e brigano solo
pro domo Loro e famiglia!
Prodi, Fini, D'Alema, ecc. chi fanno guadagnare e vivere?

Immagina se Berlusconi...decidesse di vendere tutto
e andare via dall'Italia...altro che disoccupazione!

chi scegli tra berlusconi e piripicchio?
prima berlusconi, se va male piripicchio

poi, ancora, se anche piripicchio non fa il suo dovere,
ritorna berlusconi
e cosi passano gli anni, ma i problemi restano


Ciao elda.

bdc
03.10.2009, 14:23
Trovo molte inesattezze nei commenti precedenti. Dovrei scrivere un tema lugnhissimo per spiegare questi errori.

Tuttavia preferisco postare questo intervento che spiega benissimo che in Italia non esiste la libertà di stampa. D'altronde nella classifica mondiale sulla libertà di stampa l'Italia è negli ultimissimi posti. Una ragione ci sarà, giusto?

Ricordiamoci che oggi il centrodestra controlla 5 tg contro la RAI3 del centrosinistra. E 0 (zero) TG per chi è fuori dal gioco dei partiti.
____________

I GIORNALI ORMAI SVOLGONO UN RUOLO DI NICCHIA NELLA FORMAZIONE DELL’OPINIONE… IL 69,3% DEGLI ITALIANI SCEGLIE PER CHI VOTARE GUARDANDO I TG ( IL 78,7% DEI PENSIONATI, IL 74,1% DELLE CASALINGHE)… E I TG SPESSO OMETTONO, AMPLIFICANO, CENSURANO, A SECONDA DI CHI COMANDA E DI CHI LI CONTROLLA
La libertà di stampa dovrebbe essere la base di qualsiasi democrazia, garantendo al cittadino una pluralità di opinioni e interpretazioni dei fatti, su cui formarsi una propria libera idea.
Partiamo da un concetto comune a tutti, per verificare se in Italia esiste e in che misura, se ha ragione la sinistra a lamentarsi della riduzione degli spazi di libera espressione a scapito dell’opposizione, o se dice il vero Berlusconi quando sostiene che da noi c’è più libertà di stampa che in qualsiasi altro Paese.
La nostra opinione è che al giorno d’oggi solo internet garantisce un vero pluralismo delle informazioni: navigando in libertà puoi conoscere le opinioni più diverse, hanno voce finalmente anche le minoranze, il cittadino può interagire, dissentire o approvare.
E avere a disposizione un ventaglio di opzioni interpretative.
In prospettiva, se non saranno operate censure e interventi che ne limiteranno la diffusione ( peraltro in essere), la rete diventerà la fonte di approfondimento delle generazioni che verranno.
Ma se guardiamo al presente è ancora una nicchia di elite, inutile negarlo, così come lo stanno diventando i quotidiani, la maggior parte dei quali, essendo schierati, costituiscono solo un referente politico per il lettore che già la pensa in un certo modo.
Il vero “quinto potere” in Italia sono le televisioni e i Tg di informazione. Meno le trasmissioni di approfondimento che forse orientano in minor misura perché già targate politicamente.
Uno studio del Censis ha reso noto che il 69,3% degli italiani si è informato, in occasione delle scorse elezioni europee, e ha scelto per chi votare attraverso le notizie e i commenti dei vari telegiornali.
I Tg orientano il voto di almeno 7 italiani su 10, con punte del 76% tra i meno istruiti, del 78,7% tra i pensionati e del 74,1% delle casalinghe.
Il cittadino ha la percezione di cosa accade nel mondo attraverso il filtro dello schermo che può trasmettere e radicare i sentimenti più opposti.
Presentata in un certo modo piuttosto che in un altro, la stessa notizia può indurre a ottimismo o sfiducia.
E il ruolo dei partiti e del potere economico che essi rappresentano in parte ha occupato questo spazio di libertà, qualsiasi sia il colore del governo in carica.
Ai tempi di Prodi, i Tg della Rai elargivano ottimismo a buon mercato, ma almeno qualche voce diversa si aveva in quelli targati Mediaset.
Ora, lo diciamo a chiare lettere, la situazione è ancor peggiorata, perché, Tg3 a parte, tutto il resto è minestra edulcorata.
E per chi a destra non ci sta per interesse, ma cercando di usare il cervello come noi, riteniamo che sia indecente arrivare alla manipolazione dell’informazione.
Se la fa la sinistra non la giustifichiamo, ma la combattiamo. Se lo fanno nel centrodestra ci fa ancora più schifo, tanto per essere chiari.
In attesa che anche a sinistra comincino a manifestarsi posizione analoghe alla nostra, cerchiamo di spiegarci coi fatti.
Secondo i dati dell’Osservatorio di Pavia, negli ultimi 6 mesi del governo Prodi, i fatti criminosi riportati dai TG (Rai + Mediaset) sono stati 3.500, negli ultimi 6 mesi del governo Berlusconi appena 2.000.
Il Tg5 è passato da 900 ( con Prodi al governo) a 400 cronache criminali ( con Berlusconi), il Tg1 da 600 a 300.
In realtà non c’è stato un calo dei reati, basta non “farli passare” sui TG e la gente ha la percezione di un calo degli stessi.
L’importante è “comunicare” che le cose sono cambiate, anche se non risponde al vero.
Un altro esempio di manipolazione è il terremoto in Abruzzo: siamo l’unico sito di destra in Italia che all’argomento ha dedicato numerosi articoli dettagliati e “scomodi”, proprio perche diciamo la verità.
E’stata data un’immagine mediatica vergognosa dei “miracoli” compiuti dal Governo, quando la ricostruzione è a zero, le promesse sulle case prefabbricate in ritardo e inadeguate al numero degli sfollati, le scelte operate sulle stesse, invece che sulle casette di legno, un errore enorme.
E qualcuno ci viene a parlare di “miracolo”, che “mai al mondo” si è dato un tetto cosi rapidamente ai terremotati, tra flute di champagne, phon in camera, lenzuoli firmati. Manca la escort fuori dalla porta e siamo a posto.
Ebbene sono palle.
Dati alla mano, se si stila una classifica dei tempi di assegnazione dei moduli abitativi provvisori nei precedenti casi di terremoto, la classifica vede in testa San Giuliano di Puglia ( 82 giorni dal sisma), poi l’Umbria ( 98 giorni dal sisma), persino l’Irpinia ( 105 giorni) e al quarto posto l’Abruzzo con Onna in 116 giorni.
Eppure in Italia nessun Tg ha detto questa semplice verità documentata: bastava informarsi presso la Protezione civile. Carta canta.
Persino la sinistra si è rin********ta da tempo e non ha mai saputo rispondere a tono a certe boutade mediatiche.
Però gli Italiani ci credono perché qualcuno ha interesse a farglielo credere.
E i meriti dei precedenti non vanno a quei governi, ma alla Protezione civile che opera sotto qualsiasi governo, di qualsiasi colore.
Ecco perché controllare i Tg crea consenso, come nel caso del pacco sicurezza: fondato sul nulla, ma “comunicato” come un giro di vite, fa contenti i creduloni.
Ma nessuno che dice quanti posti si sta prendendo la Lega nel consiglio di amministrazione della CariVerona, ad es., per indirizzare e pilotare finanziamenti alle locali clientele.
Ecco perché sarebbe importante una informazione libera, vera, sincera che non facesse sconti a nessuno.
Ecco perché non ci piacciono censure e veri.
Ce ne fossero di “Anno Zero” e “Report”, o un domani se governasse la sinistra ce ne fossero di trasmissioni simili orientati a destra che facessero controinformazione.
Che paura si deve avere del dissenso e delle critiche se uno è convinto delle proprie idee?
E a quei giovani dei centri sociali che a Napoli hanno cercato di assaltare un centro occupato dai ragazzi di destra di CasaPound diciamo che non avete capito un *****: gli spazi di libertà si tutelano difendendo le proprie idee, non negando ad altri la possibilità di esprimerle.
La libertà è rispetto degli avversari e noi la pretendiamo da tutti, Berlusconi compreso.

