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eldavidinho94
15.08.2009, 15:36
Atletica,Italia ambiziosa a Berlino

Arese: "Possiamo fare bene"

http://www.juveforum.it/bin/75.$plit/C_27_articolo_25796_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg

"Non servono più le parole, ormai è arrivato il tempo dei fatti". Queste le parole di Franco Arese, presidente Fidal, alla vigilia dei campionati del mondo di atletica leggera che da sabato vedranno anche gli azzurri tra i protagonisti. Arese è obiettivo e resta con i piedi per terra: "Abbiamo atleti, Schwazer, Di Martino, Brugnetti, Rigaudo, in grado di lottare per delle medaglie, ma non abbiamo certo medaglie già in tasca.

"Oggi quello che mi sento di dire ai nostri atleti - sono state le parole del numero uno federale - è di dare il massimo e di onorare la maglia azzurra, nel pieno rispetto dei tanti, tantissimi che guarderanno al nostro mondiale.In tanti altri poi possono fare bene, come la Cusma, la Claretti, la Rosa, Vizzoni, la 4x100 uomini, la 4x400 donne, solo per citarne alcuni, che vuol dire migliorarsi, andare vicino ai propri limiti, stabilire primati personali o nazionali". Arese si dice dispiaciuto per le assenze di Howe e Licciardello ("ma li invito a non mollare, hanno l'età e il talento per fare ancora tante edizioni dei campionati del mondo") e si affida alla tradizione per puntare a un Mondiale da protagonisti. "La storia italiana parla di 37 medaglie mondiali nelle undici edizioni fin qui svolte, con 11 ori - ricorda - E' un bel bottino che cercheremo di onorare ancora una volta, pur consapevoli delle difficoltà in cui agiremo".
Fiducioso è apparso il dt Francesco Uguagliati, secondo il quale "dai raduni sono arrivate buone notizie da parte di tutti settori, siamo riusciti a recuperare anche Donato, reduce da un brutto infortunio, e Gibilisco, un grande campione che merita fiducia. Per quanto riguarda i velocisti che gareggeranno domani abbiamo avuto notizie confortanti da terzetto: e' chiaro che la composizione della staffetta dipendera' dalle prestazioni individuali". Le speranze italiane sono riposte soprattutto nella marcia e, Schwazer a parte, anche Ivano Brugnetti e Giorgio Rubino possono stupire. "Devo riuscire a battere me stesso - dice l'oro di Atene 2004 - Per dare il massimo il vero nemico da sconfiggere e' proprio Ivano Brugnetti. Arrivo a questi campionati con una buona condizione generale, ma dovro' tenere a bada il mio istinto che soprattutto all'inizio mi porta a strafare. Vorrei evitare l'epilogo di Osaka dove ancora mi chiedo se ho sbagliato io oppure hanno sbagliato i giudici. Comunque tecnicamente sono a posto". "Non vedo l'ora di partire per la gara, sto bene - aggiunge Rubino - quest'anno ho aumentato i carichi di lavoro arrivando fino a 160 km a settimana e modificando la distribuzione degli allenamenti. Da quando mi sono trasferito a Saluzzo ha acquisito anche maggiore consapevolezza nei miei mezzi. Ho capito che solo allenandomi con i migliori posso crescere".
Tra le donne puntano a mettersi in mostra Elisa Rigaudo nella 20 km di marcia ("sarà una gara difficile perche' non manchera' nessuno, con le russe in prima fila intenzionate ad essere protagoniste. La maternita'? Se dovessi vincere potrei farci un pensiero prendendomi un anno sabbatico prima di riprendere la preparazione per i Giochi di Londra"), Libania Grenot nei 400 e nella 4x400 ("è la gara più importante dell'anno e non posso fallire, da Pechino in poi sono cambiate tante cose, ho un'altra consapevolezza") ed Elisa Cusma, di scena sia negli 800 che, forse, nei 1500. "So di stare bene - sostiene - sogno una finale. Quest'anno negli 800 non esiste una vera leader e sarà un po' tutta una sorpresa. Bisogna esserci di testa. I 1500? Spero di non farli perche' significherebbe che sono impegnata nella finale degli 800".
Della spedizione azzurra fa parte anche Nicola Vizzoni, che nel martello vuole fare la sua parte nonostante qualche guaio fisico e occhio anche a Fabrizio Donato nel triplo.
Aperta ufficialmente, inoltre, Casa Italia Atletica. "Sono felice che l'atletica sia qui a rappresentare proprio le eccellenze dell'Italia, e che grazie al supporto dell'ambasciata italiana in Germania, si sia riusciti a fare di Casa Italia Atletica una sorta di vetrina di quanto di meglio il nostro paese sia in grado di offrire al mondo intero - le parole di Arese - Passeggiando per Berlino in questi giorni ho potuto toccare con mano quanto interesse, quanto amore ci sia in Germania per il nostro Paese. Da parte nostra, speriamo di fornire sul palcoscenico del mondiale occasioni di soddisfazione per i nostri connazionali, portando in giro quella maglia azzurra che è diventata un po' il biglietto da visita del nostro Paese".

eldavidinho94
15.08.2009, 15:38
Mondiali atletica, oro a Borchin

Nella 20 km di marcia la prima medaglia


E' andata alla Russia, e più precisamente a Valerij Borchin, la prima medaglia d'oro dei Mondiali di Atletica che si sono aperti a Berlino. Il marciatore ha vinto la 20 km in 1:18.41 (suggestive la partenza e l'arrivo sotto la porta di Brandeburgo) davanti al cinese Hao Wang (1:19.05) e al messicano Sanchez (1:19.22). A tenere alto l'onore dell'Italia ci ha pensato Giorgio Rubino, che ha chiuso quarto in 1:19.50. Costretto al ritiro Brugnetti.


MARCIA 20 KM, IL PODIO
ORO: BORCHIN (RUSSIA)
ARGENTO: HAO WANG (CINA)
BRONZO: SANCHEZ (MESSICO)

Gli italiani: BRUGNETTI (ritirato), NKOULOUKIDI (21.imo), RUBINO (quarto)

Ecco gli azzurri in gara oggi.

Sessione mattutina

10:05 M Peso/SP Qualificazione
10:10 W 100 Metri Hs Eptathlon
10:50 W 3000 Metri St Batterie ROMAGNOLO (eliminata)
11:00 W Triplo/TJ Qualificazione MARTINEZ (eliminata)
11:20 W Alto/HJ Eptathlon
11:40 M 100 Metri Batterie CERUTTI (qualificato ai quarti), DI GREGORIO (qualificato ai quarti), COLLIO (eliminato),
12:00 M Martello/HT Qualificazione VIZZONI (qualificato alla finale)
12:50 W 400 Metri Batterie GRENOT (qualificata alla semifinale)
13:00 M 20 Km RW FINALE BRUGNETTI (ritirato), NKOULOUKIDI (21.imo), RUBINO (quarto)
Sessione pomeridiana
18:15 M 1500 Metri Batterie OBRIST
18:20 W Peso/SP Eptathlon
18:50 M 100 Metri Quarti di finale CERUTTI, DI GREGORIO
19:00 W Asta/PV Qualificazione GIORDANO BRUNO
19:25 W 10,000 Metri FINALE
20:15 M Peso/SP FINALE
20:20 M 400 Metri Hs Batterie
21:10 W 200 Metri Eptathlon

Pirata
16.08.2009, 11:13
Atletica, è il giorno di Bolt-Gay

A Berlino attesa per la finale dei 100


A Berlino 2009 (http://www.berlin2009.org/) i riflettori dei Mondiali di atletica si accenderanno alle 21.35 quando è in programma la sfida dei 100 metri uomini. Saranno Usain Bolt e Tyson Gay a giocarsi l'oro uno contro l'altro. Il ruolo di terzo incomodo tra il giamaicano e l'americano toccherà a Mike Powell, il più veloce nelle batterie di qualificazione. Per quanto riguarda l'Italia, gli azzurri vanno a caccia della prima medaglia con le marciatrici.

sport*****set

VAI USAIN BOLT!!

Bianconero10
16.08.2009, 21:21
Un Bolt marziano che infrange ogni muro...9.58 s da farsi e rifarsi gli occhi 2 m e 44 cm a ogni passo per 42 appoggi una cosa fuori da comune.....Record del mondo fatto impegnandosi (per la prima volta) dato che un Gay lo inseguiva come un treno e un Asafa Powell che si è ritrovato dopo due anni con più ombre che luci....
Mamma mia Bolt.....una cosa fuori dal comune...

Bianconero10
16.08.2009, 21:28
ha sfiorato i 42 km/h...quindi ha fatto 12 m e 40 cm in un solo secondo

alessandro magno
16.08.2009, 21:49
YouTube - Mondiali Atletica Berlino 2009: WR 9''58 USAIN BOLT - 100 metri Finale

alessandro magno
17.08.2009, 15:42
ecco il megaupload http://www.megaupload.com/?d=36TNULDU

maurizio
18.08.2009, 12:08
Berlino, Di Martino in finale alto http://www.fastweb.it/php/h.php?f=/var/storage_feeds/ANSA/GFX/20090818/WJO20606-325x280.jpg Qualificate anche le favorite Friedrich e Vlasic (ANSA) - BERLINO, 18 AGO - Antonietta Di Martino si e' qualificata per la finale del salto in alto donne dei Mondiali

maurizio
18.08.2009, 12:09
Berlino, Bolt facile in batteria 200 http://www.fastweb.it/php/h.php?f=/var/storage_feeds/ANSA/GFX/20090818/WJO20625-325x280.jpg Vince in 20''70 senza forzare (ANSA) - BERLINO, 18 AGO - Il giamaicano Usain Bolt, senza forzare, ha vinto in 20''70 la 5/a serie delle batterie di 1/o turno dei 200 metri ai mondiali di Berlino. Il campione e primatista del mondo dei 100 si e' limitato al minimo indispensabile

maurizio
19.08.2009, 00:57
Berlino 09: doping, marocchino Chatabi positivo


L'atleta questa sera avrebbe dovuto prendere parte alla gara dei 3000 siepi
<TABLE><TBODY><TR><TD class=image_cell>http://estb.msn.com/i/45/F4D88FA0AB69373892C842147DB.jpg
</TD></TR><TR><TD class=attr_cell>Datasport
</TD></TR></TBODY></TABLE>
Il marocchino Jamel Chatbi (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Jamel%20Chatbi) è stato trovato positivo a un controllo antidoping effettuato a Berlino. Si tratta del primo caso di doping ai Mondiali che si stanno svolgendo in Germania L'atleta marocchino avrebbe dovuto prendere parte alla gara dei 3000 siepi di questa sera, dopo essersi classificato secondo nella sua batteria. Invece non ha partecipato alla gara e la Federazione marocchina ha confermato la positività del 25enne.

Chatabi aveva vinto l'oro ai recenti Giochi del Mediterraneo e aveva evidenziato un miglioramento del primato personale di diversi secondi. La sostanza a cui è stato trovato positivo è il clenbuterolo, uno stimolante usato anche in medicina per curare l'asma o problemi di tipo respiratorio.

maurizio
19.08.2009, 00:58
Berlino 09: triplo, oro all'inglese Idowu


Il vice-campione olimpico ha saltato la misura di 17,73 metri
<TABLE><TBODY><TR><TD class=image_cell>http://estb.msn.com/i/11/75F1B9C7478BE48DA70293A280B2.jpg
</TD></TR><TR><TD class=attr_cell>Datasport
</TD></TR></TBODY></TABLE>
L'inglese Phillips Idowu (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Phillips%20Idowu) ha vinto la medaglia d'oro nella prova del salto triplo ai Mondiali di Berlino. L'argento olimpico si è imposto saltando la misura di 17.73 metri. La medaglia d'argento è andata al campione olimpico ed ex mondiale Nelson Evora (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Nelson%20Evora) (17,55 metri), mentre la medaglia di bronzo è andata al cubano Alexis Copello (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Alexis%20Copello)

maurizio
19.08.2009, 01:00
Berlino 09: giavellotto d'oro per la Nerius


La tedesca ha vinto la gara mondiale davanti alla ceca Barbora Spotakova (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Barbora%20Spotakova)
<TABLE><TBODY><TR><TD class=image_cell>http://estb.msn.com/i/8F/941985BBCB2960B39E17E2F22C1DA7.jpg
</TD></TR><TR><TD class=attr_cell>Datasport
</TD></TR></TBODY></TABLE>
La tedesca Steffi Nerius (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Steffi%20Nerius) ha vinto la medaglia d'oro scatenando l'euforia del pubblico berlinese. Ai Mondiali (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Ai%20Mondiali) di atletica a Berlino, la Nerius, originaria dell'ex Germania dell'Est, ha lanciato il suo giavellotto alla misura di 67,30 metri, vincendo la gara. La medaglia d'argento è andata alla ceca Barbora Spotakova (66,42 metri), mentre quella di bronzo alla russa Maria Abakumova (66,06 metri

eldavidinho94
21.08.2009, 14:02
Marcia amara: Schwazer si ritira

Crisi dell'azzurro a metà della 50 km

http://www.juveforum.it/bin/68.$plit/C_27_articolo_25938_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg

Grande delusione per i colori azzurri nella 50 km di marcia ai mondiali di Berlino. Alex Schwazer, campione olimpico in carica della disciplina, si è ritirato poco dopo metà gara a causa di un'improvvisa crisi che, nel giro di pochi minuti, gli aveva fatto perdere contatto con la testa della gara. Con il ritiro di Schwazer, salvo clamorose sorprese, l'Italia va verso un inedito, amaro "zero" nel medagliere iridato.
Il 24enne di Vipiteno ha chiuso così, nella maniera più deludente, una giornata che inizialmente era sembrata propizia e si è poi velocemente complicata. Dopo aver accumulato un ritardo di 20" fra il 10° e il 15° km, Schwazer si e' riportato nel gruppetto di testa formato dagli australiani Jared Tallent e Luke Adams, dai russi Denis Nizhegorodov e Sergey Kirdyapkin, dal francese Yohan Diniz e dal giapponese Yuki Yamazaki. Dopo il 20° km l'azzurro ha perso nuovamente contatto rispetto ai battistrada, trascinati dall'accelerazione di Tallent. La crisi è stata talmente repentina da costringere Schwazer a lasciare andare anche il gruppetto degli immediati inseguitori: e dopo pochi metri, la decisione di fermarsi.

Gli altri italiani in gara a Berlino oggi sono Giulio Ciotti, atteso alle 19.15 nella finale di alto. Infine grande attesa anche per le semifinali 4x100: la staffetta azzurra sfida la Giamaica

Bianconero10
21.08.2009, 14:09
bolt marziano!!!!!!!!!!

alessandro magno
21.08.2009, 16:40
YouTube - Usain Bolt 200m 19.19 world record Berlin 2009 HD




megaupload http://www.megaupload.com/?d=CM80EV0N

mplatini62
22.08.2009, 08:28
Boh!!! :icon_eek: :icon_eek: :icon_eek:
E il video dov'è?

eldavidinho94
22.08.2009, 08:45
Boh!!! :icon_eek: :icon_eek: :icon_eek:
E il video dov'è?

è qui

YouTube - Usain Bolt 200 Metres Final, New World Record 19.19 sec
YouTube - Usain Bolt 200 Metres Final, New World Record 19.19 sec

Pirata
22.08.2009, 12:53
Chissà che l'Italia non si salvi propio in extremis con la staffetta 4x100 dové non ci saranno gli USA squalificati per un ultimo cambio "al limite"... :fischio:

alessandro magno
22.08.2009, 20:09
Boh!!! :icon_eek: :icon_eek: :icon_eek:
E il video dov'è?
prima c'era poi se lo toglie quello che lo ha messo su you tube io non centro :laugh:

eldavidinho94
23.08.2009, 14:54
Atletica, si chiudono i Mondiali

Maratona donne, vince la cinese Xue

Si chiudono con la 4x400 uomini, in programma alle 18.15, i Mondiali di atletica di Berlino. Senza italiani in gara nella giornata delle ultime finali e con un medagliere che, per quanto riguarda gli azzurri, piange lacrime amare. Per l'atto finale fari puntati su Kenenisa Bekele, a caccia dell'oro nei 5000 metri. Da non perdere anche gli 800. Nella maratona donne oro alla Xue.


Intanto in Italia ci si interroga sul ko della nostra spedizione.

eldavidinho94
25.08.2009, 08:54
Zero medaglie a Berlino per l'Italia...di chi la colpa?
Uno ZERO TONDO nella spedizione tedesca iridata,
perche?

Furiaceca
25.08.2009, 15:11
forse il sistema sportivo italiano non
è all'altezza.
Io poi credo che oltre ai fondi messi
a disposizione per queste discipline contino
molto anche le tradizioni di ogni singolo paese
e poi, cosa da non trascurare, la popolazione
intesa come numero di abitanti.
La jamaica nella corsa ha tradizione, fin da piccoli
si buttano in questa disciplina, da noi c'è il
calcio, in brasile idem, in altri posti il basket ecc...
Poi, per quanto riguarda il numero di abitanti, è
ovvio che la Cina se incomincia a migliorare le
già ottime strutture sportive..be, con il
20% della popolazione mondiale, ci metterà
poco a monopolizzare qualsiasi disciplina,
come in parte sta già facendo

fabry87
25.08.2009, 15:35
Nn capisco neanche io il Perché??

eldavidinho94
26.08.2009, 14:32
sono piu o meno sulla stessa linea di furia
pero se in giamaica lo sport primario è l'atletica,
che trionfa sempre o quasi
in italia lo sport primario, il calcio,
non trionfa con la stessa frequenza dell'atletica giamaicana...

intendo dire che li si concentrano solo sull'atletica evidentemente
mentre qui su altri sport oltre il calcio( pallavolo, basket, tennis...)

inoltre, il modo di fare sport,
come anche i metodi utilizzati per moltre altre cose,
in cina a me non va proprio giu
ma lo sport è passione oppure un obbligo?
come in tutte le cose, esagerano sempre
per essere i primi, in tutto

risultato:
nell'informatica tutti i giovani sono praticamente drogati
e li devono curare a furia di violenze ed elettroshock

nello sport, si allenano tutto il giorno
anche molte volte contro la loro volonta
e non mi pare affatto giusto...

Bianconero10
26.08.2009, 14:39
eh questa è un' abitudine sbagliata, secondo me, che ha luogo sempre nel momento della sconfitta...
Di chi la colpa? la colpa non deve essere per forza di qualcuno, se gli altri sno più bravi amen, l'unica medaglia che mi sembrava possibile era quella di alex schwarzer che però non ha retto, grazie anche alla vittoria a pechino, come la nazionale vedrete e vedete è peggiorata e di molto, ma perchè?

perchè dopo la vittoria si continuava ad esaltarsi e a guardarsi allo specchio senza però guardarsi intorno, ad esempio non hanno visto come le altre nazionali avevano cambiato quasi totalmente il proprio organico, solo la Francia ci ha seguito in quella direzione....

a sedersi sugli allori prima o poi te lo levano da sotto il sedere l'alloro......

Furiaceca
27.08.2009, 11:36
sono piu o meno sulla stessa linea di furia
pero se in giamaica lo sport primario è l'atletica,
che trionfa sempre o quasi
in italia lo sport primario, il calcio,
non trionfa con la stessa frequenza dell'atletica giamaicana...

intendo dire che li si concentrano solo sull'atletica evidentemente
mentre qui su altri sport oltre il calcio( pallavolo, basket, tennis...)

inoltre, il modo di fare sport,
come anche i metodi utilizzati per moltre altre cose,
in cina a me non va proprio giu
ma lo sport è passione oppure un obbligo?
come in tutte le cose, esagerano sempre
per essere i primi, in tutto

risultato:
nell'informatica tutti i giovani sono praticamente drogati
e li devono curare a furia di violenze ed elettroshock

nello sport, si allenano tutto il giorno
anche molte volte contro la loro volonta
e non mi pare affatto giusto...

Vero, ma il tuo è un discorso che può andare
bene anche analizzando la realtà economica
Cinese....mancanza di sindacati, stipendi miseri,
14-15 ore di lavoro(senza straordinari), tutte
queste cose rendono le esportazioni Cinesi
più competitive(anche grazie alla loro moneta
molto debole).........non ci sono però regole
comuni, ogni nazione fa ciò che vuole e questo
crea i presupposti per una concorrenza sleale.

L'italia nel calcio ti ricordo che ha vinto gli
ultimi mondiali, nonchè dopo il brasile è la
Nazione che ha vinto più coppe del Mondo.
E' vero, trionfare nel calcio è più duro perchè
c'è molta più concorrenza:Inghilterra,Francia,
Spagna,Germania ecc... oltre a Brasile,Argentina
ecc.... alcune discipline atletiche sono invece
degli sport di nicchia..
Escluso Bolt e Gay mi piacerebbe chiedere alla
gente comune quanti altri nomi di corridori
sa....quasi nessun'altro; le vicende di questo
E.T. Jamaicano ora stanno appassionando
quasi tutto il mondo, ma prima, c'era poca
gente a vedere per tv i 100m ecc...

