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Visualizza versione completa : ...Juve e letteratura...


juventina18
02.09.2007, 12:00
Ciao!!Ho pensato di raccogliere titoli di libri che riguardano la juve..e postarli qua..ne ho trovati un pacco!

-JUVE IN A
La Vecchia Signora è in fondo al tunnel. I giocatori, al fischio finale, alzano le braccia al cielo e corrono sotto la curva per salutare i loro tifosi, esibendo una maglietta rosa celebrativa, con la scritta "BastA", la lettera "B" barrata e la "A" sottolineata. Negli spogliatoi inizia la festa, con i gavettoni che non risparmiano nemmeno Deschamps e il presidente Cobolli Gigli. La Grande Juve rientra a Caselle alle 22 e viene accolta da un centinaio di tifosi che acclamano tutti i giocatori. In cittÃ* è festa.

-JUVENTUS. IL PROCESSO FARSA
Inchiesta veritÃ* su Calciopoli
Attraverso l’attenta lettura della sentenza che ha condannato alla serie B la squadra più blasonata d’Italia, il libro di Pasta e Sironi non solo racconta un caso emblematico di cattiva informazione e di malagiustizia, ma pone anche interrogativi scomodi.

-UN CUORE COSI` BIANCONERO
Il volume è stato scritto ormai da qualche tempo, ben prima degli avveniamenti di questi ultimi anni, indubbiamente densi di emozioni agonistiche per noi juventini, ma soprattutto caratterizzati da dolorose vicende extrasportivi, talvolta assai sgradevoli e imbarazzanti, certo imprevedibili all'epoca della stesura. L'autore non ha ritenuto opportuno aggiornare il testo originale alla luce di tali sviluppi, una scelta condivisibile e pienamente in linea con lo spirito del libro, che tratta di un calcio almeno in parte diverso da quello odierno.

juventina18
03.09.2007, 15:13
-MANDIAMO LA JUVE IN B
Calciopoli o farsopoli?
In questo libro si smonta il processo di Calciopoli. Troverete informazioni che la maggior parte degli organi di stampa, attenti a non urtare la sensibilitÃ* del “palazzoâ€, ha tentato di far passare inosservate. Collusioni tra politica, mondo fi nanziario e calcio. È veramente possibile che un ex capostazione avesse più potere di chi foraggia tutto il sistema? Di chi ha in mano i diritti televisivi, di chi sponsorizza il campionato o di chi fi nanzia le squadre in diffi coltÃ*? Come mai la giustizia sportiva ha deciso in modo differente su casi analoghi (fi - deiussioni false, passaporti falsi, debiti, doping amministrativo ecc.), salvando le grandi squadre e punendo le piccole, provocandone talvolta il fallimento? Se credete che la Juve sia colpevole per assioma o che la vostra squadra sia immacolata per dogma, questo libro non fa per voi; se invece, qualunque sia la vostra fede calcistica, desiderate avvicinarvi alla veritÃ*, questo libro ve ne dÃ* l’occasione.

-10 +
Il mio mondo in un numero
Un libro intenso, intimo e sorprendente, che conferma la natura di campione di un giocatore che è più di un numero 10, è un 10+. Il suo nome è Alessandro Del Piero.

-.PINTURICCHIO
La favola di Alessandro Del Piero
Alessandro Del Piero è la bandiera della Juventus nella quale ha vinto tutto, laureandosi anche campionedel mondo a Berlino 2006. Non è solo un fuoriclasse, è il capitano che non abbandona la nave con il mare in tempesta e la segue in Serie B dopo lo scandalo di Calciopoli. E' l'icona della societÃ* nella quale si prospetta un futuro da dirigente quando smetteÃ* di giocare. Come Giampiero Boniperti che lo acquistò nel '93, l'anno in cui il presidentissimo chiuse il suo secondo ciclo manageriale in bianconero dopo essere stato il calciatore-simbolo. Del Piero ha giÃ* superato Boniperti sia come vittorie sul campo che come gol segnati ed è diventato il re dei bomber nella storia della Juventus. Amatissimo dai tifosi, nella buona come nella cattiva sorte, Alex ha legato il suo nome alla Signora. Un matrimonio indissolubile. La favola di "Pinturicchio", come l'aveva ribatezzato l'Avvocato, è raccontata in questo libro da Bruno Bernardi, firma storica de La Stampa, juventinologo di chiara fama.

juventina18
04.09.2007, 13:41
-PAVEL NEDVED IL LEONE DI PRAGA
Storia di uno dei giocatori piu' forti del nostro campionato. Gli inizi, la sua carriera, i suoi trionfi

-LO SBERLEFFO DI GODOT 2
Alessandro Del Piero: l'orgoglio del campione del mondo
NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA AL 30 SETTEMBRE
La nuova edizione di Lo sberleffo di Godot si arricchisce del racconto di quanto è avvenuto tra maggio e settembre, tra l'esplosione dello scandalo del pallone e l'avventura dei Mondiali in Germania, tra l'indimenticabile notte del trionfo a Berlino e le sentenze che hanno condannato la Juventus alla serie B.
Alessandro Del Piero si sta confermando sempre più una delle ultime bandiere del calcio italiano, una bandiera che resiste a qualsiasi colpo di vento. A 32 anni, la carriera di Del Piero si identifica ormai in maniera assoluta, potremmo dire per la vita, con la maglia bianconera della Juventus, indossata per la prima volta quando era poco più che adolescente, e in parallelo con la maglia azzurra della Nazionale italiana oggi campione del mondo. Il tutto dopo una primavera-estate, quella del 2006, che non ha precedenti nel nostro sport più popolare. Di questo appassionante e a tratti sconcertante racconto, Del Piero è protagonista autorevole: c'è la sua amarezza, la sua rabbia, ma anche la sua voglia di combattere e di reagire alle avversitÃ*, fino al gol capolavoro nella semifinale contro i tedeschi, fino al rigore trasformato con la freddezza del campione nella finale contro la Francia, fino alla decisione, una vera e propria dichiarazione d'amore, di restare alla Juventus anche in serie B. Insomma, una bandiera e un autentico leader, pronto a dimostrare che quello nella serie cadetta sarÃ* solo un breve passaggio. Non a caso ha detto: «Affronterò questo campionato con l'orgoglio e la volontÃ* di sempre, se non con ancora più rinnovata passione. Ora, per noi juventini, è il tempo di rimboccarci le maniche».

-JUVENTUS
La nostra storia dal 1897 al 2006
La storia centenaria della Juventus, dati, statistiche, curiositÃ*, gelosamente custodita in questo volume. Scritto con passione da uno dei maggiori "juventinologi" in circolazione, Maner Palma, con la collaborazione di Renato La Monica, questo libro rappresenta una guida per ogni supporter bianconero. Palma è di origini pugliesi, torinese d'adozione, che da sempre si diverte a guardare con la lente d'ingrandimento le vicende della "Vecchia Signora" del calcio italiano. Grazie ai suoi studi e alle sue ricerche, smentisce tanti luoghi comuni riguardanti la squadra più amata ed odiata d'Italia. Il libro è arricchito da una galleria fotografica.

mplatini62
06.09.2007, 12:48
GIAMPIERO MUGHINI

UN SOGNO CHIAMATO
JUVENTUS
- 100 anni di vittorie ed eroi bianconeri -

Per comprendere un pò di più
cos'è la juventinitÃ* e perchè
siamo così diversi dalle altre squadre
e dalle altre tifoserie.
A mio parere, questo libro non può mancare nella
biblioteca di uno juventino.
Lettura affascinante ed istruttiva.

juventina18
06.09.2007, 12:57
Plat quel libro l'ho letto!!Davvero bello! :mrgreen

-LUCKY LUCIANO
Questo libro – la prima biografia del padrone del calcio Luciano Moggi – è stato censurato col silenzio, per anni, da giornali e tv. Terza edi- zione, aggiornata con lo scandalo delle inter- cettazioni telefoniche.
L’incredibile carriera di Lucianone Moggi, da ferroviere nullatenente a padrone miliardario del Calcio italiano. Autunno 1979: consigliere della Roma, viene sorpreso a cena con una terna arbitrale. Primavera 1980: tenta la scalata alla Lazio dello scandalo calcio-scommesse. Primavera 1982: manovra e pasticcia nel Torino calcio. Estate 1987: passa al Napoli di Maradona, e sotto il Vesuvio è un turbine di scandali contornati da camorristi e cocaina. Primavera 1991, nel Torino di Borsano: signore-squillo per gli arbitri, giocatori-fantasma, fondi neri, e lo scandalo Lentini. Estate 1993: di nuovo alla Roma, fra veleni e sospetti, da despota del calciomercato (intanto il figlio ventenne diventa procuratore di calciatori). Primavera 1994: viene ingaggiato dalla Juventus, e la Vecchia Signora precipita in un gorgo di intrighi, sospetti e polemiche. Primavera 2006: è il mattatore dello scandalo-terremoto delle intercettazione telefoniche, inquisito per associazione a delinquere e frode sportiva.

-JUVENTUS
La grande storia bianconera dal 1897 a oggi
Uno, dieci, cento. Tante sono nel cuore del tifoso le formazioni indimenticabili della Juventus. In tutte le stagioni, ogni undici titolare ha contribuito a portare con sè ricordi, passioni e soprattutto vittorie. Una storia lunga più di un secolo fatta di record, come i cinque scudetti consecutivi nel quinquennio 30-35, e di uomini illustri, dall'Avvocato ai tanti grandi campioni che nei decenni si sono alternati nelle fila della Juventus.
Eppure l'inizio non è certo stato dei più semplici. I sogni e gli ideali di un gruppo di liceali, la fondazione avvenuta in un'officina di biciclette. Le prime riunioni organizzate sulle panchine o nei bar di via Montevecchio. E poi le partite di un campionato agli esordi, la vittoria nella "targhetta" del 1905, i venti anni necessari per bissare il successo. L'arrivo dei campioni che non sono mai mancati, nemmeno nei momenti di difficoltÃ*. E con giocatori come Orsi, Borel, Boniperti, Sivori, Zoff, Bettega, Platini, Zidane e Baggio fino a Del Piero, CAnnavaro, NEdved e Ibrahimovic era difficile non recuperare in fretta il tempo perduto all'inizio.
Non a caso è proprio la Juventus a mettere in bacheca per prima tutti i trofei, nazionali e non, in netto anticipo rispetto alle altre grandi come Milan, Real Madrid, o Liverpool.
Un romanzo lungo un secolo fatto di grandi nomi e di vittorie storiche.
Cento anni di storie e di successi che hanno reso la Juventus la formazione più conoscuta nel mondo e che fanno giÃ* intravedere all'orizzonte la terza stella.