alessandro magno
03.10.2009, 21:41
non sono d'accordo bdc .figurati se tuuti i giornalisti che lavortasno nei tg come dici tu mascherano i problemi reali per favorire il governo e poi si ritrovano in piazza a protestare. non so che cosa passa per la testa a questo osservatorio di pavia ma mi pare poco credibile.
io ti cito delle cose che possiamo tutti constatare.
se guardi la carta stampata ad esmpio, ti accorgi che oltre a ''il tempo'' ''il giornale'' e ''libero'' e il ''secolo IX'' tutti gli altri quotidiani sono orientati a sinistra o culturalmente schierati prosinistra e nessuno protesta.
comunque ti rispondo postando un comunicato di giornalisti evidentemente non allineati al pensiero dominante .
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bdc
03.10.2009, 22:49
Perchè vi sia una dittatura mass mediatica è necessario controllare i tg.

Molte persone non hanno tempo per leggere ed informarsi e quindi decidono cosa votare guardando i telegiornali (si possono vedere velocemente mangiando davanti alla tv).

E' sufficiente controllare i tg per avere un enorme vantaggio di popolarità e, conseguentemente, di voti.

Il centrodestra attualmente controlla 3 tg perchè li possiede e 2 tg perchè è consuetudine che le prime 2 reti RAI finiscano nelle mani di chi governa. Tanto che anche questo governo ha messo propri uomini nel consiglio direttivo non appena ha vinto le elezioni.

I giornali stampati non li legge più nessuno e vivono solo dei contributi pubblici (perchè sono in pochissimi a pagare per quelle schifezze di quotidiani). Chi legge i giornali legge solo ed esclusivamente quelli controllati dal partito per cui vota.

Il fatto che l'Italia sia il peggior Paese evoluto nella classifica della libertà di stampa non ti mette qualche dubbio su quanto sia democratica l'Italia?

alessandro magno
03.10.2009, 22:59
Perchè vi sia una dittatura mass mediatica è necessario controllare i tg.

Molte persone non hanno tempo per leggere ed informarsi e quindi decidono cosa votare guardando i telegiornali (si possono vedere velocemente mangiando davanti alla tv).

E' sufficiente controllare i tg per avere un enorme vantaggio di popolarità e, conseguentemente, di voti.

Il centrodestra attualmente controlla 3 tg perchè li possiede e 2 tg perchè è consuetudine che le prime 2 reti RAI finiscano nelle mani di chi governa. Tanto che anche questo governo ha messo propri uomini nel consiglio direttivo non appena ha vinto le elezioni.

I giornali stampati non li legge più nessuno e vivono solo dei contributi pubblici (perchè sono in pochissimi a pagare per quelle schifezze di quotidiani). Chi legge i giornali legge solo ed esclusivamente quelli controllati dal partito per cui vota.

Il fatto che l'Italia sia il peggior Paese evoluto nella classifica della libertà di stampa non ti mette qualche dubbio su quanto sia democratica l'Italia?


per niente bdc . credimi quello che dici sono fatti relativi a un punto di vista che io capisco ma non condivido. c'è molta molta meno gente di quella che pensi tu che guarda i telegiornali. c'è molta gente ad esmpio che ascolta la radio e i radio giornali sono monopolio di un azienda di carlo debendetti che controlla pure il gruppo espresso repubblica e son tutti contro berlusconi.

io credo sopravalutate di molto i mezzi di berlusconi per giustificare una pochezza che c'è dall'altro lato ,ma lo dico senza polemica , lo dico perchèm lo penso.

un po come dire , berlusconi vince perchè ha i mezzi che ha mica perchè da rutelli a prodi a veltroni e con molta probabilità franceschini o bersani che siano non sono all'altezza.

hai visto le ultime performance di dipietro?
in qualsiasi paese civile verrebbe quantomeno sospeso dal parlamento,in usa un deputato repubblicano è stato sospeso di recente per aver detto ''bugiardo'' in aula a obama, invece il nostro dipietro che da del mafioso agli altri ma firma gli indulti è libero di dire e fare quello che vuole , dove la vedi questa censura scusa?

carmineparisini
04.10.2009, 00:25
fanno benissimo tante persone che non lo hanno mai pagato :-)

mplatini62
04.10.2009, 08:07
Perchè vi sia una dittatura mass mediatica è necessario controllare i tg.

Molte persone non hanno tempo per leggere ed informarsi e quindi decidono cosa votare guardando i telegiornali (si possono vedere velocemente mangiando davanti alla tv).

E' sufficiente controllare i tg per avere un enorme vantaggio di popolarità e, conseguentemente, di voti.

Il centrodestra attualmente controlla 3 tg perchè li possiede e 2 tg perchè è consuetudine che le prime 2 reti RAI finiscano nelle mani di chi governa. Tanto che anche questo governo ha messo propri uomini nel consiglio direttivo non appena ha vinto le elezioni.

I giornali stampati non li legge più nessuno e vivono solo dei contributi pubblici (perchè sono in pochissimi a pagare per quelle schifezze di quotidiani). Chi legge i giornali legge solo ed esclusivamente quelli controllati dal partito per cui vota.

Il fatto che l'Italia sia il peggior Paese evoluto nella classifica della libertà di stampa non ti mette qualche dubbio su quanto sia democratica l'Italia?

Io penso invece che non esista nazione al mondo con più pluralità di informazione televisiva e...cartacea. Ci sono giornali e tv per tutti i gusti.
Ogni giorno nasce una nuova Voce nell'ambito dell'informazione via stampa, soprattutto antigovernativa.
E molto spesso le opposizioni(in Italia ce n'è più d'una!)sopravanzano i tempi a loro dedicati di quelli governativi in video e sulla carta, e di gran lunga! Soprattutto sulle reti pubbliche a pagamento. E ultimi sondaggi dicono che per gli intervistati, non c'è assolutamente pericolo di dittatura mediatica nell'informazione. Quindi, di cosa parliamo?
Ci sono tg per tutti i gusti e per chi voglia sentire le varie campane:
democristiane, cattoliche, governative, estremiste e anche addirittura talebane. Lo stesso dicasi per i talk show e le trasmissioni satiriche:
anche queste pendono a sinistra, o comunque di taglio antigovernativo di gran lunga.
Un'altra bufala, saggiamente creata ad arte per nascondere vuoti programmatici e organizzativi dell'opposizione stessa!
Il problema dell'informazione in Italia c'è, ma non è la sua pluralità...
è la qualità della stessa che lascia molto a desiderare!

alessandro magno
04.10.2009, 09:21
sulla manifestazione di ieri voglio aggiungere 1 cosa

1 - la fnsi ha radiato vittorio feltri perchè pubblico le foto dei condannati per pedofilia ma lo reintegro dopo una causa e nessun giornalista si degno di sfilare per vittorio feltri.

e vi faccio vedere questa.