Il futuro dello sport Italiano è quello di
specializzarsi negli sport di nicchia, se vuoi
non famosissimi...è l'unico modo per rimanere
competitivi....
infatti è proprio questo principio che ci tiene
a galla anche a livello economico perchè
nel LUNGO PERIODO, se vuoi lunghissimo
periodo, chi ha + soldi e può allenare
1.3 MILIARDI di persone è destinato a
prevalere su chi ha "SOLO" 60 milioni di persone.

Bianconero10
27.08.2009, 11:41
Furia io mi ricordo molti altri centisti Maurice Green ad esempio asafa Powelll che è ancora in cerca di se stesso dopo l'exploit di bolt....
i duecentisti
Micheal Johnson il figlio del vento e chi se lo scorda..........
Pietro Mennea anche quello.....

Furiaceca
27.08.2009, 11:49
Furia io mi ricordo molti altri centisti Maurice Green ad esempio asafa Powelll che è ancora in cerca di se stesso dopo l'exploit di bolt....
i duecentisti
Micheal Johnson il figlio del vento e chi se lo scorda..........
Pietro Mennea anche quello.....

Vero, ma questi sono nomi molto noti....
io non seguo l'NBA ma conosco Jordan,O'neal,
Yao Ming, Ginobili ecc..
non seguo il tennis ma conosco le Williams,
federer, Nadal, Djokovic ecc...
nel ciclismo Coppi,Bartali, il Pirata, Armstrong,Merckx
.......
cioè questi sono nomi che conosce anche
mia madre, sono nella storia di queste discipline
ma il 99,99999999% della popolazione italiana
conosce solo questi fenomeni storici, ma non si
può certo dire che siano "appassionati" o fan.

Mia nonna sa chi era Maradona o Pelè, ma se le
chiedo di Salihamidzic....mi risponde: COsa è?

Bianconero10
27.08.2009, 11:51
Ma è naturale che uno si ricorda di chi vince ma se vincono sempre gli stessi?

eldavidinho94
27.08.2009, 14:10
eh questa è un' abitudine sbagliata, secondo me, che ha luogo sempre nel momento della sconfitta...
Di chi la colpa? la colpa non deve essere per forza di qualcuno, se gli altri sno più bravi amen, l'unica medaglia che mi sembrava possibile era quella di alex schwarzer che però non ha retto, grazie anche alla vittoria a pechino, come la nazionale vedrete e vedete è peggiorata e di molto, ma perchè?

perchè dopo la vittoria si continuava ad esaltarsi e a guardarsi allo specchio senza però guardarsi intorno, ad esempio non hanno visto come le altre nazionali avevano cambiato quasi totalmente il proprio organico, solo la Francia ci ha seguito in quella direzione....

a sedersi sugli allori prima o poi te lo levano da sotto il sedere l'alloro......

lo stesso errore lo sta facendo anche la nazionale di calcio
campione del mondo in carica, per la cronaca...
e tu quanto ci scommetti che fara la stessa fine
di questa spedizione tedesca ai prossimi mondiali?
stesso comportamento ERRATO...
dopo una vittoria ci si culla sempre...
e si perde tutto cio che di buono si è fatto in tanti anni...

Vero, ma il tuo è un discorso che può andare
bene anche analizzando la realtà economica
Cinese....mancanza di sindacati, stipendi miseri,
14-15 ore di lavoro(senza straordinari), tutte
queste cose rendono le esportazioni Cinesi
più competitive(anche grazie alla loro moneta
molto debole).........non ci sono però regole
comuni, ogni nazione fa ciò che vuole e questo
crea i presupposti per una concorrenza sleale.

L'italia nel calcio ti ricordo che ha vinto gli
ultimi mondiali, nonchè dopo il brasile è la
Nazione che ha vinto più coppe del Mondo.
E' vero, trionfare nel calcio è più duro perchè
c'è molta più concorrenza:Inghilterra,Francia,
Spagna,Germania ecc... oltre a Brasile,Argentina
ecc.... alcune discipline atletiche sono invece
degli sport di nicchia..
Escluso Bolt e Gay mi piacerebbe chiedere alla
gente comune quanti altri nomi di corridori
sa....quasi nessun'altro; le vicende di questo
E.T. Jamaicano ora stanno appassionando
quasi tutto il mondo, ma prima, c'era poca
gente a vedere per tv i 100m ecc...

Il futuro dello sport Italiano è quello di
specializzarsi negli sport di nicchia, se vuoi
non famosissimi...è l'unico modo per rimanere
competitivi....
infatti è proprio questo principio che ci tiene
a galla anche a livello economico perchè
nel LUNGO PERIODO, se vuoi lunghissimo
periodo, chi ha + soldi e può allenare
1.3 MILIARDI di persone è destinato a
prevalere su chi ha "SOLO" 60 milioni di persone.

la cina a me non oiace prorpio per questo: è sleale in tutto
anormale nelle cose che fa e come le fa
ha raggiunto gli altri paesi nel G8 in pochissimo tempo
proprio grazie alla sua competitivita nell'economia
e proprio grazie all'enorme popolazione che possiede
il loro forte non è di certo la qualita delle cose,
ma la quantita, anche fatta male a volte...

e nello sport si comportano uguale
a me queste vittorie non piacciono
preferisco di gran lunga miti giamaicani come bolt
che nascono ogni 100 anni,
ma almeno si ha la sicurezza(spero) che siano sani e veri

per me la cina fara una brutta fine

Furiaceca
29.08.2009, 15:30
lo stesso errore lo sta facendo anche la nazionale di calcio
campione del mondo in carica, per la cronaca...
e tu quanto ci scommetti che fara la stessa fine
di questa spedizione tedesca ai prossimi mondiali?
stesso comportamento ERRATO...
dopo una vittoria ci si culla sempre...
e si perde tutto cio che di buono si è fatto in tanti anni...



la cina a me non oiace prorpio per questo: è sleale in tutto
anormale nelle cose che fa e come le fa
ha raggiunto gli altri paesi nel G8 in pochissimo tempo
proprio grazie alla sua competitivita nell'economia
e proprio grazie all'enorme popolazione che possiede
il loro forte non è di certo la qualita delle cose,
ma la quantita, anche fatta male a volte...

e nello sport si comportano uguale
a me queste vittorie non piacciono
preferisco di gran lunga miti giamaicani come bolt
che nascono ogni 100 anni,
ma almeno si ha la sicurezza(spero) che siano sani e veri

per me la cina fara una brutta fine

Non condivido nemmeno io molti aspetti
riguardanti il fulmineo sviluppo Cinese, ma
dire che la Cina farà una brutta fine..beh,
faccio fatica a crederci....faranno una brutta
fine forse quelle Nazioni che si metteranno contro
Cina e India.

eldavidinho94
29.08.2009, 15:48
Non condivido nemmeno io molti aspetti
riguardanti il fulmineo sviluppo Cinese, ma
dire che la Cina farà una brutta fine..beh,
faccio fatica a crederci....faranno una brutta
fine forse quelle Nazioni che si metteranno contro
Cina e India.

e perche secondo te?
mi piace sapere il tuo parere
visto che è diverso dal mio...

fa niente che siamo un po ot
i capi capiranno...

maurizio
31.08.2009, 16:59
<TABLE class=content_table cellSpacing=0 cellPadding=2 border=0><TBODY><TR><TD class=section_data bgColor=#f9f9f9>2009-08-31 17:49</TD></TR><TR><TD class=content_title_primopiano bgColor=#f9f9f9>A Rieti Powell, Frater, Carter</TD></TR><TR><TD class=section_secondtitle12>Festival giamaicano nella gara dei 100 domenica prossima</TD></TR><TR><TD class=content_text_news12>http://wwww.ansa.it/site/notizie/awnplus/sport/med/63648b56696c32444c03b6020982e2c7.jpg (ANSA) -ROMA, 31 AGO- Si annuncia come una gara tutta da seguire quella dei 100 metri del Rieti 2009 Iaaf Grand Prix Meeting, con Asafa Powell grande protagonista. Powell mira dritto al suo miglior tempo dell'anno. Insieme a lui, alla quinta partecipazione al meeting di Rieti, domenica 6 nei 100 ci sara' tanta Giamaica con l'altro oro mondiale della staffetta 4x100 Michael Frater (1982, personale 9''97), e Nesta Carter (1985, 9''95 di personale) primatista mondiale con la 4x100 olimpica di Pechino 2008 (37''10). </TD></TR></TBODY></TABLE>

maurizio
31.08.2009, 17:02
<TABLE width="100%"><TBODY><TR><TD>
30/08/09
Padova: vince la Cusma.
</TD><TD align=right>http://www.fidal.it/struttura/print.gif (javascript:PrintPage('printpage.php?faq=63&fldAuto=10831'))</TD></TR></TBODY></TABLE>

http://www.fidal.it/images/cusma_berlino4.jpg
Doppio giro di pista ancora una volta sotto il segno di Elisa Cusma. Al XXIII Meeting Città di Padova-Trofeo Banca Antonveneta, la portacolori dell'Esercito ha ribadito il suo buon momento di forma, dopo il sesto posto ai recenti Mondiali di Berlino, vincendo gli 800 metri in un tempo di poco superiore ai due minuti, 2'00"05. Gara impostata sul ritmo, con la Cusma che stacca nettamente le avversarie all'inizio del penultimo rettilineo, quando l'ucraina Mishchenko aveva appena terminato il suo compito di lepre, per conservare al traguardo un buon margine sulla cubana Yusneysi Santiusti, seconda in 2'01"29. Nei 100 maschili 10"19 per Simone Collio, che sigla la sua seconda miglior prestazione nel 2009 e si fa precedere soltanto nel finale dal giamaicano Ainsley Waugh, vincitore in 10"18. Jacques Riparelli si afferma nella finale B in 10"30, mentre Fabio Cerutti non fa meglio di 10"43 dopo un 10"41 in batteria.
Questa era anche l'edizione del ritorno di Manuela Levorato in un appuntamento internazionale. La velocista dell'Aeronautica ha tagliato il traguardo dei 100 metri al quarto posto in 11"65 ("Mi manca ancora la tenuta negli ultimi 30 metri", ha dichiarato subito dopo la gara). Successo della giamaicana Sherone Simpson, medaglia d'argento ai Giochi di Pechino e qui al personale stagionale (11"15). Nella pedana del peso, l'argento olimpico Natallia Mikhnevich conferma il suo feeling con lo stadio Euganeo lanciando a 19.27 metri nella prova in cui la padovana Chiara Rosa è terza (18.19) e al maschile prevale il russo Pavel Sofin con 19.54 su Paolo Dal Soglio (18.25). Sempre dalle pedane arriva il secondo posto della primatista italiana dell'asta Anna Giordano Bruno con 4.32, dietro alla russa Tatyana Polnova (4.52). Gli 800 maschili vanno al keniano Reuben Bett (1'45"21), con l'altoatesino Christian Obrist quarto in 1'47"03.
Sui 400 ostacoli si è imposto in 49"25 lo statunitense Bershawn Jackson, capace di salire sul terzo gradino del podio sia a Pechino che a Berlino. Nel salto in lungo, un po' sottotono il favorito Godfrey Mokoena (7.92) e affermazione per l'ucraino Makarchev (7.95), tra le donne è la statunitense Funmi Jimoh ad aggiudicarsi la gara con 6.60 (quarta Tania Vicenzino, 6.36). La giamaicana Nickiesha Wilson è prima sui 100 ostacoli in 12"93 (terza Marzia Caravelli in 13"53), nel giro di pista femminile 51"40 di Aliann Pompey (Guyana) e primato personale per Maria Enrica Spacca, settima in 53"53. La gara dei 400 metri maschili è stata vinta dal cubano William Collazo in 45"67, con Matteo Galvan a confermarsi sui buoni livelli dei Mondiali, dove aveva guadagnato l'accesso in semifinale. Per il vicentino un terzo posto in 46"09, mentre il sudafricano Oscar Pistorius ha chiuso sesto in 47"07, accolto dall'abbraccio caloroso dei dodicimila spettatori di Padova.

RUBS
11.09.2009, 12:59
"Semenya è un ermafrodito"

<table style="width: 100%;" cellpadding="0" cellspacing="0"> <tbody> <tr> <td> L'atleta sudafricana avrebbe organi sessuali maschili e femminili

<table class="up" cellpadding="0" cellspacing="0"> <tbody> <tr> <td class="bigimage">http://estb.msn.com/i/8A/679FD9255FCAD83315EFB09F12B0.jpg</td></tr> <tr> <td class="copyright">
</td></tr> <tr> <td class="abstract">
</td></tr></tbody></table>
Clamorose indiscrezioni sul caso Semenya: secondo il quotidiano britannico The Sun è un ermafrodito.
La diciottenne sudafricana recente vincitrice degli 800 metri ai Mondiali di Berlino del mese scorso è dunque un ermafrodito, avrebbe ciò sia organi sessuali maschili che femminili.

A svelarlo i quotidiani The Sun e il Daily Telegraph di Sidney che grazie ad alcune fughe di notizie sarebbero riusciti ad avere in anteprima i risultati delle accurate analisi cui è stato sottoposta la Semenya per volontà della Iaaf. Proprio la Federazione Internazionale di Atletica, che ha sottoposto la sudafricana a esami del sangue, dei cromosomi e ginecologici, non avrebbe smentito l’indiscrezione che dunque prende sempre più piede.


</td></tr></tbody></table>

maurizio
11.09.2009, 18:04
11/9/2009 (8:1) - IL CASO
I test: "La Semenya è un ermafrodito"
<TABLE id=imgesterna cellSpacing=0 cellPadding=0 width=300 align=right><TBODY><TR><TD style="PADDING-LEFT: 8px">http://www.lastampa.it/sport/cmssezioni/atletica/200909images/semenya01g.jpg</TD></TR><TR><TD class=didascalia style="PADDING-LEFT: 8px">Caster Semenya ai recenti mondiali di Berlino</TD></TR><TR><TD><TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 align=right border=0><TBODY><TR><TD>http://www.lastampa.it/common/images/sezione.gifMULTIMEDIA <TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 width=95 border=0><TBODY><TR><TD style="PADDING-BOTTOM: 0px; PADDING-TOP: 2px">http://www.lastampa.it/common/images/maschera.gif (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=11&IDalbum=20445&tipo=FOTOGALLERY)
http://www.lastampa.it/multimedia/sport/20445_album/semenya00.jpg
FOTOGALLERY (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=11&IDalbum=20445&tipo=FOTOGALLERY)
Semenya, nuovo look in tubino e tacchi alti (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=11&IDalbum=20445&tipo=FOTOGALLERY)
</TD></TR></TBODY></TABLE>

</TD></TR></TBODY></TABLE></TD></TR></TBODY></TABLE><TABLE id=strumenti style="PADDING-RIGHT: 12px" cellSpacing=0 cellPadding=0 width=280><TBODY><TR><TD colSpan=2 height=2>http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
</TD></TR><TR><TD height=35> (http://www.lastampa.it/_web/_servizi/piuvisti/default.asp)</TD><TD align=right><SCRIPT language=JavaScript type=text/javascript><!--OAS_RICH('SpotLight_01');//--></SCRIPT></TD></TR></TBODY></TABLE>
Un quotidiano australiano: «Ha
organi sia maschili che femminili»
SYDNEY
I test ordinati dalla Federazione internazionale di atletica (Iaaf) mostrano che la campionessa del mondo degli 800 metri Caster Semenya è un ermafrodito. E' quanto riferiscono oggi il Sun, il New York Daily News e il quotidiano australiano Sydney Morning Herald.

La Iaaf per ora ha rifiutato di confermare la notizia. Gli esami del sangue, dei cromosomi e ginecologici dimostrerebbero che la giovane sudafricana di 18 anni ha organi sessuali maschili e femminili, secondo il giornale. La federazione ha effettivamente ricevuto i risultati dei test concernenti l’atleta, ha detto il suo portavoce, Nick Davies, in una mail all’Associated Press, ma ha aggiunto che devono prima essere esaminati dagli esperti della federazione. Occorreranno diverse settimane prima che l’Iaaf possa parlarne alla stessa atleta, ha detto Davies sostenendo di non essere al corrente dei risultati.

Quali che siano i risultati delle analisi, l’Iaaf ha già detto che Caster Semenya probabilmente conserverebbe le sue medaglie, perchè in questo caso non si tratterebbe di doping. La Semenya «è naturalmente fatta così. È stata iscritta con la sua squadra a Berlino e accettata dalla Iaaf» ha detto il portavoce. Secondo i rapporti dei medici, citati dal quotidiano australiano, «Caster Semenya al posto delle ovaie ha testicoli che producono una grande quantità di testosterone». L’Iaaf aveva chiesto esami complementari per accertare il sesso della Semenya, a causa della sua apparenza mascolina. Se i risultati degli esami praticati in Germania saranno confermati, porranno problemi etici e politici alla Iaaf. Dal loro canto, le più alte autorità del Sudafrica hanno già protestato contro gli esami giudicandoli razzisti e sessisti.

Secondo i risultati delle visite mediche, Semenya «al posto delle ovaie ha testicoli che producono una grande quantità di testosterone», scrive il Sydney Morning Herald. «Si tratta di una questione medica», ha riferito al quotidiano australiano il portavoce della Federazione internazionale di atletica, Nick Davies. I risultati dei test «non suggeriscono un comportamento illecito deliberato» da parte dell’atleta. La qual cosa non implica necessariamente «una squalifica automatica». Ma certo lo scopo della ricerca è sincerarsi sull’esistenza «di una condizione medica che potenzialmente darebbe a Semenya un vantaggio» discriminante nei confronti delle avversarie.

maurizio
12.09.2009, 10:50
Caster ermafrodita, il Sudafrica reagisce male

«Terza guerra mondiale per la Semenya»


Una terza guerra mondiale per difendere Caster.

La minaccia arriva dal ministro dello Sport del Sudafrica Makhenkesi Stofile dopo le indiscrezioni riportate dal «Daily Telegraph» di Sydney sui risultati dei test a cui l'atleta è stata sottoposta. La diciottenne, oro mondiale a Berlino negli 800 metri, sarebbe un ermafrodito (esternamente donna e internamente uomo e dai testicoli interni deriverebbe il testosterone troppo alto). Se Caster verrà esclusa dalle competizioni femminili il Sudafrica è pronto a rivolgersi ai più alti livelli. Il governo invierà alla Iaaf propri esami, prima che la Federazione renda note le sue conclusioni a fine novembre.Fab. Pel.

eldavidinho94
03.10.2009, 12:01
A Rio de Janeiro le Olimpiadi 2016

Battuta Madrid nella volata finale

Sarà Rio de Janeiro la sede delle Olimpiadi estive del 2016. A Copenaghen i membri del Cio hanno optato per la città brasiliana, che sarà la prima dell'America Latina a ospitare i Giochi. Rio de Janeiro l'ha spuntata su Madrid, giunta alla corsa a due finale. La prima città eliminata è stata a sorpresa Chicago: a nulla è servita la discesa in campo del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La seconda a uscire è stata Tokyo.

Rio de Janeiro ha battuto Madrid 66 voti contro 32. Nel primo turno Chicago è uscita avendo ottenuto solo 18 preferenze, contro le 22 di Tokyo, le 26 di Rio e le 28 di Madrid. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la first lady Michelle non sono dunque riusciti a convincere il Comitato olimpico internazionale. Anzi, il flop è stato completo. Al secondo Tokyo è scesa a 20, Rio è salita a 46, Madrid ha guadagnato un voto passando a 29.

"I Giochi sono nostri, vinciamo noi. Non c'è nessun dubbio", aveva detto il sindaco di Rio Eduardo Paes prima della proclamazione del vincitore da parte del presidente del Cio Jacques Rogge. E ha avuto ragione. Subito dopo l'annuncio a Rio e in tutto il Brasile è esplosa la gioia. E Pelè, testimonial della candidatura carioca e presente al 'Bella Center' di Copenaghen, è scoppiato in lacrime.