-HEYSEL
La tragedia che la Juventus ha cercato di dimenticare
Il triplice fischio decreta la fine della partita. 1-O, gol di Platini su rigore. Trent'anni di attesa, ma finalmente la Juventus si è aggiudicata la Coppa dei Campioni. I tifosi esultanti invadono il campo. Platini fa il giro d'onore sollevando il trofeo. Sarebbe il trionfo del calcio, se non fosse il 29 maggio 1985, se lo stadio non fosse l'Heysel, se prima dell'inizio 39 persone non fossero morte, schiacciate, calpestate, picchiate sui gradini del Blocco 7. Dopo, i "mai più" di circostanza si intrecciano alle polemiche sulle responsabilitÃ* di una catastrofe annunciata. Un balletto di accuse e scuse, su cui ha prevalso la legge del voltare pagina. A vent'anni di distanza una ricostruzione di quella notte infernale e di tutto ciò che è accaduto dopo.

juventina18
07.09.2007, 15:50
-AMATA JUVE
Come i bianconeri se la ridono degli altri
Essere tifosi di una squadra di calcio è stimolante per le forti sensazioni che ne derivano, ma esserlo di una squadra abituata a vincere è ancora più eccitante. Come dire: c’è più gusto! È quello che pensa Mauro Di Leo, tifoso della Juventus, divertito e divertente spettatore di un panorama che molto lo appassiona. Alle corrosive insinuazioni degli avversari, risponde con il sorriso sulle labbra e in punta di fioretto. Quando invece decide di replicare in punta di penna, nasce questo libro che è uno spaccato dei difetti altrui, una spietata rivisitazione delle roccaforti avversarie, all’interno del Milan o dell’Inter, della Roma o della Lazio, osservate con l’occhio di chi vuole svelarne precarietÃ* e frustrazioni. C’è molto di Moratti, in questa carrellata, ma c’è anche parecchio, di Sensi, di Galliani, di Lotito impietosamente messi a nudo perché giudicati da un tifoso-scrittore che se la ride di loro e delle loro rivalse. Con l’invito a fare altrettanto esteso a tutti i seguaci della Zebra ridens.

-CARA JUVENTUS...
Alla metÃ* degli anni Sessanta, uno dei calciatori più grandi e famosi del mondo, Omar Sivori, lascia la Juventus. Se ne va a giocare gli ultimi spiccioli di una classe immensa nel Napoli, cacciato da Torino per i suoi difetti notori: non si allena, conduce una vita tutt'altro che monastica, dice sempre e fuori dai denti quello che pensa, insomma rappresenta l'esatto contrario del cosiddetto stile-Juve e risulta un nemico giurato dell'establishment calcistico allora come ora conformista e ipocrita.
Si tratta di un album stupendamente illustrato (le foto d'epoca sono infatti tutte rigorosamente in biancoenero) dove a ricevere le confessioni di Sivori, con la verve che gli è propria, c'è un giornalista ancora giovane non solo destinato a una grande carriera ma giÃ* contraddistinto da uno stile ironico e anticonformista, Gian Paolo Ormezzano, da decenni editorialista del quotidiano «La Stampa» e firmatario di innumerevoli pubblicazioni sportive.
Cara Juventus..., con una nota introduttiva di Massimo Raffaeli, viene adesso ripubblicato in edizione anastatica nella collana «Vite d'autore». L'uscita del volume coincide con il primo anniversario della scomparsa del campione italo-argentino.

-NOVISSIMO GOBBO
L’opera, divisa in due parti, è dedicata al pianeta Juventus in tutte le sue articolazioni; nella prima, troviamo i giocatori che, dalla fondazione del club ad oggi, hanno vestito la maglia bianconera, con brevi e coloriti ritratti ricchi di aneddotti o per ciascuno di loro. Ma non solo: hanno un loro debito spazio pure i
dirigenti più noti (gli Agnelli su tutti), i tifosi doc, i ricordi più belli (per esempio:A come Athletic Bilbao, squadra contro cui la Juve si aggiudicò la prima Coppa UEFA della sua storia), i giornali (vedi «HurrÃ* Juventus»), i gruppi ultrÃ*, i siti online (tra cui anche BOL e Juventusclubdoc ) e quant’altro fa rima con Juve (tipo: curva Scirea o curva Filadelfia). La curiosa particolaritÃ* è che i personaggi più famosi non sono citati con il loro nome e cognome ma con il soprannome con cui venivano o vengono ancora chiamati dai tifosi. Per esempio: Anastasi sarÃ* «Pietruzzu», Bettega «Bobby-goal», Platini « Le Roi Michel»,Trezeguet «Trezegoal», Giovanni Agnelli solo l’«Avvocato», Umberto Agnelli il «Dottore», ecc.
Nella seconda parte trova invece posto tutto l’universo antijuventino: dalle squadre avversarie per eccellenza (Milan, Inter,Torino, Roma, Lazio, Fiorentina) ai presidenti più antipatici (Moratti, Sensi) fino agli arbitri più ostili (leggi Collina). Un particolare rilievo viene poi assegnato ai
transfughi (Roberto Baggio e Zinedine Zidane), ai giornalisti di fede avversa (come Elio Corno, Tiziano Crudeli, Mauro Suma, Paolo Liguori), nonché ai programmi televisivi più antijuventini dell’etere («Controcampo» in prima fila), ma anche ai luoghi da dimenticare (Atene e Perugia, per esempio).

juventina18
09.09.2007, 16:21
-STORIA DELLA JUVENTUS
In questo piccolo ma prezioso volume viene ripercorsa
tutta la storia gloriosa della Juventus, dalle origini
ad oggi.
I campionati, le coppe, i trionfi memorabili, le sfide più
esaltanti, i campioni, i risultati, le curiositÃ* e tante
foto della invincibile "vecchia signora", la Juventus.

-NASCE UN MITO: JUVENTUS!
Il secolo che aveva visto compiersi l’UnitÃ* d’Italia si apprestava a passare la mano al Novecento in un’atmosfera piena di contrasti, ma ricca anche di entusiasmi e aspettative per nuove scoperte. Il cinema e l’automobile facevano sognare, lasciavano intravedere la possibilitÃ* di una vicina epoca di progresso e di benessere. Al contempo, in ambito atletico, dall’Inghilterra spirava forte sull’Europa il vento dello sport moderno. Football era il nuovo verbo. A Torino ne rimasero stregati alcuni giovanissimi studenti che decisero di provarsi nell’inedito gioco. Era l’alba juventina. Fondato un sodalizio nel nome della gioventù si calarono con ardore nel divertimento. Incominciava così una straordinaria storia, una storia dai tratti ingenui e avventurosi, appassionata, romantica, unica. Una storia di costume e di cultura poco conosciuta. Questo libro accompagna il lettore in un affascinante viaggio nel tempo, facendogli scoprire i fondatori del Football Club Juventus e i gloriosi footballers che hanno regalato alla societÃ* e ai suoi milioni di tifosi nel mondo il primo scudetto della fantastica epopea bianconera. Renato Tavella è nato a Torino nel 1947. Dopo le giovanili esperienze calcistiche nella Juventus si è dedicato all’editoria. Autore di numerose pubblicazioni, per la Newton & Compton ha dato alle stampe Il romanzo della grande Juventus, Dizionario della grande Juventus e, assieme al collega Franco Ossola, Breve storia della gande Juventus, Breve storia del Torino Calcio, Il romanzo del grande Torino (libro che ha ispirato la fiction televisiva Rai, Premio Selezione Bancarella Sport 1995 e premio Coni 1995) e Cento anni di calcio italiano (Premio Selezione Bancarella Sport 1998 e Premio Paladino d’oro 1998).

-A BORDO CAMPO
Il volume fotografico, che si avvale del Patrocinio della F.I.G.C., della Lega Calcio, dell'A.I.C. e A.I.A.C., presenta una emozionante carrellata di immagini in bianco e nero, realizzate da Marco Maria Lussoso, che raccontano 25 anni di una carriera "a bordo campo", a stretto contatto con il mondo affascinante e contraddittorio del calcio. Questo libro non vuole raccontare le gesta sportive degli atleti, né fermarsi all'evento del gol o del rigore, bensì è attento alla messa in scena delle passioni, del dolore, della gioia, della gestualitÃ* agonistica. "A bordo campo" è articolato in tre sezioni: l'azione in campo, il ritratto in studio, l'esperienza alla Juventus, in veste di fotografo ufficiale dal '97 al 2000. L'intero ricavato della vendita del volume sarÃ* interamente
devoluto alla "Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport onlus", l'organizzazione non lucrativa di utilitÃ* sociale fondata da Vialli e Mauro che ha, fra gli altri, lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della ricerca scientifica contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica

juventina18
12.09.2007, 13:41
-GOBBO DALLA NASCITA
Le cose che mi circondano e le scelte di vita mi hanno portato a maturare
una coscienza intellettuale che mi ha permesso di crescere nutrito di arte,
cinema, musica, letteratura.
Ma la passione per la Juventus, e spero che nessuno me ne voglia,
e qualcosa che mi porto dentro fin dai primi anni di vita, un amore cieco,
acritico e divorante che non ha mai conosciuto periodi di stanca nè ripensamenti.

juventina18
12.09.2007, 13:41
-GOBBO DALLA NASCITA
Le cose che mi circondano e le scelte di vita mi hanno portato a maturare
una coscienza intellettuale che mi ha permesso di crescere nutrito di arte,
cinema, musica, letteratura.
Ma la passione per la Juventus, e spero che nessuno me ne voglia,
e qualcosa che mi porto dentro fin dai primi anni di vita, un amore cieco,
acritico e divorante che non ha mai conosciuto periodi di stanca nè ripensamenti.

juventina18
12.09.2007, 13:41
-GOBBO DALLA NASCITA
Le cose che mi circondano e le scelte di vita mi hanno portato a maturare
una coscienza intellettuale che mi ha permesso di crescere nutrito di arte,
cinema, musica, letteratura.
Ma la passione per la Juventus, e spero che nessuno me ne voglia,
e qualcosa che mi porto dentro fin dai primi anni di vita, un amore cieco,
acritico e divorante che non ha mai conosciuto periodi di stanca nè ripensamenti.

juventina18
17.09.2007, 12:24
-RAZZA JUVE-QUINDICI UOMINI FANNO STORIA BIAMC
QUINDICI UOMINI CHE HANNO
FATTO LA STORIA BIANCONERA

Con quattordici milioni di tifosi in Italia e oltre duemila fan club
in tutto il mondo, la Juventus è un polo di passione formidabile,
una gigantesca macchina di divertimento, una compagna di viaggio
per generazioni di di italiani in Italia e all'estero.
In questo breve viaggio attraverso i personaggi che hanno segnato
la storia della Juventus, i tre autori raccontano come è cambiato
nel tempo lo "stile" della squadra, da Boniperti fino a Del Piero,
l'alfa e l'omega di questo percorso, lo juventino del secolo scorso
e quello degli degli anni che verranno.
Una storia tutta all'insegnadi casa Agnelli, dal presidente Edoardo (1923)
alla lunga era dell'"Avvocato" Gianni e del fratello Umberto.

-VITA A TESTA ALTA-CINQUANT'ANNI SEMPRE E SOLO
Cinquant'anni sempre e solo per la Juventus
Giampiero Boniperti ha attraversato da protagonista cinquant'anni di calcio,
tutti con la maglia bianconera. Uomo vincente, da giocatore e da dirigente,
ha vissuto sempre in prima pagina, i suoi silenzi sono stati più rumorosi delle sue
parole perchè il potere lo ha esercitato senza mai esibirlo.
Adesso Giampiero Boniperti ha deciso di raccontarsi. E lo fa con l'entusiasmo
e la vitalitÃ* del suo carattere, ma anche con un'affascinante gusto di rievocazione
che arricchisce la vicenda sportiva e umana di dettagli preziosi e insoliti.