Minzolini al contrattacco
e l’Italia litiga dopo il Tg1


<script type="text/javascript"> $("#socialbutton").css("left", "515px"); $("#socialbutton").css("top", "-30px"); var img_s_on = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_s_on.gif'; var img_s_off = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_s_off.gif'; var img_m_on = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_m_on.gif'; var img_m_off = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_m_off.gif'; var img_l_on = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_l_on.gif'; var img_l_off = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_l_off.gif'; </script> <input id="setFontSize" value="m" type="hidden"> <script language="JavaScript" type="text/javascript"> <!-- OAS_RICH('VideoBox_180x150'); //--> &</script>
<!--INCLUDE ULTIMI PUBBLICATI--> Nella giornata della manifestazione sulla libertà di stampa, 300 mila (o 60 mila secondo la questura) persone in Piazza del Popolo a Roma, con coda di polemiche politiche per la presenza di tanti politici dell’opposizione da Dario Franceschini a Antonio Di Pietro, è la Rai in serata a rubare la scena e a innescare un nuovo duro scontro. Nell’edizione delle 20 del Tg1, dopo un servizio sull’iniziativa del sindacato unitario dei giornalisti, che il segretario Fnsi Franco Siddi definisce «incompleto», un editoriale del direttore Augusto Minzolini fa discutere. «La manifestazione di oggi per me è incomprensibile visto che negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, Agnelli, De Benedetti, l’ex direttore di Avvenire. Non è a rischio la libertà di stampa, il rischio è un altro: nell’informazione è in atto uno scontro di poteri e la manifestazione di oggi fotografa una disparità perché è stata convocata contro la decisione del premier di presentare due querele, a Repubblica e all’Unità, ma non quelle che colpiscono altri giornali magari di diverso orientamento. In realtà negli ultimi 10 anni sono 430 le querele dei politici, per il 68% di esponenti di sinistra. È possibile che la libertà di stampa venga messa in pericolo solo da due querele di Berlusconi? La manifestazione di oggi più che contro un ipotetico regime politico è per insediare un regime mediatico», conclude Minzolini nell’edizione di punta del tg del servizio pubblico - L’editoriale è finito da qualche minuto e già la bufera è in atto. «Il suo è stato un vero e proprio comizio contro la manifestazione», dice il consigliere di amministrazione della Rai Nino Rizzo Nervo secondo cui, se «domani il Tg1 non ospiterà sul tema della libertà di stampa un editoriale del direttore di Repubblica, sarà anche questa la testimonianza che dirige ormai un telegiornale di parte e questo non è compatibile con il servizio pubblico radiotelevisivo». Per Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd, «l’editoriale di Minzolini non ha precedenti». Durante la manifestazione il Tg4 ha fatto una diretta tutta puntellata di osservazioni contrarie del direttore Emilio Fede, ma le frasi di Minzolini vanno oltre. Il segretario Fnsi Franco Siddi, reduce da Piazza del Popolo, è esterrefatto: «l’arroganza di talune scelte di schieramento non ha limiti, per taluno. Il resoconto del Tg1 delle 20 è il segnale più evidente e grave di un servizio pubblico malato che nella sua testata di punta manipola la realtà. Si tratta di un’operazione miserabile». È arrabbiato Carlo Verna, segretario dell’Usigrai: «quello che resta di una splendida giornata di libertà non sono gli insulti all’evidenza dell’editoriale del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ma le immagini e le opinioni che portano a casa i colleghi della stampa estera». Anche l’Idv con il capogruppo in vigilanza Pancho Pardi va giù pesante: «Ho assistito incredulo e sbigottito all’editoriale di Minzolini. Questo direttore specializzato nel non dare notizie sgradite al premier si permette di dare lezioni a tutti, sostenendo che ci sono servi. È paradossale che sia lui, campione di servilismo, ad affermalo. Il Tg1 è diventato un servizio privato a esclusivo vantaggio di Berlusconi». Poi in sequenza arriva la levata di scudi a favore di Minzolini. Per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, «è inaccettabile che, da parte del Pd, prosegua il metodo delle minacce e delle intimidazioni contro Augusto Minzolini e il Tg1 e testimonia lo spirito fazioso di questi signori: sarebbero questi i campioni della libertà di informazione? Si rassegnino: è finito il tempo in cui il Tg1 obbediva alle loro veline: ora, finalmente, la prima testata della Rai obbedisce agli obblighi di servizio pubblico, dà spazio a tutte le voci, ed è al servizio degli utenti». Rincara il consigliere d’amministrazione Rai Antonio Verro di area Pdl: «Quello di stasera sul Tg1 - spiega Verro - non è stato un editoriale contro la libertà di stampa, ma una semplice e lucida fotografia della situazione italiana, senza partigianerie né faziosità».



MA COME MINZOLINI NON PUO DIRE LA SUA CHE Fà UN TG E SANTORO INVECE SI?


MA MI SPIEGATE LA DIFFERENZA?


ti propongo un giochino bdc. prendi le frase che ho sottolineato in nero togli il nome minzolini e ci metti santoro e quelle del pd le attribuisci al pdl e viceversa , guarda che ridere???? :rideretanto::rideretanto::rideretanto:

«Il suo è stato un vero e proprio comizio contro la manifestazzione», dice il consigliere di amministrazione della Rai del pdl secondo cui, se «domani Santoro non ospiterà sul tema della libertà di stampa un editoriale del direttore de il gionale, sarà anche questa la testimonianza che dirige ormai un programma di parte e questo non è compatibile con il servizio pubblico radiotelevisivo». Per Paolo Vattelapesca, responsabile comunicazione del Pdl, «l’editoriale di Santoro non ha precedenti».:laugh:
«l’arroganza di talune scelte di schieramento non ha limiti, per taluno. Il resoconto dI annozero delle 20 è il segnale più evidente e grave di un servizio pubblico malato che nella sua testata di punta manipola la realtà. Si tratta di un’operazione miserabile».
«quello che resta di una splendida giornata di libertà non sono gli insulti all’evidenza dell’editoriale di Travaglio , ma le immagini e le opinioni che portano a casa i colleghi della stampa estera».:rideretanto:
«Ho assistito incredulo e sbigottito all’editoriale di Santoro. Questo direttore specializzato nel dare notizie sgradite al premier si permette di dare lezioni a tutti, sostenendo che ci sono servi. È paradossale che sia lui, campione di servilismo, ad affermalo. Annozereo è diventato un servizio privato a esclusivo svantaggio di Berlusconi». :Banana Dance:



Poi in sequenza arriva la levata di scudi a favore di SANTORO.

(questo è il meglio bdc)

l, «è inaccettabile che, da parte del PdL, prosegua il metodo delle minacce e delle intimidazioni contro SANTORO e il annozero e testimonia lo spirito fazioso di questi signori: sarebbero questi i campioni della libertà di informazione? Si rassegnino: è finito il tempo in cui il Tg1 obbediva alle loro veline: ora, finalmente, la prima testata della Rai obbedisce agli obblighi di servizio pubblico, dà spazio a tutte le voci, ed è al servizio degli utenti». :rideretanto::rideretanto::rideretanto:


credo di aver superato me stesso mi fermo qui :icon_wink:

mplatini62
04.10.2009, 09:40
Non v'è spiegazione alcuna.
E' così da anni.
I giornalisti/commentatori/politologi in cachemire e con la puzza sotto il naso, gli unici ad aver diritto di dire la loro, gli unti dal Signore,
i trinariciuti, unici depositari del sapere e della verità,
coloro che fanno parte dell'intellighenzia, i soli degni di
frequentare i salotti buoni, i famosi intellettuali di sinistra...
a loro tutto è consentito. Questo è il vero monopolio in Italia.
A cui la destra non riesce ad imporre nulla di suo, per insipienza
e per tradizione non sessantottina, poco rivoluzionaria, dinamitarda
e terroristico-mediatica.

E poi...ironia della sorte, chi è l'unico chemanda in diretta la manifestazione a favore
della Libertà di Stampa(nei canali in chiaro)? Il ********* di Berlusconi.
Quell' irriducibile, eccessivo Emilio Fede, unico avamposto del Premier nel mondo mediatico-televisivo.

