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Visualizza versione completa : Calciopoli, Processo Di Napoli Per Giraudo Richiesta Di 4


conte di montecristo
08.03.2009, 16:59
giusto per tenerci aggiornati:

Calciopoli, processo di Napoli Per Giraudo richiesta di 4 anni?

21:44 del 07 marzo


Lunedì 9 marzo a Napoli si gioca una partita importante: il processo per Calciopoli, con il rito abbreviato, vivrà la tappa cruciale con le richieste dei pm Narducci e Beatrice. Principale imputato Antonio Giraudo: l'ex ad della Juventus ha preferito il rito abbreviato (che non vuole dire il patteggiamento) a differenza di Luciano Moggi. Le due strade si sono divise, c'è stato anche qualche attrito: ora Moggi minimizza. Giraudo lavora in Inghilterra nel campo immobiliare e per questo vuole chiudere il più presto possibile questa vicenda giudiziaria.

Il rito abbreviato prevede lo sconto di un terzo: ma quanto chiederanno al giudice Eduardo De Gregorio? Chiederanno la condanna, e su questo non ci sono dubbi: l'associazione per delinquere è un reato (articolo 416 del codice penale) che prevede la reclusione da tre a sette anni. Possibile che venga chiesta una condanna di tre-quattro anni. Ma oltre a Giraudo molti altri hanno preferito la strada (rischiosa) del rito abbreviato. Accusa di associazione a delinquere quindi anche per Tullio Lanese, Stefano Cassarà, Dubbio Baglioni, Tiziano Pieri e Marco Gabriele; Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Dondarini, Alessandro Griselli e Giuseppe Foschetti, invece sono accusati "solo" di frode sportiva.

Rocchi e Dondarini sono arbitri ancora in attività, tenuti a riposo da Collina in questo week end per saggi motivi di opportunità (Rocchi oggi quarto uomo in Genoa-onesTeam, Dondarini domani fa quarto uomo in Milan-Atalanta). L'Aia, associazione arbitri, non li ha mai sospesi dall'attività perché sono stati scagionati dalla giustizia sportiva: decisione che non aveva convinto tutti. Che succederebbe adesso se fossero condannati in primo grado? In questo caso sarebbe quasi automatico uno stop. Ma c'è da dire che passeranno ancora tantissimi mesi prima del verdetto di primo grado: lunedì la richiesta di condanna, poi dovranno parlare tutti gli avvocati (e sono ventidue), poi le controdeduzioni del gup e infine la camera di consiglio. Nell'ipotesi migliore si potrebbe arrivare a sentenza a settembre, dopo le vacanze estive. Nella peggiore addirittura a dicembre.

Anche perché fra poco inizia, o dovrebbe iniziare anche il maxiprocesso, quello a Luciano Moggi e tutti gli altri. A meno di altri intoppi burocratici, come difetti di notifiche. Molto attesa intanto in ambiente sportivo per la deposizione di Gianluca Paparesta davanti alla procura federale: l'ex arbitro ha chiesto di essere sentito da Stefano Palazzi. Ha già parlato con la procura della Figc, così come con i pm napoletani: ma avrebbe cose da aggiungere, che forse si era dimenticato di dire in precedenza. Presto comunque potrebbe essere deferito dalla procura arbitrale per dichiarazioni non autorizzate. Ci auguriamo che Paparesta, conclusa la carriera arbitrale, possa trovare spazio come dirigente: il nuovo capo Aia, Nicchi, è una persona intelligente e ha promesso di essere "il presidente di tutti". Non solo di quelli che l'hanno votato.

L'ovazione per Tavecchio e la sorpresa Carraro
Un plebiscito per Carlo Tavecchio: a Fiumicino è stato rieletto oggi all'unanimità, dai 90 delegati, presidente della Lega Dilettanti per il prossimo quadriennio. Con orgoglio ha ricordato che "siamo stati d'esempio per l'uso dei campi in erba sintetica usando materie eco-compatibili e oggi abbiamo più di 700 campi omologati, siamo stati i primi a sperimentare gli stadi senza barriere perché le barriere non fanno altro che proteggere i *** ..". Secondo Tavecchio, adesso, il "problema cruciale sarà quello dei diritti televisivi, dove puntiamo ad avere l'1,5% dei 900 milioni previsti".