LULA: "SCUSATE SE SONO FELICE..."
In lacrime è scoppiato anche il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva. Il capo di Stato brasiliano è stato immortalato dai fotografi presenti mentre si asciugava, con un fazzoletto bianco, le lacrime che gli scendevano copiosamente dagli occhi. "Oggi è un giorno sacro. Scusatemi se io sono felice e voi tristi - ha detto -. Ma voi siete stati felici molte volte, e adesso tocca a noi. Avevamo bisogno di questa opportunità per mostrare di cosa siamo capaci. Avevo invitato Obama a venire qui e gli avevo detto che l'avrei battuto comunque: Dio ha voluto che sia andata proprio così". "Rio è una città che ha sofferto - ha aggiunto Lula -. Per molto tempo è apparsa sui giornali del mondo solo nelle pagine di cronaca nera. Adesso lo farà sempre di più in quelle sportive. Voglio ringraziare di tutto cuore tutti i delegati che ci hanno scelto per il 2016". "Se morissi adesso, sarebbe valsa comunque la pena di vivere - ha concluso -. Sono davvero felice, il Brasile ha meritato questa conquista, ma adesso ho bisogno di riposare perché è stata davvero dura. Questa non è la mia vittoria, è il trionfo di tutto il Paese che ha appoggiato sin dall'inizio la nostra candidatura. Oggi vince tutta l'America Latina, la passione e la ragione hanno avuto la meglio oggi a Copenaghen. Questo è il momento del Brasile".

eldavidinho94
03.10.2009, 12:02
Giochi 2016:dentro golf e rugby a 7

Da Londra 2012 la boxe femminile

Sono rugby a 7 e golf le due discipline sulla cui ammissione nel programma olimpico dal 2016 si voterà in ottobre a Copenaghen, dove verrà anche scelta la città sede dei Giochi dello stesso 2016. Lo ha annunciato il Cio a Berlino. Le altre discipline che erano candidate a entrare, o fare ritorno, e che sono state bocciate, erano karate, baseball, softball, squash e pattinaggio a rotelle. Entra a Londra 2012 invece il pugilato femminile.

Ci saranno 40 donne che saliranno sul ring, suddivise in cinque categorie. L'Aiba, che aveva proposto di recuperare nell'arco delle 11 classi maschili i 40 posti da riservare alle donne, dovrà ora invece stabilire quali categorie tra gli uomini eliminare per far posto alle competizioni femminili. Il numero di pugili in gara sarà comunque ridotto a 286.


Per quanto invece riguarda la disciplina da inserire nel programma dei Giochi del 2016, il Cio ha ridotto la lista dei candidati a golf e rugby a 7. Una decisione finale sarà presa a riguardo in occasione della riunione di Copenaghen, in programma dal 3 al 5 ottobre. Il golf potrebbe così tornare a 112 anni di distanza mentre per il rugby a sette sarebbe la prima volta: tra il 1900 e il 1924 faceva parte delle discipline olimpiche il

tradizionale rugby a 15.


Il progetto presentato dalla Federazione internazionale di golf, che ha assicurato la presenza dei maggiori campioni a partire da Tiger Woods, sembra dunque aver fatto breccia. L'idea è quella di aprire i Giochi a 60 uomini e altrettante donne, ammettendo di diritto i primi 15 di ciascun ranking. Niente ritorno, invece, per baseball e softball, che hanno fatto la loro ultima comparizione, almeno per il momento, agli ultimi Giochi di Pechino.

eldavidinho94
03.10.2009, 12:03
L'Italia vuole le Olimpiadi 2020

Roma e Venezia le prime candidate

La scelta di Rio de Janeiro per le Olimpiadi 2016 apre le porte a due città italiane per i Giochi del 2020: Roma e Venezia. "La scelta di Rio dà buone possibilità a una candidatura europea. Ora c'è una possibilità per Roma, che dovrà avanzare la propria candidatura per il 2020", così Alemanno, sindaco di Roma. Cacciari, sindaco di Venezia, propone la città veneta: "E' una città-icona unica nel mondo e gode di una riconoscibilità universale".

Gianni Alemanno spiega perché andrebbe scelta Roma nel 2020: "E' naturalmente una città olimpica. Dopo più di mezzo secolo dalle fantastica edizione del 1960, possiamo sognare di portare gli anelli olimpici nella capitale d'Italia. Chiedo quindi a tutto il paese - prosegue il sindaco - di compattarsi attorno alla scelta di Roma, l'unica città che può ospitare un evento di questo tipo, come dimostrano il successo dei Mondiali di nuoto e la finale di Champions League".

Massimo Cacciari promuove, invece, Venezia: "Organizzare i Giochi nel 2020 permetterebbe alla città e all'intera area metropolitana di accelerare i numerosi progetti di riqualificazione e rilancio, che da anni riempiono l'agenda delle istituzioni di questo territorio", ha dichiarato il sindaco. "Avremo poco meno di 4 anni di lavoro per tentare di riportare in Italia le Olimpiadi. Ritengo che possa essere opportuno valutare nel dettaglio la fattibilità infrastrutturale, la copertura finanziaria e gli aspetti organizzativi di un evento di tale portata", ha aggiunto Cacciari.

Da Copenaghen, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha sottolineato: "Sono maturi i tempi per una candidatura olimpica italiana per i Giochi del 2020. La vittoria di Rio de Janeiro dà sicuramente all'Italia la possibilità di valutare con attenzione di presentare una città per l'edizione estiva successiva al 2016".

AlexnelCuore
09.01.2010, 01:02
Sci, brutto infortunio a Rocca: a rischio Vancouver


Per il campione azzurro lesione muscolo-tendinea alla coscia destra


ADELBODEN (SVIZZERA), 8 gennaio - Il campione azzurro di sci Giorgio Rocca si è infortunato oggi mentre si allenava sulle piste di Domobianca, in Piemonte. Rocca è stato trasportato a Milano all'istituto Galeazzi per essere sottoposto alle visite del caso. La prima diagnosi parla di un forte stiramento di un muscolo adduttore. Certamente Rocca salterà perlomeno lo slalom speciale di Coppa del Mondo in programma domenica ad Adelboden.

A RISCHIO LE OLIMPIADI - La risonanza magnetica alla quale è stato sottoposto Giorgio Rocca ha evidenziato una seria lesione muscolo-tendinea alla coscia destra. Non è stata data una prognosi di guarigione dell'atleta azzurro, per cui diventa a rischio il proseguimento della stagione agonistica, Olimpiadi di Vancouver comprese.

Iniziamo bene................

AlexnelCuore
09.01.2010, 23:17
Rocca "Olimpiade addio, mi fermo qui"



Eurosport ha intervistato in esclusiva Giorgio Rocca dopo l'infortunio alla coscia che di fatto mette fine alla sua carriera: "Mi servirebbero 45 giorni per recuperare, arriverei ai Giochi di Vancouver in precarie condizioni. Mi fermo, ma spero di rimanere nel circo bianco"


Giorgio Rocca fatica ad ammetterlo, ma sa benissimo che la sua carriera è giunta al termine. Prima del previsto, prima dell'ultima Olimpiade, per colpa di un maledetto infortunio subito in allenamento. "Lesione dell'adduttore della coscia sinistra" - recita la diagnosi, che non lascia speranze. Sarà necessario un mese e mezzo di stop. Il tempo per recuperare, forse, ci sarebbe ancora, ma nella sua ultima stagione da professionista Giorgio Rocca sognava di vivere un'Olimpiade da protagonista, per provare a vincere, e non solo partecipare. Carlo Gobbo ha sentito telefonicamente il campione di Livigno. Affranto per l'infortunio, ma pronto a ricominciare una nuova vita.
Giorgio, ti stavi preparando per lo slalom di Adelboden, spiegaci innanzitutto cosa è accaduto in allenamento a Domobianca
Su una curva a destra ho perso lo sci esterno, ho divaricato le gambe e nella spaccata ho sentito crac nella zona del bacino; altre volte mi sono trovato in situazioni simili, ma questa volta ho capito che l'infortunio era grave. La gamba si è gonfiata moltissimo durante il tragitto a Milano, poi ho effettuato la risonanza magnetica (all'Istituto Galeazzi, ndr) che ha stabilito uno stop di 45 giorni. C'è grande rammarico per quel che mi è accaduto. Quando ho visto il mio medico (il dott. Andrea Panzeri, ndr) sul corridoio gli ho detto 'Sei l'ultima persona che avrei voluto incontrare in questi ultimi mesi'...Anche lui era molto dispiaciuto
Il tuo rammarico è ancor più grande ripensando a come stava andando la preparazione in vista delle Olimpiadi: sentivi che c'erano le giuste sensazioni per poter fare bene a Vancouver, eri molto fiducioso, non è così?
Certo, con l'avvicinarsi dei Giochi Olimpici è normale preparare le gare con sempre maggiore determinazione, è stato così fino a ieri...Mi dispiace molto, anche per tutti quelli che hanno lavorato con me. D'altra parte questo fa parte dello sport, sono cose che possono capitare e devi metterle in preventivo. Prima, però, reagivo in modo costruttivo, sapendo che avevo tempo per recuperare, ora invece so che la mia stagione è conclusa
Come stai adesso?
Zoppico vistosamente, faccio fatica a muovermi, non riesco neanche a farmi la doccia...
Ci sono speranze di vederti ugualmente alle Olimpiadi?
Ora dovrò fare un altro consulto con Panzeri, lunedì ne sapremo qualcosa di più, Ma io non voglio forzare i tempi, il mio fisico deve recuperare, già mi ritrovo con un ginocchio che ha subito diversi infortuni in passato. Anche se riuscissi a recuperare per Vancouver, ci arriverei in condizioni precarie
Ieri sera mi hai confidato di aver paura...
Eh sì, perché da oggi per me inizia una vita diversa rispetto a quella che ho sempre fatto, non più da sportivo ma da persona 'normale', da padre di famiglia. E poi dovrò incominciare una nuova attività professionale, non è facile...
Nella tua carriera hai conquistato 11 vittorie in slalom, una coppa del mondo di specialità, tre bronzi mondiali, e ha avuto l'onore di leggere il giuramento olimpico a Torino: devi essere orgoglioso di quello che hai fatto
So di aver fatto grandi cose, questo per me è molto importante, smetto con la consapevolezza di aver fatto tutto quello che potevo. Purtroppo ho raccolto meno di quel che ho seminato, capita anche agli agricoltori di non riuscire a raccogliere tutti i frutti del loro lavoro! Nonostante tutto, sono contento della mia carriera
C'è grande tristezza anche per il tuo skiman Reinold Brugger, per il direttore tecnico Claudio Ravetto, per tutto il tuo staff e il tuo nuovo sponsor
Sì, avevo iniziato con fiducia questa stagione, è un peccato, una brutta notizia anche per i giovani che vogliono avvicinarsi a questo sport, perché c'è sempre il rischio di farsi male, noi sciatori siamo sottoposti a molte sollecitazioni; questo mette in difficoltà i genitori che magari devono decidere se far praticare lo sci ai loro figli
Hai deciso comunque di restare con il gruppo e di raggiungere i compagni di squadra ad Adelboden. Questo ti fa onore
Sì, perché spero di poter dare una mano ai più giovani, voglio restare in questo mondo, e se proprio devo separarmene, non voglio farlo in modo brusco, ma gradualmente.
Carlo Gobbo/Alessandro Dal Lago / Eurosport

AlexnelCuore
11.01.2010, 01:13
Sci, Tour de Ski: vince Bauer, per donne terza l'azzurra Follis


l ceco Lucas Bauer ha vinto oggi a Cavalese, in Trentino, il Tour de Ski, corsa a tappe di sci di fondo valida per la Coppa del Mondo, mentre nella competizione femminile l'azzurra Arianna Follis ha conquistato il terzo posto.

Bauer ha completato l'ultima tappa di 10 chilometri, la salita dell'Alpe Cermis, in un'ora 16'4, in una gara molto combattuta nella prima parte con il norvegese Petter Northug.
Il terzo posto è andato allo svizzero Dario Cologna, vincitore della scorsa edizione.
Per le donne ha vinto la polacca Justyna Kowalczyk, in una gara combattuta con la slovena Petra Majdic, arrivata seconda.

AlexnelCuore
12.01.2010, 23:53
Flachau - La Schild "gioca" in casa e vince


Fuori a sorpresa Susanne Riesch a metà della seconda manche con un'inforcata, mentre la leader della classifica di specialità, la sorella Maria, si piazza seconda. Sul terzo gradino del podio un'altra austriaca, Kathrin Zettel

Marlies Schild torna a vincere in slalom e lo fa sulle nevi di casa di Flachau, quelle che hanno dato i natali al campionissimo Hermann Maier.
Dopo una prima manche che vede al comando le due sorelle Riesch, Susanne davanti e Maria alle sue spalle, nella seconda manche con l'inversione delle 30 si ha per tutta la prima parte di gara il dominio di un gruppetto francese, capeggiato dalla Dautherives, che col pettorale 48 chiuderà 12esima. Insieme a lei ci sono la Worley e Anemone Marmottan (pettorale 66, sarà 16esima).
E' brava perciò la nostra Manuela Moelgg a spezzare l'incantesimo e a chiudere davanti alle transalpine. L'azzurra sarà decima, recuperando cinque posizioni dalla 15esima che occupava dopo la prima manche come unica italiana rimasta in gara.
Quinta dopo la prima manche, la Schild è autrice di una seconda prova magistrale, un 1:37.89 che risulta ineguagliabile anche per Zahrobska e Zettel dopo di lei, quest'ultima sul gradino più basso del podio al termine della gara con 42 centesimi di ritardo.
Maria Riesch, la detentrice del pettorale rosso di leader della disciplina, si piazza seconda con 34 centesimi di distacco e Susanne, a metà gara, esce con un'inforcata, consegnando la vittoria all'austriaca che sta rientrando alla grande.
Eurosport

eldavidinho94
27.01.2010, 12:24
Olimpiadi, l'Italia è fatta

Comunicati i 109 azzurri per Vancouver

Sarà formata da 109 atleti (69 uomini e 40 donne) la squadra italiana per le Olimpiadi invernali di Vancouver, in programma dal 12 al 28 febbraio. La delegazione, guidata dal segretario generale del Coni e capomissione Raffaele Pagnozzi, sarà impegnata in 13 discipline sulle 15 complessive del programma (niente curling e hockey su ghiaccio). In particolare saranno 85 gli azzurri degli sport invernali, 24 quelli degli sport del ghiaccio.
Nella squadra ci sono 6 olimpionici: Matteo Anesi, il portabandiera Giorgio Di Centa, Enrico Fabris, Pietro Piller Cottrer, Armin Zoeggeler e Cristian Zorzi. Questi nel dettaglio i 109 atleti azzurri:
Biathlon (10): Mattia Cola, Christian De Lorenzi, Lukas Hofer, Renè Laurent Vuillermoz, Markus Windisch, Roberta Fiandino, Katya Haller, Karin Oberhofer, Christa Perathoner, Michela Ponza
Bob (7): Simone Bertazzo, Sergio Riva, Samuele Romanini, Fabrizio Tosini, Mirko Turri, Laura Curione, Jessica Gillarduzzi
Combinata Nordica (4): Armin Bauer, Giuseppe Michielli, Alessandro Pittin, Lukas Runggaldier
Freestyle (1): Deborah Scanzio
Pattinaggio di Figura (9): Paolo Bacchini, Samuel Contesti, Carolina Kostner, Yannick Kocon/Nicole Della Monica, Luca Lanotte/Anna Cappellini, Massimo Scali/Federica Faiella
Pattinaggio di Velocità (5): Matteo Anesi, Enrico Fabris, Ermanno Ioriatti, Luca Stefani, Chiara Simionato
Salto (3): Sebastian Colloredo, Roberto Dellasega, Andrea Morassi
Sci Alpino (21): Massimiliano Blardone, Cristian Deville, Peter Fill, Werner Heel, Christof Innerhofer, Manfred Moelgg, Dominik Paris, Alexander Ploner, Giuliano Razzoli, Davide Simonelli, Patrick Staudacher, Patrick Thaler, Federica Brignone, Chiara Costazza, Elena Fanchini, Nadia Fanchini, Nicole Gius, Denise Karbon, Daniela Merighetti, Manuela Moelgg, Lucia Recchia
Sci di fondo (18): Valerio Checchi, Roland Clara, Giorgio Di Centa, Loris Frasnelli, David Hofer, Thomas Moriggl, Fabio Pasini, Renato Pasini, Pietro Piller Cottrer, Cristian Zorzi, Elisa Brocard, Antonella Confortola, Arianna Follis, Magda Genuin, Marianna Longa, Karin Moroder, Silvia Rupil, Sabina Valbusa
Short Track (10): Nicolas Bean, Yuri Confortola, Claudio Rinaldi, Nicola Rodigari, Roberto Serra, Arianna Fontana, Cecilia Maffei, Lucia Peretti, Martina Valcepina, Katia Zini
Skeleton (2): Nicola Drocco, Costanza Zanoletti
Slittino (8): Patrick Gruber, Oswald Haselrieder, David Mair, Christian Oberstolz, Gerhard Plankensteiner, Reinhold Rainer, Armin Zoeggeler, Sandra Gasparini
Snowboard (11): Meinhard Erlacher, Roland Fischnaller, Simone Malusà, Aaron March, Manuel Pietropoli, Stefano Pozzolini, Federico Raimo, Alberto Schiavon, Corinna Boccacini, Raffaella Brutto e Carmen Ranigler.

eldavidinho94
03.02.2010, 16:15
Olimpiadi, Zoeggeler si nasconde

"Il favorito? Per me è Demtschenko"

http://www.sportmediaset.mediaset.it/bin/90.$plit/C_27_articolo_29742_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg
"Per me il favorito ai Giochi è Albert Demtschenko". Armin Zoeggeler, olimpionico in carica, si nasconde e sceglie un profilo basso. A Vancouver il fuoriclasse azzurro dello slittino andrà a caccia del terzo oro a cinque cerchi ma, stando alle sue parole, questa volta sarà dura: "Lo penso sul serio dalla settimana di allenamenti a Whistler. Le sue prestazioni costanti mi hanno sorpreso molto, ha molta fiducia. E' diverso rispetto al passato".
"Albert ha preparato un nuovo attrezzo, con il baricentro più spostato in avanti. Questo gli garantisce maggiore stabilità - ha spiegato Zoeggeler -. I risultati positivi ottenuti quest'anno gli consentiranno poi di essere ancor più sicuro e solido da un punto di vista mentale".

"Felix Loch e David Moeller possono puntare alle medaglie. Felix è giovane e può gareggiare senza pressioni, David è molto esperto. Sarà difficile batterli. E poi ci sono anche i canadesi padroni di casa: sulla pista di Whistler, Sam Edney ha accumulato più discese di chiunque altro", ha continuato. E ancora: "Io mi sento bene e sono pienamente soddisfatto della mia condizione di forma. Ho cambiato un po' la preparazione atletica - ha concluso - e i dati incoraggianti, ovviamente, garantiscono motivazioni supplementari". La preoccupazione principale riguarda il meteo: "Spero che le condizioni si mantengano regolari".

eldavidinho94
08.02.2010, 19:11
Vancouver, sogni di medaglia

Ecco i profili di chi ci farà sognare

Più di 2500 atleti provenienti da 82 paesi, distribuiti in 86 eventi. Sono i numeri dei XXI Giochi Olimpici invernali, in programma dal 12 al 28 febbraio a Vancouver. Sono lontani i tempi di Chamonix 1924, quando si presentarono "solo" 258 temerari in rappresentanza di 16 paesi. Da allora il menù si è arricchito anno dopo anno: in Canada, ad esempio, debutterà una nuova disciplina, lo skicross, che combina freestyle e discesa.