Posso esagerare? In Italia c'è troppa libertà di stampa.
Perchè molti non sanno usarla e/o la intendono come il pretesto di
poter dire e fare qualunque cosa!

mplatini62
04.10.2009, 09:43
sulla manifestazione di ieri voglio aggiungere 1 cosa

1 - la fnsi ha radiato vittorio feltri perchè pubblico le foto dei condannati per pedofilia ma lo reintegro dopo una causa e nessun giornalista si degno di sfilare per vittorio feltri.

e vi faccio vedere questa.

Minzolini al contrattacco
e l’Italia litiga dopo il Tg1


<script type="text/javascript"> $("#socialbutton").css("left", "515px"); $("#socialbutton").css("top", "-30px"); var img_s_on = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_s_on.gif'; var img_s_off = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_s_off.gif'; var img_m_on = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_m_on.gif'; var img_m_off = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_m_off.gif'; var img_l_on = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_l_on.gif'; var img_l_off = '/rw/SysConfig/WebPortal/ilsecoloxix/images/layout/ico_aaa_l_off.gif'; </script><input id="setFontSize" value="m" type="hidden"><script language="JavaScript" type="text/javascript"> <!-- OAS_RICH('VideoBox_180x150'); //--> &</script>
<!--INCLUDE ULTIMI PUBBLICATI-->Nella giornata della manifestazione sulla libertà di stampa, 300 mila (o 60 mila secondo la questura) persone in Piazza del Popolo a Roma, con coda di polemiche politiche per la presenza di tanti politici dell’opposizione da Dario Franceschini a Antonio Di Pietro, è la Rai in serata a rubare la scena e a innescare un nuovo duro scontro. Nell’edizione delle 20 del Tg1, dopo un servizio sull’iniziativa del sindacato unitario dei giornalisti, che il segretario Fnsi Franco Siddi definisce «incompleto», un editoriale del direttore Augusto Minzolini fa discutere. «La manifestazione di oggi per me è incomprensibile visto che negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, Agnelli, De Benedetti, l’ex direttore di Avvenire. Non è a rischio la libertà di stampa, il rischio è un altro: nell’informazione è in atto uno scontro di poteri e la manifestazione di oggi fotografa una disparità perché è stata convocata contro la decisione del premier di presentare due querele, a Repubblica e all’Unità, ma non quelle che colpiscono altri giornali magari di diverso orientamento. In realtà negli ultimi 10 anni sono 430 le querele dei politici, per il 68% di esponenti di sinistra. È possibile che la libertà di stampa venga messa in pericolo solo da due querele di Berlusconi? La manifestazione di oggi più che contro un ipotetico regime politico è per insediare un regime mediatico», conclude Minzolini nell’edizione di punta del tg del servizio pubblico - L’editoriale è finito da qualche minuto e già la bufera è in atto. «Il suo è stato un vero e proprio comizio contro la manifestazione», dice il consigliere di amministrazione della Rai Nino Rizzo Nervo secondo cui, se «domani il Tg1 non ospiterà sul tema della libertà di stampa un editoriale del direttore di Repubblica, sarà anche questa la testimonianza che dirige ormai un telegiornale di parte e questo non è compatibile con il servizio pubblico radiotelevisivo». Per Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd, «l’editoriale di Minzolini non ha precedenti». Durante la manifestazione il Tg4 ha fatto una diretta tutta puntellata di osservazioni contrarie del direttore Emilio Fede, ma le frasi di Minzolini vanno oltre. Il segretario Fnsi Franco Siddi, reduce da Piazza del Popolo, è esterrefatto: «l’arroganza di talune scelte di schieramento non ha limiti, per taluno. Il resoconto del Tg1 delle 20 è il segnale più evidente e grave di un servizio pubblico malato che nella sua testata di punta manipola la realtà. Si tratta di un’operazione miserabile». È arrabbiato Carlo Verna, segretario dell’Usigrai: «quello che resta di una splendida giornata di libertà non sono gli insulti all’evidenza dell’editoriale del direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ma le immagini e le opinioni che portano a casa i colleghi della stampa estera». Anche l’Idv con il capogruppo in vigilanza Pancho Pardi va giù pesante: «Ho assistito incredulo e sbigottito all’editoriale di Minzolini. Questo direttore specializzato nel non dare notizie sgradite al premier si permette di dare lezioni a tutti, sostenendo che ci sono servi. È paradossale che sia lui, campione di servilismo, ad affermalo. Il Tg1 è diventato un servizio privato a esclusivo vantaggio di Berlusconi». Poi in sequenza arriva la levata di scudi a favore di Minzolini. Per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, «è inaccettabile che, da parte del Pd, prosegua il metodo delle minacce e delle intimidazioni contro Augusto Minzolini e il Tg1 e testimonia lo spirito fazioso di questi signori: sarebbero questi i campioni della libertà di informazione? Si rassegnino: è finito il tempo in cui il Tg1 obbediva alle loro veline: ora, finalmente, la prima testata della Rai obbedisce agli obblighi di servizio pubblico, dà spazio a tutte le voci, ed è al servizio degli utenti». Rincara il consigliere d’amministrazione Rai Antonio Verro di area Pdl: «Quello di stasera sul Tg1 - spiega Verro - non è stato un editoriale contro la libertà di stampa, ma una semplice e lucida fotografia della situazione italiana, senza partigianerie né faziosità».



MA COME MINZOLINI NON PUO DIRE LA SUA CHE Fà UN TG E SANTORO INVECE SI?


MA MI SPIEGATE LA DIFFERENZA?


ti propongo un giochino bdc. prendi le frase che ho sottolineato in nero togli il nome minzolini e ci metti santoro e quelle del pd le attribuisci al pdl e viceversa , guarda che ridere???? :rideretanto::rideretanto::rideretanto:

«Il suo è stato un vero e proprio comizio contro la manifestazzione», dice il consigliere di amministrazione della Rai del pdl secondo cui, se «domani Santoro non ospiterà sul tema della libertà di stampa un editoriale del direttore de il gionale, sarà anche questa la testimonianza che dirige ormai un programma di parte e questo non è compatibile con il servizio pubblico radiotelevisivo». Per Paolo Vattelapesca, responsabile comunicazione del Pdl, «l’editoriale di Santoro non ha precedenti».:laugh:
«l’arroganza di talune scelte di schieramento non ha limiti, per taluno. Il resoconto dI annozero delle 20 è il segnale più evidente e grave di un servizio pubblico malato che nella sua testata di punta manipola la realtà. Si tratta di un’operazione miserabile».
«quello che resta di una splendida giornata di libertà non sono gli insulti all’evidenza dell’editoriale di Travaglio , ma le immagini e le opinioni che portano a casa i colleghi della stampa estera».:rideretanto:
«Ho assistito incredulo e sbigottito all’editoriale di Santoro. Questo direttore specializzato nel dare notizie sgradite al premier si permette di dare lezioni a tutti, sostenendo che ci sono servi. È paradossale che sia lui, campione di servilismo, ad affermalo. Annozereo è diventato un servizio privato a esclusivo svantaggio di Berlusconi». :Banana Dance:



Poi in sequenza arriva la levata di scudi a favore di SANTORO.

(questo è il meglio bdc)

l, «è inaccettabile che, da parte del PdL, prosegua il metodo delle minacce e delle intimidazioni contro SANTORO e il annozero e testimonia lo spirito fazioso di questi signori: sarebbero questi i campioni della libertà di informazione? Si rassegnino: è finito il tempo in cui il Tg1 obbediva alle loro veline: ora, finalmente, la prima testata della Rai obbedisce agli obblighi di servizio pubblico, dà spazio a tutte le voci, ed è al servizio degli utenti». :rideretanto::rideretanto::rideretanto:


credo di aver superato me stesso mi fermo qui :icon_wink:

Ottima questa a.magno!
Rende perfettamente l'idea dei due pesi e due misure
fra coloro ai quali è permesso tutto e gli altri ai quali
non è permesso nulla!
Bravo.

bdc
05.10.2009, 14:19
I fatti sono chiarissimi.