-QUELLI CHE LA SIGNORA - JUVENTUS
Signora si nasce e io, modestamente, lo nacqui. In principio ero una Signora in rosa, presto però indossai abiti di maggiore e più consona eleganza: a strisce bianche e nere, a snellire la mia figura di “tombeur de arbitriâ€, a rendermi affascinante, irresistibile agli occhi del Palazzo che cadeva, crollava ai miei piedi (pardòn: alle mie delicate estremitÃ*).
Lo stile giovane, lo stile Juventus non nasce dal caso, la classe, signori miei, non è acqua. Il classico, nella vita, nello spovt, vince sempve ed è così che si spiegano le nostve ben due e speviamo pvesto tve stelle d’ovo sulla nostva mise, i nostvi invidiabili e invidiati tvionfi intevnazionali, il nostvo esseve sempve e in ogni civcostanza Juventus.
Un piccolo manuale per i tanti, tantissimi tifosi della Signora più amata d’Italia che, mai paghi epperò soddisfatti delle tante vittorie, troveranno in queste pagine come sorridere un po’ delle piccole magagne e dei difetti che (dagli altri, dai maligni, dagli invidiosi) vengono loro attribuiti.

-SOGNO CHIAMATO JUVENTUS
CENTO ANNI DI EROI E VITTORIE BIANCONERE
"Le strade della juventinitÃ* sono infinite"
Di tutti i miti del novecento, quello della giovinezza e della vittoria
incarnato dalla squadra torinese si è rivelato fra i più duraturi.
Nato ai tempi del quinquienno d'oro, dei cinque scudetti consecutivi dal
1930 al 1935, il mito della Juventus attraversa le dacadi, le generazioni,
le appartenenze politiche, le connottazioni regionali. Numerosi sono gli
juventini a Milano, cittÃ* che pure vanta due formidabili squadre di calcio, il
Milan e l'inter. Era juventino Palmiro Togliatti che si rabbuiava se i
bianconeri perdevano una partita amichevole, e lo era Giorgio Almirante che,
nel suo studio, teneva il gagliardetto non lontano dalla foto di Benito Mussolini.
Un mito dunque, che non conosce ombre né soste.

juventina18
17.09.2007, 12:24
-RAZZA JUVE-QUINDICI UOMINI FANNO STORIA BIAMC
QUINDICI UOMINI CHE HANNO
FATTO LA STORIA BIANCONERA

Con quattordici milioni di tifosi in Italia e oltre duemila fan club
in tutto il mondo, la Juventus è un polo di passione formidabile,
una gigantesca macchina di divertimento, una compagna di viaggio
per generazioni di di italiani in Italia e all'estero.
In questo breve viaggio attraverso i personaggi che hanno segnato
la storia della Juventus, i tre autori raccontano come è cambiato
nel tempo lo "stile" della squadra, da Boniperti fino a Del Piero,
l'alfa e l'omega di questo percorso, lo juventino del secolo scorso
e quello degli degli anni che verranno.
Una storia tutta all'insegnadi casa Agnelli, dal presidente Edoardo (1923)
alla lunga era dell'"Avvocato" Gianni e del fratello Umberto.

-VITA A TESTA ALTA-CINQUANT'ANNI SEMPRE E SOLO
Cinquant'anni sempre e solo per la Juventus
Giampiero Boniperti ha attraversato da protagonista cinquant'anni di calcio,
tutti con la maglia bianconera. Uomo vincente, da giocatore e da dirigente,
ha vissuto sempre in prima pagina, i suoi silenzi sono stati più rumorosi delle sue
parole perchè il potere lo ha esercitato senza mai esibirlo.
Adesso Giampiero Boniperti ha deciso di raccontarsi. E lo fa con l'entusiasmo
e la vitalitÃ* del suo carattere, ma anche con un'affascinante gusto di rievocazione
che arricchisce la vicenda sportiva e umana di dettagli preziosi e insoliti.

-QUELLI CHE LA SIGNORA - JUVENTUS
Signora si nasce e io, modestamente, lo nacqui. In principio ero una Signora in rosa, presto però indossai abiti di maggiore e più consona eleganza: a strisce bianche e nere, a snellire la mia figura di “tombeur de arbitriâ€, a rendermi affascinante, irresistibile agli occhi del Palazzo che cadeva, crollava ai miei piedi (pardòn: alle mie delicate estremitÃ*).
Lo stile giovane, lo stile Juventus non nasce dal caso, la classe, signori miei, non è acqua. Il classico, nella vita, nello spovt, vince sempve ed è così che si spiegano le nostve ben due e speviamo pvesto tve stelle d’ovo sulla nostva mise, i nostvi invidiabili e invidiati tvionfi intevnazionali, il nostvo esseve sempve e in ogni civcostanza Juventus.
Un piccolo manuale per i tanti, tantissimi tifosi della Signora più amata d’Italia che, mai paghi epperò soddisfatti delle tante vittorie, troveranno in queste pagine come sorridere un po’ delle piccole magagne e dei difetti che (dagli altri, dai maligni, dagli invidiosi) vengono loro attribuiti.

-SOGNO CHIAMATO JUVENTUS
CENTO ANNI DI EROI E VITTORIE BIANCONERE
"Le strade della juventinitÃ* sono infinite"
Di tutti i miti del novecento, quello della giovinezza e della vittoria
incarnato dalla squadra torinese si è rivelato fra i più duraturi.
Nato ai tempi del quinquienno d'oro, dei cinque scudetti consecutivi dal
1930 al 1935, il mito della Juventus attraversa le dacadi, le generazioni,
le appartenenze politiche, le connottazioni regionali. Numerosi sono gli
juventini a Milano, cittÃ* che pure vanta due formidabili squadre di calcio, il
Milan e l'inter. Era juventino Palmiro Togliatti che si rabbuiava se i
bianconeri perdevano una partita amichevole, e lo era Giorgio Almirante che,
nel suo studio, teneva il gagliardetto non lontano dalla foto di Benito Mussolini.
Un mito dunque, che non conosce ombre né soste.

juventina18
17.09.2007, 12:24
-RAZZA JUVE-QUINDICI UOMINI FANNO STORIA BIAMC
QUINDICI UOMINI CHE HANNO
FATTO LA STORIA BIANCONERA

Con quattordici milioni di tifosi in Italia e oltre duemila fan club
in tutto il mondo, la Juventus è un polo di passione formidabile,
una gigantesca macchina di divertimento, una compagna di viaggio
per generazioni di di italiani in Italia e all'estero.
In questo breve viaggio attraverso i personaggi che hanno segnato
la storia della Juventus, i tre autori raccontano come è cambiato
nel tempo lo "stile" della squadra, da Boniperti fino a Del Piero,
l'alfa e l'omega di questo percorso, lo juventino del secolo scorso
e quello degli degli anni che verranno.
Una storia tutta all'insegnadi casa Agnelli, dal presidente Edoardo (1923)
alla lunga era dell'"Avvocato" Gianni e del fratello Umberto.

-VITA A TESTA ALTA-CINQUANT'ANNI SEMPRE E SOLO
Cinquant'anni sempre e solo per la Juventus
Giampiero Boniperti ha attraversato da protagonista cinquant'anni di calcio,
tutti con la maglia bianconera. Uomo vincente, da giocatore e da dirigente,
ha vissuto sempre in prima pagina, i suoi silenzi sono stati più rumorosi delle sue
parole perchè il potere lo ha esercitato senza mai esibirlo.
Adesso Giampiero Boniperti ha deciso di raccontarsi. E lo fa con l'entusiasmo
e la vitalitÃ* del suo carattere, ma anche con un'affascinante gusto di rievocazione
che arricchisce la vicenda sportiva e umana di dettagli preziosi e insoliti.

-QUELLI CHE LA SIGNORA - JUVENTUS
Signora si nasce e io, modestamente, lo nacqui. In principio ero una Signora in rosa, presto però indossai abiti di maggiore e più consona eleganza: a strisce bianche e nere, a snellire la mia figura di “tombeur de arbitriâ€, a rendermi affascinante, irresistibile agli occhi del Palazzo che cadeva, crollava ai miei piedi (pardòn: alle mie delicate estremitÃ*).
Lo stile giovane, lo stile Juventus non nasce dal caso, la classe, signori miei, non è acqua. Il classico, nella vita, nello spovt, vince sempve ed è così che si spiegano le nostve ben due e speviamo pvesto tve stelle d’ovo sulla nostva mise, i nostvi invidiabili e invidiati tvionfi intevnazionali, il nostvo esseve sempve e in ogni civcostanza Juventus.
Un piccolo manuale per i tanti, tantissimi tifosi della Signora più amata d’Italia che, mai paghi epperò soddisfatti delle tante vittorie, troveranno in queste pagine come sorridere un po’ delle piccole magagne e dei difetti che (dagli altri, dai maligni, dagli invidiosi) vengono loro attribuiti.

-SOGNO CHIAMATO JUVENTUS
CENTO ANNI DI EROI E VITTORIE BIANCONERE
"Le strade della juventinitÃ* sono infinite"
Di tutti i miti del novecento, quello della giovinezza e della vittoria
incarnato dalla squadra torinese si è rivelato fra i più duraturi.
Nato ai tempi del quinquienno d'oro, dei cinque scudetti consecutivi dal
1930 al 1935, il mito della Juventus attraversa le dacadi, le generazioni,
le appartenenze politiche, le connottazioni regionali. Numerosi sono gli
juventini a Milano, cittÃ* che pure vanta due formidabili squadre di calcio, il
Milan e l'inter. Era juventino Palmiro Togliatti che si rabbuiava se i
bianconeri perdevano una partita amichevole, e lo era Giorgio Almirante che,
nel suo studio, teneva il gagliardetto non lontano dalla foto di Benito Mussolini.
Un mito dunque, che non conosce ombre né soste.

juventina18
25.09.2007, 14:52
-CALCIO IN ITALIA - 1931-32-JUVENTUS CAMPIONE
Settant'anni di Serie A uno dopo l'altro, ognuno con una propria storia,
un proprio sviluppo, le proprie intrecciate vicende, settant'anni di protagonisti
in un'esaltante susseguirsi di gol segnati e sbagliati, di prodezze riuscite e mancate,
di rigori autoreti espulsioni. Una minicronistoria, partita per partita, stagione per stagione,
della Serie A italiana, una sorta di vademecum da collezionare e utilizzare
non appena se ne presenti la necessitÃ*.

-CALCIO IN ITALIA - 1932-33 -JUVENTUS CAMPIONE
Settant'anni di Serie A uno dopo l'altro, ognuno con una propria storia,
un proprio sviluppo, le proprie intrecciate vicende, settant'anni di protagonisti
in un'esaltante susseguirsi di gol segnati e sbagliati, di prodezze riuscite e mancate,
di rigori autoreti espulsioni. Una minicronistoria, partita per partita, stagione per stagione,
della Serie A italiana, una sorta di vademecum da collezionare e utilizzare
non appena se ne presenti la necessitÃ*.