Ma quali saranno i protagonisti sulla neve canadese? Nello sci, la grande attesa è la statunitense Lindsey Vonn, leader di Coppa del Mondo, che pare non avere rivali in discesa e SuperG. In campo maschile, invece, occhi puntati sull'austriaco Benjamin Raich e sugli svizzeri Carlo Janka (classe 1986) e Didier Cuche (classe 1974). Il norvegese Ole Einar Bjoerndalen, stella del biathlon, punta ad arricchire una bacheca olimpica che conta già 5 ori, 3 argenti e 1 bronzo (oltre a 33 medaglie mondiali e 6 Coppe del Mondo), mentre il suo connazionale Petter Northug può puntare, nel fondo, a quattro medaglie. I padroni di casa canadesi cercano l'oro nell'hockey su ghiaccio (per cancellare il flop di Torino) e nel curling. La coreana Kim Yu-Na difende il titolo olimpico dagli assalti della giapponese Mao Asada e della beniamina di casa Joannie Rochette. Finlandia e Austria, invece, si scaldano per i ritorni, nella combinata nordica, di Hannu Manninen e Felix Gottwald, reduci da due anni di stop. Gli Usa, infine, sperano in Shani Davis, in lizza per 5 titoli nel pattinaggio velocità, e Apolo Ohno nello short track.
E gli italiani? La rivista statunitense Sports Illustrated, nelle consuete previsioni della vigilia, assegna alla delegazione azzurra quattro medaglie: l'oro di Zoeggeler e il bronzo di Oberstolz e Gruber nello slittino e gli argenti di Fabris nei 1500 m di pattinaggio e della Team Sprint femminile nel fondo.
L'Italia, reduce dalle 11 medaglie di Torino (5 ori e 6 bronzi), arriva in Canada con 109 atleti (85 per le discipline della neve e 24 per quelle del ghiaccio).
Per lo sci, in campo femminile, costretti a fare a meno di Nadia Fanchini, infortunata nel SuperG di Sankt Moritz, si può sognare soprattutto nelle discipline tecniche: la spensierata Federica Brignone, figlia d'arte, Denise Karbon e Manuela Moelgg possono regalarci un podio in gigante. Tra i maschi, ci si affida agli alti e bassi di Manfred Moelgg e Razzoli in slalom, mentre i gigantisti, forse i migliori del mondo a livello collettivo, spesso stentano a trovare l'acuto nelle occasioni importanti; Heel guiderà gli uomini-jet.
Nel fondo, si spera con il portabandiera Giorgio Di Centa, ma anche con Pietro Piller Cottrer, con Marianna Longa e soprattutto con Arianna Follis.
Altre possibili luci azzurre oltre alle segnalazioni di Sports Illustrated: Carolina Kostner, discontinua ma potenzialmente in grado di raggiungere vette insperate, nel pattinaggio artistico, e il giovane Alessandro Pittin, reduce da tre podi in Coppa del Mondo, nella combinata nordica; infine, perchè non scommettere sull'esperienza di Chiara Simionato nel pattinaggio velocità e di Nicola Rodigari (forte del titolo europeo appena conquistato) nello short track?
Non vincerà, ma sarà al centro dell'attenzione, Marjan Kahlor, la prima atleta iraniana a partecipare alle Olimpiadi invernali.
Un avversario temibile, intanto, si è già presentato: il caldo. A Vancouver gli organizzatori sono preoccupati per l'assenza di neve, specialmente per le gare di snowboard e freestyle, in programma a Cypress Mountain. Le piste sono scoperte e la neve portata da camion ed elicotteri non basta: perciò, si è deciso di ricorrere a balle di paglia da porre sulla pista per fare da base allo strato nevoso artificiale. Ma non è detto che questo basti a garantire la regolarità delle competizioni. Le previsioni meteo, inoltre, non promettono nulla di buono: anche a Whistler, sede delle prove di sci alpino e nordico, la neve rischia di sciogliersi perché nei prossimi giorni è prevista pioggia.

eldavidinho94
12.02.2010, 21:52
Olimpiadi: muore Kumaritashvili

Slittino, fatale incidente in pista

Cominciano con un dramma le Olimpiadi invernali di Vancouver. Lo slittinista georgiano, Nodar Kumaritashvili, è rimasto vittima di un drammatico incidente durante la sessione di prove di slittino in corso sulla pista di Whistler ed è stato trasferito con un elicottero in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione del Whistler Slider Centre. Lo staff medico ha provato a rianimarlo, ma per il giovane atleta non c'è stato nulla da fare.

La prova in vista delle prime due discese di sabato è stata sospesa e gli organizzatori stanno indagando sulle dinamiche dell'incidente. A breve, tra l'altro, si terrà (ma era stata prevista prima dell'accaduto) una conferenza stampa del presidente del Cio, Jacques Rogge, che potrebbe annunciare delle forme di lutto proprio in occasione della cerimonia.
Sulla stessa pista è caduto anche Zoeggeler mentre la rumena Violeta Stramaturaru è rimasta priva di conoscenza per qualche minuto dopo un incidente e portata in ospedale.

eldavidinho94
13.02.2010, 12:11
Vancouver, cerimonia con ombra

Aperti con lutto i XXI Giochi invernali

http://www.juveforum.it/bin/75.$plit/C_27_articolo_29942_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg

E' stata una festa inevitabilmente velata dal dolore, dalla tristezza quella che ha aperto i XXI Giochi Olimpici invernali di Vancouver. La morte dello slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili si è proiettata su una cerimonia d'apertura suggestiva, che i canadesi hanno cercato di rendere grande e memorabile a dispetto del lutto. Il via ai Giochi da Michelle Jean, governatore della Columbia; tripode acceso da Wayne Gretzky, leggenda dell'hockey.

Un momento solenne che, quasi per sottolineare ancora una cerimonia certamente diversa da altre vissute in un clima perfetto, ha rischiato di essere pregiudicato da uno scherzetto del tripode che, inizialmente, non si è completamente incendiato. Un'apertura un po' a spinta che ha chiuso uno spettacolo applaudito dai 60mila dell'arena del Bc Place, tutti vestiti di bianco come da kit offerto agli spettatori dagli organizzatori.

Lo show, che ha visto al lavoro 2.050 volontari ed è stato seguito da circa tre miliardi di telespettatori, è passata dal saluto delle quattro popolazioni aborigene del Canada alle delegazioni: 82 in totale, con l'Italia a far passerella proprio a metà'. Poco prima dei nostri azzurri, come sempre elegantissimi in queste occasioni, guidati da Giorgio Di Centa, è entrata in pista la Georgia, con la delegazione e bandiera a lutto (c'e' direttamente un drappo nero al posto dei colori georgiani tra le bandiere esposte sull'anello superiore dell'impianto). Dura mandare giù il groppo in gola, tutti in piedi ad applaudire, a ricordare lo sfortunatissimo Kumaritshavili.

Per quanto riguarda lo show di contorno, entusiasmo alle stelle per i due eroi pop-rock nazionali (rigorosamente in play-back) Nelly Furtado e Brian Adams, che precede un lungo spettacolo di luci ed effetti speciali avente ad oggetto la cultura ed i luoghi del Canada. Ma quando nell'arena si spargono le note di "Hallelujah" del grande poeta e musicista canadese Leonard Cohen, c'è spazio ancora per le emozioni e per un momento di raccoglimento ulteriore al minuto di silenzio dedicato allo slittinista georgiano subito dopo la proclamazione, da parte del governatore della Columbia Michaelle Jean, dell'apertura dei Giochi. Anche la bandiera dei cinque cerchi, portata tra gli altri dall'attore Donald Sutherland e dal già campione del mondo Jacques Villeneuve, è stata innalzata a mezz'asta, così come quella canadese.

E infine, dopo coreografie spettacolari, giochi di luce e un menu comunque degno dell'evento, il giuramento letto dalla migliore giocatrice di hockey del mondo, Hayley Wickenheiser, con Wayne Gretzky, un'altra leggenda dell'hockey, ultimo tedoforo della torcia olimpica dopo Hansen, Doan, Nash e Greeneche, dopo un piccolo intoppo tecnico, prende fuoco nel tripode allestito all'interno del palazzo. E che brucerà' sino al 28 febbraio sull'oceano di Vancouver per riscaldare dei Giochi già' segnati dalla tragedia.

07:46

Bianconero10
13.02.2010, 14:25
RIP era il suo sogno

AlexnelCuore
13.02.2010, 23:50
Vancouver 2010 - Kramer vs Kramer, Fabris dov'e?


<abbr class="date updated" title="2010-02-13T22:35:00+00:00"></abbr>

L'olandese Sven Kramer, con il tempo di 6.14 trova l'oro e il record olimpico in pista corta. Argento al coreano Seung Hoon, Bronzo al russo Ivan Skobrev. Niente da fare per gli azzurri, Fabris chiude al settimo posto


Con un tempo di 6'14''60, l'olandese Sven Kramer ha vinto la medaglia d'oro nei 5000 metri di pattinaggio di velocità, stabilendo il nuovo record olimpico. Argento al sudcoreano Lee Seung-hoon, bronzo al russo Ivan Skobrev.
Stavolta Enrico Fabris non ce l'ha fatta: il campione di Torino 2006 (bronzo nei 5000 e oro nei 1500 e nell'inseguimento a squadre) non è andato oltre il settimo posto con il tempo di 6'20"53. Piu' indietro Luca Stefani: il 23enne di Asiago alla prima Olimpiade, si è piazzato 25mo con il tempo di 6'41"75.
Una gara accesissima che ha visto l'olandese brillare in pista a differenza dell'azzurro apparso invece a tratti stanco e opaco, specie nella seconda parte della prova chiusasi con un cedimento improvviso che ha bissato quello di Stefani.
"on ha funzionato proprio niente - ha detto Fabris al termine della gara - peccato, perchè nell'ultima settimana tutto era andato a meraviglia. Ero determinato, tonico. Il ghiaccio oggi era cambiato rispetto all'ultima settimana, ma non posso dare la colpa al ghiaccio. Non ho saputo essere decisivo come bisogna essere all'Olimpiade - ha detto ancora l'azzurro - sono molto amareggiato".
Da domani l'azzurro penserà alla prossima gara, i 1500 metri di sabato prossimo. "Cercherò di cancellare i 5000 e preparare i 1500. Speriamo di non fare come oggi", ha concluso Fabris, che sarà impegnato complessivamente in altre tre gare.
Eurosport

eldavidinho94
14.02.2010, 12:59
ho visto la gara di fabris e di cramer

un cramer molto elegante e veloce,
che sul finale ha dato tutto ed ha mollato solo all'arrivo

cramer secondo me ha sbagliato la partenza,
e non è riuscito piu a recuperare:
molto lenta la partenza ed i passi, sui pattini,
eleganti si, ma molto lunghi...
non ha concentrato tutta la velocita tra un passo e l'altro,
cosa che ha fatto cramer alla grande

eldavidinho94
14.02.2010, 13:00
Slittino, Zoeggeler si piazza terzo

2.a manche brillano Loch e Moeller

Terzo posto per Armin Zoeggeler dopo la seconda manche dello slittino. L'azzurro, che è in lizza per un posto nell'olimpo di questa disciplina, è però lontano dal migliore della giornata, il tedesco e iridato Felix Loch. Secondo un altro tedesco, si tratta di David Moeller. Nella notte è prevista la finale con il nostro pluridecorato carabiniere che va a caccia del terzo oro consecutivo alle Olimpiadi invernali.
Tra il campione di Merano e il terzo oro di fila sembra essersi messa però la coppia tedesca formata da Loch, primo con 1'36''570, e Moeller (1'36''862). Zoeggeler, terzo, come si diceva, con 1'37''002, ha ampi margini di recupero ma deve guardarsi anche dietro.
Il russo Albert Demtshenko va forte e non nasconde ambizioni di risalita ulteriore in classifica.

AlexnelCuore
14.02.2010, 23:12
Vancouver 2010 - L'Italia scopre un PITTIN DI BRONZO

Alessandro Pittin, 20enne di Tolmezzo, conquista la prima medaglia azzurra a Vancouver 2010 chiudendo al terzo posto nella prima Gundersen di Combinata Nordica vinta da Lamy-Chappuis davanti a Spillane

Tre giorni dopo il suo 20° compleanno, Alessandro Pittin si regala il regalo più bello, conquistando la prima medaglia olimpica azzurra a Vancouver 2010.
Il ragazzo di Tolmezzo, 3 volte campione mondiale juniores, chiude la Gundersen con trampolino normale sul terzo gradino del podio alle spalle del vincitore francese Jason Lamy-Chappuis e dello statunitense Johnny Spillane.
La prova di salto registra la grande prestazione del finlandese Ryynanen, che si conquista un margine di più di 30 su tutti gli avversari grazie a un volo lunghissimo, mentre due atleti molto attesi come Moan e Gottwald si escludono da soli dalla lotta per le medaglie. Pittin è 6°, giusto dietro al favorito Lamy-Chappuis.
La 10 km Sprint di fondo si trasforma quindi in una gara ricchissima di emozioni, vissuta nella sua quasi totalità con un gruppetto di testa di 6-7 unità: Ryynanen, infatti, si fa risucchiare subito, mentre dalle retrovie ecco spuntare Demong e Kobayashi.
È proprio il giapponese a tentare il primo allungo nell'ultimo chilometro, ma la sua mossa è troppo affrettata: Spillane rimonta alla grande e parte in contropiede, staccando Kobayashi e portandosi dietro Lamy-Chappuis, Lodwick e soprattutto il nostro straordinario Pittin, bravissimo a cogliere l'attimo decisivo e a rispondere da campione.
Sul rettilineo finale la gara si trasforma in un doppio sprint: Jason Lamy-Chappuis brucia Spillane e va a conquistare meritatamente il secondo oro di giornata per la Francia, mentre Alessandro Pittin prevale sull'altro statunitense Lodwick regalando all'Italia la prima medaglia di queste Olimpiadi di Vancouver 2010. Il fatto che questo risultato arrivi da un ragazzo di appena 20 anni, non può che farci ancor più piacere...
Luca STACUL / Eurosport

eldavidinho94
14.02.2010, 23:19
:yahoo::yahoo::yahoo:

bella la gara disputata da questo giovane ragazzo!

AlexnelCuore
14.02.2010, 23:21
qua mi sa che vince chi meno ci aspettiamo

AlexnelCuore
16.02.2010, 00:25
Vancouver 2010 - Eterno Piller Cottrer, ARGENTO nella 15km!


<abbr class="date updated" title="2010-02-15T22:13:00+00:00"></abbr>

Il 35enne azzurro giunge secondo alle spalle dello svizzero Dario Cologna. Terzo posto per il ceco Lukas Bauer. Giorgio Di Centa chiude al decimo posto




La prima medaglia d'argento per l'Italia a Vancouver arriva grazie a Pietro Piller Cottrer nella 15km di sci di fondo a tecnica libera. E' un argento che per il 35enne fondista di Sappada vale come un oro. In una prova dove molti dei favoriti hanno steccato (dal norvegese Northug, disastroso con il 41esimo tempo, al francese Vittoz - quinto - allo svedese Hellner - anche lui fuori dal podio, quarto), emerge il talento del giovane Dario Cologna, classe 1986, che domina in lungo e in largo andando a vincere la medaglia più preziosa. Pietro Piller Cottrer non è più un ragazzino ma ritrova lo smalto dei tempi migliori e infila una prestazione-super, coronata dal secondo posto, a 24"6 di ritardo dalla svizzero. Bronzo per il ceco Lukas Bauer.
Il 35enne di Pieve di Cadore alla sua quarta Olimpiade qui a Vancouver porta a casa la sua quarta medaglia a cinque cerchi: dopo il 16esimo posto nella 50 km all'esordio a Nagano, da Salt Lake è sempre stato sul podio: argento in staffetta nell'edizione americana del 2002, oro e bronzo a Torino (ancora staffetta e inseguimento) e ora un altro secondo posto nella gara individuale.
"Me lo aspettavo - confessa l'azzurro a fine gara - E' stata una giornata fantastica sin dai primi metri, qui lo stile di sciata ha fatto la differenza. Sono anni che ci lavoro. Essere battuto da uno come Cologna non è una sconfitta. Sì, sono come un vino rosso, più invecchio e più divento buono. Diciamo un Amarone...Dedico questa vittoria a tutti i miei tifosi, che è una lista lunghissima, a mia moglie Francesca, ai miei figli Fabio e Marta".
Con Piller Cottrer l'Italia conquista così la sua terza medaglia dopo quelle di bronzo di ieri giunte nello slittino grazie a un altro intramontabile 'vecchietto', Armin Zöggeler, e nella combinata nordica (prima volta nella storia delle Olimpiadi per i nostri colori) con il 20enne friulano Alessandro Pittin.
Eurosport

AlexnelCuore
17.02.2010, 23:30
Vancouver 2010 - Bjoergen d'oro, Petra Majdic stoica


<abbr class="date updated" title="2010-02-17T21:59:00+00:00"></abbr>

Oro per la norvegese Marit Bjoergen nella sprint femminile. Argento per la polacca Justyna Kowalczyk. Stupenda la prestazione di Petra Majdic, caduta nel riscaldamento e nonostante il dolore ha finito la prova al terzo posto. Tra gli uomini doppietta russa con Kriukov e Panzhinskij. Terzo Northug



SPRINT FEMMINILE: Coraggio. Questa è la parola che bisogna usare per descrivere la prova della protagonista numero uno della sprint femminile olimpica. Lo sci di fondo comporta, sofferenza impegno e dedizione. Petra Majdic è andata oltre. La slovena nel riscaldamento pre-gara è incorsa in una brutta caduta nella quale ha sbattuto violentemente il costato. Ha provato ugualmente a partire nella prova di qualificazione nonostante le fitte al costato. Lei, atleta da 18 vittorie in Coppa del Mondo (4 quest'anno) non ha voluto fermarsi e ha passato il primo turno stringendo i denti, piangendo e strillando sul traguardo. Passa anche i quarti e viene ripescata in semifinale. Nell'ultima fatica della sua gara dà adito alle ultime forze per tagliare il traguardo al terzo posto, fare un gesto d'esultanza per poi crollare sulla neve priva di sensi. E' sembrato un film' girato involontariamente che però rende omaggio a questo splendido sport. La vittoria, quella che consegna l'oro, la conquista la bravissima Marit Bjoergen davanti alla polacca Justyna Kowalczyk. L'Italia può essere soddisfatta dell'ottima prestazione di Magda Genuin che sorprende tutti e mostra una condizione davvero splendida. Vince i quarti di finale, arriva seconda nella semifinale dietro a colei che pochi minuti dopo avrebbe vinto la gara e nell'ultimo atto finisce quinta ma a testa altissima. Karin Moroder e Elisa Brocard non si sono qualificate per i quarti.
SPRINT MASCHILE: Erano in 62 alla partenza e alla fine solo uno avrebbe potuto vincere. Questi è il russo Nikita Kriukov che si mette alle spalle il connazionale Alexander Panzhinskij per questione di millimetri con una grande finale. Al terzo posto uno degli uomini più attesi, il norvegese Peter Northug. In realtà ci si aspettava tanto anche da Emil Joensson. Lo svedese ha vinto 2 sprint quest'anno e nelle ultime gare di Coppa del Mondo sembrava quello più in condizione. Invece per lui nemmeno la finale. Hattestad è il campione mondiale in carica e anche da lui si pretendeva qualcosa in più. Un quarto posto per il norvegese a 4 secondi e 5 centesimi dal podio. Gli italiani non avevano alcuna speranza insidiare i migliori ma in ogni caso non hanno destato grande impressione. Il migliore è stato sicuramente Fabio Pasini, fuori nei quarti ma dopo aver combattuto fino alla fine. Loris frasnelli e Renato Pasini sono usciti anch'essi ai quarti mentre David Hofer non si è qualificato.
Eurosport

maurizio
19.02.2010, 00:17
Vancouver, bronzo per Arianna Fontana: "Pronta per i reality"

L'atleta che conquista la quarta medaglia azzurra nello short track.

Pubblicato il 18/02/10 in Home (http://sport.virgilio.it/), Altri Sport (http://sport.virgilio.it/altri-sport/index.html), Olimpiadi Vancouver (http://sport.virgilio.it/Olimpiadi-Vancouver-2010/index.html)
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Guarda le foto dell'impresa della Fontana

Quarta, inattesa medaglia per l'Italia. Arriva nei 500 metri femminili dello short track (gara di pattinaggio di velocità su pista corta), disciplina in cui mai gli azzurri, individualmente, avevano ottenuto allori. A conquistarla la diciannovenne di Sondrio, appartenente al gruppo delle Fiamme Gialle, Arianna Fontana. Prova aggressiva per la giovane atleta azzurra al Pacific Coliseum al termine di una gara thriller sul filo dei millesimi. A un passo dalla Wang Meng (oro) e dalla canadese St-Gelais (argento).

Dopo il terzo posto nella staffetta femminile a Torino, la Fontana ha ottenuto questo risultato prestigioso. La gioia nelle parole dell'azzurra: "Era stata una grande soddisfazione, ma non c'è paragone con quella di oggi - ha detto la ragazza di Sondrio, appartenente al gruppo Fiamme Gialle -. Sognavo un giorno come questo e sono felicissima. L'oro? Ci proverò a Sochi nel 2014 ma non oltre. Questo è uno sport giovane e pattinare non è tutto nella mia vita. Voglio una famiglia e dei figli". Peccato per un errore che in curva ha precluso la conquista di un risultato ancor più importante.

E anche sul versante televisivo ha le idee chiare: "Al massimo farei una 'Talpa' o una 'Isola dei Famosi' perché ho bisogno di fare movimento. Proprio per questo rinuncerei al 'Grande Fratello', dove non avrei possibilità di muovermi ma dovrei stare in uno spazio delimitato. Non può fare per me".