Il Governo controlla 5 tg su 6. E non lo negano neanche i tifosi di Berlusconi.

In un Paese in cui il Governo controlla le tv è impossibile che vi sia democrazia.

Sono i tg che determinano il voto della parte meno informata dei cittadini. E se uno schieramento controlla anche un solo tg parte con un vantaggio immenso nelle elezioni.

alessandro magno
05.10.2009, 16:13
I fatti sono chiarissimi.

Il Governo controlla 5 tg su 6. E non lo negano neanche i tifosi di Berlusconi.

In un Paese in cui il Governo controlla le tv è impossibile che vi sia democrazia.

Sono i tg che determinano il voto della parte meno informata dei cittadini. E se uno schieramento controlla anche un solo tg parte con un vantaggio immenso nelle elezioni.


mi volevo fermare ma devo per forza controbattere.

aggiungo

i fatti sono chiarissimi

l'opposizione controlla 3 sindacati su 3

questi sono determinanti nel mondo del lavoro e sui lavoratori.

l'oppsizione controlla tante altre cose tra cui molti magistrati '' magistratura democratica '' e '' associazione nazionale magistrati'' e controlla molta carta stampata , diciamo il 90 %.

in piu a cantanti scrittori presidi supermercati banche banchieri editori assicurazioni cooperative industriali attori registi ecc...ecc...

tutto quello che già 20 anni fà Occhetto definiva
LA NOSTRA GIOIOSA MACCHINA DA GUERRA


è per questo motivo che berlusconi ha molti fans

mplatini62
06.10.2009, 06:21
I fatti sono chiarissimi.

Il Governo controlla 5 tg su 6. E non lo negano neanche i tifosi di Berlusconi.

In un Paese in cui il Governo controlla le tv è impossibile che vi sia democrazia.

Sono i tg che determinano il voto della parte meno informata dei cittadini. E se uno schieramento controlla anche un solo tg parte con un vantaggio immenso nelle elezioni.


Se tu non fossi antiberlusconiano a prescindere, ti renderesti conto che la realtà televisiva/informativa italiana è oggettivamente opposta!

Il problema non è la quantità delle voci...è la qualità delle stesse.

bdc
06.10.2009, 14:24
Quello che determina il voto degli ignoranti (ed in Italia sono tantissimi) è il sistema dei telegiornali che sono controllatissimi dal Governo. Ovvio che non vi sia democrazia.

Pensate che nell'ulitma tornata elettorale gli operai semplici hanno votato in massa per il centrodestra. Questo testimonia che il potere sta nel controllo dei telegiornali e non nei sindacati.

Tutte le altre voci sono sia di destra che di sinistra.

La qualità dei tg è bassissima. Questo perchè ai nostro governanti interessa tenere il popolo nell'ignoranza per carpirne il voto.

alessandro magno
06.10.2009, 15:35
e vai ,ora ''gli ignoranti '' che han sempre votato bene a sinistra se una volta votano destra diventano piu ''ignoranti'' di quanto normalmente non lo siano già????


chi sà se siamo ''ignoranti'' anche io mplat angela e qualcun altro?

quindi chi vota normalemente a sinistra deduco prenda una laurea a prescindere.


bdc partecipo volentieri perchè mi piace e vorrei rilanciare questa sezione di off-topic che ultimamente non andava troppo, non mi riprometto di convincere te, e non credo tu hai questa missione di convincere me, però evitiamo almeno di insultare chi la pensa diversamente da noi.


già mi era piaciuto poco il ''tifosi'' di berlusconi, ora questo.

non bisogna disprezzare chi la pensa in modo diverso questo è la base della democrazia.

il disprezzo è il cugino del razzismo.


mi spiace ma ci son rimasto male , forse è il caso che faccio solo l'admin e vi faccio parlare a voi di queste cose.

mplatini62
07.10.2009, 13:10
e vai ,ora ''gli ignoranti '' che han sempre votato bene a sinistra se una volta votano destra diventano piu ''ignoranti'' di quanto normalmente non lo siano già????


chi sà se siamo ''ignoranti'' anche io mplat angela e qualcun altro?

quindi chi vota normalemente a sinistra deduco prenda una laurea a prescindere.


bdc partecipo volentieri perchè mi piace e vorrei rilanciare questa sezione di off-topic che ultimamente non andava troppo, non mi riprometto di convincere te, e non credo tu hai questa missione di convincere me, però evitiamo almeno di insultare chi la pensa diversamente da noi.


già mi era piaciuto poco il ''tifosi'' di berlusconi, ora questo.

non bisogna disprezzare chi la pensa in modo diverso questo è la base della democrazia.

il disprezzo è il cugino del razzismo.


mi spiace ma ci son rimasto male , forse è il caso che faccio solo l'admin e vi faccio parlare a voi di queste cose.

Se voti a sinistra e leggi i quotidiani intellettuali...
sei bravo onesto, obbiettivo e progressista
Se voti a destra sei ignorante, retrogrado, fascista,
illiberale, evasore fiscale, piduista, pedofilo, stupido,
imbesuito dalle tv e dai giornali di Berlusconi.


Ti prego amagno, non farlo.
Già siamo pochi qui...solo 3-4 utenti.
Che faccio alla fine? Parlo da solo? Soliloqui.


Per bdc:
Noto in te molta acrimonia e antiberlusconismo...
come al solito, aprioristico e a prescindere.
Non so da cosa provenga questo tuo astio.
Vorrei fossi più sincero e ce lo spiegassi.

Dicevi di essere stato leghista...e meno male!!!!
Figuriamoci se fossi stato Dipietrista o piddista!! :icon_eek:

Vorrei ricordarti che molto ha fatto Berlusconi e
Forza Italia per far diventare la Lega un grande partito.
Certamente, anche la Lega ha dato molto al PdL...
specialmente al Nord...

Spiegaci bdc: che ti ha fatto di tanto grave Berlusconi?
Perchè ti sento criticare unicamente: o la politica in generale
o solo Berlusconi e il Suo Governo! Mai una critica alla Sinistra,
al Centro, all'Italia dei Valori, al PD...
possibile che tu bdc non abbia nulla da dire su questi altri...
Io insieme a te siamo qui dall'ormai lontano 2006...allora governava
la Sinistra! Ma non ricordo tue critiche politiche-sociali agli allora maggioranza di governo!
Hanno sempre fatto tutto per bene, non hanno mai sbagliato nulla???

Da quando invece c'è il governo Berlusconi...evvai!!!
giù, cascate di critiche a qualunque cosa facciano!
Se fanno qualcosa: non è abbastanza, non è fatta bene, o ci deve essere sotto qualcosa...
Se non fanno nulla: ecco! Non hanno fatto ciò che avevano promesso! Ci dev'è essere sotto qualcosa...
Se fanno riforme: sono state fatte ad personam, non sono utili, son fatte male, ci voleva ben altro, ci deve esser sotto qualcosa...
Se non fanno riforme: cosa aspettano a farle, era quello che ci voleva, ci deve essere per forza sotto qualcosa...