-JUVE TI AMO LO STESSO
Juve ti amo lo stesso è il racconto liberatorio di uno juventino doc che ha dovuto subire l’onta del processo e della retrocessione in serie B della sua squadra del cuore. Lo ha scritto il giornalista più bianconero di tutti, Roberto Beccantini, celebre firma della «Stampa» e commentatore di Serie A su Canale 5, e la scelta non è casuale: Beccantini infatti è stato l’unico giornalista juventino ad aver denunciato, molto prima della magistratura, la pericolosa deriva che il sistema-calcio stava prendendo. E lo ha fatto indicando alcuni dei responsabili per nome e cognome. Forte della sua battaglia professionale, Beccantini ora si lascia andare a un vero e proprio canto d’amore per la Signora del calcio italiano. Perché né Moggiopoli né un anno di serie B possono cancellare il sentimento che si prova davanti alle straordinarie imprese e ai grandi campioni che le hanno compiute infilando la maglia a strisce bianche e nere. Perché la Juventus è qualcosa che resta nel cuore, comunque vadano le cose. Beccantini parte dall’attualitÃ*, analizzando errori e leggerezze compiute dalla societÃ* torinese, e ragiona a mente fredda sugli eventi giudiziari che hanno stravolto il calcio italiano. Poi, però, si abbandona alle ragioni del cuore ripercorrendo le grandi imprese (gli scudetti degli anni Ottanta, la Champions League e la Coppa Intercontinentale), i grandi campioni (Del Piero, Baggio, Zidane, Zoff) e i grandi uomini che hanno fatto grande la squadra (Scirea, Furino, Boniperti, l’Avvocato). Un lucido inno di passione per la squadra più amata e più odiata del calcio italiano.

juventina18
25.09.2007, 14:52
-CALCIO IN ITALIA - 1931-32-JUVENTUS CAMPIONE
Settant'anni di Serie A uno dopo l'altro, ognuno con una propria storia,
un proprio sviluppo, le proprie intrecciate vicende, settant'anni di protagonisti
in un'esaltante susseguirsi di gol segnati e sbagliati, di prodezze riuscite e mancate,
di rigori autoreti espulsioni. Una minicronistoria, partita per partita, stagione per stagione,
della Serie A italiana, una sorta di vademecum da collezionare e utilizzare
non appena se ne presenti la necessitÃ*.

-CALCIO IN ITALIA - 1932-33 -JUVENTUS CAMPIONE
Settant'anni di Serie A uno dopo l'altro, ognuno con una propria storia,
un proprio sviluppo, le proprie intrecciate vicende, settant'anni di protagonisti
in un'esaltante susseguirsi di gol segnati e sbagliati, di prodezze riuscite e mancate,
di rigori autoreti espulsioni. Una minicronistoria, partita per partita, stagione per stagione,
della Serie A italiana, una sorta di vademecum da collezionare e utilizzare
non appena se ne presenti la necessitÃ*.

-JUVE TI AMO LO STESSO
Juve ti amo lo stesso è il racconto liberatorio di uno juventino doc che ha dovuto subire l’onta del processo e della retrocessione in serie B della sua squadra del cuore. Lo ha scritto il giornalista più bianconero di tutti, Roberto Beccantini, celebre firma della «Stampa» e commentatore di Serie A su Canale 5, e la scelta non è casuale: Beccantini infatti è stato l’unico giornalista juventino ad aver denunciato, molto prima della magistratura, la pericolosa deriva che il sistema-calcio stava prendendo. E lo ha fatto indicando alcuni dei responsabili per nome e cognome. Forte della sua battaglia professionale, Beccantini ora si lascia andare a un vero e proprio canto d’amore per la Signora del calcio italiano. Perché né Moggiopoli né un anno di serie B possono cancellare il sentimento che si prova davanti alle straordinarie imprese e ai grandi campioni che le hanno compiute infilando la maglia a strisce bianche e nere. Perché la Juventus è qualcosa che resta nel cuore, comunque vadano le cose. Beccantini parte dall’attualitÃ*, analizzando errori e leggerezze compiute dalla societÃ* torinese, e ragiona a mente fredda sugli eventi giudiziari che hanno stravolto il calcio italiano. Poi, però, si abbandona alle ragioni del cuore ripercorrendo le grandi imprese (gli scudetti degli anni Ottanta, la Champions League e la Coppa Intercontinentale), i grandi campioni (Del Piero, Baggio, Zidane, Zoff) e i grandi uomini che hanno fatto grande la squadra (Scirea, Furino, Boniperti, l’Avvocato). Un lucido inno di passione per la squadra più amata e più odiata del calcio italiano.

juventina18
25.09.2007, 14:52
-CALCIO IN ITALIA - 1931-32-JUVENTUS CAMPIONE
Settant'anni di Serie A uno dopo l'altro, ognuno con una propria storia,
un proprio sviluppo, le proprie intrecciate vicende, settant'anni di protagonisti
in un'esaltante susseguirsi di gol segnati e sbagliati, di prodezze riuscite e mancate,
di rigori autoreti espulsioni. Una minicronistoria, partita per partita, stagione per stagione,
della Serie A italiana, una sorta di vademecum da collezionare e utilizzare
non appena se ne presenti la necessitÃ*.

-CALCIO IN ITALIA - 1932-33 -JUVENTUS CAMPIONE
Settant'anni di Serie A uno dopo l'altro, ognuno con una propria storia,
un proprio sviluppo, le proprie intrecciate vicende, settant'anni di protagonisti
in un'esaltante susseguirsi di gol segnati e sbagliati, di prodezze riuscite e mancate,
di rigori autoreti espulsioni. Una minicronistoria, partita per partita, stagione per stagione,
della Serie A italiana, una sorta di vademecum da collezionare e utilizzare
non appena se ne presenti la necessitÃ*.

-JUVE TI AMO LO STESSO
Juve ti amo lo stesso è il racconto liberatorio di uno juventino doc che ha dovuto subire l’onta del processo e della retrocessione in serie B della sua squadra del cuore. Lo ha scritto il giornalista più bianconero di tutti, Roberto Beccantini, celebre firma della «Stampa» e commentatore di Serie A su Canale 5, e la scelta non è casuale: Beccantini infatti è stato l’unico giornalista juventino ad aver denunciato, molto prima della magistratura, la pericolosa deriva che il sistema-calcio stava prendendo. E lo ha fatto indicando alcuni dei responsabili per nome e cognome. Forte della sua battaglia professionale, Beccantini ora si lascia andare a un vero e proprio canto d’amore per la Signora del calcio italiano. Perché né Moggiopoli né un anno di serie B possono cancellare il sentimento che si prova davanti alle straordinarie imprese e ai grandi campioni che le hanno compiute infilando la maglia a strisce bianche e nere. Perché la Juventus è qualcosa che resta nel cuore, comunque vadano le cose. Beccantini parte dall’attualitÃ*, analizzando errori e leggerezze compiute dalla societÃ* torinese, e ragiona a mente fredda sugli eventi giudiziari che hanno stravolto il calcio italiano. Poi, però, si abbandona alle ragioni del cuore ripercorrendo le grandi imprese (gli scudetti degli anni Ottanta, la Champions League e la Coppa Intercontinentale), i grandi campioni (Del Piero, Baggio, Zidane, Zoff) e i grandi uomini che hanno fatto grande la squadra (Scirea, Furino, Boniperti, l’Avvocato). Un lucido inno di passione per la squadra più amata e più odiata del calcio italiano.

juventina18
02.10.2007, 16:53
-STORIA DEL CALCIO 57-58
Campionato vinto dalla Juventus, il decimo della sua storia
e la Federazione Italiana istituisce una "Stella" come
simbolo per i dieci scudetti vinti.
Ma è anche il campionato della Fiorentina che arriva seconda,
e del Padova che con Hamrin e Brighenti arriva al terzo posto.
-SOGNO CHIAMATO JUVENTUS
Di tutti i miti del novecento, quello della giovinezza e della vittoria
incarnato dalla squadra torinese si è rivelato fra i più duraturi.
Nato ai tempi del quinquienno d'oro, dei cinque scudetti consecutivi dal
1930 al 1935, il mito della Juventus attraversa le dacadi, le generazioni,
le appartenenze politiche, le connottazioni regionali. Numerosi sono gli
juventini a Milano, cittÃ* che pure vanta due formidabili squadre di calcio, il
Milan e l'inter. Era juventino Palmiro Togliatti che si rabbuiava se i
bianconeri perdevano una partita amichevole, e lo era Giorgio Almirante che,
nel suo studio, teneva il gagliardetto non lontano dalla foto di Benito Mussolini.
Un mito dunque, che non conosce ombre né soste.

juventina18
14.10.2007, 14:02
-JUVENTUS - QUEI DERBY CHE UNA SIGNORA NON DIMENTICA
La Juventus. Il Toro. I derby. Questa è una cavalcata fra storia ed emozioni, in sella al tifo. Ne ho visti tanti, di derby, e ne ho sofferti troppi: per radio, alla tv, per telefono. Essere juventino ti porta, spesso, a essere solo contro tutti. Figuriamoci quando dall’altra parte si agitano ombre granata. Come confini, ho scelto la passione e l’ironia: almeno ci ho provato. Il calcio va preso sul serio, a patto che non si prendano troppo sul serio coloro che consigliano di prenderlo sul serio. Il derby è un gioco di squadre che, spero, possa anche essere un gioco di parole. Senza profanarne l’anima, senza trasformarlo in rissa. Come si conviene fra buoni vicini...

donajuve
14.10.2007, 17:03
http://www.tuttiallostadio.it/tutti%20allo%20stadio/libro%20il%20gruppo.jpg

IL GRUPPO AAVV

Questo libro non è un inno alla violenza,

ma la cronistoria di ciò che è accaduto in vent'anni all'esterno ed all'interno del gruppo ultras bianconero,

raccontata attraverso aneddoti, fotografie e documenti

juventina18
26.10.2007, 16:24
-UN CALCIO NEL CUORE

Luciano Moggi ha deciso di dire la sua. E l'ha fatto con un libro in cui, senza reticenze e anche con orgoglio ricostruisce i fatti di "Calciopoli" rilegge e spiega le intercettazioni telefoniche e racconta la storia che l'ha visto trasformarsi, agli occhi dell'opinione pubblica e di milioni di tifosi, da direttore generale di una squadra capace di vincere tutto a Big Boss di un'organizzazione in grado di gestire schiere di arbitri, decidere a tavolino risultati e pilotare interi campionati. Ricco di rivelazioni, il racconto di una vicenda che ha sconvolto e fatto discutere tutti gli italiani è l'occasione anche per ripercorrere la storia personale di Moggi nel mondo del calcio, dai primi passi come osservatore di giovani promesse ai grandi successi: con la Roma, il Torino, il Napoli e soprattutto con la Juventus. Scritto con Enzo Bucchioni, e la collaborazione di Mario D'Ascoli, è un racconto che merita di essere ascoltato da tutti quelli che, senza pregiudizi, vogliono cercare di capire cosa è successo: "Più il tempo passa e più cresce dentro di me la sensazione che tutto quello che è successo dal maggio del 2006 in poi abbia prodotto soltanto una finta rivoluzione. Alla folla dei perbenisti, dei benpensanti e degli ingenui sono state date in pasto alcune teste, soprattutto la mia, hanno fatto credere di aver ripulito il calcio dai grandi corruttori per poter ricominciare in modo diverso. Non è così."