AlexnelCuore
19.02.2010, 00:18
Ma perchè si vpgliono rovinare con queti reality

maurizio
19.02.2010, 00:23
per i soldi e la notorietà
Angela, poi perchè sono scemi

AlexnelCuore
19.02.2010, 00:48
poveri babbei

fabry87
19.02.2010, 21:25
Olimpiade, Heel beffato in Super-G

Azzurro quarto in gara vinta da Svindal


Grande prova di squadra, ma nessuna medaglia per gli azzurri impegnati nel supergigante maschile all'Olimpiade invernale di Vancouver 2010. Alla fine solo due centesimi hanno impedito al nostro Werner Heel di mettersi al collo la medaglia di bronzo, dovendosi accontentare di un amaro quarto posto. Oro al norvegese Aksel Lund Svindal in 1'30"34, davanti agli americani Bode Miller, secondo (1'30"62), e Andrew Weibrecht, terzo (1'30"65).
I velocisti italiani hanno lottato per il podio anche se poi hanno pagato a caro prezzo gli errori commessi. Così, sia Christof Innerhofer, 6°, sia Patrick Staudacher, 7°, si sono dovuti mangiare le mani, anche perché il loro distacco dai primissimi è davvero minimo. Ha tagliato il traguardo sdraiato sulla neve, invece, Peter Fill, caduto in prossimità dell'arrivo al termine di una lunga serie di errori.
"Non importa. Noi abbiamo dimostrato di esserci. Un quarto posto all'Olimpiade non conta, ma io sono contento per la mia sciata. Purtroppo uno deve arrivare quarto e stavolta sono stato io, speriamo di fare meglio ai Mondiali. Come spesso accade perdo un po' in cima e poi recupero abbastanza sotto, ma non è bastato. Posso solo dirvi mi dipiace, scusatemi. E' andata così, vediamo di risolvere i problemi perché ora ci sono altre gare di Coppa del Mondo, andiamo avanti con questo positivo quarto posto", ha commentato un po' demoralizzato Heel.
La gara è stata interrotta per venti minuti a causa di un brutto volo del veterano Patrik Jaerbyn. Lo svedese, partito con il pettorale numero 29, ha perso il controllo degli sci dopo un dosso ed ha sbattuto rovinosamente con il casco e la schiena, restando poi immobile ai margini della pista, ma comunque cosciente. E' quindi stato trasportato in ospedale.

AlexnelCuore
20.02.2010, 23:15
Vancouver 2010 - Oro alla Fischbacher, legno per la Schnarf


<abbr class="date updated" title="2010-02-20T19:23:00+00:00"></abbr>

Sul podio anche Tina Maze e Lindsey Vonn, attesa come la superfavorita per la conquista del secondo oro. L'azzurra è autrice di una gran gara e manca il podio per soli 11 centesimi


E' stato il supergigante delle sorprese quello disputatosi a Whistler Creekside: tutti si attendevano un oro quasi scontato per Lindsey Vonn, già vincitrice della prova di discesa e uscita a sorpresa nello slalom della supercombinata, e invece a salire sul gradino più alto del podio è Andrea Fischbacher che in discesa aveva solamente sfiorato il podio, piazzandosi al quarto posto.
Questa volta l'austriaca classe 1985 sale sul gradino più alto con una prestazione maiuscola, chiudendo la sua prova in 1'2014: sono 49 i centesimi di vantaggio sulla seconda classificata, una altrettanto sorprendente Tina Maze. La slovena relega dunque in terza posizione Lindsey Vonn, che accusa alla fine 74 di ritardo dopo essere rimasta in testa per un buon tratto di gara.
C'è gloria anche per i colori azzurri, perché il quarto posto, il primo dei non medagliati (purtroppo) va alla nostra Johanna Schnarf, che aggredisce la pista nonostante un pettorale non buonissimo (scende con il numero 30) e chiude con 85 di ritardo dalla prima. L'azzurra si sta rivelando la migliore delle nostre, probabilmente perché sta affrontando questi Giochi Olimpici con lo spirito giusto. Non doveva nemmeno esserci, ma poi l'infortunio di Nadia Fanchini le ha liberato il posto e così la nostra atleta si è presentata a ogni cancelletto di partenza senza nulla da perdere. Bene anche Lucia Recchia che si piazza al settimo posto, mentre Elena Fanchini accusa un ritardo di 2.03 e Daniela Merighetti cade, senza conseguenze.
Non è andata bene ad Anja Paerson, una delle più attese, che però non è riuscita a contenere il ritardo e chiude con 1.84 di ritardo dalla testa della classifica. Malino anche Maria Riesch, che chiude ottava con 1.32 di ritardo; le altre pagano la difficoltà della pista e in molte escono su un salto che impedisce loro una traiettoria ottimale e la permanenza in pista.
Eurosport

fabry87
21.02.2010, 10:49
Pattinaggio: Fabris cede lo scettro

L'azzurro solo decimo nei 1500 metri


Anche il pattinaggio velocità non riserva soddisfazioni ai colori azzurri ai Giochi Invernali di Vancouver. Nella prova dei 1500 metri, Enrico Fabris non è riuscito a bissare la medaglia d'oro conquistata a Torino 2006 o a salire almeno sul podio. Il piazzamento finale del veneto nella gara vinta dall'olandese Tuitert è stato il 10°, poco sopra all'altro italiano Matteo Anesi, 12°. Argento all'americano Davis, bronzo al norvegese Bokko.
Fabris nella gara d'esordio a Vancouver sui 5000 metri era arrivato settimo ed era atteso alla riprova nei 1500, da sempre la sua gara. Ma la sua azione, fin dai primi metri, non è sembrata essere all'altezza degli altri favoriti che lo avevano preceduto. Il veneto ha provato un rush nell'ultimo giro, ma non gli è bastato per ottenere un riscontro cronometrico buono per sperare nel podio. Già quarto al termine della sua manche, Fabris è poi scalato altre sei posizioni assistendo al grande duello tra il russo Skobrev, l'americano Shani Davis e l'olandese Tuitert che poi, non senza sorpresa, ha prevalso conquistando il secondo oro per il suo Paese.
21 febbraio 2010

AlexnelCuore
21.02.2010, 23:17
Vancouver 2010 - Gold(e) Miller, Svindal out


<abbr class="date updated" title="2010-02-21T18:32:00+00:00"></abbr>

Lo statunitense vince nella supercombinata davanti a Kostelic e Zurbriggen. Il nostro Dominik Paris, secondo dopo la prima manche, arriva 13°


Bode Miller corona il suo sogno, vincendo finalmente un oro olimpico dopo svariati tentativi. La supercombinata è sua, davanti a Ivica Kostelic e Silvan Zurbriggen. La beffa è per Aksel Lund Svindal, che era primo dopo la prima manche, ma è uscito verso la fine della gara.
Lo statunitense, dopo una prima manche accorta, nella seconda dà tutto e si prende anche dei rischi, ma con grandissima forza di volontà riesce a dominare la pista invece di farsi sopraffare e resta dentro. davanti a lui, invece, i suoi affersari perdono centesimi e alla fine arriva la certezza del podio con la manche di Carlo Janka, che era terzo al termine della discesa, ma chiude con 62 centesimi di ritardo e sarà quarto alla conclusione della prova.
Tocca poi a Dominik Paris, bravissimo secondo dopo la libera a 35 centesimi da Svindal: il nostro altleta però si fa prendere dalla foga e commette qualche errore di troppo, rischiando seriamente di uscire in più di un'occasione. Probabilmente, con meno frenesia tra i pali stretti, Dominik avrebbe potuto centrare l'ottimo traguardo delle prime dieci posizioni, e invece è 13° a 3.07.
E' infine la volta di Svindal, che era tranquillamente in lotta per una medaglia, ma si rovina da solo e regala quindi l'oro a Miller.
Gli altri italiani: il migliore è Christof Innerhofer, ottavo (guadagna due posizioni dalla prima manche); Peter Fill salta dopo poche porte dall'inizio dello slalom; Manfred Moelgg, in forte ritardo nella prima manche (oltre 5 secondi), esce nella prova di slalom, che doveva servirgli da allenamento per la gara "ufficiale".
Finalmente, dunque, arriva l'oro per Bode Miller, dopo l'argento in superG e il bronzo nella discesa. Nel suo palmares anche due argenti a Salt Lake City 2002 (gigante e combinata), più numerosi podi mondiali. Quello che però ancora mancava a questo grande (ed esperto) campione è arrivato.
Eurosport

AlexnelCuore
22.02.2010, 23:17
Vancouver 2010 - Northug sontuoso, nega il bis alla Germania


<abbr class="date updated" title="2010-02-22T22:08:00+00:00"></abbr>

Oro alla Norvegia nello sprint a squadre davanti alla Germania, beffata nel finale, e alla Russia. L'Italia delude: solo ottava la coppia azzurra formata da Renato Pasini e Cristian Zorzi, caduto anche al secondo cambio. Disavventure per la Svizzera di Cologna (fuori dalla finale), e la Bielorussia


Sfuma di pochissimo la doppietta tedesca nella gara maschile di sprint a squadre: la Germania ottiene l'argento dietro alla favorita Norvegia, vittoriosa grazie ad uno straordinario Petter Northug. Arriva il primo oro olimpico, anche se non individuale, per il leader della Coppa del Mondo in coppia con Øystein Pettersen. Northug, tre ori ai Mondiali 2009 di cui due individuali, nell'ultima frazione che mette il turbo e nell'ingresso allo stadio si prende gioco di Axel Teichmann. Il tedesco non riesce a difendere il vantaggio accumulato dal compagno Tscharnke, che nella penultima frazione ha piazzato un'accelerazione decisiva sull'ultimo strappo facendo il vuoto.
E sul rettilineo finale la squadra teutonica rischia anche la beffa contro la Russia: Petukhov ottiene comunque un meritato bronzo. Ancora una delusione per l'Italia, che resta fuori dalla zona medaglie e chiude all'ottavo posto: sbagliano troppo, soprattuto nei cambi gli iridati di Sapporo 2007, Renato Pasini e Cristian Zorzi, caduto anche al secondo passaggio di consegne. Il bergamasco di Valgoglio ha provato a recuperare, ma è stato tutto inutile. Precede gli azzurri anche la Francia, quarta nonostante la caduta di Miranda.
Sfortunata la Repubblica Ceca, che ha chiuso al sesto posto dietro i padroni di casa del Canada e al sorprendente Kazakhstan, ma soprattuto con Dusan Kozisek che ha rotto per due volte un bastoncino. In semifinale era stata eliminata la temutissima Svizzera di Dario Cologna, che dopo aver piazzato un paio di allunghi da brividi è incappato in una caduta che ha di fatto compromesso le speranze di qualificazione. Non da meno è stata la Bielorussia, che in testa nella prima semifinale, sbaglia corsia nell'ultimo giro con Karneyenka. Un errore incredibile quello del 22enne argento di Sapporo nella 15 km che è costato il prosieguo della gara.
Eurosport

AlexnelCuore
23.02.2010, 23:04
A Vancouver nel pattinaggio velocità Fabris si ritira dai 10mila

Il due volte olimpionico azzurro ha accusato nausea al risveglio




Enrico Fabris non prenderà parte alla gara dei 10mila metri del pattinaggio velocità alle Olimpiadi di Vancouver 2010 a causa di un malessere accusato stamani al risveglio. L'azzurro, vincitore di due ori e di un bronzo a Torino 2006, ha deciso di saltare la sua specialità prediletta, in programma oggi, per nausea. A Vancouver il campione vicentino ha chiuso al settimo posto i 5.000 metri e al decimo posto i 1.500. L'Italia cercherà di conquistare una medaglia nel pattinaggio con la staffetta, in gara da venerdì. caw

AlexnelCuore
23.02.2010, 23:05
Gigante, oro allo svizzero Janka

Argento e bronzo alla Norvegia, Blardone chiude 11/o


(ANSA) - WHISTLER MOUNTAIN (CANADA), 23 FEB - Lo svizzero Carlo Janka ha vinto l'oro dello slalom gigante alle Olimpiadi di Vancouver 2010, col tempo di 2'37''83. Argento al norvegese Kjetil Jansrud (+ 0''80), bronzo al suo connazionale Aksel Lund Svindal (+1''16). L'azzurro Massimiliano Blardone, quarto dopo la prima manche, ha chiuso all'undicesimo posto, con 1''52 di ritardo.

fabry87
25.02.2010, 22:24
Fondo: azzurre, impresa sfiorata

La 4x5 italiana crolla nel finale: 4.a


Arriva un'altra medaglia di legno per l'Italia alle Olimpiadi di Vancouver. Le azzurre Arianna Follis, Marianna Longa, Silvia Rupil e Sabina Valbusa hanno chiuso al quarto posto la staffetta 4x5 km femminile di fondo dopo una gara condotta nelle posizioni di testa fino agli ultimi chilometri. L'oro è andato alla Norvegia, grande favorita della gara: terzo oro personale per la Bjoergen. Argento alla Germania, medaglia di bronzo per la Finlandia.
Avevano illuso, le ragazze, con una condotta di gara perfetta per 16-17 chilometri. Soprattutto Silvia Rupil, scattata in terza frazione, aveva stupito tenendo il passo della Norvegia e anzi prendendo la testa della corsa in un paio di fasi. Poi, purtroppo, le squadre avversarie hanno calato gli assi nella quarta e decisiva fett adi gara: atlete di livello troppo alto per una pur generosa Sabina Valbusa, che ha ceduto le armi finendo distanziata anche dalla Finlandia, brava a salire sull'ultimo gradino disponibile del podio.

SABINA VALBUSA: HO DATO IL 200%
"Mi dispiace davvero ma non mi sento colpevole, quello che e' capitato a me sarebbe potuto capitare anche alle altre mie compagne". A parlare e' Sabina Valbusa, ovviamente delusa dopo la rimonta subita nella staffetta femminile di fondo che e' costata il podio all'Italia. "Non penso di aver sbagliato nulla - continua la 38enne veronese - Sicuramente le mie compagne hanno fatto grandi cose, i nostri sci oggi erano ottimi, i tecnici hanno lavorato duramente, hanno fatto tutto per noi. Avessi ottenuto un risultato migliore sarei piu' felice ma non e' questo il caso". La Valbusa fa capire che non prendera' parte alla 30 km di sabato. "Ho finito oggi, ho provato davvero a dare il 200% ma non e' bastato - aggiunge - Le chance delle mie compagne? Silvia Rupil ha fatto enormi progressi ma sfortunatamente lo sanno anche le sue avversarie".

LA DELUSIONE DELLA LONGA
''Abbiamo fatto una grande gara, con avversarie grandiose: di piu', davvero, non potevamo fare''. Marianna Longa commenta cosi' il quarto posto dell'Italia nella staffetta 4x5 chilometri donne, dopo che per tre delle quattro frazioni le azzurre avevano tenuto il secondo posto. ''Ora punto alla 30 chilometri - ha concluso l'azzurra - se la forma e' questa e i materiali cosi' buoni, sono fiduciosa''.
25 febbraio 201021:56
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Furiaceca
25.02.2010, 22:30
pena italia.

Se i risultati sportivi sono una sintomo dello sviluppo
di una nazione...allora sono cavoli amari.
Qui non ci sta nemmeno la scusa che la nostra popolazione
è misera rispetto a Canada, usa ecc... perchè Francia, germa,
svizzera,Gb e molti altri ci sono davanti.
Pensare che a livello geografico dovremmo essere migliori ad
es dei Britannici nelle discipline invernali...
schifo totale.

AlexnelCuore
25.02.2010, 22:33
Che olimpiadi pessime per l'Italia partono con buoni propositi e poi fanno figure di m*****

eldavidinho94
26.02.2010, 12:50
Carolina, il fallimento più grande

Adesso è definitivo: la Kostner non è fuoriclasse

E' brutto essere impietosi con gli sconfitti, ma non si può impallinare Blardone, o la Moelgg ed essere indulgenti con Carolina Kostner solo perché ha quell'aria smarrita. Sedicesima è il peggior risultato della sua giovane carriera. Ci avevano raccontato che il programma libero con dieci salti sarebbe stato il suo punto di forza, ma è bastato il primo per mettere una mano a terra, il secondo per poggiare il sedere sul ghiaccio. In tutto quattro errori grandi come una casa. C'è rabbia, tristezza, amarezza nel vedere che la medaglia più promessa degli ultime due Olimpiadi non è che una chimera. Carolina Kostner ha dimostrato ancora una volta che non c'è, che le fuoriclasse e le grandi campionesse sono altre. La coreana Yu Na Kim ha solo 19 anni, non sbaglia un colpo, si presenta con un costume semplice, ma sexy, batte tutti i record di punteggio con un esercizio senza sbavature. Stessa età per la giapponese d'argento, per l'occasione sexy Cleopatra.

Non si può negare che anche una perfetta Carolina non avrebbe potuto avvicinarsi a tanta eccellenza. La prova d'appello ora sono i mondiali di Torino dal 22 al 28 Marzo, ma è difficile crederci. Il fenomeno è stato soprattutto mediatico, tutti ci sono cascati, tanto c'è chi chiede e a volte ottiene soldi per un'intervista alla Winx della Val Gardena. Coni e Federazione Ghiaccio hanno diviso un investimento di 120 mila euro per permetterle di vivere e allenarsi a Los Angeles, ma questo non è servito evidentemente. 120mila euro sono 4 volte il budget di tutta la squadra della Combinata Nordica di Alessandro Pittin, una delle poche note positive di questa Olimpiade. Tutte cose cui pensare in previsione di Sochi 2014, se non si vuole ripetere la stessa magra figura di Vancouver

eldavidinho94
26.02.2010, 13:05
pena italia.

Se i risultati sportivi sono una sintomo dello sviluppo
di una nazione...allora sono cavoli amari.
Qui non ci sta nemmeno la scusa che la nostra popolazione
è misera rispetto a Canada, usa ecc... perchè Francia, germa,
svizzera,Gb e molti altri ci sono davanti.
Pensare che a livello geografico dovremmo essere migliori ad
es dei Britannici nelle discipline invernali...
schifo totale.

concordo con te
la pessima prestazione della kostner
è il monito di questo fallimento

quest'anno gli italiani
non sono mai parsi completamente competitivi,
fin dal primo giorno

è un male che ormai si protrae da qualche anno
magari si dovrebbe camiare la rosa,
oppure cambiare i metodi d'allenamento

perche non c'è ne la scusa del territorio,
a livello geografico molto buono,
nè la scusa dell'economia, dato che l'italia
è una nazione ancora molto forte
ed ESSERE COMPETITIVI, in tutto
non bisogna scordarselo mai

ci sono i mezzi,
non siamo il mozambico!

AlexnelCuore
26.02.2010, 21:30
Carolina, il fallimento più grande

Adesso è definitivo: la Kostner non è fuoriclasse

E' brutto essere impietosi con gli sconfitti, ma non si può impallinare Blardone, o la Moelgg ed essere indulgenti con Carolina Kostner solo perché ha quell'aria smarrita. Sedicesima è il peggior risultato della sua giovane carriera. Ci avevano raccontato che il programma libero con dieci salti sarebbe stato il suo punto di forza, ma è bastato il primo per mettere una mano a terra, il secondo per poggiare il sedere sul ghiaccio. In tutto quattro errori grandi come una casa. C'è rabbia, tristezza, amarezza nel vedere che la medaglia più promessa degli ultime due Olimpiadi non è che una chimera. Carolina Kostner ha dimostrato ancora una volta che non c'è, che le fuoriclasse e le grandi campionesse sono altre. La coreana Yu Na Kim ha solo 19 anni, non sbaglia un colpo, si presenta con un costume semplice, ma sexy, batte tutti i record di punteggio con un esercizio senza sbavature. Stessa età per la giapponese d'argento, per l'occasione sexy Cleopatra.

Non si può negare che anche una perfetta Carolina non avrebbe potuto avvicinarsi a tanta eccellenza. La prova d'appello ora sono i mondiali di Torino dal 22 al 28 Marzo, ma è difficile crederci. Il fenomeno è stato soprattutto mediatico, tutti ci sono cascati, tanto c'è chi chiede e a volte ottiene soldi per un'intervista alla Winx della Val Gardena. Coni e Federazione Ghiaccio hanno diviso un investimento di 120 mila euro per permetterle di vivere e allenarsi a Los Angeles, ma questo non è servito evidentemente. 120mila euro sono 4 volte il budget di tutta la squadra della Combinata Nordica di Alessandro Pittin, una delle poche note positive di questa Olimpiade. Tutte cose cui pensare in previsione di Sochi 2014, se non si vuole ripetere la stessa magra figura di Vancouver
Io non ho mai avuto dubbi che non fosse una fuoriclasse e solo una montata che è salita su un piedistallo che si è creata da sola ora è il momento di scendere

fabry87
27.02.2010, 20:03
Vancouver: slalom, Razzoli in testa

L'azzurro precede Valencic. Moelgg 5°

Le ultime speranze di medaglia nello sci alpino a Vancouver erano riposte in lui e per ora non sta tradendo le attese. Giuliano Razzoli è infatti in testa allo slalom maschile al termine di una prima manche perfetta. L'azzurro ha chiuso con il tempo di 47"79, lasciandosi alle spalle lo sloveno Valencic (48"22) e l'austriaco Raich (48"33). L'altra buona notizia è il temporaneo quinto posto di un altro italiano, Manfred Moelgg.