Vorrei capire. :icon_eek: Grazie.

juventinadelsud
07.10.2009, 14:01
io non scrivo mai in queste sezioni perche la politica di oggi non mi piace! sono di estrema destra quindi è difficile discutere con la maggior parte della gente e questo governo e questa politica non mi soddisfano.mussoliniana e amante dell'ordine e della disciplina e per questo che non mi paice la parte moderata del nuovo sistema politico!auspico una seria pulizia dell'italia da tutto ciò che è immorale e insensato sinistra compresa.

bdc
07.10.2009, 15:40
"Uno studio del Censis ha reso noto che il 69,3% degli italiani si è informato, in occasione delle scorse elezioni europee, e ha scelto per chi votare attraverso le notizie e i commenti dei vari telegiornali.
I Tg orientano il voto di almeno 7 italiani su 10, con punte del 76% tra i meno istruiti, del 78,7% tra i pensionati e del 74,1% delle casalinghe."

Voglio portare l'attenzione su questa frase porgendo le mie scuse ad Alessandro Magno. Non volevo offendere con i termini "tifosi di berlusconi" o "ignoranti" (cioè meno istruiti). Il secondo termine era riferito a chi decide di votare sulla base dei tg. Sapendo che sono controllati (5 su 6) da uno degli schieramenti credo sia più che evidente che tale schieramento parta con un vantaggio enorme (rappresentato dal controllo del voto sul 76% dei meno istruiti). Ti chiedo quindi di continuare a confrontarti su questi argomenti perdonando qualche mia spiegazione non completa.

Secondo me chi ha valori di destra o di sinistra non va neanche più a votare visto che gli attuali schieramenti non rispettano i valori nè di destra nè di sinistra.

Restano gli elettori di centro che si dividono in 2 schieramenti molto simili. Che governi il centrosinistra o il centrodestra non cambia niente per noi cittadini. Nell'alternazna tra Prodi, Berlusconi, Veltroni, ecc... la vita di noi cittadini non è cambiata di una virgola. Salvo che per una cosa. ll degrado morale e civile di questa Italia che peggiora di anno in anno.

I responsabili di tutto questo sono i nostri governanti (in ordine alfabetico Berlusconi, Bossi, Fini, Prodi, Rutelli, Veltroni, ecc..) che stanno al potere
da quasi 20 anni.

Hanno ereditato una Paese eccezionale e lo hanno progressivamente distrutto. L'Italia (grazie a questi personaggi) ha perso credibilità e qualità della vita.

Posso dare la colpa anche a chi, come Berlusconi, ha governato per tantissimi anni e con maggioranze a prova di bomba?

Se qualcuno posta qualcosa di buono sul centrosinistra intervengo subito per esporre la mia tesi. Il fatto è che non si trovano persone che postano a favore del centrosinistar perchè gli elettori di sinistra sanno benissimo che il loro schieramento ha fallito nei 7 anni in cui ha governato recentemente. Invece gli elettori di centrodestra (influenzati dal potere delle tv) pensano (non si capisce come) che il centrodestra ha combinato cose buone nei suoi anni di governo. E la cosa è totalmente illogica. batsa conoscere l'abc della finanza e dell'economia per capire che hanno fallito entrambi gli schieramenti.

P.S. In quanto al voto mi allineo alla juventinadel sud.

juveforever
07.10.2009, 16:49
io non scrivo mai in queste sezioni perche la politica di oggi non mi piace! sono di estrema destra quindi è difficile discutere con la maggior parte della gente e questo governo e questa politica non mi soddisfano.mussoliniana e amante dell'ordine e della disciplina e per questo che non mi paice la parte moderata del nuovo sistema politico!auspico una seria pulizia dell'italia da tutto ciò che è immorale e insensato sinistra compresa.

e di grazia, lo decidi tu cosa è immorale e insensato?
Non ti sono bastati i morti fatti dal "tuo" idolo?

alessandro magno
07.10.2009, 18:17
caro bdc le scuse le accetto volentieri ma il problema non è se tu mi hai offeso o no, credimi , il mio problema,ed è tutto mio, è se riesco a partecipare senza farmi troppo coinvolgere , perchè mi piacerebbe davvero poter parlare di tutto insieme a voi ma devo tenere anche una linea superpartes essendo amministratore e quindi arbitro.

cara juvedelsud e caro juveforever vi invito a stare in topic .quello è un argomento piu che delicato, che si voglia chiamare ''guerra di liberazione'' o ''guerra civile'' , quella è stata una guerra, per di piu fra italiani e in guerra si uccide e le pallottole non fan distinzione.
i morti, poi, ci son stati da una parte e dall'altra.e i morti lasciano vedove e orfani e segni che anche il tempo fatica a cancellare.

vi invito tutti a riflettere bene prima di postare in questa sezione off topic, perchè davvero sono argomenti delicati che toccano la suscettibilità di ognuno , quindi se postiamo con la giusta sensibilità verso gli altri , magari è la volta buona che ci arricchiamo tutti veramente di informazioni utili.

al caro mplat dico che mi prendo 2-3 giorni per riflettere ma mi trovi nel resto del forum, al limite possiamo fare un patto io ritorno qui e tu ritorni al bar. :icon_cheesygrin:


....chiudere con una battuta mi sembra la migliore medicina per stemperare un po.

confido nella collaborazione di tutti.:icon_wink:

a presto

bdc
07.10.2009, 18:35
Mplatinì lo vedo bene come "ostaggio" dentro il bar. Spero non si trovi troppo bene al bar che poi mi abbandona l'off topic.

Spero che tutti gli interessati continuino ad intervenire in questa sezione, amministratori compresi.

Rinnovo la mia stima verso tutti, compresi coloro che la pensano diversamente da me.

Bianconero10
07.10.2009, 18:56
io amo seguire i programmi di politica......mi piacciono perchè se li guardi dopo due mintui ti accorgi di essere più intelligente e più scemo di prima....è una sensazione stupenda....dopo due minuti di annozero di iceberg di porta a porta di ballarò e chi più ne ha più ne metta mi accorgo che prima mi sento più sveglio poi mi accorgo di essere ancora più ignorante di prima....è come farsi investire da un tir in corsa....

a parte gli scherzi.....io amo la politica, ma più di ogni altra cosa la politologia...e anche la storia della politica...e mi accorgo che sono cose che molti e dico molti 8per non dire tutti) quelli che fanno politica non conoscono...
MERITOCRAZIA OLIGARCHIA sono queste le cose che secondo me rendono giusto....corretto onesto un paese.....peccato però che nello scegliere alla fine i fattori che influenzano la scelta sono molti....non vi viene mai da pensare se fossi berlusconi...ahhh quante cose farei? mai? non ci credo....il genere umano ha la tendenza alla ricerca continua di potere...l'uomo brama potere fin dentro le viscere...in quest'era il potere si chiama denaro e noi tutti lo bramiamo senza distinzioni...nel paleozoico si chiamava cibo e tutti lo bramavano e chi ne aveva di più era il capo....
tutti pensiamo di essere nel giusto o anche se pensiamo di essere nel torto impariamo a tornare nel giusto.....allora vi pongo una domanda.....cosa mi dice che questo è giusto e quello è sbagliato? meditate politicanti...meditate....

mplatini62
08.10.2009, 13:41
Mplatinì lo vedo bene come "ostaggio" dentro il bar. Spero non si trovi troppo bene al bar che poi mi abbandona l'off topic.

Spero che tutti gli interessati continuino ad intervenire in questa sezione, amministratori compresi.

Rinnovo la mia stima verso tutti, compresi coloro che la pensano diversamente da me.

Il bar non fa più per me: quindi non ci tornerò.

Stima invariata per a.magno e soprattutto per bdc,
anche se ha opinioni e tesi diverse dalle mie.

Chiedo però a tutti ed impongo a me stesso,
maggior onestà intellettuale ed obbiettività.
Io cerco di rispondere alle vs domande, fatelo anche voi.