juventina18
11.11.2007, 09:53
-JUVENTUS - 110 ANNI A OPERA D`ARTE
Fra avventura e divertimento, memoria e futuro, questo libro traccia la storia del fenomeno bianconero in occasione dei 110 anni della gloriosa Juventus: un album dedicato all’ampio pubblico di tifosi e appassionati, ma anche a tutti coloro che sono interessati ad un’analisi evoluta ed intellettuale sul calcio. Juventus. 110 anni a opera d'arte ripercorre più di un secolo di storia attraverso immagini che illustrano le partite più significative, i trofei vinti, i cimeli, i vessilli e quelli che sono stati i personaggi più famosi e carismatici che hanno costruito il mito della “Signoraâ€. Da Giampiero Boniperti a Franco Causio, da Michel Platini a Zinedine Zidane e poi ancora Roberto Baggio, Alex Del Piero e tanti altri, i protagonisti del libro sono soprattutto loro, i calciatori, gli eroi, i geni irregolari, le cui gesta sono accostate ad opere simbolo di artisti di fama mondiale: Pablo Picasso, Yves Klein, Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Francesco Clemente, Andy Warhol… Juventus. 110 anni a opera d'arte documenta anche la recente opera di Marco Lodola sulla facciata di Palazzo Bricherasio, la sede museale che ospita la mostra da cui il libro trae spunto. I contributi di Darwin Pastorin, Giampiero Mughini, Edmondo Berselli, Vittorio Sermonti e altre note penne del calcio corredano questo appassionante album fotografico: il feeling della squadra con la cittÃ*, la mappa torinese dei luoghi juventini, il rapporto della squadra con i media unitamente a interviste, testimonianze e materiale inedito pubblicato per la prima volta.

juventina18
20.11.2007, 20:52
-JUVENTUS - EMOZIONI DA PRIMA PAGINA + 2 BRACCIALETTI

Le grandi vittorie che hanno fatto la storia della Juventus attraverso le più belle pagine de La Stampa, le cronache, le immagini e i commenti delle grandi firme. Emozioni da rivivere.

juventina18
01.12.2007, 14:43
-BUFFON - IL MONDO TRA LE MANI

Questo libro dedicato al grande portiere della Juventus e della Nazionale.
Un grande uomo, di quelli veri. Un grande portiere, il più forte di tutti, il più bravo al mondo. E’ Gianluigi Buffon. Un destino scritto nelle stelle, un predestinato. Una storia tutta da raccontare, per conoscere una persona unica, che ha scelto di aiutare gli altri, che crede nei valori umani. In questo libro lo scoprirete sotto tutti gli aspetti: da giovane promessa del Parma al grande campione della Juventus e della Nazionale.

juventina18
08.12.2007, 09:29
-JUVENTUS GLI ANNI DEL RE 1982-1987

Dal 1982 al 1987, dati, foto, aneddoti, records di un periodo di storia calcistica vincente e indimenticabile.

L'effetto Juventus non ha confini. e' un virus che si è propagato in tutto il globbo terracqueo. Questo libro abbraccia la storia ultracentenaria del club più amato e odiato d'Italia, celebrandone i trionfi, gli scudetti, le Coppe nazionali e le Coppe internazionali che gli hanno dato fama planetaria. Si calcola siano più di cento milioni i cuori bianconeri che palpitano in giro per il mondo. non si sono fermati neppure dopo Calciopoli che è costata alla Juventus la cancellazione di due scudetti e la prima retrocessione in Serie B.
Il libro vivrÃ* i capitoli più esaltanti con la storia di una Juventus che, con Boniperti alla presidenza e Giovanni Trapattoni allenatore, vinse tutto grazie ai prodigi di un campione straordinario, Michel Platini, francese di origini italiane soptannominato "le roi". Un lustro illuminato dal re sole.

juventina18
18.12.2007, 14:48
-JUVE ALE` - CRONACA SENTIMENTALE DI UN TIFOSO BIANCONERO

Nick Hornby parla italiano?
Finalmente un libro sul calcio scrittoda un tifoso qualunque per i tifosi "qualunque". Una sorta di memoriale ironico-sentimentale sui ricordi di stadio, le partite viste dagli spalti o seguite via radio attraverso il mitico "Tutto il calcio minuto per minuto", il contorno del pubblico, le manie e i rituali scaramantici posti in essere per far vincere la squadra del cuore, la Juventus.
Una memoria in bianconero, perchè quei colori caratterizzeranno tutta la vita di un tifoso che fin da bambino viene contagiato dalla juventinite e non se ne libererÃ* mai più, ma bianconera anche come la televisione di una volta. Un'avventura che inizia nella seconda parte degli anni Sessanta e termina ieri, all'indomani del ritorno in serie A dall'inferno in cui la Juventus è stata cacciata dalle decisioni di calciopoli.

gabriele
19.12.2007, 17:25
<div class='quotetop'>CITAZIONE (juventina18 @ 18 Dec 2007, 15:48 ) <{POST_SNAPBACK}> (index.php?act=findpost&pid=76283)</div>-JUVE ALE` - CRONACA SENTIMENTALE DI UN TIFOSO BIANCONERO

Nick Hornby parla italiano?
Finalmente un libro sul calcio scrittoda un tifoso qualunque per i tifosi "qualunque". Una sorta di memoriale ironico-sentimentale sui ricordi di stadio, le partite viste dagli spalti o seguite via radio attraverso il mitico "Tutto il calcio minuto per minuto", il contorno del pubblico, le manie e i rituali scaramantici posti in essere per far vincere la squadra del cuore, la Juventus.
Una memoria in bianconero, perchè quei colori caratterizzeranno tutta la vita di un tifoso che fin da bambino viene contagiato dalla juventinite e non se ne libererÃ* mai più, ma bianconera anche come la televisione di una volta. Un&#39;avventura che inizia nella seconda parte degli anni Sessanta e termina ieri, all&#39;indomani del ritorno in serie A dall&#39;inferno in cui la Juventus è stata cacciata dalle decisioni di calciopoli.[/b]
Juventina18 mi puoi dire chi è l&#39; autore e la casa editrice ( il titolo è quello postato da te? ) che sono interessato ad acquistarlo. Grazie :icon_biggrin:

juventina18
21.12.2007, 17:55
<div class='quotetop'>CITAZIONE (gabriele @ 19 Dec 2007, 18:25 ) <{POST_SNAPBACK}> (index.php?act=findpost&pid=76420)</div>Juventina18 mi puoi dire chi è l&#39; autore e la casa editrice ( il titolo è quello postato da te? ) che sono interessato ad acquistarlo. Grazie :icon_biggrin:[/b]

Ciao!!
Allora tutto quello che ho trovato è stato l&#39;autore la casa editrice non c&#39;era scritta!Il titolo è quello che ho scritto!

Autore: ROSSETTO ALBERTO

Un bacio!

juventina18
21.12.2007, 17:56
-JUVENTUS - 110 ANNI DELLA NOSTRA STORIA
Autore: AAVV

Il volume è distinto in quattro parti: storia, risultati, galleria fotografica e conclusioni, tutti dedicati alla Juventus. L&#39;autore rispercorre e propone una serie di dati tra i più rilevanti della storia bianconera e smentisce tanti luoghi comuni riguardanti la squadra. Libro di facile consultazione ma non semplicistico.

fabry87
21.12.2007, 20:16
<div class='quotetop'>CITAZIONE (juventina18 @ 21 Dec 2007, 18:56 ) <{POST_SNAPBACK}> (index.php?act=findpost&pid=76665)</div>-JUVENTUS - 110 ANNI DELLA NOSTRA STORIA
Autore: AAVV

Il volume è distinto in quattro parti: storia, risultati, galleria fotografica e conclusioni, tutti dedicati alla Juventus. L&#39;autore rispercorre e propone una serie di dati tra i più rilevanti della storia bianconera e smentisce tanti luoghi comuni riguardanti la squadra. Libro di facile consultazione ma non semplicistico.[/b]
Taffy te giá lai letto ???

gabriele
22.12.2007, 07:10
<div class='quotetop'>CITAZIONE (juventina18 @ 21 Dec 2007, 18:55 ) <{POST_SNAPBACK}> (index.php?act=findpost&pid=76664)</div>Ciao!!
Allora tutto quello che ho trovato è stato l&#39;autore la casa editrice non c&#39;era scritta!Il titolo è quello che ho scritto!

Autore: ROSSETTO ALBERTO

Un bacio![/b]
Grazie :icon_biggrin: ricambio il bacio :058:

juventina18
22.12.2007, 09:35
<div class='quotetop'>CITAZIONE (fabry87 @ 21 Dec 2007, 21:16 ) <{POST_SNAPBACK}> (index.php?act=findpost&pid=76672)</div>Taffy te giá lai letto ???[/b]

No questo no!!Ne ho letto altri...
Te?

fabry87
22.12.2007, 10:54
<div class='quotetop'>CITAZIONE (juventina18 @ 22 Dec 2007, 10:35 ) <{POST_SNAPBACK}> (index.php?act=findpost&pid=76705)</div>No questo no!!Ne ho letto altri...
Te?[/b]
NO qua e difficile che trovo un libro della juventus , e tu te lo compri???

juventina18
22.12.2007, 18:39
No..non lo prendo!

Luca
31.12.2007, 15:55
Titolo: Juve, il sogno che continua
Autore: Giampiero Mughini

Dati: 192 p.
Editore Mondadori


Data uscita marzo 2008


Per gli undici milioni di italiani che stravedono per la Juve, l&#39;estate del 2006 resterÃ* a lungo nella memoria: la Juventus precipitata in serie B, due dei 29 scudetti scuciti dalle maglie bianconere, la buona parte dei campioni che costituivano una squadra-capolavoro venduti, talvolta a squadre rivali e innanzitutto a quell&#39;Inter che ha accettato dalla giustizia sportiva uno scudetto che sul campo non aveva visto né da vicino né da lontano.
Giampiero Mughini ricorda quei giorni neri in cui la voce rauca degli "antijuventini" s&#39;era fatta talmente forte da chiedere l&#39;allontanamento dalla guida della nazionale di quel Marcello Lippi che l&#39;avrebbe poi guidata alla conquista del campionato del mondo; e, da grande cantore dell&#39;epopea bianconera, racconta lo strazio e la rabbia del dolente popolo juventino davanti a tante batoste e alle carte del processo che fanno apparire risibili tante delle accuse rivolte al gruppo dirigente che aveva guidato la squadra per 14 anni.
Con un occhio ai retroscena, Mughini spiega perché, dato il momento di debolezza politica ed economica della Fiat, la proprietÃ* della Juve abbia accettato senza batter ciglio il martirio dei Moggi e dei Giraudo.
E affronta la domanda lancinante: la nuova Juve, rientrata in A, è davvero una squadra da primissimi posti o invece siamo di fronte a una squadra talmente diminuita nei suoi valori tecnici da non poter andare oltre la metÃ* della classifica?

juventina18
29.03.2008, 13:06
-JUVE - IL SOGNO CONTINUA

La storia che Giampiero Mughini racconta in questo libro è molto di più che una storia di sport e dei suoi protagonisti. Era successo difatti che uno dei miti assoluti del Novecento italiano fosse stato rovesciato di segno e annichilito nello spazio di alcune settimane estive del 2006. Pochi giorni durante i quali titoli di giornali e sentenze di accaldati giudici sportivi sconvolsero non soltanto il calcio ma il panorama onirico e sentimentale del nostro Paese, un Paese in cui due terzi degli italiani odiano la Juventus più di ogni altra cosa al mondo e il terzo restante la ama più di ogni altra cosa al mondo. Una squadra che appariva onnipossente e che da quasi un secolo era stata benedetta dall&#39;ala protettiva della famiglia italiana regale per eccellenza, gli Agnelli, giaceva nella polvere. Tolti i suoi scudetti più recenti, costretta a svendere i suoi campionissimi, scaraventata in serie B, e i suoi dirigenti accusati di "associazione a delinquere".
Una tragedia dantesca per gli oltre dieci milioni di italiani, il dolente popolo juventino, di cui Mughini racconta quasi uno per uno le pene e il lutto. E tanto più che la proprietÃ* della Juve, gli Agnelli di quinta generazione, avevano subìto quasi senza difendersi un tale scacco e una tale umiliazione. Mai si era vista una grande societÃ* che non spende nemmeno una parola a difendere i suoi migliori dirigenti, quel Luciano Moggi e quell&#39;Antonio Giraudo che per dodici anni avevano inanellato vittorie su vittorie senza costare un euro alla famiglia Agnelli. Il fatto è che la Fiat, due anni prima di Calciopoli, era sull&#39;orlo della catastrofe, che Torino non era più la capitale industriale del Paese, che non c&#39;era più l&#39;Avvocato, quello per il quale la gioia più grande al mondo era vedere toreare le maglie bianconere di Omar Sivori e Michel Platini. Altro che una semplice storia di sport.
Comunque la Juve è tornata in serie A. Non è la squadra invincibile e ambiziosissima di sempre, ma è ancora una squadra che si batte per le primissime posizioni e che ha il posto d&#39;onore sui massmedia. La Juve resiste e c&#39;è, mentre la giustizia ordinaria s&#39;è messa al lavoro per individuare i fatti che alcuni ritengono uno dei più grandi scandali nella storia dello sport italiano e altri - e non soltanto tifosi juventini - una "Farsopoli". Tempo verrÃ*, scrive Mughini, a dirci se il bar dello sport anti-juventino aveva ragione o no.

maurizio
17.09.2010, 19:09
E' uscito il libro di Nicola Negro: "La Juventus del Dottore. Dalla prima stella alla Juve della triade"
17.09.2010 19:30 di Redazione TuttoJuve (http://www.tuttojuve.com/?action=contatti&idutente=3&id=29822) articolo letto 84 volte
<TABLE align=center><TBODY><TR><TD align=middle>http://www0.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/89cb6a6134131ea38c2349b488ddedf9-70998-1284743443.jpeg</TD></TR></TBODY></TABLE>
Sta già scalando le classifiche di vendita, nonostante sia in distribuzione da pochissimi giorni nelle librerie on line. E' il nuovo libro bianconero, "La Juventus del Dottore. Dalla prima stella alla Juve della triade", scritto dallo "Juventinovero", Nicola Negro.

IL LIBRO - Il 9 giugno 1957 si gioca la penultima giornata del campionato di calcio di serie A. In cartello c’è Juventus-Triestina. Una sorta di spareggio salvezza perché ai bianconeri serve la vittoria per scongiurare il pericolo di retrocedere in serie B. Al termine di una partita rocambolesca Boniperti e compagni vincono 4 a 3 e raggiungono la salvezza matematica. Sono annate strane in casa Juventus perché la società sta attraversando una crisi di risultati e si vocifera anche di una possibile fusione con il Torino che crea scompiglio e malumore nella tifoseria bianconera. Si impone la svolta con Umberto Agnelli “il Dottore” che rompe gli indugi e assume la presidenza della società. Arrivano Charles e Sivori e sarà un ciclo di vittorie raccolte nell’irripetibile atmosfera di quegli anni di boom economico, di un’Italia che si ammala di calcio riempiendo gli stadi e aprendosi agli anni della Dolce Vita. Dal 1957 al 1961 sotto la guida di un presidente ragazzino, arriveranno tre Scudetti e due Coppe Italia a premiare una delle Juventus più forti e suggestive di tutti i tempi. E’ una storia che si lega a quella di un’altra Juventus, quella della Triade, perché anch’essa voluta fortissimamente da Umberto Agnelli oltre trent’anni dopo. Arriveranno altri successi fino all’avvento di Calciopoli che ridurrà in cenere una squadra fra le più forti di oltre un secolo di storia bianconera. Riuscirà la Vecchia Signora del calcio a rinascere come l’Araba Fenice?

CHI E' NICOLA NEGRO - Nicola Negro, 43 anni, giornalista pubblicista, sposato con un figlio, mi sono laureato in Scienze Politiche all’Università di Padova nel 1993. Ho iniziato il mio percorso professionale collaborando con diverse testate giornalistiche e televisive a Padova per poi approdare nel settore turistico e in quello di network di agenzie di viaggio in particolare dove, in quindici anni, ho ricoperto ruoli di crescente responsabilità. Dal 2004 al 2007 ho diretto l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese di Padova aderente alla Confapi. Attualmente dirigo un consorzio di imprese specializzate nel settore della pulizia industriale, per cui sto promuovendo un innovativo piano di comunicazione e marketing “non convenzionale”. Pur avendo intrapreso un diverso percorso professionale, il giornalismo e la ricerca sono ancora una grande passione che sto coniugando con quella per il calcio collaborando con la redazione del sito ju29ro.com, testata giornalistica che analizza e sviluppa argomenti legati al mondo del calcio e della Juventus con riferimento non solo alla cronaca degli avvenimenti nazionali ed internazionali, ma anche ed in particolare ad indagini sui processi sportivi ed analisi dei bilanci che riguardano le società di calcio. Su ju29ro.com ho curato il “The Day After”, rubrica settimanale di commento alla giornata di campionato di serie A.

LA RECENSIONE DELLO JU29RO TEAM - Ju29ro.com - ‘La Juventus del Dottore’: un’opera della nostalgia per chi, come me, quei tempi li ha vissuti, e ne conserva un ricordo dolce, che nemmeno l’amaro presente riesce ad avvelenare; ma anche un’opera paradigmatica per chi può solo riviverli nei racconti che se ne fanno: paradigmatica perché dimostra, non solo con il raziocinio ma anche col cuore, che dall’inferno si può uscire: da una stagione in cui davvero la Juve aveva rischiato la retrocessione, sul campo, ad uno scudetto, conseguito con otto punti di vantaggio.

 Grazie a chi? Grazie al Dottore che, trasportato da genuina passione e consapevole che le grandi sfide richiedono atti di coraggio, non ebbe paura, al momento giusto, di puntare le sue fiches su due grandi campioni: Omar Sivori e John Charles. Fu quello l’inizio di uno splendido cammino, che avrebbe portato la Juventus a cucirsi sul petto la prima stella e ad offrire ai suoi tifosi un mondo di gioie e di emozioni senza eguali. Fu la Juventus del Dottore, perché Umberto, catapultato al vertice giovanissimo, appena ventunenne, seppe portare l’incosciente coraggio dell’età, unito ad una saggezza adulta e ad una profonda competenza calcistica, propria di chi ha il calcio che scorre nelle vene.

 L’autore quei tempi non li ha vissuti, ma li ha saggiamente e amorevolmente ricostruiti appoggiandosi non solo ai nudi dati dei tabellini, ma anche molto spesso alle parole di chi ha fatto e raccontato l’impresa, comprese alcune nobili firme del giornalismo sportivo (quello sì tale era…).
E il mosaico dell’opera si arricchisce di tessere di varia natura, ma tutte essenziali per far rivivere il clima in cui quella leggenda maturò: da quelle che ci mostrano uno spaccato della società di allora, l’Italia del boom economico e della Dolce Vita di felliniana memoria, a quelle che ci presentano ritratti ‘viventi’ che ci fanno incontrare, quasi di persona, oltre ovviamente al Dottore, il bizzoso, ribelle, smodato, inarrivabile Sivori e il gigante buono Charles, così come il carismatico Renato Cesarini; a quelle che ci raccontano episodi cardine della leggenda bianconera, da ‘La partita fantasma’, una delle tante puntate della saga dei piagnoni nerazzurri, a ‘La bella di Parigi’, dove per poco la verve di Omar, in una Juve ridotta in dieci da un infortunio a Charles (allora non esistevano le sostituzioni, era un calcio eroico, in cui i calciatori restavano in campo anche menomati, bendati, pur di non lasciare in compagni in inferiorità numerica), non riuscì ad aver ragione del Real di Di Stefano. 

Ma nell’ultimo capitolo un tiro maldestro manda in frantumi il sogno di purissimo cristallo: se di una favola si tratta, per ora il lieto fine non c’è; siamo ancora nel momento in cui l’antagonista, il Male, tiene sotto scacco la Vecchia Signora: i due cavalieri che, grazie ai loro amorevoli servigi, avevano fatto brillare la stella bianconera, non ci sono più, Atropo ha reciso il filo delle loro vite. E senza il Dottore e l’Avvocato la Juve è più sola; e anche noi siamo più soli. Nell’attesa che arrivi un Principe Azzurro che con un bacio spezzi il malefico sortilegio, ci terrà buona compagnia ‘La Juventus del Dottore’.

DOVE ACQUISTARE IL LIBRO "LA JUVENTUS DEL DOTTORE - La Juventus del Dottore, di Nicola Negro, con la prefazione di Salvatore Cozzolino e la collaborazione di ju29ro.com, SBC Edizioni, 2010, pagg. 170.
Il libro può essere acquistato online nell’e-shop di SBC Edizioni (http://eshop.sbccom.it/store/product_info.php?products_id=1290&osCsid=b27gv45ld6ghbk8evrtjpjj860), ma anche su Internet Bookshop (http://www.ibs.it/code/9788863471137/negro-nicola/juventus-del-dottore-dalla.html) (con lo sconto del 20%), bol.it (http://www.bol.it/libri/Juventus-dottore.-Dalla-prima/Nicola-Negro/ea978886347113/), Libreriauniversitaria.it (http://www.libreriauniversitaria.it/juventus-dottore-prima-stella-juve/libro/9788863471137), webster.it (http://www.webster.it/libri-juventus_dottore_prima_stella_juve-9788863471137.htm) e Dea Store (http://www.deastore.com/libro/la-juventus-del-dottore-dalla-nicola-negro-sbc-edizioni/9788863471137.html). Il libro può essere acquistato o richiesto anche presso le librerie tradizionali.

"LA JUVENTUS DEL DOTTORE", IL VIDEO DI PRESENTAZIONE:
YouTube - La Juventus del Dottore - Video di presentazione

eldavidinho94
09.10.2010, 12:02
[Recensione] I Love Ju, un libro di Jonathan Arpetti (http://ladivinajuventus.wordpress.com/2010/10/08/recensione-i-love-ju-un-libro-di-jonathan-arpetti/)

<script type="text/javascript" src="http://s0.wp.com/wp-content/plugins/adverts/adsense.js?m=1253160243g&1"></script>http://ladivinajuventus.files.wordpress.com/2010/10/1.jpg?w=384&h=244 (http://ladivinajuventus.files.wordpress.com/2010/10/1.jpg)

La Juventus non è soltanto una squadra di calcio, ma un modo di intendere la vita.



<code>Due donne, un tifoso e un’amnesia che sconvolge i loro equilibri.
Chi era l’amata e chi è l’amante? si ricorderà Giacomo di questo dettaglio?
L’unica cosa di cui è certo è che aspetta un goal che gli cambi la vita.
Peccato che non sappia più per chi tifare ...</code>
Vincitore del concorso letterario per autori esordienti tenutosi al “Salone internazionale del libro di Torino” organizzato da “Radio 24” in collaborazione con Cult editore.
Un romanzo innovativo e brillante che ha già avuto numerosi passaggi in radio e altrettanti ne sono previsti nel programma radiofonico “Melog 2.0”, una delle trasmissioni più seguite di “Radio 24”.