AlexnelCuore
27.02.2010, 20:47
speriamo bene

alessandro magno
27.02.2010, 21:10
Carolina, il fallimento più grande

Adesso è definitivo: la Kostner non è fuoriclasse

E' brutto essere impietosi con gli sconfitti, ma non si può impallinare Blardone, o la Moelgg ed essere indulgenti con Carolina Kostner solo perché ha quell'aria smarrita. Sedicesima è il peggior risultato della sua giovane carriera. Ci avevano raccontato che il programma libero con dieci salti sarebbe stato il suo punto di forza, ma è bastato il primo per mettere una mano a terra, il secondo per poggiare il sedere sul ghiaccio. In tutto quattro errori grandi come una casa. C'è rabbia, tristezza, amarezza nel vedere che la medaglia più promessa degli ultime due Olimpiadi non è che una chimera. Carolina Kostner ha dimostrato ancora una volta che non c'è, che le fuoriclasse e le grandi campionesse sono altre. La coreana Yu Na Kim ha solo 19 anni, non sbaglia un colpo, si presenta con un costume semplice, ma sexy, batte tutti i record di punteggio con un esercizio senza sbavature. Stessa età per la giapponese d'argento, per l'occasione sexy Cleopatra.

Non si può negare che anche una perfetta Carolina non avrebbe potuto avvicinarsi a tanta eccellenza. La prova d'appello ora sono i mondiali di Torino dal 22 al 28 Marzo, ma è difficile crederci. Il fenomeno è stato soprattutto mediatico, tutti ci sono cascati, tanto c'è chi chiede e a volte ottiene soldi per un'intervista alla Winx della Val Gardena. Coni e Federazione Ghiaccio hanno diviso un investimento di 120 mila euro per permetterle di vivere e allenarsi a Los Angeles, ma questo non è servito evidentemente. 120mila euro sono 4 volte il budget di tutta la squadra della Combinata Nordica di Alessandro Pittin, una delle poche note positive di questa Olimpiade. Tutte cose cui pensare in previsione di Sochi 2014, se non si vuole ripetere la stessa magra figura di Vancouver

purtroppo non lo è mai stata , ha un bel faccino e un bel lato b e questo è tutto. e siccome si vive ormai nel mondo dell'apparenza tipo un grande reality show , l'han fatta diventare un personaggio.giornali giornalai e televisioni.

AlexnelCuore
27.02.2010, 23:35
Slalom Speciale: Razzoli, primo oro azzurro!


Giuliano Razzoli vince nello Slalom Speciale la prima medaglia d'oro azzurra alle Olimpiadi di Vancouver. L'Italia non trionfava nella disciplina da Calgari 86', dalle imprese di Alberto Tomba, emiliano come "Razzo": era un altro 27 febbraio. L'ultimo titolo olimpico al maschile per gli azzurri risale invece al 1992, ai Giochi di Albertville, sempre con Tomba, ma nello Slalom Gigante.

Complimenti, era ora

fabry87
27.02.2010, 23:52
Complimenti Razzoli!!!

Pirata
28.02.2010, 06:45
Complimenti Razzoli:
Fra tanti "scarsi" sei stato Grande!

eldavidinho94
28.02.2010, 09:53
purtroppo non lo è mai stata , ha un bel faccino e un bel lato b e questo è tutto. e siccome si vive ormai nel mondo dell'apparenza tipo un grande reality show , l'han fatta diventare un personaggio.giornali giornalai e televisioni.

:quoto: molte volte capita di illudersi in un buon talento,
che non sboccia e non diventa campione

alla kostner è mancata la tenacia, la continuita,
la forza di continuare a lottare e di voler stupire ancora il pubblico...

la pausa dall'attivita agonistica, voluta da lei stessa, le è stata fatale...

eldavidinho94
28.02.2010, 09:53
ANCHE NAPOLITANO CHIAMA RAZZOLIIl presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha telefonato al numero uno del Coni, Gianni Petrucci, per complimentarsi per l'oro vinto da Giuliano Razzoli. Napolitano ha poi parlato direttamente con il neo campione olimpico, ospite di Casa Italia a Vancouver. "Cosa mi ha detto? Era contento - racconta lo slalomista azzurro - . Mi dava del lei, gli ho detto di darmi del tu".


RAZZOLI PORTABANDIERA A CERIMONIA DI CHIUSURA
Sarà Giuliano Razzoli, vincitore dell'oro nello slalom, il portabandiera azzurro nella cerimonia di chiusura dei Giochi Invernali di Vancouver2010. "E' nostra intenzione affidargli questo ruolo", ha svelato in una conferenza stampa a Casa Italia a Vancouver il capo missione azzurro Raffaele Pagnozzi. Impossibile che il fresco olimpionico possa declinare l'invito.


PETRUCCI: "ITALIA DA 5,5"
''Sono stati Giochi in chiaroscuro, deludenti e non esaltanti. Olimpiadi da sofferenza, resa meno amara dalla chicca dorata arrivata nel finale, alla fine da cinque e mezzo''. L'Italia non arriva alla sufficienza a Vancouver: questo il bilancio del presidente del Coni, Gianni Petrucci, della spedizione azzurra salvata solo in parte dall'oro di Giuliano Razzoli, che però non cancella le molte delusioni collezionate in questi quindici giorni di gare. ''Il voto è cinque e mezzo'' aggiunge Petrucci, su cui concorda anche il segretario generale Raffaele Pagnozzi. Qualcosa in futuro cambierà, hanno annunciato i vertici del comitato olimpico nazionale: intanto i Giochi olimpici dovranno essere in primo piano per atleti e federazioni, e la commissione per la preparazione olimpica del Coni attuerà una verifica annuale sui risultati che si raggiungono. Quanto alle scelte dei direttori tecnici dovranno essere condivise con il Coni.

AlexnelCuore
28.02.2010, 15:34
Razzoli d'Oro, i complimenti della Juventus


Il neo campione olimpico di slalom speciale è un tifosissimo bianconero: 'Lo aspettiamo a Vinovo'
TORINO, 28 febbraio - L'unico sorriso d'oro a Vancouver è bianconero. Giuliano Razzoli, campione olimpico di slalom speciale, è un supporter bianconero e la Juventus lo ringrazia per le emozioni che ha regalato e lo invita a Vinovo tramite il proprio sito ufficiale: «Ai Giochi Olimpici di Vancouver, l’Italia ha vissuto una giornata da protagonista. Merito di Giuliano Razzoli che ha vinto la medaglia d’oro nello slalom speciale. Lo sciatore emiliano è un tifoso bianconero. Tutta la Juventus si congratula con Giuliano per il meritato trionfo, in attesa di incontrarlo presto a Torino».

AlexnelCuore
28.02.2010, 16:38
COMPLIMENTI GIULIANO!

Più ci penso e più mi convinco che lo sport porti con sé qualcosa di magico, una forza straordinaria che mi trascina quando sono in campo, quando sono protagonista – e ovviamente è tutta un’altra cosa – ma che può travolgerti anche quando sei fuori, spettatore, insieme ad altri milioni di persone che trepidano, tifano e “spingono” un atleta al traguardo.

E’ accaduto, ancora una volta, ieri sera. E’ accaduto a Vancouver, in un’Olimpiade che sembrava avara di soddisfazioni, dopo le medaglie raccolte nella prima settimana. E invece, quando sembrava finita, ecco Giuliano Razzoli. Emozione straordinaria, un ragazzo di città, in Canada, sedici anni dopo Alberto Tomba… Freddo, brillante, spensierato il giusto, talentuoso e fortissimo! Complimenti Giuliano!

E’ stata una bella serata… Mamma mia, quanto mi piace lo sport!

Alessandro

alessandro magno
28.02.2010, 16:47
e menomale che è bianconero :sciarpa:

AlexnelCuore
01.03.2010, 00:04
Vancouver 2010 - E ora in Canada si fa festa per davvero!


<abbr class="date updated" title="2010-02-28T22:52:00+00:00"></abbr>

L'oro che tutto il Canada aspettava è arrivato. Nella finale dei Giochi Olimpici, la Nazionale di casa di prende la rivincita sugli Usa, imponendosi 3-2 all'Overtime grazie al gol di Crosby, dopo aver sprecato un vantaggio di due gol nei tempi regolamentari. E un intero paese esplode di gioia


A Vancouver è davvero l'ora della festa. I Giochi Olimpici 2010, già trionfali per gli atleti di casa, capaci di dominare nel medagliere dopo aver sempre fallito l'appuntamento con l'oro nelle due precedenti olimpiadi di Montreal e Calgary, si chiudono infatti con il successo più atteso dai 33 milioni di canadesi, che sarebbero stati anche pronti a rinunciare a tutte le altre medaglie, pur di garantirsi l'oro nello sport Nazionale.
Non è stata una finale memorabile, dal punto di vista strettamente tecnico, nonostante sul ghiaccio ci fosse il meglio della Nhl (russi a parte). Troppo alta la posta in palio, troppo grande la tensione, per poter pretendere di assistere a una partita spettacolare. Ma le emozioni di certo non sono mancate, in un match deciso solo all'OverTime, dopo che i padroni di casa nei tempi regolamentari avevano dilapidato un doppio vantaggio.
L'inizio è subito molto contratto: le due squadre si temono, il puck scotta, e da una parte e dall'altra si sbaglia molto. Il Canada parte comunque meglio, ma i primi attacchi dei biancorossi si concretizzano solo in tentativi da lontano che il portiere statunitense Miller, il migliore del torneo, neutralizza senza troppi problemi. Per sbloccare il risultato serve un errore di quelli brutti: a compierlo è la difesa ospite, che invece di spazzare cerca un disimpegno troppo elaborato, consentendo a Toews di segnare l'1-0. Gli Usa accusano il colpo e vanno in affanno, concedendo agli avversari anche il primo powerplay, non sfruttato. In apertura di secondo quarto, è ancora Miller a togliere le castagne dal fuoco, salvando alla grande su Boyle col Canada di nuovo in powerplay. I canadesi non sembrano brillantissimi in avanti, ma gli americani sono ancora più imballati, come dimostra la difficile gestione del primo powerplay a loro favore. A 12:27 dalla fine del periodo arriva così il 2-0, con Getlaf che mette in mezzo un assist su cui Perry approfitta ancora di un incertezza della retroguardia nemica per perforare Miller.
Lì però succede quello che già era accaduto in semifinale con la Slovacchia, quando Crosby e compagni erano riusciti a farsi rimontare dal 3-0 al 3-2, rischiando anche di farsi raggiungere nel finale. Il Canada arretra troppo, e rinuncia a ripartire, mentre gli Usa, non avendo più nulla da perdere, iniziano ad assediare la porta di Luongo. Kesler riapre i giochi al 33esimo, con una deviazione al volo che inganna il portiere originario di Avellino, e la beffa si compie quando mancano solo 24 secondi alla sirena, grazie a Zach Parise che risolve sottoporta paralizzando il pubblico del Canada Hockey Place.
Si va così all'Overtime, con la regola del Sudden Death. I tifosi trattengono il fiato mentre i beniamini di casa si riversano nella metà campo avversaria, esponendosi però al pericolo contropiede. A risolvere le cose ci pensa allora il campione più atteso, e fin qui un po' deludente, Sidney Crosby, che al 68esimo infila Miller sul primo palo facendo finalmente esplodere la gioia.
Il Canada conquista così un oro quanto mai sofferto, al termine di un torneo che l'ha visto perdere nel girone eliminatorio con gli Stati Uniti, e spuntarla sulla Svizzera solo agli Shoot-Out. Era d'altronde da Lake Placid 1980 che il paese organizzatore non vinceva l'oro nell'hockey: e non potevano che essere gli inventori di questo sport a rompere la maledizione.
Guido Guenci / Eurosport

eldavidinho94
01.03.2010, 13:49
bella vittoria del canada nel medagliere

bella, quanto scontata.
hanno comunque disputato un'ottima olimpiade

AlexnelCuore
01.03.2010, 23:31
Un solo titulo, ma tante figuracce



Le Olimpiadi Invernali sono finite. Qualcuno in redazione aggiunge anche un "finalmente", perché i nostri cervelli già normalmente non troppo avvezzi a un tale bombardamento di eventi contemporanei, soprattutto se di sport che non abbiano una palla di mezzo, sono finiti direttamente in centrifuga mentre il fuso orario di Vancouver infieriva su di noi.
E' dunque tempo di bilanci e, anche se non possiamo più dire "zeru tituli" grazie all'impresa di Giuliano "Razzo" Razzoli, possiamo però, anziché fare la conta delle medaglie che non ci sono, fare quella delle brutte figure che abbiamo collezionato.
Già la partenza era andata storta, con tutte le dirigenze che mettevano le mani avanti dicendo che i cinque ori di Torino sarebbero stati irripetibili, quasi a preconizzare una debacle da vergogna per poi potersi giustificare come il puffo Quattrocchi con un petulante "Ve l'avevo detto io!".
In ogni caso il bilancio è davvero pesante e, anche se il Presidente del Coni Gianni Petrucci ha dato un 5.5 come voto alla spedizione italiana (ma solo perché il Razzo tira su la media!), secondo noi il voto è davvero più basso, per molteplici motivi.
BIATHLON, BATTUTA D'ARRESTO O... DI CACCIA? - I nostri biathleti non sono in forma e si vede già dall'inizio della stagione. Non vogliamo soffermarci sulle motivazioni, vogliamo però rimarcare che il miglior piazzamento è un 18° femminile (mentre tra gli uomini si registra un 31° posto). Sembra più che la nostra squadra sia lì per una scampagnata, anzi, visti i fucili per una battuta di caccia, di quelle antiche, rilassate, ottocentesche, con tanto di pic-nic... allestito per l'occasione su una delle piazzole del poligono. Buona gita ragazzi!
PATTINAGGIO DI VELOCITA' O DI LENTEZZA? - Inutile dire che l'aspettativa più grossa era riposta su Enrico Fabris, il più medagliato della spedizione torinese e sprofondato nel baratro di prestazioni imbarazzanti culminate con la rinuncia ai 10mila metri, adducendo come motivazione una non ben precisata indisposizione notturna. I maligni, ovviamente, hanno detto che gli era venuto il classico attacco di dissenteria per la paura... Sì, ovviamente la paura di fare un'altra figuraccia! Comunque, con le speranze ridotte al lumicino, si poteva ancora contare sulla gara di inseguimento a squadre, ma anche in finale la prestazione è stata decisamente sotto tono, con il peggior tempo della prova a fronte di un record olimpico degli olandesi. Viene spontaneo perciò chiedersi: ma chi diamine stavano inseguendo???
SHORT TRACK PEGGIO DEL GRANDE FRATELLO - "Ha cominciato lui"... "Sì però lei mi ha detto che..."
L'unica che parzialmente si salva è Arianna Fontana, giovane di belle speranze che si era già fatta notare a Torino e che ci ha regalato la soddisfazione del bronzo nella gara dei 500 metri. Tutti però si scagliano contro di lei, e lei di rimando contrattacca con fastidiosi battibecchi che di certo bene al movimento non fanno e che tanto ricordano le cadute di stile del Grande Fratello. Visto anche l'aspetto di Arianna, così giovanile, sembra più di stare all'asilo che a un'Olimpiade. Manca solo il Bimbo Gigi e poi siamo a posto.
SLITTINO DI BRONZO? NO, DI LEGNO - Possiamo sorridere da una parte per il bel bronzo, conquistato in condizioni difficili, da quel grandissimo campione e professionista che è Armin Zöggeler, ma nel doppio? Avevamo ben due coppie in grado di andare a medaglia, Plankensteiner/Haselrieder terzi a Torino, e poi i più accreditati Oberstolz/Gruber, che però hanno rimediato solo una medaglia di legno. Che probabilmente è lo stesso materiale usato per costruire lo slittino degli azzurri, vista la velocità cui sono andati nell'ultima manche. Magari un bel tiro a sei di renne poteva essere utile alla causa...
SCI DI FONDO... DAVVERO A FONDO - Non si può affidare tutte le proprie speranze a un grandissimo atleta che però ormai è prossimo al ritiro, e i risultati si vedono. Pietro Piller Cottrer è splendido nella sua 15 km a tecnica libera che gli vale l'argento, ma gli altri dove sono? In una delle disciplice in cui contavamo di più per quanto riguarda i podi, non ci siamo né con le individuali, né con le sprint a squadre, né con le staffette. Gli altri ci danno metri e metri di distacco e noi siamo fermi, piantati sugli sci, lì a guardare gli avversari che scattano. Ci manca solo che ci trasformiamo in spettatori e ci mettiamo anche a far partire gli applausi... Pare intanto che al Whistler Olympic Park abbiano avvistato uno dei nostri che è ancora lì che gira in pista.
SCI ALPINO, O FORSE APPENNINICO - Come giustamente faceva notare uno dei nostri utenti più assidui e propositivi nella sezione degli sport invernali, le Olimpiadi bianche sono un trionfo degli Appennini per Casa Italia. Dopo Zeno Colò e Alberto Tomba, ecco che dalla catena montuosa meno probabile tra le due più importanti italiane sorge il nuovo eroe nazionale, quello che può farci godere per un oro che ormai era più implorato che sperato. Serissimo professionista, Giuliano Razzoli fa tornare il sorriso a una spedizione azzurra che era a bocca asciutta per quanto riguarda le Olimpiadi dal 2002, per non parlare degli ori... In compenso, però, abbiamo collezionato tanti piazzamenti decorosi e qualcuno un po' meno, dopo tanti allenamenti di preparazione e addirittura alcuni atleti concentrati da mesi su quell'unica gara, quella che doveva essere la gara della vita. Alla fine di tutto, Giuliano a parte, la migliore risulta essere Johanna Schnarf, colei che non doveva nemmeno esserci e che ha usufruito del posto lasciato libero da Nadia Fanchini a causa dell'infortunio alle ginocchia. Johanna scende senza pensieri e fa un'ottima figura. A questo punto forse sarebbe stato meglio, visto che la tattica funziona, evitare che gli altri si impegnassero troppo nella preparazione e magari avvisare anche loro all'ultimo momento.
PATTINAGGIO DI FIGURA, MA BRUTTA BRUTTA BRUTTA - Visto che delle altre discipline non c'è molto da dire, considerando che non siamo molto competitivi, concludiamo il nostro focus semiserio con gli angeli del ghiaccio. Se in campo maschile e tra le coppie di artistico non avevamo (consapevolmente) possibilità di medaglia, ci credevamo già di più con la danza di Faiella e Scali, anche se la concorrenza era davvero esageratamente agguerrita per puntare troppo in alto. La regina del pattinaggio di (brutta) figura però è lei, Carolina Kostner, che si era giocata tutti i bonus con la vittoria dell'Europeo a Tallin. La piccola Winx ne ha combinate di ogni durante il programma libero ed è stata attaccata da tutti, Petrucci compreso. Noi però, a quella povera Carolina sempre per terra, riconosciamo un merito. Anche se non riesce a eseguire bene salti come i lutz, i flip o i salchow, è stata brava ad averne inventato uno nuovo e tutto suo: il kulow.

eldavidinho94
02.03.2010, 18:50
"Flop Vancouver, colpa federazioni"

Frattini attacca la spedizione olimpica

Attacco del ministro degli Esteri Frattini ai vertici della spedizione italiana di Vancouver: "Sono stati fatti una serie di errori di impostazione dalla federazione. "Come è possibile pretendere -dice alla Gazzetta- che gli atleti si concentrino su un obiettivo, quando si chiede loro di pagarsi le spese di trasferte per gli allenamenti. E visto che ci sono sacrifici finanziari da fare, si invitano i consiglieri federali a Vancouver con le mogli".
Per Frattini, insomma, quello azzurro era ed è stato un "flop annunciato" e la colpa di questo disasatro è stata tutta delle federazioni.
Severo anche il giudizio del ministro sull'ipotesi di mental trainer nella squadra per guarire dalla "malattia dell'insicurezza". ''E' inaccettabile - dice - bisognerebbe far lavorare gli atleti nelle migliori condizioni''.
Quindi, cita il caso di Arianna Fontana, giovane atleta medagliata che ha criticato la gestione federale e per protesta ha disertato una gara, come ''sintomo chiaro di un disagio che ha radici profonde''.

AlexnelCuore
06.03.2010, 23:19
Kvitfjell - Doppia vittoria per Didier Cuche


Didier Cuche ha vinto la discesa di Coppa del Mondo di Kvitfjell in Norvegia con il tempo di 1.45.98 conquistando, con una gara di anticipo, anche la 'coppetta' di specialità.


Una stagione perfetta rovinata da un infortunio subito appena prima delle Olimpiadi che gli ha impedito di arrivare all'appuntamento più importante dell'anno nelle migliori condizioni. Parliamo ovviamente di Didier Cuche che ottiene l'ennesimo successo (il 14esimo in Coppa del Mondo) a Kvitfjell che vale anche la conquista della Coppa di specialità. Secondo posto per il norvegese Aksel Svindal in 1.46.45.

Per l'Italia è stata una gara modesta e c'é solo il decimo posto di Werner Heel in 1.47.08 mentre è finito più indietro Christof Innerhofer e Dominik Paris 28esimi con lo stesso tempo mentre Patrick Staudacher ha chiuso in 35esima piazza. Le temperature primaverili di Whistler hanno lasciato posto ai 9 gradi sotto zero della località norvegese. Il tracciato era molto lungo e abbastanza tecnico con grandi curve e numerosi salti.