Qui io ci rimarrò finquando mi interesserà starci
e finchè a mio giudizio ne varrà la pena.

Grazie della considerazione. Un saluto.

(...sul Ventennio preferisco non pronunciarmi)

mplatini62
08.10.2009, 13:50
io amo seguire i programmi di politica......mi piacciono perchè se li guardi dopo due mintui ti accorgi di essere più intelligente e più scemo di prima....è una sensazione stupenda....dopo due minuti di annozero di iceberg di porta a porta di ballarò e chi più ne ha più ne metta mi accorgo che prima mi sento più sveglio poi mi accorgo di essere ancora più ignorante di prima....è come farsi investire da un tir in corsa....

a parte gli scherzi.....io amo la politica, ma più di ogni altra cosa la politologia...e anche la storia della politica...e mi accorgo che sono cose che molti e dico molti 8per non dire tutti) quelli che fanno politica non conoscono...
MERITOCRAZIA OLIGARCHIA sono queste le cose che secondo me rendono giusto....corretto onesto un paese.....peccato però che nello scegliere alla fine i fattori che influenzano la scelta sono molti....non vi viene mai da pensare se fossi berlusconi...ahhh quante cose farei? mai? non ci credo....il genere umano ha la tendenza alla ricerca continua di potere...l'uomo brama potere fin dentro le viscere...in quest'era il potere si chiama denaro e noi tutti lo bramiamo senza distinzioni...nel paleozoico si chiamava cibo e tutti lo bramavano e chi ne aveva di più era il capo....
tutti pensiamo di essere nel giusto o anche se pensiamo di essere nel torto impariamo a tornare nel giusto.....allora vi pongo una domanda.....cosa mi dice che questo è giusto e quello è sbagliato? meditate politicanti...meditate....


La morale comune e l'etica ti dicono ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Sono le regole che una società si da che deve autoregolamentare
i comportamenti di ognuno nei confronti dell'altro.
Sono i canoni educativi che si trasmettono di padre in figlio,
di famiglia in famiglia che formano la persona e il suo civismo nei
confronti dell'altro! Il rispetto per se stessi e per gli altri fanno sì che
una società sia civile o meno.
Il guaio del duemila è che...nessuno da più il buon esempio!
A partire dai genitori verso i figli, a finire ai capi di Stato e ai Governanti.
Non ci sono più regole da rispettare...non c'è autorevolezza nei genitori e nei maestri di scuola...nessuno deve rispettare nessuna persona e nessuna "cosa": tutto è possibile, tutto è lecito...
Lassismo ed anarchia totale.

Bianconero10
08.10.2009, 13:56
hai ragione mplat... è proprio l'etica comune he adesso sta cambiando forma...sta diventando l'interesse personale...uno fa sempre quello che gli interssa per proprio profitto...non è più una società....è un insieme mal mischiato di persone che fanno sempre e solo il minimo indispensabile....e poi dato che non si è contenti di fare ciò ci si lamenta e si gioca a scarica barile....

bdc
09.10.2009, 07:45
In questi mesi ho diviso la mia vita tra Italia e Germania.

Questo degrado lo vedo solo in Italia.

Possiamo sperare di riprenderci in futuro o è più facile che anche la Germania faccia la fine dell'Italia?

eldavidinho94
09.10.2009, 11:15
io amo seguire i programmi di politica......mi piacciono perchè se li guardi dopo due mintui ti accorgi di essere più intelligente e più scemo di prima....è una sensazione stupenda....dopo due minuti di annozero di iceberg di porta a porta di ballarò e chi più ne ha più ne metta mi accorgo che prima mi sento più sveglio poi mi accorgo di essere ancora più ignorante di prima....è come farsi investire da un tir in corsa....

a parte gli scherzi.....io amo la politica, ma più di ogni altra cosa la politologia...e anche la storia della politica...e mi accorgo che sono cose che molti e dico molti 8per non dire tutti) quelli che fanno politica non conoscono...
MERITOCRAZIA OLIGARCHIA sono queste le cose che secondo me rendono giusto....corretto onesto un paese.....peccato però che nello scegliere alla fine i fattori che influenzano la scelta sono molti....non vi viene mai da pensare se fossi berlusconi...ahhh quante cose farei? mai? non ci credo....il genere umano ha la tendenza alla ricerca continua di potere...l'uomo brama potere fin dentro le viscere...in quest'era il potere si chiama denaro e noi tutti lo bramiamo senza distinzioni...nel paleozoico si chiamava cibo e tutti lo bramavano e chi ne aveva di più era il capo....
tutti pensiamo di essere nel giusto o anche se pensiamo di essere nel torto impariamo a tornare nel giusto.....allora vi pongo una domanda.....cosa mi dice che questo è giusto e quello è sbagliato? meditate politicanti...meditate....

concordo pienamente sulla battuta(seppur vera)
della prima parte del post
mi trovo nella stessissima situazione tua
quando sento parlare di politica, oppure cerco di dire la mia,
la sensazione è semrpe la stessa: non sai che dici,
quanta ragione ha cio che dici e quanto hai capito di cio che hai detto.
nonostante mi piaccia la politica in se per se,
con le sue opposizioni, battibbecchi e contro repliche
ma sento che non fa per me
perche non saprei che dire, che controbbattere e che rispondere
a aprtire da me stesso

sulla natura violenta dell'uomo ho fatto una lunga considerazione
del libro IL SIGNORE DELLE MOSCHE, di cui vi ho parlato,
che tratta proprio questo argomento, la natura malefica inscindibile dall'animo umano
(se volete, in un topic a parte, posto il tema che ho salvato sul pc,
e lo discutiamo)
e purtroppo in questo secolo si nota eccome
anche un esemplare del 19esimo secolo, probabimente
avrebbe fatto la nostra stessa considerazione,
riferita ai problemi umani e sociali del suo tempo, ovvio

io dico sempre che il mondo, la vita, i secoli, i periodi storici,
le correnti filosofiche e letterali, sono come un PENDOLO
c'è sempre un momento di crisi, che si alternara a momenti di gloria
e TASSATIVAMENTE poi si riavra una crisi di valori e di ideali

nel '700, epoca dell'illuminismo, la gente ha lasciato gli ideali della chiesa, per avvicinarsi a quelli della RAGIONE, del PROGRESSO
ma quando si è avuta una crisi di questi ultimi, un regresso sostanziale
si è avuto il periodo dell'800, quello del romanticismo, il ritorno ai valori della FAMIGLIA, dell'amor di patria, ed anche della chiesa
per farti capire il confronto...
e via dicendo, la rivoluzione industriale...
altro progresso dell'intelligenza dell'uomo...
ecco, proprio come un pendolo

sono convinto che oggi noi ci troviamo nel mezzo,
nel boom economico e tecnologico, che prima o poi si blocchera,
e prima o poi torneremo a credere nei valori diffusi
da manzoni, foscolo, 'padri della patria'...
e torneremo ad avere ESEMPI PATRIOTTICI, DI SPESSORE UMANO
è quello che mi auguro

La morale comune e l'etica ti dicono ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Sono le regole che una società si da che deve autoregolamentare
i comportamenti di ognuno nei confronti dell'altro.
Sono i canoni educativi che si trasmettono di padre in figlio,
di famiglia in famiglia che formano la persona e il suo civismo nei
confronti dell'altro! Il rispetto per se stessi e per gli altri fanno sì che
una società sia civile o meno.
Il guaio del duemila è che...nessuno da più il buon esempio!
A partire dai genitori verso i figli, a finire ai capi di Stato e ai Governanti.
Non ci sono più regole da rispettare...non c'è autorevolezza nei genitori e nei maestri di scuola...nessuno deve rispettare nessuna persona e nessuna "cosa": tutto è possibile, tutto è lecito...
Lassismo ed anarchia totale.