Jonathan Arpetti
I LOVE JU
Ju come Juve, la squadra del cuore. Ju come Julia, la fidanzata.
Giacomo diviso tra il tifo estremo e infantile nel quale si rifugia e la vita reale rappresentata da Julia.
Giacomo, supertifoso juventino, in bilico tra due donne: da una parte la fidanzata Julia che, alla soglia dei trent’anni, non desidera altro che sposarsi e mettere al mondo dei figli e dall’altra la travolgente Monica, sua ex compagna di classe trasformatasi in una sorta di playmate tutta curve, che lo seduce a colpi di silicone e cocaina. Il tutto sullo sfondo delle due semifinali di Champions League tra Juventus e Real Madrid. La Juve vola in finale contro il Milan, mentre Giacomo si ritrova all’ospedale con una prognosi di amnesia totale causata da un forte attacco di stress. Sebastiano, il suo compagno di stanza, un autistico completamente dedito alle statistiche della squadra bianconera, in poco tempo stravolge il suo equilibrio interiore, facendogli nascere istinti omicidi e portandolo a odiare la sua “amata” Juve. Il giorno della finale, mentre gioisce per la vittoria del Milan, lentamente tutto nella sua mente inizia a diventare chiaro.

Prefazione di Marcello Chirico
Mi è capitato, talvolta, di pormi questa domanda: quanto io, Marcello Chirico, sono tifoso della Juventus? Tanto? Poco? Il giusto? E quasi sempre mi sono risposto in una maniera sola: un bel po’. E in quel po’ c’era dav vero tanta roba. Perché la Juve è la Juve e quando te ne innamori diventa una delle cose più importanti della tua vita. Anche se non è mi è mai capitato di anteporla alla mia famiglia o agli affetti più cari, così come alle esigen ze primarie della vita (il lavoro, prima di tutto). Mentre leggevo il manoscritto di Jonathan Arpetti ho dovuto però prendere atto di un fatto: che esistono degli juven tini molto, ma molto, ma molto più tifosi del sottoscritto. Gente che vive sul serio il tifo come una fede, la squadra come bene supremo, i giocatori come dei parenti stretti, la partita come un rito al quale non ci si può e non ci deve sottrarre. Fanatici? No, tifosi. Ma con la laurea. Gente per bene, che non va allo stadio per fare casino, che non avendo niente di meglio da fare sfoga lì le proprie frustra zioni. Giacomo Grandis, il protagonista del romanzo, è un ultrà in senso buono: lui allo stadio ci va perché non può pensare di non essere lì quando gioca la sua Juventus, che sia contro il Frosinone in Serie B (un’esperienza che mi auguro di non ripetere mai più nella mia carriera di tifoso, seppur di “secondo livello”, della Juve) o contro il Real Madrid in Champions League. Lui ci deve essere, e basta. Sempre e comunque. In modo da poter un giorno pronunciare ai posteri il fatidico “io c’ero, sempre, ed ero lì per tifare”. Bello, bellissimo. Sono sempre stato a favore del tifo sano e continuerò a esserlo. Anche se poi, scor rendo il libro, vi renderete conto che forse di sanità, nel caso di Giacomo, ce n’è davvero poca. Ma come, direte voi, ne hai appena tessuto un florilegio, hai descritto ’sto Giacomo come il prototipo del vero tifoso bianconero, e adesso ci dici che è un pazzo? Sì, e ve lo confermo pure: Giacomo è pazzo. Un portatore sano di quel virus che si chiama appunto follia. Perché non riesco a definire in altro modo chi è disposto a mettere in gioco l’amore della fidanzata, la donna della propria vita per la quale avrebbe sacrificato tutto se stesso, per una partita di cal cio della Juventus. Per dirla come lui: “mica una partita qualunque, ma Juve-Real di Coppa Campioni”. Ricordo che una volta, da ragazzino, mi capitò di vivere all’incirca una cosa del genere. Avevo, se non sbaglio, dodici anni e dovevo cresimarmi. Partecipai per un mese all’intero corso preparatorio in parrocchia, mi appuntai la data sul diario e, lì per lì, non trovai nessuna controindicazione. Salvo accorgermi, qundici giorni prima della Cresima, che quella domenica si sarebbe giocata Juventus-Bolo gna. «Mamma, mamma, dobbiamo spostare la Cresima, quel giorno non si può». Cosa pensate mi abbia risposto mia madre? Ecco… l’avete capito da soli. Quel pome riggio io ero lì, inginocchiato davanti a Gesù ma con la testa perennemente al Comunale. Non vedevo l’ora che finisse tutto per scappare a casa e guardarmi Novantesi mo Minuto. A lenire la sofferenza ci pensò soltanto un temporale tremendo che quel pomeriggio si abbatté su Torino e la Cresima mi evitò la lavata allo stadio. «Visto? ‒ disse mia madre ‒ Almeno hai evitato di prenderti un accidente con tutta questa pioggia». Dio vede e provvede. Ma, cosa più importante, sotto quel diluvio la Juve aveva vinto 2-1, per giunta in rimonta. Come avrei voluto es serci… amo le imprese epiche, soprattutto in una corni ce da tregenda. Questo episodio accadde quando ancora portavo i pantaloncini corti e credevo che i bambini li portasse la cicogna. A Giacomo succede ancora oggi, che ha quasi 30 anni ed è praticamente un uomo adulto. Con questo non voglio dire che lui non sia cresciuto, ma che il tifo, quello vero, è una cosa che ti si appiccica sulla pelle fin da gagno e te lo porti poi addosso (e dentro) per tutta la vita. Non te ne liberi, sei come posseduto. Chi più, chi meno. Giacomo sicuramente più di tanti altri. Anche se non ho ancora capito se ama Julia perché è davvero cotto di lei o perché inizia per J come Juventus. Di una cosa però sono convinto: il suo I love Ju vale per entrambe.

[Quarta di copertina]
“A volte ci si rende conto che è il momento di decidere, non c’è scampo, o è bianco o è nero. Per formalizzare e sancire un accordo, un rapporto, oppure un matrimonio, si mette nero su bianco… e se dal matrimonio tra il bianco e il nero otteniamo il bianconero che, ahimè, diventa una malattia, la vedo grigia”.

Culteditore.it (http://www.culteditore.it/)
Jonathan Arpetti.it (http://www.jonathanarpetti.it/)
Prossimamente in libreria

eldavidinho94
12.11.2010, 13:34
"Pavel Nedved: la mia vita normale". In uscita l'autobiografia della Furia Ceca

Tra pochi giorni sarà nelle librerie la prima autobiografia di Pavel Nedved. La furia ceca racconta la sua vita tra "Rivoluzione, Europa e Pallone d'oro", come recita il sottotitolo del libro. "Pavel Nedved: la mia vita normale" racchiude al suo interno tutte le avventure del campione ceco che, partito dalla città natale , Cheb, è arrivato in Europa, ha vinto con la Lazio e con la Juve, ha assaporato la finale di Champions per poi vederla sfumare, con un cartellino giallo a partita praticamente chiusa, nella semifinale di ritorno con il Real. Poi la gioia del Pallone d'oro, il premio di France Football al migliore, al più forte del mondo. Ed infine la Serie B ed il ritiro, alla fine della stagione 2008-2009. La prefazione è di Andrea Agnelli che lo elogia e sottolinea come Pavel sia "uno che ha sempre giocato per vincere e lo ha fatto senza uscire dal gruppo, rispettando le regole e per questo, oltre che per le altre cose della sua vita, la sua parabola può essere considerata "una straordinaria vita normale".

gabriele
12.11.2010, 14:01
Appena lo trovo me lo accatto :sisi:

eldavidinho94
18.11.2010, 13:04
Esce il libro di Fabio De Mas: "La Juve dentro. Il racconto di una passione in bianco e nero" (http://www.juvenews.net/index.php/giornalai-e-giornalisti/820-esce-il-libro-di-fabio-de-mas-qla-juve-dentor-il-racconto-di-una-passione-in-bianco-e-neroq)

http://www0.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/00f560e9f8f2507859c38a18306bc77a-61937-1289228093.jpeg“Un bambino di nove anni può, e deve, solo giocare e sognare. Il mio sogno ha avuto inizio nella primavera del 1982 e ha sempre avuto solo due colori: il bianco e il nero.”, si apre così la vita straordinaria da tifoso di Fabio De Mas che in “La Juve dentro. Il racconto di una passione in bianco e nero” (Mursia, pagg. 218, Euro 12,00), racconta trent’anni di storia della Vecchia Signora e di fede calcistica vissuti in prima persona da fan qualunque; perché l’essenza della tifoseria non è fatta di Ultras, ma di tranquilli padri di famiglia, di donne, bambini e persone normali che grazie alla passione viscerale per una squadra vivono una vita per molti aspetti eccezionale.


Il libro è una testimonianza della passione bianconera tramandata, come spesso accade, da padre in figlio e dei ricordi vissuti in prima persona: dalla prima mitica partita vista allo stadio alle lunghe trasferte e le “pazzie” fatte per essere vicino ai propri beniamini, come quando nel 1996 al termine di Juventus-Nantes lui e un amico ci misero più di ventiquattrore a tornare da Torino a Belluno perché erano partiti senza avere né i biglietti d’ingresso né un’idea di come tornare a casa alla fine dell’incontro.

Molte inoltre le scaramanzie da tifoso che l’autore ammette di avere nonostante le sue due lauree in Scienze Politiche e in Sociologia: un esempio fra tutti quando rimase oltre venti minuti nel bagno di uno stadio ad aspettare la fine di Juventus-Bologna perché spostarsi dal posto dove si era quando la Juve segnava porta male. Questi e molti altri aneddoti e curiosità su campioni, vittorie e sconfitte della Vecchia Signora sono raccontati da De Mas con lo sguardo unico ed entusiasta di chi la fede calcistica l’ha impressa nel cuore.

De Mas non manca inoltre di commentare con occhio critico la trasformazione del mondo del calcio dopo l’avvento delle dirette televisive, episodi tristi e atroci come le trentanove vittime tra gli spalti di Juventus-Liverpool, il caso Moggi e la retrocessione della Juve in B, e lancia un appello ai signori che governano il mondo del calcio: quello di ripartire dalla passione dei tifosi e dai sogni dei bambini, perché “Il calcio nasce dalla strada, da bambini che rincorrono un pallone...” e se si uccidono i sogni dei bambini si uccide l’essenza di questo sport.

Un libro che è un appassionato atto d’amore per una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano, dedicato ai fan della Juve e più in generale a tutti gli amanti di questo sport, ma anche a chi, non essendo tifoso, desidera comprendere le piccole e grandi manie di chi invece, come De Mas, la fede calcistica ce l’ha nel Dna.

Fabio De Mas, nato nel 1973 a Belluno dove vive e lavora, è laureato in Scienze Politiche all’Università di Bologna e in Sociologia presso l’Università di Trento. Apprezzato poeta, ha ricevuto molti riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Ha pubblicato le raccolte di poesie Pezzi di vetro, Pioggia e rose, Le emozioni d’un viandante.

eldavidinho94
10.12.2010, 22:05
Appena lo trovo me lo accatto :sisi:

ecco gabry
Il ragazzo dai capelli come Pavel Nedved (http://francescosavio.blogspot.com/2010/12/il-ragazzo-che-si-pettinava-come-pavel.html)


http://1.bp.blogspot.com/_va4rCGE0O9U/TQD5CantBnI/AAAAAAAAAx0/gW_Fwj3Wbfc/s200/la-mia-vita-normale%2Bnedved.jpg
Ho conosciuto un ragazzo che, per diventare come il suo campione preferito, era solito recarsi dal parrucchiere per farsi pettinare i capelli come il suo campione preferito.