Tramontata l'era-Gussoni, Tavecchio sarà il prossimo vicepresidente vicario della Figc: gli altri vice sono ancora da invividuare. Uno potrebbe essere Gabriele Gravina, stimatissimo da Abete. Un altro potrebbe essere Demetrio Albertini, espressione di calciatori. Ma la Lega di Milano rivendica una poltrona. Si vedrà.

All'assemblea della Lega Dilettanti presente, a sorpresa, Franco Carraro. "Sono molto contento ed emozionato di essere qui, è la prima volta che partecipo ad un'assemblea federale da quando mi sono dimesso", ha detto l'ex numero 1 della Figc. "Come sapete - ha continuato - sia la giustizia penale che quella amministrativa, ed infine quella sportiva, mi hanno dato ragione in merito alla vicenda Calciopoli, dimostrando che avevo fatto tutto ciò che era in mio potere fare. Qualcuno dell'organo della giustizia sportiva la pensava diversamente ma si è sbagliato e mi auguro lo abbia fatto in buona fede (una frecciata a Ruperto e Palazzi, ndr). Il nostro mondo, di cui faccio parte dal 1964, è sempre uscito dagli scandali che lo hanno coinvolto perché il calcio è nel Dna del nostro Paese e sa che la sua forza è nella base dilettantistica. Mi devo scusare con voi perché quando ero presidente avevo preso degli impegni che non sono riuscito a rispettare, come l'istituzione della domenica del dilettante per dare il giusto spazio al vostro mondo che viene schiacciato dai professionisti. Ho dato moltissimo al calcio, mi manca molto ma non c'è alcuna ipotesi che torni anche se continuerò a seguirlo". E' stato a lungo applaudito.

Nicchi, i nemici e gli amici di Collina
Pierluigi Collina e soldi alla base, ecco i compiti principali che aspettano Marcello Nicchi, nuovo presidente Aia. "Prenderò le decisioni con serenità, per ora dico che Collina ha massima stima e fiducia", ha ridetto oggi Nicchi. Che significa? I nemici di Collina (fra cui alcuni quotidiani che vorrebbero un loro designatore...) lo interpretano come un segnale chiaro, di cambiamento. Non è così. Nicchi nel 2006 ha voluto che Collina rientrasse nella famiglia degli arbitri e poi non decide da solo ma insieme con il comitato nazionale, composto tutto da uomini suoi (tranne Pippo Capellupo, che il 19 marzo va a processo davanti alla Disciplinare per una storia di schede Wind da noi rivelata).

Nicchi stima Collina che è appoggiato, almeno al momento, da Gianni Petrucci, Giancarlo Abete e Antonio Matarrese. Anche molte società (non tutte, per la verità) vogliono che il designatore continui il suo lavoro. Altro nodo. Rimborsi spese in ritardo, a volte di mesi (anche otto): Nicchi si è impegnato a favore dei giovani arbitri. Che non solo rischiano le botte, soprattutto in certe Regioni, ma devono anche anticipare i soldi delle trasferte. Gli arbitri sono i carabinieri dei campionati, "senza di loro non si può giocare". Costano oltre 40 milioni di euro all'anno ma garantiscono centinaia di migliaia di partite. Nicchi è partito bene: saggia anche la scelta di mettere Alfredino Trentalange, persona per bene, preparata e appassionata, al Settore tecnico arbitrale. Ci vuole un indirizzo comune.
(La Repubblica)

alessandro magno
09.03.2009, 19:33
su collina spero vivamente che lo mandino a casa.
ottimo conte tienici aggiornati

Guzer
10.03.2009, 01:58
grazie Conte per l'aggiornamento, anche se le nuove....bah che grigiore...

lele
10.03.2009, 13:50
In linea con i due precedenti post.

claudio trento
11.03.2009, 20:45
la richiesta èra scontata, ora voglio vedere se viene accolta, e eventualmente aspetto le motivazioni per repplicare :rolleyes: