eldavidinho94
10.10.2008, 13:28
Addio quaderno, in classe col pc <a href="http:///_web/_servizi/piuvisti/default.asp" target="_blank">
</a> Primo esperimento europeo in una elementare del Torinese
«Bambini mettete via il quaderno e aprite il computer». Questa frase verrÃ* pronunciata ogni giorno dalla maestra, in normali aule torinesi. Perché da domani tre scuole elementari inizieranno a lavorare con un piccolo pc come se fosse un quaderno, un sussidiario, un album da disegno. Certo, i bambini del terzo millennio sono figli naturali dell'era digitale. Ma qui, per la prima volta in Europa, gli scolari lavoreranno organicamente con lo strumento informatico nella loro classe. Ogni ragazzino avrÃ* in dotazione lo strumento da mettere nello zainetto, tenere sul banco e portare a casa come, appunto, il buon vecchio quaderno a righe e quadretti.
L'esperimento parte nella quinta elementare Don Milani di Rivoli (per tutto l'anno) e in due terze di Pavone Canavese (solo per il primo quadrimestre) ed è chiamato significativamente «un computer per ogni studente». E' stato ideato da Mariano Turigliatto del Gruppo Consiliare Regionale «Insieme per Bresso», e ha come partner «La Stampa», che ha aperto uno spazio blog sul proprio sito per comunicare in diretta ogni passo della sperimentazione. Punto centrale dell'operazione è, ovviamente, la macchina, il «JumPc», un computerino tutto italiano costruito da Olidata, ultraportatile, leggero, studiato per essere usato come uno strumento didattico innovativo.
La missione possibile è quella di introdurre nelle scuole il computer low cost (come nell'utopia di Negroponte, ora un po' naufragata), per svecchiare i metodi di insegnamento e, in futuro, tagliare i costi dei libri di testo. E ovviamente per imparare fin dai primi anni di scuola a usare correttamente uno strumento ormai centrale nella vita di tutti i giorni, e non usarlo solo per le chat, la musica o videogames. Spiega Paola Limone, l'insegnante che ha studiato i programmi e che seguirÃ* per tutto l'anno la quinta di Rivoli: «Per la prima volta verificheremo in maniera scientifica sul campo se il computer può portare a un miglioramento nell'apprendimento».
«Ogni allievo - prosegue la maestra - avrÃ* il suo pc portatile e lo userÃ* per scrivere per disegnare, per fare ricerche grazie all'accesso continuo a internet. La navigazione è superprotetta perché il bambino può visitare solo siti controllati dagli insegnanti. E' una bella rivoluzione rispetto alle attuali "ore di informatica" nei laboratori, con poche macchine e tanta confusione».
http://img378.imageshack.us/img378/919/immaginedn6.jpg
</a> Primo esperimento europeo in una elementare del Torinese
«Bambini mettete via il quaderno e aprite il computer». Questa frase verrÃ* pronunciata ogni giorno dalla maestra, in normali aule torinesi. Perché da domani tre scuole elementari inizieranno a lavorare con un piccolo pc come se fosse un quaderno, un sussidiario, un album da disegno. Certo, i bambini del terzo millennio sono figli naturali dell'era digitale. Ma qui, per la prima volta in Europa, gli scolari lavoreranno organicamente con lo strumento informatico nella loro classe. Ogni ragazzino avrÃ* in dotazione lo strumento da mettere nello zainetto, tenere sul banco e portare a casa come, appunto, il buon vecchio quaderno a righe e quadretti.
L'esperimento parte nella quinta elementare Don Milani di Rivoli (per tutto l'anno) e in due terze di Pavone Canavese (solo per il primo quadrimestre) ed è chiamato significativamente «un computer per ogni studente». E' stato ideato da Mariano Turigliatto del Gruppo Consiliare Regionale «Insieme per Bresso», e ha come partner «La Stampa», che ha aperto uno spazio blog sul proprio sito per comunicare in diretta ogni passo della sperimentazione. Punto centrale dell'operazione è, ovviamente, la macchina, il «JumPc», un computerino tutto italiano costruito da Olidata, ultraportatile, leggero, studiato per essere usato come uno strumento didattico innovativo.
La missione possibile è quella di introdurre nelle scuole il computer low cost (come nell'utopia di Negroponte, ora un po' naufragata), per svecchiare i metodi di insegnamento e, in futuro, tagliare i costi dei libri di testo. E ovviamente per imparare fin dai primi anni di scuola a usare correttamente uno strumento ormai centrale nella vita di tutti i giorni, e non usarlo solo per le chat, la musica o videogames. Spiega Paola Limone, l'insegnante che ha studiato i programmi e che seguirÃ* per tutto l'anno la quinta di Rivoli: «Per la prima volta verificheremo in maniera scientifica sul campo se il computer può portare a un miglioramento nell'apprendimento».
«Ogni allievo - prosegue la maestra - avrÃ* il suo pc portatile e lo userÃ* per scrivere per disegnare, per fare ricerche grazie all'accesso continuo a internet. La navigazione è superprotetta perché il bambino può visitare solo siti controllati dagli insegnanti. E' una bella rivoluzione rispetto alle attuali "ore di informatica" nei laboratori, con poche macchine e tanta confusione».
http://img378.imageshack.us/img378/919/immaginedn6.jpg