Per una coincidenza sfortunata, il suo campione preferito era Pavel Nedved, proprietario di una chioma bionda irripetibile, sorgente dal centro della testa per propagarsi poi, attraverso onde saltellanti durante la corsa, fino quasi alle spalle.

E’ stato forse per il tempo perduto dal parrucchiere e a guardarsi allo specchio che quel ragazzo non è diventato forte come Nedved, lo si capisce con chiarezza leggendo La mia vita normale (http://www.addeditore.it/la-mia-vita-normale.html), autobiografia del fuoriclasse ceco scritta dall’ex giocatore di Juventus e Lazio in collaborazione con Michele Dalai, e pubblicata da add.

(http://www.addeditore.it/)Leggere la vita di una persona importante è piacevole quando dal racconto traspare la normalità di essere straordinario, e quando questa eccellenza viene descritta senza presunzioni. E’ questo il caso della Vita normale di Pavel, iniziata a Cheb, ad ovest della Repubblica Ceca, nel 1972 e proseguita poi prevalentemente a Praga, Roma, e Torino. Luoghi dove Nedved ha dedicato più tempo a rinforzare il suo luminoso talento che a pettinare i suoi belli capelli.

Ora potrei raccontare della Rivoluzione di Velluto, delle Vacanze romane o del Pallone d’Oro di Pavel. Di certi derby o di un’ammonizione da dimenticare. Ma non voglio rovinare la lettura a chi magari sta già correndo, appena meno veloce della Furia Ceca, fino alla libreria più vicina per acquistare il prezioso volume, sorprendendo per giunta il libraio grazie ad una parrucca bionda esplosiva indossata per l’occasione.

Preferisco svelare un segreto nascosto a destra di pagina 96, dove solitamente, come tutti sanno, trova spazio pagina 97. Non in questo caso.
Qui a destra del 96 iniziano le fotografie, con un Nedved bambino splendente in mezzo agli altri compagni di classe. La domanda è: perché alcune persone splendono nelle fotografie? Solo una questione di luce, o accordi col fotografo? No, io non ci credo. Voi non so, ma se sapete la verità, fatemelo sapere.

eldavidinho94
11.12.2010, 18:37
Complesso di superiorita - Principio Paolino
Bradipo Libri

http://www.lafeltrinelli.it/products/9788896184332/Complesso_di_superiorita_Almanacco_della_Juventus_ 1897-2010/Paolino_Principio.html

eldavidinho94
16.12.2010, 10:23
"120 Maglie una storia". Nuovo emozionante libro bianconero di Mauro Sangiorgi e Tony Condello


La letteratura bianconera si arricchisce di una bellissima opera: "120 Maglie una storia", il nuovo emozionante libro scritto a due mani da Mauro Sangiorgi e Tony Condello. La storia della Juve raccontata attraverso le maglie ufficiali. Una passeggiata virtuale nei dedali del tempo. Un libro insolito, che riempie il cuore di colori profumati di nostalgia.
Scheda del libro -

Titolo: 120 Maglie una storia
scritto da: Mauro Sangiorgi e Tony Condello
129 pagine - Prezzo: 15 euro

grande giovinco
16.12.2010, 15:01
Il ragazzo dai capelli come Pavel Nedved (http://francescosavio.blogspot.com/2010/12/il-ragazzo-che-si-pettinava-come-pavel.html)

krasic!!!!:icon_wink::rideretanto:

eldavidinho94
21.12.2010, 11:53
"MONTERO, L'ULTIMO GUERRIERO". Esce l'atteso libro di Cagnazzo e Discreti.



<table align="center"> <tbody><tr> <td align="center">http://net-storage.tccstatic.com/storage/tuttojuve.com/img_notizie/thumb1/8a4cd0f8e3c815d32e9a70468a3368a3-25834-1292921454.jpeg</td></tr></tbody></table>
In edicola l'uscita della biografia di "Paolo Montero, l'ultimo guerriero", edita da Bradipolibri e scritta a quattro mani da storici editorialisti Alvise Cagnazzo e Stefano Discreti.

IN PROMOZIONE SU TUTTOJUVE A PREZZO SPECIALE - A tutti i lettori di TUTTOJUVE.COM, tramite accordi intrapresi tra gli autori e l'editore, sarà consentito comprare on-line il libro a prezzo scontato rispetto al prezzo di copertina (13,00 euro) e senza pagare le spese di spedizione di posta ordinaria.
Per ordinare il libro a 11,50 euro (spedizione ordinaria compresa)
Basterà inviare una mail ad acquisti@bradipolibri.it
specificando nel campo testo NOME, COGNOME, MODALITA' DI PAGAMENTO PREFERITA (contrassegno, paypal, postepay, carta di credito, bollettino postale o bonifico bancario) .

UN'OPERA UNICA - La prima biografia su PAOLO MONTERO

"MONTERO, L'ULTIMO GUERRIERO", edito BRADIPOLIBRI.
Intervista introduttiva con Luciano Moggi.
O passa la palla, o passa la gamba. Entrambe no!
http://www.bradipolibri.it/collane/story.asp?RECORD_KEY[Stories]=ID&ID[Stories]=168
Raccontare Montero, nella sua prima storica biografia, significa approcciare con una dimensione assai diversa da quella, stereotipata, del calciatore moderno. Paolo: senza cerchietti stretti sulla fronte, senza capelli impomatati, senza una muscolatura da voyeur e persino refrattario alla telecamera. Prototipo del calciatore “vintage” nei contenuti quanto assai moderno, quasi futurista, nella concezione delle varie sfumature della vita. “Non m’importa esser un esempio di lealtà in campo: voglio esserlo nella vita. Quando gioco, m’interessa solo vincere. In ogni modo: il calcio è dei furbi.”Un solo codice da rispettare, quello d’onore. Tanti gli aneddoti, numerose le riflessioni e i ritratti offerti dagli autori, pronti a raccontare a corredo di un taglio descrittivo assai originale, i vizi e le virtù di uno dei giocatori più enigmatici che abbiano mai vestito la casacca bianconera. “Sono diventato juventino il primo giorno che sono arrivato a Torino, quando mi sono reso conto quanto la Juventus fosse odiata dal resto delle tifoserie d’Italia. Il loro odio io l’ho trasformato in amore per la Juventus. Contro tutto e tutti. Quella maglia era una corazza...”
Un guerriero del pallone, un kamikaze del contrasto, un combattente dell’aria di rigore. Paolo Montero era tutto questo. Indistruttibile come l’acciaio quando troneggiava nella retroguardia bianconera negli anni dei grandi trionfi juventini. Contro di lui passavano in pochi e quando passavano si facevano male... molto male. Però a me piaceva anche per quello. Era veemente, impetuoso, maschio ma onorava la battaglia calcistica e, nel bene e nel male, ci faceva amare sempre di più questo sport. dalla prefazione di Massimiliano Bruno
Montero era, anzi è, prima di tutto un uomo vero, sensibile, attaccato all’amicizia e alla sensibilità delle persone, basti pensare a cosa ha fatto per Pessotto nei tragici giorni del Giugno 2006, quando partì dall’Uruguay appena saputo del gravissimo fatto, recandosi immediatamente dall’amico che lottava tra la vita e la morte. Questa immagine descrive al meglio il vero Montero, un uomo grande. Tutti però si ricordano del duro comportamento che aveva in campo, dal pugno a Di Biagio, alle botte nascoste agli avversari, ma chi gioca a calcio sa che questo fa parte del duello, a volte un po’ troppo pesante, ma pur sempre di sfida si tratta. Forse faceva più scalpore perchè giocava nella Juventus, ma io un giocatore così lo vorrei sempre in squadra, e lo dico da difensore amatoriale part-time per niente tenero. dalla postfazione di David Pratelli


NOTE SUGLI AUTORI:
Alvise Cagnazzo (’87) giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è nato a Bergamo. Ha vissuto anche a Vercelli, Catania, Potenza, Pescara, Brindisi, Catanzaro, Napoli e Bari, città nella quale vive e lavora. Vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata - sport, istituito dall'Ordine dei giornalisti. È autore dei libri “Semplicemente Rafa” e “Tutti zitti, parlano loro”. È conduttore del programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. Collabora con Carlo Nesti, www.carlonesti.it, per il quale è editorialista della rubrica “Punti di vista”. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale, diffuso in trentadue paesi stranieri. È editorialista della testata giornalistica “Tuttojuve.com”. Collabora con il quotidiano “Il Riformista”. Opinionista televisivo in diversi programmi, ha partecipato anche a “Quelli che il calcio”.
Stefano Discreti (’77) nato a Roma. Cresciuto a pane e Juve nella disastrata periferia romana narrata da Pasolini, dalla quale non si è mai separato, ha temprato il suo carattere nella difficoltà di tifare in bianconero nella Capitale. In Paolo Montero ha trovato l’icona idealistica in cui immedesimarsi al punto da dedicargli il nome del suo blog www.stefanodiscreti.blogspot.com meglio conosciuto nella rete come Montero77, dove il ’77 sta per l’anno di nascita dell’autore. È apprezzato editorialista web con collaborazioni varie con i più prestigiosi siti calcistici della rete, conduttore radiofonico di “Tutti pazzi per la Juve” insieme agli amici della COMBRICCOLA ROMANA nonché opinionista televisivo su varie emittenti locali romane. Ha partecipato in qualità di ospite alle trasmissioni “Controcampo” e “Quelli che il calcio”.

alessandro magno
22.12.2010, 07:30
ho la fortuna di essere molto amico con un ragazzo che lavora nel piu prestigioso hotel di torino dove alloggiano spesso le squadre quando vengon a giocare contro la juve oo le rockstar che venfono a fare i concerti.
Bene , in questo hotel alloggia pure montero quando' spesso' viene a torino per i suoi affari (pare abbia delle concessionarire di auto).
Questo ragazzo che si chiama marco me ne ha parlato come una persona di una squisitezza e di un afabilita' e un umanita' unica.
Uno che tratta tutti alla pari .
Veramente quando me lo raccontava stentavo a credere che quel montero fosse quel difensore arcigno e taciturno che ammiravamo in campo.
Postato via Mobile Device

gabriele
27.12.2010, 17:07
Me lo sono accattato , sono in dolce attesa :icon_mrgreen:

eldavidinho94
15.02.2011, 19:46
Nedved, “docente” per un giorno

Pavel Nedved in versione docente universitario: una veste inedita per il consigliere di amministrazione della Juventus, ma quantomai apprezzata dagli studenti dell’Università di Padova. Questo pomeriggio Nedved è stato infatti ospite dell’ateneo patavino, per un incontro promosso nell’ambito del Corso Jean Monnet “Sport e diritti umani nel diritto dell'UE” della Laurea magistrale in "Istituzioni e politiche dei diritti umani e della pace". L’appuntamento è stato organizzato dal Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli, dalla Cattedra UNESCO "Diritti umani, democrazia e pace" e dal Centro di eccellenza Jean Monnet dell'Università di Padova. Nedved ha dialogato a lungo con gli studenti e ha presentato loro il suo libro, “La mia vita normale. Di corsa tra rivoluzione, Europa e Pallone d'oro”, in cui ripercorre le tappe di una carriera esaltante, fondata sui valori di lealtà e dell’etica sportiva, che ne hanno fatto un esempio per tutti gli appassionati di calcio.