Piangono gli austriaci che dopo un'Olimpiade disastrosa, piazzano Klaus Kroell in terza posizione ma il risultato non è comunque soddisfacente. La vittoria in discesa manca da un anno (l'ultimo a vincere fu proprio Kroell su questa pista), troppo per una squadra che dovrebbe farla da padrona nello sci alpino.
Alessandro LETTIERI / Eurosport

eldavidinho94
21.03.2010, 12:54
Maratona: Gena-Zanardi re di Roma

L'etiope scalzo all'arrivo come Bikila

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Il 25enne etiope Siraj Gena ha trionfato nella 16esima Maratona di Roma, dedicata alla memoria di un altro etiope, Abebe Bikila, medaglia d'oro della maratona olimpica di 50 anni fa. E proprio in onore del grande connazionale, Gena, 500 metri prima dell'arrivo, si è tolto le scarpe e ha tagliato il traguardo a piedi nudi, così come corse Bikila a Roma. Nella gara per i diversamente abili, invece, successo dell'ex-pilota di F1 Alex Zanardi.

eldavidinho94
10.04.2010, 17:03
La Isinbaeva smette di saltare

"Mi fermo, ho bisogno di una pausa"


Annuncio shock nel mondo dell'atletica. Yelena Isinbaeva, numerto uno del salto con l'asta, ha deciso di ritirarsi temporaneamente dalla competizioni. La fuoriclasse russa ha spiegato che "in queste ultime tre settimane ho riflettuto a lungo e sono arrivata alla conclusione che prendermi un break dalle competizioni per me è assolutamente necessario, dopo più di otto anni passati ad allenarmi duramente ed a gareggiare ai più alti livelli".

"Devo fermarmi - ha spiegato - anche per permettere al mio corpo di recuperare in modo corretto. E' mia ferma intenzione di continuare ad allenarmi e mantenermi in forma, ma in questo momento non so dire quando tornerò alle competizioni. Comunque non ho ancora escluso a priori l'idea di fare qualche gara della stagione estiva o gli Europei di Barcellona".
''Nulla è cambiato riguardo ai miei obiettivi a lunga scadenza - ha concluso - ovvero i Mondiali del 2011 e 2013 (a Mosca) e le Olimpiadi di Londra 2012. Nel frattempo spero che la gente mi capisca".
La russa è reduce da due brucianti delusioni, quella del Mondiale di Berlino 2009 (perse il titolo senza fare neppure una misura) e nel recente Mondiale indoor a Doha, in cui saltando 4.60 è rimasta fuori dal podio.

eldavidinho94
28.07.2010, 14:14
Europei atletica: Schwazer argento

L'oro è andato al russo Emelyanov

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Il russo Stanislav Emelyanov si è imposto nella 20 chilometri di marcia, conquistando la prima medaglia d'oro agli Europei di atletica (http://www.european-athletics.org/)che si sono aperti a Barcellona. L'argento è andato all'azzurro Alex Schwazer (http://www.alexschwazer.com/), apparso molto deluso dopo il traguardo. Il portoghese Joao Vieira ha vinto il bronzo. Buon quinto posto, invece, per Giorgio Rubino mentre si è ritirato a metà gara l'altro italiano, Ivano Brugnetti.
"Va bene così. Qua devo fare in modo di stare bene in entrambe le gare - ha detto l'azzurro. Potevo essere un po' più brillante e rispondere al russo. Ma quando a metà gara ho visto che Emelyanov aveva 20-25 secondi di vantaggio ho cercato di risparmiare un po' le forze. Inutile tirare a tutta, sarei comunque rimasto secondo".

eldavidinho94
28.07.2010, 14:16
Meucci, un 10mila di bronzo

Euroatletica: seconda medaglia azzurra

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Seconda medaglia agli Europei di atletica leggera per la nazionale italiana. A conquistarla è stato Daniele Meucci, che ha conquistato il terzo posto nella gara dei 10mila metri vinta dal britannico di origine somala Mo Farah con il tempo di 28'24"99. Argento all'altro britannico Chris Thompson, che ha tolto il secondo posto all'azzurro solo al fotofinish (tempo 28'27"33). Nelle altre gare della serata, Rosa penultima nella finale del peso donne.
Una medaglia inattesa, quella di Meucci, giunta con un coraggioso finale di gara: da anni il mezzofondo italiano non riusciva più a emergere nemmeno nella rassegna continentale. ''Sono felice perché non non me l'aspettavo - ha detto l'italiano dopo la gara - pensavo di finire sesto o settimo, poi quando ho visto che le gambe giravano ho detto magari salto l'ultimo giro ma provo a stare con loro'. 'Ho provato fino in fondo e mi sono buttato. Ormai sono abituato a perdere le volate cosi', ma sono contento comunque. Dedico questa medaglia a tutte le persone che mi sono state vicine e soprattutto a Massimo Rosellini che ci ha lasciato''

GLI ALTRI AZZURRI
Nel peso donne, Chiara Rosa, dopo aver passato agevolmente la qualificazione con 18,26 non riesce a fare altrettanto bene: il suo miglior lancio non va oltre 17,49 ed e' tredicesima. Il titolo e' andato alla bielorussa Nadzeya Ostapchuk (20.48), con l'argento alla connazionale Natalia Mikhnevich (19.53) e il bronzo alla russa Anna Avvedeva (19.39). Negli 800 donne, eliminate Daniela Reina e Elisa Cusma. La Reina ha sfiorato il primato personale (2'01''09), concludendo in 2'01''94. Fuori anche Elisa Cusma: l'emiliana non e' riuscita ad andare oltre la terza piazza (1'59''80), alle spalle dell'inglese Simpson (1'58''18) e della ceca Masna (1'59''71). Fuori dalla finale per soli 41 centesimi. Passano il turno Fabrizio Schembri (16.96) e Fabrizio Donato (16,88) nel triplo, mentre nell'alto si qualifica Marco Fassinoti scavalcando l'asticella a 2.26. Nel giavellotto donne avanza anche Zara Bani, con l'undicesima misura (56.68) su dodici concorrenti.



27 luglio 2010

eldavidinho94
29.07.2010, 18:47
Europei: Vizzoni martello d'argento

Terza medaglia azzurra a Barcellona

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Terza medaglia, la seconda d'argento dopo quella di Alex Schwazer nella 20 km di marcia, agli Europei di atletica in corso a Barcellona. A conquistarla è stato Nicola Vizzoni, giunto secondo nella finale del lancio del martello con la misura di 79,12 metri. La medaglia d'oro è andata allo slovacco Libor Charfreitag con un lancio di 80,02 metri; bronzo all'ungherese Krisztian Pars (79,06). "Finalmente torno sul podio", ha detto Vizzoni.
"E' bello essere ancora competitivi a dieci anni da Sydney - ha detto il 37enne finanziere toscano - ma già lo scorso anno sono andato bene, anche se ho dovuto fare i conti con gli infortuni. E' un'emozione particolare, c'era anche mia madre, non mio padre e mio fratello: dedico questa medaglia al mio tecnico Ceccarini, che da un po' mi diceva che sarei salito sul podio, e alle mie due famiglie, quella naturale e le Fiamme Gialle, che mi hanno sempre sostenuto quando sono caduto dalle stelle alle stalle per i tanti infortuni".

Il martellista azzurro si toglie qualche sassolino dalle scarpe: "C'era gente che mi dava del vecchio, che pensava non ce la facessi... Ho trovato delle difficolta' nelle qualificazioni, anche se si dice che chi invecchia dorme poco e' un problema svegliarsi alle sei. E' stato sicuramente meglio per me gareggiare in serata". Circa il suo futuro agonistico, invece, Vizzoni rimanda a ottobre ogni decisione: "Ci rimetteremo a tavolino e decideremo cosa fare".

LE ALTRE GARE
Nell'Europeo azzurro finora molto positivo anche gli sprinters: mai due erano approdati insieme in finale. L'onore e l'onere e' toccato ad Emanuele Di Gregorio, splendido in semifinale, e Simone Collio, 'ripescato' ma acciaccato: il primo chiude settimo in 10"34, il secondo si ferma subito dopo lo start per poi tagliare il traguardo in tutta calma. Il titolo di re dei velocisti continentali va al 20enne francese Christophe Lemaitre, il primo bianco a scendere sotto i 10 secondi. Stavolta gli basta il crono di 10"11 per evitare la bagarre del fotofinish perche' in quattro finiscono accreditati di 10"18: il britannico Mark Lewis-Francis (argento), l'altro transalpino Martial Mbandjock (bronzo), il portoghese Francis Obikwelu ed il britannico Dwain Chambers, solo quinto e grande delusione della serata.

Storica doppietta azzurra anche nei 400 femminili: in finale vanno sia Libania Grenot che Marta Milani: la prima centra il secondo tempo di accesso (51"03), alle spalle della sola russa Kseniya Ustalova (50"96), mentre la seconda, debuttante, e' ripescata con l'ottavo crono (52"36). Finale anche per la martellista Silvia Salis (70,33), Manuela Levorato abbandona il sogno di accedere almeno alle semifinali dei 100 donne, obiettivo raggiunto nei 400 da Andrea Barberi e Marco Vistalli, costretti pero' a farsi da parte sul piu' bello cosi' come Manuela Gentili nei 400 ostacoli.

Finale invece per Christian Obrist nei 1500 metri: l'azzurro si e' piazzato quinto nella sua semifinale con il tempo di 3'42"02 ed e' entrato per il rotto della cuffia. Infine, gli altri due titoli assegnati: il salto in lungo femminile che, un po' a sopresa, va alla 29enne lettone Ineta Radevica, che con il nuovo primato nazionale (6,92 metri) batte la portoghese Naide Gomes, argento con la stessa misura, e la russa Olga Kucherenko, bronzo con 6,84; i 10000 femminili, che vedono imporsi la turca Elvan Abeylegesse con il tempo di 31'10"23 davanti alla russa Inga Abitova (argento in 31'22"82) e alla portoghese Jessica Augusto (bronzo in 31'25"77). Non ha concluso la gara l'azzurra Federica Dal Ri.
28 luglio 2010

eldavidinho94
30.07.2010, 14:33
Schwazer ko: "Non mi diverto più"

Alto, la Di Martino fuori dalla finale

Delusione Alex Schwazer nella 50 km di marcia agli Europei di atletica in corso a Barcellona. L'azzurro, argento sulla distanza dei 20, è stato costretto al ritiro per un problema muscolare alla coscia destra intorno al chilometro 35. "Non è un problema fisico, ho la sensazione che il mio fisico faccia di tutto per non fare fatica - ha detto Schwazer - Sono due anni che non riesco a gioire". Di Martino fuori dalla finale del salto in alto donne.

Il campione olimpico di Pechino 2008 dichiara al momento del ritiro: " Una gara così se ho un minimo di condizione, dovrei dominarla. Non so più cosa dire. Questo è uno sport dove devi essere umile umile, dove devi aver voglia di spaccare il mondo, e io purtroppo non lo so, considero tutto scontato. Nel rispetto di chi fa fatica qua devo pensarci sopra, così non va bene". Il campione altoatesino spiega i motivi del ritiro: "Anche nella 20 km si era visto che non sono in condizione come dovrei essere, ho cercato di difendermi, poi questo problema muscolare non mi ha permesso di continuare. Mica ci si ritira apposta. Ho proseguito, ho chiesto al dottore un'aspirina verso il 35esimo km per togliere un pò il fastidio, ma questa è una distanza molto difficile e quando hai dei problemi continuare è difficile. Nelle distanze corte sono riuscito a difendermi"
Per la cronaca la medaglia d'oro nella 50 km di marcia al francese Yohann Diniz. Il campione in carica, ha preceduto il polacco Grzegorz Sudol e il russo Sergey Bakulin, rispettivamente argento e bronzo.


DELUSIONE DI MARTINO NELL'ALTO
La Di Martino si è classificata tredicesima nelle qualificazioni del salto in alto ed è perciò la prima atleta esclusa dalla finale. L'azzurra non è riusciata a superare la quota di 1,92 metri. La Di Martino che era una delle speranze azzure per una medaglia dichiara: "Mi sono ritrovata in pedana con il dolore al piede di stacco che avevo accusato la scorsa settimana in allenamento. Domenica abbiamo fatto in fretta e furia un'infiltrazione, ma stamattina in pedana si è ripresentato. Non ho avuto troppo fastidio fino ad 1,90, poi 2 centimetri sopra, quando si trattava di spingere qualcosina in più, ha presentato il conto ed io avevo paura di mettere il piede a terra. Sono dispiaciutissima, ma purtroppo ancora una volta è la solita sfortuna...''.


Niente da fare nemmeno per l'altra azzurra Raffaella Lamera, uscita di scena con tre errori ad 1,90.

eldavidinho94
02.08.2010, 22:00
Nella maratona bronzo della Incerti

Vittoria per la lituana Balciunaite

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Altra medaglia azzurra agli europei d'atletica di Barcellona. Anna Carmela Incerti conquista il bronzo nella maratona femminile. L'atleta 30enne siciliana di Bagheria è stata preceduta di 1 minuto e 34 secondi dalla lituana Zivile Balciunaite, nuova campionessa europea con il tempo di 2h31114", e dalla russa Yulamanova. Buona prova anche dell'altra italiane al via: decima Rosaria Console e tredicesima Deborah Toniolo.
La siciliana dichiara: "Non me l'aspettavo proprio, è stata una sorpresa. Il mio allenatore ci ha sempre creduto e me lo diceva, io invece speravo di arrivare nelle prime cinque. Per me questo bronzo vale oro: ci ho creduto dall'inizio alla fine e forse alla fine mi sono anche un po' accontentata". La siciliana prosegue: "Speravo fosse il giorno della mia vita e oggi è andato tutto perfetto".

LE DUE 4X400 IN FINALE
Sia la staffetta maschile che quella femminile si sono qualificate per la finale. Le femmine approdano alla finale vincendo la propria batteria con il tempo di 3'27"95. Il quartetto formato da Chiara Bazzoni, Marta Milani, Maria Enrica Spacca e Libania Grenot si giocherà le medaglia domenica sera.
Il quartetto maschile composto da Claudio Licciardello, Luca Galletti, Domenico Fontana e Marco Vistalli ha chiuso la propria batteria al quarto posto con il tempo di 3'04"55 che ha consentito il ripescaggio.


31 luglio 2010

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Atletica: La Mantia salto d'argento

Europei, Gibilisco quarto nell'asta

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Dopo Anna Carmela Incerti, un'altra siciliana regala una medaglia all'Italia agli Europei di atletica in corso a Barcellona. E' Simona La Mantia, che ha conquistato l'argento nella finale di salto triplo con la misura di 14,56. L'oro è andato all'ucraina Olha Saladuha (14,81); bronzo per la belga Svetlana Bolshakova (14,55). Podio solo sfiorato per Giuseppe Gibilisco nell'asta: l'azzurro non ha superato i 5,85 e ha chiuso al quarto posto.
Gibilisco, dopo aver saltato il suo primato stagionale di 5,75 al secondo tentativo, non ha superato l'ostacolo di 5,85. Oro al francese Renaud Lavillenie (5,85), che ha preceduto l'ucraino Maksym Mazuryk (5,80) e il polacco Przemyslaw Czerwinski (5,75). Sesto posto per Daniele Meucci nella gara dei 5000 metri vinta dal britannico Mo Farah. L'argento è andato allo spagnolo Jesus Espana, il bronzo al rappresentante dell'Azerbaigian Hayle Ibrahimov. Decimo l'altro azzurro Stefano Larosa.
Simona La Mantia è il ritratto della felicità: "Non ci credo, ho avuto tre anni d'infortuni a cercare di riprendermi, poi quest'anno tutto insieme, titolo italiano e ora l'argento europeo. Veramente non ci credo, sono troppe emozioni tutte insieme - ha detto l'azzurra - Grazie al mio allenatore che ha sempre creduto in me e alla mia famiglia, il mio ragazzo e alle Fiamme Gialle e ai loro dirigenti che mi sono sempre stati vicini. Io ho avuto il merito di non mollare mai, di stringere i denti e andare avanti. Per la mia isola è una giornata indimenticabile, bellissima. Sono entrata in pedana con la voglia di fare bene, sapevo di poterci riuscire perché in allenamento avevo fatto buoni risultati". Rammarico, invece, sul volto di Gibilisco: "La possibilità di prendere una medaglia c'era tutta, e mi dispiace di non esserci riuscito - ha detto l'astista - Quando ti porti a casa una medaglia di legno non è bello, anche se questo è più pregiato del solito. Ma se avessi fatto 5.75 al primo tentativo avrei vinto l'argento".

Le altre medaglie
Nel giavellotto uomini oro al norvegese Andreas Thorkildsen si è aggiudicato la medaglia d'oro con la misura di 88.37: battuto il tedesco Matthias De Zordo (87.81). Bronzo al finlandese Tero Pitkamaki (86.67). Nei 400 hs, oro al britannico David Greene, che ha corso in 48''12. Argento per il connazionale Rhys Williams (48''96), bronzo all'ucraino Stanyslav Melnikov (49''09). Il bielorusso Andrei Mikhnevich ha vinto la gara del peso con la misura di 21.01. Argento per il polacco Tomasz Majewski (21.00), bronzo al tedesco Ralf Bartels (20.93). Il polacco Marcin Lewandowski ha vinto la gara degli 800 metri correndo in 1'47''07. Argento al britannico Michael Rimmer (1'47''17), terzo l'altro polacco Adam Kszczot (1'47''22).
La francese Myriam Soumarè ha vinto la medaglia d'oro nei 200 donne correndo in 22''32. Argento al fotofinish per l'ucraina Yelizaveta Bryzhina (22''44) e bronzo alla russa Aleksandra Fedoriva (22''44). La britannica Jessica Ennis, campionessa del mondo in carica, ha vinto la medaglia d'oro nella gara dell'eptathlon con il totale di 6.823 punti. L'argento è andato all'ucraina Nataliya Dobrynska (6778 punti), il bronzo alla tedesca Jennifer Oeser (6683). Oro alla turca Nevin Yanit nei 100 hs in 12''63. Argento all'irlandese Derval O'Rourke (12''65), bronzo alla tedesca Carolin Nytra (12''68).

eldavidinho94
02.08.2010, 22:01
Maratona: oro Rothlin, Pertile 4°

Europei, Baldini costretto al ritiro

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Agli Europei di atletica di Barcellona sfuma nel finale il podio nella maratona per Ruggero Pertile. L'azzurro ha chiuso al quarto posto dopo aver lottato anche per la medaglia d'argento. L'oro è andato allo svizzero Viktor Rothlin, che ha chiuso in 2h15'31" davanti allo spagnolo Josè Manuel Martinez (2h17'50") e al russo Dmitriy Safronov (2h18'15"), bronzo. Stefano Baldini, che era campione in carica, è stato costretto al ritiro a metà gara.
Grande delusione per Pertile: "Ci credevo, credevo anche alla medaglia d'oro. Purtroppo, però, gia' al 30° km sentivo i crampi - ha detto - Sono arrivato qui in grande condizione, purtroppo i crampi hanno prevalso. E' un peccato, sognavo una medaglia. Ci ho provato fino alla fine, sapevo che gli altri erano piu' deboli di me nel finale. Volevo una medaglia, quella di legno non e' bella. Un risultato qui mi avrebbe dato più fiducia per andare avanti, ma l'atletica è questa: si vince e si perde, oggi ho perso ma ho lottato fino alla fine per tenere in alto la maglia azzurra".

Stefano Baldini getta definitivamente la spugna: "Il tempo passa, finisce qui. Mi dispiace, chiedo scusa a tutti - ha detto il campione olimpico ad Atene 2004 - La mia carriera? A caldo dico che è finita, con la maratona sicuramente. Magari ci sarà qualche gara più breve. Ce l'ho messa tutta ma non riuscivo a stare con gli altri, pur provando a correre in difesa. Evidentemente questa gara non era alla mia portata, mi dispiace chiudere un po' male. Volevo essere la mina vagante, potevo fare tanto o poco. Non ho fatto niente, la maratona e' di 42 km e non di 21. Qui le condizioni sono pessime, se non si e' in gran forma si soffre ancora di più".


1 agosto 2010

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Atletica: 4x100 uomini d'argento

Nel lungo male Howe lontano dal podio

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Sesta medaglia per l'Italia dell'atletica agli Europei di Barcellona. La squadra maschile composta da Donati, Collio, Di Gregorio e Checcucci ha infatti conquistato l'argento nella staffetta 4x100 facendo fermare il cronometro a 38''17, siglando così il nuovo record italiano. L'oro è andato alla staffetta francese (38''11). Delude Howe, mai in gara nel salto in lungo e lontano dal podio con un 8.12 che vale solo il quinto posto.
L'oro è andato al tedesco Reif capace di saltare 8.47 precedendo così il francese Gomis (8.24) e il britannico Tomlinson (8.23). Record italiano invece per la staffetta: viene così cancellato un record vecchio di ben 27 anni: infatti il 38''37 ottenuto da Tilli-Simionato-Pavoni-Mennea risaliva ai Mondiali di Helsinki 1983. Cade un altro record nazionale: è quello della staffetta 4x400 femminile (Bazzoni, Milani, Spacca, Grenot) che con il tempo di 3'25''71 hanno abbattutto di un secondo il precedente miglior tempo che resisteva dal 1999. Ottavo posto invece per la staffetta 4x400 maschile dopo le ottime prime due frazioni (chiuse al comando).
Le altre medaglie
L'Ucraina (Povh, Pohrebnyak, Ryemyen e Bryzhina) ha vinto la medaglia d'oro nella finale della 4x100 femminile agli Europei di Barcellona con il tempo di 42"29, miglior prestazione mondiale stagionale. Argento per la Francia (Soumarè, Mang, Jacuqes-Sebastien e Arron) in 42"45, bronzo per la Polonia (Popowicz, Korczynska, Jeschke e Wedler) in 42"68.
Il francese Mahiedine Mekhissi invece ha vinto la gara dei 3000 siepi correndo in 8'07''87. L'argento è andato all'altro francese Bob Tahri, il bronzo allo spagnolo Josè Luis Blanco.
La turca Alemitu Bekele ha vinto la medaglia d'oro nei 5000 metri donne chiudendo con il tempo di 14'52"20, record dei campionati. Ed è doppietta turca, l'argento è infatti della connazionale Elvan Abeylegesse (14'54"44), bronzo alla portoghese Sara Moreira (14'54"71). Ottima sesta la biellese Elena Romagnolo, che ha fatto registrate il miglior tempo stagionale con 15'14"40.
La spagnola Nuria Fernandez ha vinto la medaglia d'oro nei 1500 metri femminili chiudendo la gara con il tempo di 4'00"20, primato personale. Argento alla francese Hind Dehiba (4'01"17), bronzo alla connazionale e favorita Natalia Rodriguez (4'01"30).
La croata campionessa mondiale Blanka Vlasic si è laureata campionessa europea del salto in alto femminile vincendo l'oro con 2.03, eguagliando il record dei campionati. Argento alla svedese Emma Green e bronzo alla tedesca Ariane Friedrich, entrambe con 2.01.
La Russia ha vinto la medaglia d'oro nella staffetta 4x400 donne agli Europei di atletica di Barcellona; argento alla Germania, bronzo alla Gran Bretagna.
Il polacco Piotr Malachowski ha vinto il titolo nel lancio del disco con la misura di 68,87 m, all'Europeo di atletica di Barcellona. L'argento è andato al tedesco Robert Harting (68,47 m), bronzo all'ungherese Robert Fazekas (66,43 m).


1 agosto 2010

eldavidinho94
07.08.2010, 11:30
Atletica, Bolt sconfitto da Gay

Il giamaicano battuto dopo 2 anni

http://www.sportmediaset.mediaset.it/bin/87.$plit/C_27_articolo_39051_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg


Incredibile ma vero. Usain Bolt perde una sfida sui 100 metri. A riuscire nell'impresa di battere il campionissimo giamaicano detentore del record mondiale è lo statunitense Tyson Gay, che stravince la prova nel meeting di Stoccolma con un bel 9''83. Solo, si fa per dire, 9''97 per l'olimpionico, arrivato secondo. Bolt non perdeva sulla distanza più breve da due anni e si vede che la pista di Stoccolma non gli porta bene.
Era stato battuto anche allora, infatti, nella capitale svedese, ad opera del connazionale Asafa Powell, oggi assente. Il record del mondo sui 100 metri piani resta fermo al 9'58'' firmato dallo stesso Bolt ai Mondiali di Berlino il 16 agosto 2009.

maurizio
10.08.2010, 23:28
Atletica:trovato morto Antonio Pettigrew

L'ex iridato sui 400 metri aveva 42 anni

10 agosto, 20:21

<!-- more-content -->http://www.ansa.it/webimages/medium/2010/8/10/a86ed63f047f3cbb5d72d627b9581cb2.jpg (ANSA)-WASHINGTON, 10 AGO- E' stato trovato morto nella sua auto l'ex campione americano di atletica Antonio Pettigrew, 42 anni, iridato sui 400 metri nel 1991. La notizia e' stata diffusa dall'Universita' della North Carolina, dove Pettigrew lavorava come assistant coach. Ancora da chiarire le circostanze del decesso. Pettigrew vinse anche l'oro nella 4X400 alle Olimpiadi del 2000 a Sydney, ma la medaglia fu revocata otto anni dopo quando lo stesso atleta ammise di aver fatto uso di sostanze dopanti.

eldavidinho94
13.08.2010, 15:22
La prima volta delle baby Olimpiadi

Singapore '10: la caccia ai nuovi Lewis

http://www.sportmediaset.mediaset.it/bin/52.$plit/C_27_articolo_39580_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg


Tredici giorni per mettersi in mostra e sognare una medaglia olimpica. Singapore 2010 (http://www.singapore2010.sg/), prima edizione dei giochi olimpici giovanili, ospiterà oltre 3600 baby atleti, di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Comincerà sabato 14 e vedrà protagoniste 205 nazioni di tutto il mondo, a cimentarsi in 26 diverse discipline. Ci saranno anche 62 azzurri in 20 specialità differenti. La portabandiera italiana sarà Alberta Santuccio, schermitrice di 15 anni.


Le ha volute a tutti i costi il presidente del Cio (http://www.olympic.org/) Jacques Rogge, queste prime Olimpiadi della gioventù: "Servono per istruire, acquisire le virtù olimpiche e il senso di fair play. E' un piccolo passo per migliorare ed educare la società". Grandi propositi, ottima organizzazione, nonostante il caldo e l'umidità che caratterizzano Singapore in questo periodo dell'anno. La vetrina internazionale sarà di quelle prestigiose, con 400 mila spettatori previsti.


La delegazione italiana sarà composta da 62 atleti, guidati dalla portabandiera Alberta Santuccio, quindicenne siciliana campionessa Mondiale cadetti. I nostri atleti saranno divisi in 20 discipline su 26 totali: atletica leggera, canottaggio, ciclismo, ginnastica, judo, nuoto, pallacanestro, pentathlon moderno, pugilato, scherma, sollevamento pesi, sport equestri, taekwondo, tennis, tennistavolo, tiro con l'arco, tiro a segno, triathlon, tuffi, vela. Il presidente del Coni (http://www.coni.it/)Gianni Petrucci li ha salutati, apostrofando con ottimismo l'efficacia di questa nuova iniziativa.
Per quanto riguarda, invece, la distribuzione geografica, Lazio (10) e Toscana (9) sono le regioni più rappresentate, seguite dalla Lombardia con 7 atleti, dal Veneto e Piemonte con 6. Tra i nostri azzurri c'è giù qualcuno che ha ottenuto piazzamenti importanti a livello europeo e mondiale e che sogna di ripercorrere le carriere di campioni come Pietro Mennea, Valentina Vezzali o Federica Pellegrini.

Oltre alla già citata portabandiera Santuccio, da tenere d'occhio ci sono Daniele Benedetti (classe '95), Veronica Fanciulli (classe '96) e Marco Benini (classe '95) nella vela, Anna Bongiorni, Alessia Trost e Marco Lorenzi nell'atletica leggera.


13 agosto 2010

AlexnelCuore
13.08.2010, 23:49
bella iniziativa

eldavidinho94
16.08.2010, 10:11
Prime medaglie azzurre ai Giochi Giovanili

Un oro e un argento nella scherma per l'Italia ai primi Giochi Olimpici Giovanili dalla fiorettista Mancini e dallo lo sciabolatore Affede.

eldavidinho94
21.08.2010, 16:05
Howe si insabbia a Zurigo
Wariner fulmine nei 400

L'azzurro sognava un 8.20 nel lungo nella prima delle due finali della Diamond League ma si ferma a 7.88 finendo quinto. Libania Grenot 7ª nei 400. Miglior prestazione mondiale dell'anno per lo statunitense nel giro di pista al maschile

<!-- RSPEAK_STOP --> <!-- RSPEAK_START -->ZURIGO (Svizzera), 19 agosto 2010 - Andrew Howe sognava un 8.20 a Zurigo per dimenticare il quinto posto all'Europeo che ancora gli brucia. Il 25enne italiano di Los Angeles invece deve accontentarsi di un quinto posto e di un modesto 7.88. Il protagonista della prima delle due finali della Diamond League è lo statunitense Jeremy Wariner, dominatore nei 400 in cui riesce a centrare la miglior prestazione del 2010. In un meeting da cui ci si attendeva molto in termini cronometrici, la sua è stata l'unica prestazione che resterà negli annali.
<dl class="image image-right"><dt> http://images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2010/08/19/0L7F0A2A--300x145.jpg</dt><dd>Jeremy Wariner, primatista del 2010 nei 400. Ansa</dd></dl> la legge di jeremy — Sorride a Jeremy Wariner la grande sfida sui 400 con il giamaicano Jermaine Gonzalez. Lo statunitense si mangia la pista in 44"13, togliendo al caraibico il miglior tempo stagionale corso il 22 luglio a Montecarlo (44"40). Il 26enne Wariner quest'anno aveva già corso in 44"49 il 16 luglio a Parigi e ha conquistato il successo nella Diamond League. Stati Uniti meglio della Giamaica anche nella sfida per il terzo posto, conquistato da Angelo Taylor (44"72, suo primato stagionale) davanti a Ricardo Chambers (44"96). I primi quattro hanno tutti corso in meno di 45".
gli italiani — Andrew Howe voleva mettere in mostra qualche progresso nel lungo dopo il 5° posto europeo, invece non è andato oltre 7.88 che gli vale il quinto posto (stessa misura del russo Pavel Shalin, che però ha 7.86 come seconda misura). Il 25enne azzurro ha staccato la misura al terzo salto dopo aver fatto 7.81 nel secondo, non riuscendo però a ripetersi nei balzi successivi (nullo al quarto tentativo, poi 6.10 e 6.31). La vittoria è andata allo statunitense Dwight Phillips (8.20), che ha conquistato anche la Diamond League precedendo il primatista stagionale Christian Reif (8.11). Prestazione anonima per Libania Grenot, l'altra azzurra scesa in pista a Zurigo. L'ex cubana ha chiuso al 7° posto nei 400 metri, corsi in 51"07 facendo un passo indietro rispetto al quarto posto degli Europei di Barcellona (50"43) lo scorso 30 luglio. Il giro di pista è stato vinto dalla statunitense Allyson Felix (50"37), che ha conquistato anche la Diamond League.
<dl class="image"><dt> http://images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2010/08/19/0L7F0HQR--300x145.jpg</dt><dd>David Oliver, 28 anni, re del 2010 dei 110 ostacoli. Reuters</dd></dl> NIENTE RECORD — Inseguiva il record del mondo David Oliver nei 110 ostacoli, ma ancora una volta ha fallito l'impresa. Il 28enne statunitense che domina la lista 2010 (sue le migliori 5 prestazioni dell'anno, è l'unico ad aver corso in meno di 13") si è imposto in 12"93, sei centesimi più lento del primato mondiale che resta di proprietà del cubano Dayron Robles (12"87 corso a Ostrava il 12 giugno 2008). Senza i tre migliori dell'anno (Usain Bolt, Walter Dix e Tyson Gay), i 200 sono diventati terra di conquista dello statunitense Wallace Spearmon, che si è imposto in 19"79 centrando anche la Diamond League. Spearmon, che ha corso il 7° miglior tempo dell'anno abbassando di 14 centesimi il proprio personale stagionale, ha messo in fila anche il 20enne giamaicano Yohan Blake, fermatosi a 19"86. Nei 100 ostacoli vola Priscilla Lopes-Schliep, che vince in 12"53 fermandosi a un centesimo dal miglior tempo della stagione, che la canadese aveva corso sei giorni fa a Londra. Nei 100 La giamaicana Veronica Campbell-Brown (10"89) vince al fotofinish sulla rivale Carmelita Jeter, che si consola conquistando il trofeo.
le altre gare — La giamaicana Kaliese Spencer si impone in 53"33 nei 400 ostacoli e conquista la Diamond League, impresa riuscita nei 1500 anche alla keniana Nancy Jebet Langat, che si è imposta anche a Zurigo in 4'01"01. L'asta si conferma il regno della brasiliana Fabiana Murer, volata fino a 4.81 per imporsi nel Weltklasse, successo che ha consolidato la sua vittoria in Diamond League. Alzano il trofeo anche la statunitense Brittney Reese, prima nel lungo in 6.89 (saltato al primo salto, poi 5 nulli), e la ceca Barbora Spotakova, battuta a Zurigo nel giavellotto dalla tedesca Christina Obergfoll (67.31). Il keniano Ezekiel Kemboi in 8'01"74 vince i 3000 siepi, ma il trofeo della Diamond League va al connazionale Paul Kipsiele Koech, secondo a Zurigo. Nel disco successo del tedesco Robert Harting (68.64), ma il trofeo è andato al polacco Piotr Malachowski. L'alto va al russo Ivan Ukhov, unico a superare l'asticella a 2.29 e primo del Diamond Ranking. La Diamond League torna il 27 agosto, con l'ultimo meeting dell'anno a Bruxelles.


<cite class="signature">Davide Chinellato (javascript:apri_popup_methode_mailto('http://www.gazzetta.it/common/sendMail.php?email=gazonline'))

</cite>

eldavidinho94
21.08.2010, 19:50
Stagione finita per Asafa Powell

Per L'Equipe ha infortunio all'inguine

http://www.sportmediaset.mediaset.it/bin/59.$plit/C_27_articolo_40179_GroupArticolo_immagineprincipa le.jpg


Dopo Usain Bolt (http://www.sportmediaset.mediaset.it/altrisport/articoli/articolo39309.shtml), l'atletica perde un altro campione. Secondo l'Equipe anche Asafa Powell ha deciso di non correre più per tutto il 2010. La decisione sarebbe causata da un infortunio all'inguine, motivo che avrebbe spinto Powell a preservarsi per la prossima stagione. Anche Bolt aveva annunciato lo scorso 10 agosto di non voler correre rischi e d'interrompere le gare dopo un problema alla schiena che riduce la sua abilità di scatto.
L'ex primatista del mondo dei 100 metri, che in questa stagione aveva fatto registrare dei tempi eccellenti sotto i 9'85, salterà, fra gli altri appuntamenti, i meeting di Berlino e Bruxelles.


21 agosto 2010

eldavidinho94
22.08.2010, 22:31
Atletica, record del mondo nel 800m

A Berlino il keniano Rudisha fa 1'41"09

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Nel meeting di Berlino il keniano David Rudisha ha stabilito il nuovo record del mondo negli 800 metri maschili. L'atleta africano ha fermato il crono sul tempo di 1'41"09. Secondo e terzo posto per i connazionali Lalang e Kiplagat. Il precedente primato (stabilito nel 1997) era detenuto dal keniano Kipketer. Sulla stessa distanza nella gara femminile si è imposta la Semenya al rientro nelle gare di alto livello. Terzo posto per l'italiana Cusma.


GIBILISCO TORNA GRANDE
E sempre a Berlino grande prova per di Giuseppe Gibilisco nel gara di salto con l'asta. L'ex campione del mondo si è imposto saltando la misura di 5,71, battendo il polacco Lukasz Michalski e il messicano Giovanni Lanaro, rispettivamente secondo e terzo, con l'identica misura di 5,61.


SALTO IN ALTO: DI MARTINO È SECONDA
Ottimo secondo posto per Antonietta Di Martino nel salto in alto. L'atleta di Cava dei Tirreni ha superato l'asticella posta a 1,97, stessa misura della vincitrice, la beniamina di casa Ariane Friedrich. Terzo posto per la spagnola Ruth Beitia (1,93).


22 agosto 2010

donajuve
22.08.2010, 23:05
Io avevo il personale di 1'51''12

donajuve
31.08.2010, 09:02
L'ha ancora abbassato ad 1'41"01...é veramente forte questo!

eldavidinho94
05.09.2010, 18:31
Atletica: Baldini si ritira

Il 10 ottobre l'ultima gara a Trento

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Stefano Baldini lascia l'atletica. Il campione olimpico ad Atene 2004 farà la sua ultima apparizione a Trento, il prossimo 10 ottobre, in occasione del Giro al Sas. Baldini, 39 anni, ha vinto la competizione due volte: nel 2004 e nel 2006. "Correrò l'ultima gara a Trento e poi basta, chiuderò lì", ha annunciato il corridore prima di imbarcarsi per l'Inghilterra, dove domenica prossima correrà una 10 km a Sheffield.
Baldini conferma la decisione presa a caldo dopo essersi ritirato a metà della maratona di inizio agosto agli Europei di Barcellona. E proprio l'ultimo appuntamento continentale è stato uno dei pochi rimpianti della sua carriera. "E' stata una carriera lunghissima, e anche se non ci sono giovani leve che mi hanno spodestato, ora volge giustamente al termine", ha concluso.
Niente Londra 2012, quindi,per il campione emiliano, da 30 anni nel mondo dell'altletica. A 39 anni Baldini ha detto basta. Per lui ora è arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo.


2 settembre 2010

eldavidinho94
06.09.2010, 19:25
Bolt: "Nuovo record, poi il calcio"

Una nuova carriera per il giamaicano

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Prima un nuovo record mondiale, poi il calcio: nel giro di quattro anni il campione giamaicano Usain Bolt (http://www.usainbolt.com/)vuole lasciare l'atletica per diventare un calciatore professionista. E' stato lo stesso sprinter a rivelare i suoi piani. "Sono un buon calciatore, un centrocampista di attacco e di difesa - afferma Bolt -. Guardo sempre le partite in tv e penso che potrei giocare anche io". Dopo i 100 metri, l'uomo più veloce del mondo pensa al pallone.
Tra gli obiettivi immediati di Bolt, correre i 100 metri in 9,4 secondi, abbassando di un decimo il suo primato mondiale in 9''58, stabilito lo scorso anno a Berlino. Ma compiuta l'ennesima impresa contro il cronometro, per il giamaicano potrebbe iniziare una nuova carriera. "Posso avere ancora quattro anni di successo se mi alleno bene - dice Bolt -. E quando smetto mi piacerebbe giocare a calcio per altri due anni. Ci proverò di sicuro, magari riuscirò a trovare anche una squadra di medio livello". Di sicuro, sarebbe un'ottima ala.


6 settembre 2010

AlexnelCuore
06.09.2010, 23:46
Uno così ci servirebbe :asd:

eldavidinho94
07.09.2010, 14:32
Bolt emula Jordan: cambia sport

L'americano era passato al baseball

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Una vita da mediano dopo quella da sprinter. E' il sogno proibito di Usain Bolt che nel mirino dei guinness oltre a migliorare il suo ormai celebre 9''58 ha messo pure quello del passaggio al calcio professionistico. Sognando una carriera da Pelè o Pibe de Oro, come quasi tutti i bambini del mondo. Il giamaicano non è il primo con la testa ad altre diascipline. Prima di lui era toccato a Michael Jordan.
Senza dimenticare Steve Nash, Adriano Panatta, Michael Schumacher che, per niente sazi di ricchi trionfi nel basket, nel tennis e in Formula 1, avrebbero fatto carte false per correre sotto la curva dopo un gol.
Come se l'essere campioni debba trovare un'incoronazione su un altro campo.
Basta un tuffo nel passato per trovare conferme tra gli atleti degli "altri sport". Bolt non è il solo. Michael Jordan, l'icona per eccellenza dell'Nba (http://www.nba.com/), tentò la fortuna nel baseball, dopo il suo primo ritiro nel 1993. "Voglio dimostrare di poter primeggiare anche in un'altra disciplina". Con queste parole il più grande cestita di tutti i tempi aveva inaugurato la sua nuova avventura. Palla e mazza in mano.
Un'idea folle, un ;desiderio matto. Come quello di Schumi, con i suoi trascorsi giovanili in serie calcistiche minori. Il pilota della Mercedes è la stella della nazionale piloti nella quale giocano altri fuoriclasse della F1 come i ferraristi Fernando Alonso, Felipe Massa, Giancarlo Fisichella e quello della Red Bull Sebastian Vettel, ma anche big delle due ruote come Max Biaggi e Andrea Dovizioso.

Per non parlare poi di un ex campione del tennis come Adriano Panatta che spesso preferiva la terra battuta del calcetto a quella del tennis. Altro amante del calcio, celebre però per i suoi canestri, è il canadese Steven Nash detto "Steve", che milita nei Phoenix Suns della Nba. Prima di approdare alla pallacanestro, Nash ha giocato oltre che a calcio anche a hockey su ghiaccio: tifa Tottenham. E chissà se in un prossimo futuro anche il primo bianco a ricevere il titolo di miglior giocatore dell'anno della Nba dai tempi di Larry Bird non decida un giorno di rinunciare a fare canestro per rifarsi una carriera da mediano.

Vincenzo Bonanno