esattamente
NESSUNO DA PIU IL BUON ESEMPIO
ho spiegato un po sopra come la vedo io
ed è lo stesso motivo per cui, lo ammetto,
oggi non riuscirei ad avere fiducia in nessun personaggio politico
nè in berlusconi(che non attacco a prescindere),
nè nel successore...è una societa corrotta e debole,
nella quale io non vedo una vera via d'uscita

non riesco a trovare soluzione neanche nella societa,
la quale trovo molto malleabile e manovrabile:
lo sfrenato sviluppo tecnologico ha fatto perdere d'occhio i limiti
entro i quali bisognava attenersi, per non esagerare

non sono riuscito a rispondere alle tue battute nell'altro topic
perche non sapevo che rispondere
ero confuso e non sapevo da che parte stavo
la politica...

mplatini62
09.10.2009, 13:45
concordo pienamente sulla battuta(seppur vera)
della prima parte del post
mi trovo nella stessissima situazione tua
quando sento parlare di politica, oppure cerco di dire la mia,
la sensazione è semrpe la stessa: non sai che dici,
quanta ragione ha cio che dici e quanto hai capito di cio che hai detto.
nonostante mi piaccia la politica in se per se,
con le sue opposizioni, battibbecchi e contro repliche
ma sento che non fa per me
perche non saprei che dire, che controbbattere e che rispondere
a aprtire da me stesso

sulla natura violenta dell'uomo ho fatto una lunga considerazione
del libro IL SIGNORE DELLE MOSCHE, di cui vi ho parlato,
che tratta proprio questo argomento, la natura malefica inscindibile dall'animo umano
(se volete, in un topic a parte, posto il tema che ho salvato sul pc,
e lo discutiamo)
e purtroppo in questo secolo si nota eccome
anche un esemplare del 19esimo secolo, probabimente
avrebbe fatto la nostra stessa considerazione,
riferita ai problemi umani e sociali del suo tempo, ovvio

io dico sempre che il mondo, la vita, i secoli, i periodi storici,
le correnti filosofiche e letterali, sono come un PENDOLO
c'è sempre un momento di crisi, che si alternara a momenti di gloria
e TASSATIVAMENTE poi si riavra una crisi di valori e di ideali

nel '700, epoca dell'illuminismo, la gente ha lasciato gli ideali della chiesa, per avvicinarsi a quelli della RAGIONE, del PROGRESSO
ma quando si è avuta una crisi di questi ultimi, un regresso sostanziale
si è avuto il periodo dell'800, quello del romanticismo, il ritorno ai valori della FAMIGLIA, dell'amor di patria, ed anche della chiesa
per farti capire il confronto...
e via dicendo, la rivoluzione industriale...
altro progresso dell'intelligenza dell'uomo...
ecco, proprio come un pendolo

sono convinto che oggi noi ci troviamo nel mezzo,
nel boom economico e tecnologico, che prima o poi si blocchera,
e prima o poi torneremo a credere nei valori diffusi
da manzoni, foscolo, 'padri della patria'...
e torneremo ad avere ESEMPI PATRIOTTICI, DI SPESSORE UMANO
è quello che mi auguro



esattamente
NESSUNO DA PIU IL BUON ESEMPIO
ho spiegato un po sopra come la vedo io
ed è lo stesso motivo per cui, lo ammetto,
oggi non riuscirei ad avere fiducia in nessun personaggio politico
nè in berlusconi(che non attacco a prescindere),
nè nel successore...è una societa corrotta e debole,
nella quale io non vedo una vera via d'uscita

non riesco a trovare soluzione neanche nella societa,
la quale trovo molto malleabile e manovrabile:
lo sfrenato sviluppo tecnologico ha fatto perdere d'occhio i limiti
entro i quali bisognava attenersi, per non esagerare

non sono riuscito a rispondere alle tue battute nell'altro topic
perche non sapevo che rispondere
ero confuso e non sapevo da che parte stavo
la politica...

Capisco la tua impotenza che è un pò anche la mia.
Ma bisogna reagire e dare noi il buon esempio!
Comportarci sempre in modo serio e rispettoso,
in famiglia e in società.
Rispettare le regole, le leggi e l'autorità.
Vivere in modo civico in casa, per strada, al lavoro e con gli amici.
Cercare di costruire invece di voler sempre demolire.
Non farsi prendere dallo sconforto e dal vuoto nichilismo dicendo:
non mi fido di nessuno, è tutto da rifare, tanto è inutile...
Essere più positivi e propositivi. Non aspettare che ciò che ci serve ci venga data. Chiediamola e/o andiamocela a cercare e/o costruiamocela da soli.

Eldà se stai così...a quindici anni...
STIAMO FRESCHI! Sursum corda!

eldavidinho94
09.10.2009, 14:15
Capisco la tua impotenza che è un pò anche la mia.
Ma bisogna reagire e dare noi il buon esempio!
Comportarci sempre in modo serio e rispettoso,
in famiglia e in società.
Rispettare le regole, le leggi e l'autorità.
Vivere in modo civico in casa, per strada, al lavoro e con gli amici.
Cercare di costruire invece di voler sempre demolire.
Non farsi prendere dallo sconforto e dal vuoto nichilismo dicendo:
non mi fido di nessuno, è tutto da rifare, tanto è inutile...
Essere più positivi e propositivi. Non aspettare che ciò che ci serve ci venga data. Chiediamola e/o andiamocela a cercare e/o costruiamocela da soli.

Eldà se stai così...a quindici anni...
STIAMO FRESCHI! Sursum corda!

terrè presente
la mia non è nè rassegnazione nè sconforto
è una riflessione che piano piano in questi miei primi anni
di 'vita sociale' purtroppo sta prendendo corpo

però, come dici tu, solo alla morte non c'è rimedio:
affronta l'ostacolo e vai avanti!

Bianconero10
09.10.2009, 14:27
terrè presente
la mia non è nè rassegnazione nè sconforto
è una riflessione che piano piano in questi miei primi anni
di 'vita sociale' purtroppo sta prendendo corpo

però, come dici tu, solo alla morte non c'è rimedio:
affronta l'ostacolo e vai avanti!
:quoto::quoto::quoto:

eldavidinho94
22.12.2009, 14:17
Nel 2010 il canone Rai aumenta di 1,50 euro


Il canone Rai per il 2010 sale a 109 euro, con un aumento di 1,50 euro rispetto ai 107,50 euro previsti per l'anno che si sta concludendo. Il vice ministro allo sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, ha firmato infatti l'11 dicembre scorso, il decreto in cui viene determinato l'importo del canone per il prossimo anno. Come per la precedente annualità, ricorda una nota, l'importo è stato adeguato di 1,50 euro, tenendo conto, ai sensi di legge, dell'inflazione programmata.

E' «assolutamente da evitare l'aumento del canone. Soprattutto a fine 2009, anno che ha visto il passaggio al digitale diverse aree, tra cui Roma, con notevoli difficoltà per i cittadini». Lo afferma una nota del Consiglio Nazionale degli Utenti (Cnu), organismo dell'Agcom.
«Abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà all'aumento del canone - continua la nota - Sarebbe, infatti, utile che i cittadini conoscessero con esattezza quali attività il canone va a finanziare e quali invece sono realizzate con la pubblicità. Una manovra inopportuna anche considerato il fatto che è stato ridimensionato il Qualitel».

ne parlammo gia qui

http://www.juveforum.it/forum/disdettiamo-il-canone-rai-ora-si-pu-t21505p6.html?t=21505&page=6&highlight=canone

AlexnelCuore
22.12.2009, 14:30
Ci fosse un anno che non aumenta che pagliacci